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AIOM NEWS
NEWSLETTER DIGITALE DELL’AIOM – ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA
Anno 2 – Numero 22 – 1 giugno 2004
Comunicazione del presidente
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01. PROTEINA DELLA FERTILITA' MASCHILE HA RUOLO IN LEUCEMIA
02. VESCICA, CON IPERTERMIA 60% DI GUARIGIONE
03. SENO, ASPIRINA ABBASSA RISCHI; STUDIO USA
04. DONNE: SOIA NEL MENU' 'SCUDO' CONTRO TUMORI DELL’UTERO
News
01. VERONESI, PROGETTO PER 'CITTADELLA' EUROPEA A MILANO
02. FEGATO, RISULTATI POSITIVI DA PRIMO FARMACO MIRATO
03. PREMIO CIOFFRESE PER STUDIO BIOMOLECOLE NEI TUMORI
04. RIUNITI DI BERGAMO E IEO SPERIMENTANO TERAPIA CANCRO SENO
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Agenda: i prossimi appuntamenti Aiom
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
SULLA VICENDA GLAXO LA GIUNTA INCONTRA IL MINISTRO SIRCHIA
La tempesta mediatica che ha investito numerosi colleghi a seguito della nota vicenda GLAXO ha indotto
la Giunta AIOM (Roberto Labianca, Emilio Bajetta, Carmelo Iacono, Marco Venturini) a richiedere un
incontro urgente al Ministro della Salute, prof. Girolamo Sirchia. L’incontro è avvenuto a Milano nel
pomeriggio del 31 maggio ed è stato estremamente produttivo: il Ministro ha riconosciuto una volta di
più alla nostra Associazione un ruolo di avanguardia tra le società scientifiche e ha valutato
favorevolmente l’attività (assistenziale, di ricerca e propositiva) dell’intera oncologia medica nazionale. E’
stato riconosciuto da Sirchia che la stretta sinergia tra finanziamento istituzionale, risorse fornite dal
volontariato e fondi provenienti in modo trasparente e fiscalmente ineccepibile dalle aziende
farmaceutiche ha fatto sì che oggi l’oncologia italiana si collochi ai primi posti nel panorama internazionale
per quanto riguarda ricerca, attività formativa, assistenza ed umanizzazione del rapporto con i pazienti e
le loro famiglie. E’ solo con questa convergenza di finanziamenti che in un periodo di restrizione delle
risorse disponibili dalla parte pubblica (che in non poche situazioni si è tradotta in un autentico
razionamento dei presidi diagnostico-terapeutici) l’oncologia medica del Paese è riuscita da un lato a
condurre una ricerca clinica autenticamente indipendente e dall’altro ad attivare servizi fondamentali a
favore dei pazienti (da ambulatori di screening e di prevenzione a strutture per le cure palliative e
l’assistenza domiciliare, da punti di informazione e di supporto psicologico ad acquisizione di tecnologie
innovative… ). Il tutto è avvenuto in un clima generale di rispetto delle regole vigenti e di corretto e
armonico rapporto tra le varie fonti di finanziamento (pubblico, privato e fondato sul volontariato).
Ovviamente, non si può escludere a priori che possano esservi state isolate anomalie comportamentali ed
in tal caso (ovviamente dopo averle comprovate) esse andranno doverosamente punite, ma il Ministro ha
pienamente concordato con la Giunta che non è eticamente corretto mettere alla gogna di fronte
all’opinione pubblica (con tanto di dati anagrafici completi!) un nutrito drappello di stimati colleghi, con il
rischio che l’oncologia medica italiana venga dipinta come tesa ad illeciti guadagni anziché alla costante
ricerca del meglio terapeutico, sia in ambito di assistenza che all’interno di innovative sperimentazioni. Pur
riservandosi di valutare i risultati della indagine conoscitiva in corso presso gli IRCCS, Sirchia ha accolto la
richiesta AIOM di confermare la validità delle attuali regole che riguardano i rapporti tra i medici e le
aziende farmaceutiche, rendendole però più chiare ed incisive, anche alla luce dell’intera problematica
ECM e delle esperienze in corso in altri Paesi. Per realizzare questi obiettivi, che potrebbero estendersi a
tutte le aree della sanità anche tramite l’intervento della FISM (Federazione Italiana delle Società Medicoscientifiche), il Ministro ha dato mandato ai suoi Direttori Generali D’Ari e Palumbo, presenti all’incontro,
di interagire con proposte operative che vengano da AIOM.
Pertanto l’Associazione è fin d’ora impegnata ad elaborare un piano concreto di lavoro sul tema dei
rapporti con l’industria. Nel contempo, il Consiglio Direttivo esprime la propria convinta e affettuosa
solidarietà ai colleghi ingiustamente coinvolti e si propone di realizzare iniziative di tutela legale a loro
favore.
Roberto Labianca - Presidente
Carmelo Iacono - Segretario
SOLIDARIETA’ AI COLLEGHI
A nome di tutto il Direttivo e mio personale desidero esprimere la massima solidarietà a tutti i colleghi che
sono stati ingiustamente coinvolti nella nota "vicenda Glaxo" e che sono stati vittime di una inqualificabile
campagna di stampa. Sappiate tutti che AIOM vi è vicina e che in questi giorni stiamo preparando una
adeguata risposta, attraverso iniziative delle quali sarete tempestivamente informati.
Roberto Labianca
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01. PROTEINA DELLA FERTILITA' MASCHILE HA RUOLO IN LEUCEMIA
Grazie a due studi appena pubblicati che hanno messo in evidenza il ruolo chiave di una proteina chiave
nella fertilità maschile l'equipe di ricercatori statunitensi guidata dall'italiano Pier Paolo Pandolfi ha anche
compreso il ruolo di questa molecola in un tumore ancora intrattabile, la leucemia promielocitica acuta
(LAP), la cui incidenza è insolitamente alta proprio in Italia. E' quanto riferito in un intervento dallo stesso
Pandolfi che dirige il laboratorio di ricerca di Biologia Molecolare e dello Sviluppo al Memorial Sloan
Kettering Cancer Center di New York. Pandolfi, laureatosi in medicina a Perugia e poi trasferitosi a Londra,
si trova a New York dal 1994 dove ha coordinato uno dei due studi sulla molecola 'Plzf', protagonista oggi
di una doppia pubblicazione sulla rivista scientifica Nature Genetics. La molecola Plzf, studiata dagli
scienziati nei testicoli dei topolini, controlla l'attività di molti geni in cellule staminali adulte. Così regola la
loro proliferazione nei vari tessuti. I ricercatori hanno scoperto che l'assenza di Plzf determina la perdita
delle cellule staminali per la formazione degli spermatozoi, quindi causa sterilità. Delineare il meccanismo
d'azione di Plzf anche nel cancro potrebbe aprire la strada a nuove cure non solo per la LAP, ma anche per
altri tumori come quello alla prostata e al sistema nervoso centrale. La leucemia promielocitica acuta è
una forma tumorale ematologica a rapida progressione, caratterizzata dall'accumulo nel sangue di cellule
della difesa immature chiamate promielociti. Colpisce adulti di tutte le età e rappresenta il 10% delle
leucemie mieloidi acute. La sua incidenza è di 3 mila nuovi casi ogni anno sia negli Stati Uniti che in Italia,
rileva Pandolfi, quindi è chiaro che il nostro Paese, per motivi tuttora sconosciuti ma forse sia genetici che
ambientali, ne è molto più colpito. Si può presentare in due forme entrambe dovute alla formazione di una
'proteina di fusione', cioè una molecola generata dalla fusione di due diverse proteine che però, proprio a
causa di questa “unione anomala”, funzionano male entrambe e scatenano il tumore. Solo una delle forme
è oggi trattabile con l'acido retinoico, ricorda Pandolfi. Lo studio appena pubblicato prende invece di mira
la forma incurabile, in cui nella molecola di fusione è andata a finire proprio la Plzf. Finora, spiega
Pandolfi, non era chiaro in che modo Plzf agisse nelle staminali. Per capirlo i ricercatori hanno messo 'KO'
il gene per la Plzf nei roditori. I topolini senza Plzf non solo sono sterili perché perdono i precursori degli
spermatozoi, cioè le cellule germinali dei testicoli, ma hanno alterazioni ossee e delle cellule del sangue.
Plzf nei testicoli ha la funzione di mantenere una riserva inesauribile di cellule germinali che man mano
maturano sotto forma di spermatozoi. Ma nel tessuto emopoietico, cioè nelle staminali che riforniscono il
sangue di globuli e piastrine, deve avere una funzione corrispondente, rileva Pandolfi anticipando che i
lavori al momento in corso nel suo laboratorio sono proprio centrati su queste cellule e sul ruolo di Plzf nei
tumori. Poiché Plzf agisce nelle cellule staminali, conclude lo scienziato, si potrebbe addirittura pensare a
un primo passo verso una nuova strategia nella battaglia ai tumori, prendendo di mira non più solo la
cellula tumorale in sé, ma anche quelle cellule, le staminali appunto, che funzionando in maniera anomala
diventano la fonte primaria del tumore.
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02. VESCICA, CON IPERTERMIA 60% DI GUARIGIONE
Nel 60% dei pazienti affetti da estesi tumori superficiali della vescica, trattati - in associazione alla
chemioterapia - con l'ipertermia (metodologia che consiste nell'introduzione intravescicale attraverso un
catetere di una soluzione antitumorale riscaldata fino a 45 gradi) si è registrata una riduzione della massa
tumorale tale da poter essere asportata con la chirurgia endoscopica. I risultati preliminari dello studio
clinico condotto congiuntamente in Italia (Università di Palermo e “San Raffaele” di Milano), Olanda e
Israele, sono stati anticipati ad Erice nell'ambito di un corso sui tumori urologici promosso dalla Scuola
Internazionae di Urologia del Centro di cultura scientifica “Ettore Majorana”. Per il direttore della Scuola di
Erice, prof. Michele Pavone Macaluso, si tratta di dati molto incoraggianti. Sotto accusa per la genesi dei
tumori alla vescica si confermano le sostanze coloranti, gli antiparassitari usati nelle serre ed il fumo di
tabacco. Gli ultimi studi, tuttavia, avrebbero accertato che anche il cloro ha un ruolo nell' insorgenza della
patologia: “un recentissimo studio condotto da ricercatori tedeschi che, tra l'altro, hanno chiesto la
collaborazione con l'Università di Palermo - dice Pavone Macaluso - evidenzia che, nelle aree geografiche
dove si registra un'abbondante clorazione delle acque potabili, c’è un incremento di casi di tumore alla
vescica. Un dato che deve essere approfondito”.
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03. SENO, ASPIRINA ABBASSA RISCHI; STUDIO USA
L’ultima scoperta sui benefici della pillola a base di acido acetilsalicilico è che diminuirebbe
consistentemente i rischi di sviluppare la forma più comune di tumore della mammella: quella collegata
alla produzione di estrogeni. A scoprire il positivo effetto di aspirina è uno studio realizzato alla Columbia
University e pubblicato sulla rivista dei medici Usa 'Jama'. La ricerca ha analizzato la storia clinica di 2.884
donne, la metà di esse era stata colpita dal cancro. Secondo i risultati, le donne che prendevano aspirina
sette volte a settimana - ossia una pasticca al giorno - hanno mostrato rischi di sviluppare il tumore
inferiori del 28% rispetto a chi non prendeva mai il medicinale. In generale anche le donne abituate a
prendere una media di una aspirina a settimana sono comunque risultate nettamente protette dallo
sviluppo della malattia: il loro rischio di cancro del seno è risultato inferiore del 20% rispetto chi non
assume mai il farmaco. Un'altro tipo di antinfiammatorio a base di ibuprofen ha mostrato di fornire una
lieve riduzione dei rischi. I ricercatori avvertono che i dati vanno confermati prima di consigliare a ogni
donna di assumere aspirina ma osservano che risultati emersi suggeriscono con forza i benefici del
prodotto come “agente anti-cancro del seno”.
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04. DONNE: SOIA NEL MENU' 'SCUDO' CONTRO TUMORI DELL’UTERO
Il consumo regolare di soia riduce il rischio di tumore all'endometrio. Lo rivela uno studio condotto su
circa 1.600 donne cinesi dai ricercatori della Vanderbilt University (Usa), e pubblicato sul 'British Medical
Journal'. In particolare, i ricercatori hanno intervistato 832 pazienti dai 30 ai 69 anni di Shanghai (Cina),
che si erano ammalate di cancro tra il '97 e il 2001. Dopodiché i risultati sono stati confrontati con quelli
relativi a 846 coetanee sane. Gli scienziati hanno scoperto che le appassionate di soia erano più protette
dalla malattia. Un effetto 'scudo' che è risultato più potente nel caso delle donne in sovrappeso. In
generale, ricordano gli autori dello studio, le donne asiatiche sono meno colpite dal tumore all'endometrio,
e consumano più soia rispetto alle occidentali. Questa indagine dimostra l'importanza del fattore
alimentare, anche se - precisano i ricercatori - occorre verificare con altri studi il particolare effetto della
soia sulle donne con chili di troppo.
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01. VERONESI, PROGETTO PER 'CITTADELLA' EUROPEA A MILANO
Nascerà a Milano la 'cittadella' europea della sanità e della ricerca biomedica, un maxi-polo su modello dei
National Institutes of Health (NIH) americani. Accanto all'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) - questo è il
progetto - sorgeranno un istituto cardiologico, uno di neuroscenze e uno di neonatologia. “L'idea è di
'clonare' l'IEO - ha annunciato il professor Umberto Veronesi - portando in quest'area strutture
specializzate nei settori cardiologico, neurologico e materno-infantile. Tutti collegati a un unico grande
polo di ricerca genetica molecolare”. Per il cardiologico “abbiamo già l'Istituto Monzino - ha spiegato mentre abbiamo preso contatti con la clinica Macedonio Melloni per la neonatologia e con l'Istituto Besta
per la neurologia”. Per ora “è solo un'ambizione”, ha precisato l'ex ministro della Sanità. I terreni? “Quelli
li avremo gratis”, ha risposto. Il progetto sembra chiaro anche nella mente del presidente dell'IEO e di
Mediobanca, Gabriele Galateri, e dell'amministratore delegato dell'IEO, Carlo Ciani. “Gli studi sono in
corso”, ha detto il primo. “C'è un comitato promotore”, ha fatto eco il secondo. “Concentrare le forze,
razionalizzando le risorse, è un processo ormai inevitabile”, ha proseguito Veronesi. “Vogliamo essere il
punto di riferimento dell''europeismo oncologico', ma non solo”, ha puntualizzato: “Puntiamo a riprodurre
la struttura dei NIH statunitensi, con specialisti di varie discipline che lavorano insieme. Per l'IEO è un
bisogno”. Secondo l'ex ministro della Sanità, 'copiare' l'idea dei NIH è per la nuova Europa un passo
obbligato. “Gli Usa - ha ricordato - hanno avuto una grande spinta in avanti proprio dalla nascita degli
NIH, una decina di istituti specializzati nella ricerca e nella cura delle principali patologie, che funzionano
da punto di coordinamento per i vari Stati”. Ma ''anche l'Europa, pur lentamente, sta diventando uno
Stato federale. Il problema, però, è che oggi la ricerca biomedica europea è ancora spezzettata, piena di
doppioni. Sarebbe invece importante poter disporre di un grande centro per tutte le patologie maggiori,
così da coordinare gli sforzi”. L'obiettivo, insomma, è di fare dell'IEO un “crocevia” della sanità europea.
Innanzitutto un “Crocevia della lotta contro il cancro”, come è stato battezzato lo spazio adiacente
all'Istituto, che dal 29 maggio al 27 giugno ospiterà 40 eventi sul futuro della ricerca contro i tumori, per
celebrare i dieci anni di attività IEO. La festa per l'IEO day sarà il 21 giugno, ma per 26 giorni è previsto
un fitto calendario di manifestazioni: incontri scientifici, riunioni di ex pazienti che hanno partecipato ai
trial dell'Istituto e dibattiti politici che coinvolgeranno 91 associazioni di malati di 26 Paesi. Per tutto il
mese il Crocevia sarà anche spazio espositivo aperto al pubblico. Fiore all'occhiello la mostra 'La doppia
elica del Dna 50 anni dopo', della Fondazione Buzzati Traverso e curata dal genetista Luca Cavalli Sforza,
professore alla Stanford University. Lo scienziato ha illustrato le prospettive della post-genomica in
oncologia (studio del rischio individuale, diagnosi precoce e farmaci personalizzati), ha lanciato un
messaggio di speranza ricordando di aver superato “un cancro per il quale, 26 anni fa, mi avevano dato il
10-20% di possibilità di farcela” e ha concluso con una augurio: “Che si avveri la previsione di Craig
Venter ('papà’ della mappa del Dna umano, ndr) e cioè che tra cinque anni mappare il genoma di un
uomo costerà solo mille dollari, contro i 3 miliardi di dollari spesi per decodificarlo la prima volta”.
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02. FEGATO, RISULTATI POSITIVI DA PRIMO FARMACO MIRATO
Sono positivi i risultati della sperimentazione sull'uomo del primo farmaco intelligente contro il tumore
primitivo del fegato. Dei 19 pazienti in fase avanzata della malattia sui quali il farmaco è stato
sperimentato in Italia, due sono guariti e negli altri la sopravvivenza si è allungata. I dati, pubblicati sul
'Journal of Clinical Oncology', sono stati presentati la scorsa settimana a Napoli in una conferenza stampa
organizzata dall'Istituto Tumori Fondazione G. Pascale, dove è in corso lo studio. Positivi anche i risultati
preliminari della sperimentazione dello stesso farmaco contro il più aggressivo tumore della pelle, il
melanoma, ma i dati completi saranno pronti tra sei mesi. “E' il primo farmaco che agisce direttamente sul
tumore del fegato e senza effetti collaterali” ha osservato il responsabile della sperimentazione, Francesco
Izzo, che ha condotto lo studio in collaborazione con il centro di oncologia dell'università del Texas e con i
biologi molecolari dell'Università del Kentucky. La molecola si chiama ADI-PEG 20, e agisce in modo
mirato sulle cellule tumorali perché neutralizza l'aminoacido che le fa replicare, l'arginina. Senza arginina,
le cellule malate non possono più moltiplicarsi ed espandersi nell' organismo. Il farmaco è stato finora
sperimentato in fase 2 su 19 pazienti presso la Fondazione Pascale di Napoli, più in 36 al di fuori dello
studio e su 11 negli Stati Uniti. Nel novembre scorso è partita la fase 3 della sperimentazione, tesa a
verificare l'efficacia su un ampio numero di pazienti. Se i risultati saranno positivi, il farmaco potrebbe
entrare in commercio entro il 2007. In Italia il tumore del fegato colpisce ogni anno 12 mila persone e
quasi tutte arrivano alla diagnosi in fase avanzata della malattia. Il loro fegato è quindi così compromesso
da non poter affrontare la chemioterapia né terapie localizzate. Di conseguenza in sette casi su 10 la
chirurgia resta l'unica arma contro questo tumore.
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03. PREMIO CIOFFRESE PER STUDIO BIOMOLECOLE NEI TUMORI
Alfonso Catalano, coordinatore del Laboratorio di patologia sperimentale del Dipartimento di patologia
molecolare e terapie innovative dell'Universita' Politecnica delle Marche, ha vinto il premio 'Cecilia
Cioffrese' 2003 della Fondazione Carlo Erba nel settore della cura della salute per una ricerca sulle
biomolecole nel cancro. “I tumori pleurici, ossia carcinoma del polmone e mesotelioma maligno - è il
commento di Catalano - continuano a essere tra i più difficili da curare. A fronte di un cancro al seno, che
guarisce ormai in oltre il 70% dei casi, o di leucemie infantili, in cui i tassi di sopravvivenza arrivano a
toccare l'85%, per questo tipo di neoplasie le guarigioni a cinque anni dalla diagnosi sono molto più
limitate”. Nel laboratorio di Patologia Sperimentale, diretto dal professor Antonio Procopio, si stanno
cercando nuove biomolecole che possano essere utilizzate come strumenti sia diagnostici che terapeutici.
“Ci metteranno sempre più spesso nelle condizioni di 'addomesticare' i tumori pleurici - spiega Catalano In particolare, stiamo provando a 'spegnere' alcuni fattori che consentono alle cellule tumorali di
sopravvivere e i risultati di laboratorio sono per il momento incoraggianti”.
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04. RIUNITI DI BERGAMO E IEO SPERIMENTANO TERAPIA CANCRO SENO
Saranno gli Ospedali Riuniti di Bergamo e l'IEO di Umberto Veronesi a sperimentare un trattamento
intraoperatorio per la cura del cancro al seno. Lo ha stabilito la Giunta della Regione Lombardia. “Sono
assolutamente soddisfatto del decreto autorizzativo regionale – ha commentato in una nota il direttore
generale dei Riuniti, Stefano Rossattini - perché ancora una volta viene dato riconoscimento alla qualità
degli Ospedali Riuniti di Bergamo”. L'autorizzazione regionale consente ai Riuniti di Bergamo di acquisire
l'apparecchiatura necessaria ad effettuare la radioterapia intraoperatoria e di ipotizzare l'inizio del
trattamento entro la fine del 2004.
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MANAGEMENT IN ONCOLOGIA
Nuovo insegnamento nella formazione universitaria dei medici. La Scuola di Specializzazione in Oncologia
dell'Università di Padova, diretta dal Prof. Alberto Amadori, ha inserito come insegnamento "Il
Management in Oncologia". Scopo della nuova introduzione - la prima in Italia - è rendere più completa la
formazione degli specializzandi integrandola con elementi manageriali, soprattutto alla luce delle nuove
terapie biologiche fortemente impegnative anche sul versante economico.
Per informazioni, contattare la Segreteria al tel 049 8215804. E-mail:[email protected]
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Ricordiamo che la newsletter è aperta al contributo di tutti gli associati. Invitiamo quindi gli
scritti all’AIOM a segnalarci eventuali lavori clinici pubblicati o in fase di pubblicazione, oppure
iniziative del proprio centro che possano interessare anche la comunità degli oncologi.
AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM
Le segnalazioni che ci perverranno delle iniziative locali Aiom verranno pubblicate in questo spazio
VI CONGRESSO NAZIONALE AIOM
Bologna, 21-24 Settembre 2004 – Palazzo dei Congressi
www.aiom.it/Congresso2004/
CORSI AIOM-SIMG SULLA QUALITÀ DI VITA DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
Elenchiamo le prossime date dei corsi organizzati dall’Aiom in collaborazione con la Società italiana di
Medicina Generale. Alcune date sono provvisorie e potrebbero subire modifiche.
Ricordiamo che i coordinatori regionali Aiom sono invitati a portare il loro saluto all’apertura dei corsi.
Savona – 8 giugno (prof. Ugo Folco)
XVI PEZCOLLER SYMPOSIUM: “STEM CELLS AND EPIGENESIS IN CANCER”
Trento, 10-12 Giugno 2004
Programma, form di registrazione e tutte le informazioni su www.pezcoller.it
Federica Mandato - Segreteria Fondazione Pezcoller-Trento tel.0461 980250
GRUPPO ITALIANO PER LO STUDIO DEI CARCINOMI DELL’APPARATO DIGERENTE
“Strategie terapeutiche nella cura del tumore gastrico”
Milano, Sabato 12 giugno 2004 - Aula Magna Ospedale San Carlo Borromeo
Segreteria: Marta Grassi – Tel. 333.3589452 – Fax 02.93540456 – [email protected]
ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA - 6TH MILAN BREAST CANCER CONFERENCE
Milano 16-18 Giugno 2004
Chair: Prof. Umberto Veronesi e Prof. Aron Goldhirsch
Segreteria organizzativa: Karen Rogerson (CQ Travel) Tel. 02.480491 - [email protected]
Per informazioni: www.breastmilan.com
QUALITA’ IN ONCOLOGIA MEDICA
7° corso nazionale di formazione al management e alla comunicazione efficace nel team
oncologico
17/18/19 giugno – 15/16/17 luglio 2004
A cura di AMOS, Associazione per il Management e la qualità nelle Organizzazioni per la Salute
Segreteria organizzativa: Gamma Congressi – Tel. 0636300769 – [email protected]
Per informazioni e per scaricare la locandina clicca qui (300kb)
X INCONTRO ONCOLOGICO PONTINO
Il Tumore del Polmone: dalla Biologia Molecolare alle Linee Guida Aziendali
Latina, 17 e 18 Giugno 2004
Palazzo della Cultura - Sala Conferenze, Via Carlo Alberto
Direttore Dott. Modesto D’Aprile
Il Ministero della Salute ha accordato al Corso sette crediti ECM per medici specialisti in Oncologia Medica,
Malattie dell’Apparato Respiratorio, Medicina Interna
Info su: www.oncologialatina.it
CARCINOMA DELLA MAMMELLA: PROGRESSI NELLA TERAPIA
Bologna, Sabato, 19 giugno 2004
Hotel Holiday Inn - Piazza della Costituzione, 1
Segreteria scienti.ca: Dott.ssa Edera Piana
U.O. Oncologia Medica, Policlinico S. Orsola-Malpighi
Via Albertoni, 15 – 40138 Bologna
Tel. 051 6362204 – Fax 051 6362508
[email protected]
per scaricare il programma clicca qui
TRATTAMENTO DEL CARCINOMA OVARICO
Avezzano (AQ), 18-19 giugno 2004
Hotel dei Marsi – Via Cavour
Presidente del congresso Francesco Recchia
L’iscrizione al congresso è gratuita.
Segreteria scientifica: Gaetano Saggio – Alisa Cesta – Tel. 0863499249
Segreteria organizzativa: Nonsolomeeting – Tel. 085.295166
Per scaricare il programma clicca qui
GIORNATA ONCO-EMATOLOGICA VARESINA
Mattino: CARCINOMA DEL COLON RETTO
Pomeriggio: LINFOMI NON HODGKIN INDOLENTI
Varese, 25 giugno 2004
Aula Magna – dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale – Università dell’Insubria (Via Dumant, 3)
Direttori del Corso: Giovanni Chelazzi, Graziella Pinotti, Claudio Verusio
Richiesti ECM separati per sessione mattutina e pomeridiana
Segreteria Organizzativa: EPB – Via G. Frua 15 – 20146 Milano – Tel.02.4989818
Email: [email protected]
PROPOSTE DI LINEE GUIDA DIAGNOSTICO-TERAPEUTICHE PER I GLIOMI AD ALTO
GRADO DELL'ADULTO
Padova, 25 giugno 2004 - Aula Vesalio ore 9.00
Responsabile Scientifico: Dr.ssa Alba A. Brandes - Oncologia Medica, Az. Ospedaliera-Università di Padova
ECM: Il Ministero della Salute ha accreditato il corso con 5 crediti ECM per medici (area oncologica).
Con il patrocinio di: AIOM, AIRO, GICNO, SIN, SIBIOC.
Per informazioni: [email protected] tel 049 8215711 - fax 049 8215794
RUOLO DELL’IMMUNOTERAPIA NEL TRATTAMENTO DEI TUMORI SOLIDI
Avezzano (AQ), 25-26 giugno 2004
Hotel dei Marsi – Via Cavour
Presidente del congresso Francesco Recchia
L’iscrizione al congresso è gratuita.
Segreteria scientifica: Gaetano Saggio – Alisa Cesta – Tel. 0863499249
Segreteria organizzativa: Nonsolomeeting – Tel. 085.295166
Per scaricare il programma clicca qui
Supplemento ad AIOM Notizie – Dir. Resp. Mauro Boldrini - Redazione: Gino Tomasini, Carlo Buffoli
Consulenza scientifica: Alain Gelibter (Divisione Oncologia Medica "A" Istituto Regina Elena di Roma), Laura Milesi (U.O.
Oncologia Medica, Ospedali Riuniti di Bergamo)
Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001
Intermedia: Via Costantino Morin 44 Roma Tel. 06.3723187- Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105
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