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AIOM NEWS
NEWSLETTER DIGITALE DELL’AIOM – ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA
Anno 2 – Numero 20 – 18 maggio 2004
Ricerca
01. STUDIO USA, DALL’ ESAME DELLE URINE DIAGNOSI DEI TUMORI AL RENE
02. PROSTATA, RISCHI DA TESTOSTERONE ALTO
03. SUPER-PROTEINA APRE VIA A CHEMIOTERAPIA DOLCE
News
01. UNA 'CARTA' PER TUTELARE I PAZIENTI ONCOLOGICI
02. VINCITORE PREMIO PEZCOLLER ANNUNCIA DI AVERE UN CANCRO
03. COLON, DIETA A BASE DI CAVOLI E BROCCOLI PER VINCERE IL CANCRO
04. ONCOLOGIA, CORSO DI BURATTINI PER PICCOLI RICOVERATI A CATANIA
05. POSSIBILE DIAGNOSI PRECOCE PER QUELLI DEL POLMONE
06. APPELLO DI VERONESI PER MOBILITAZIONE DONNE
Lo Studio
TUMORE DEL COLONRETTO: NESSUN BENEFICIO AGGIUNTIVO ASSOCIATO ALLA CHEMIOTERAPIA
ADIUVANTE INTRAPORTA
Annunci
01. ISTITUZIONE BORSA DI STUDIO IN ONCOLOGIA INTITOLATA AL DR. MAURIZIO ROSSI
02. MANAGEMENT IN ONCOLOGIA
AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM
Ricerca
01. STUDIO USA, DALL’ ESAME DELLE URINE DIAGNOSI DEI TUMORI AL RENE
Un semplice esame delle urine potrebbe diagnosticare, in futuro, il cancro del rene. Nelle urine, infatti, si
trovano tracce del Dna del tumore. E' la scoperta dei ricercatori del Fox Chase Cancer Center di Filadelfia,
che l'hanno illustrata al Congresso della Società americana di Urologia a San Francisco. Gli scienziati
hanno effettuato i test su 50 pazienti con diagnosi di cancro del rene: nelle urine di 44 di loro hanno
identificato il Dna del tumore, che scompariva quando i malati erano in terapia. L'analisi delle urine,
spiega l'equipe, può diventare un modo semplice e poco costoso per una prima diagnosi della malattia: è
altamente accurato e non da falsi positivi. Non solo. Permetterebbe di distinguere i diversi stadi del
tumore.
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02. PROSTATA, RISCHI DA TESTOSTERONE ALTO
Simbolo di virilità, l'ormone maschile testosterone sembra trasformarsi dopo una certa età in un fattore di
rischio aggiuntivo per lo sviluppo del tumore della prostata. Dopo i 50 anni di - rivela un nuovo studio
americano - alti livelli di testosterone sono risultati legati ad un aumento delle probabilità del cancro della
prostata. L'indagine apre così una serie di dubbi sulle sempre più diffuse e costose terapie a base di
testosterone consigliate in America agli uomini che sentono diminuire il proprio vigore maschile e che
rivelano bassi livelli dell'ormone nelle analisi del sangue. La ricerca su più di 750 volontari
ultracinquantenni realizzata alla Johns Hopkins University di Baltimora ha dato risultati chiari: i maschi
con più testosterone erano quelli con più alte probabilità di sviluppare il tumore.
INDICE
03. SUPER-PROTEINA APRE VIA A CHEMIOTERAPIA DOLCE
Una super-proteina identificata in Italia apre la via alla chemioterapia dolce. Unita ad un farmaco poco
tossico per la cura dei tumori solidi, chiamato fluorouridina, la proteina riesce a potenziarne l'azione in
modo da rendere possibile una chemioterapia con basse dosi e senza effetti collaterali purtroppo ben noti,
come caduta dei capelli e disturbi gastrointestinali, che si riflettono negativamente sulla qualità della vita.
L'azione efficace della superproteina è stata finora osservata in laboratorio, ma già entro l'anno
potrebbero cominciare i primi esperimenti sui topi e molto probabilmente fra cinque anni si potrebbe
passare ai test sull'uomo. La scoperta, pubblicata sulla rivista internazionale Structure, si deve all'unità di
Biocristallografia dell' Istituto San Raffaele di Milano, diretta da Massimo Degano. E' stata possibile grazie
al finanziamento di Human Frontiers of Science Programme, Fondazione per la Ricerca sul Cancro e
Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor. Oggi la chemioterapia più comunemente utilizzata per la
cura dei tumori di pancreas, fegato, colon e prostata si basa sull’impiego del fluorouracile. Diffuso dalla
fine degli anni '50, questo farmaco penetra nelle cellule malate, dove viene “attivato” da alcune proteine.
Ma prima che queste entrino in azione, la cellula tumorale riesce a distruggere parte del farmaco e ad
espellerlo. Di conseguenza è necessario usare il fluorouracile in quantità massicce, e con le alte dosi
incrementano anche i pesanti effetti collaterali. Per evitare questo problema è stato messo a punto un
derivato del fluorouracile, chiamato fluorouridina e con una tossicità minore, che non viene facilmente
distrutta dalle cellule malate, ma che è comunque difficile da attivare. “La nostra idea è stata trovare una
proteina capace di attivare questo farmaco con minore tossicità”, ha detto Degano, che ha curato lo studio
insieme a Barbara Giabbai. Dopo una lunga caccia sulle banche dati genetiche, i ricercatori hanno trovato
una proteina che sembrava avere tutti i requisiti per risvegliare il farmaco meno tossico. Si chiama YeiK,
viene prodotta dal batterio Escherichia Coli, ed è stata trasformata in laboratorio in una super-proteina
ancora più efficace nell'attivare il farmaco antitumorale. Il progetto dei ricercatori è iniettare nell'area del
tumore sia il gene che produce la proteina sia il farmaco: il gene produrrebbe la proteina e questa
attiverebbe il farmaco, che ucciderebbe la cellule malate. Somministrazione localizzata e uso di dosi molto
basse del farmaco permetterebbero, secondo gli esperti, di utilizzare questa nuova terapia nei tumori
solidi nei quali l'intervento chirurgico sarebbe troppo invasivo o eccessivamente rischioso. “Esistono
tuttora tumori per cui la prognosi è infausta con le cure disponibili”, ha osservato Degano. ”Questa
proteina - ha aggiunto - ci offre l'opportunità di aggredirli con nuove strategie”.
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News
01. UNA 'CARTA' PER TUTELARE I PAZIENTI ONCOLOGICI
Una Carta a tutela del paziente oncologico, non solo per modificare il lessico che riguarda la malattia, ma
anche per rimodulare il percorso ospedaliero di chi deve sottoporsi a lunghe terapie e si sente a disagio
nelle sale di attesa dei reparti o agli sportelli delle ASL. E' quanto emerso da un convegno promosso
dall'Ordine dei Medici di Messina. Non si arriverà forse a chiamare un direttore di albergo quale
responsabile dell'accoglienza in un ospedale (anche se l'on. Eolo Parodi, presidente nazionale della
Fondazione ENPAM lo ha auspicato); non si riuscirà a far scomparire subito dal linguaggio burocratico e da
quello giornalistico espressioni come “malato terminale”, male “incurabile” e ancora “cure palliative”,
“cancro”: ma a Messina, alla presenza del sottosegretario alla salute Antonio Guidi, si è sottolineata la
necessità di prestare maggiore attenzione anche agli aspetti psicologici del rapporto con il malato di
tumore e comunque del malato cronico grave, come è stato suggerito di definirlo. Una pagina nuova
costituita da una sorta di decalogo, sottoscritto, tra gli altri, dal presidente emerito della Corte
Costituzionale Antonio Baldassarre, dal presidente nazionale della Caritas Francesco Montenegro e dal
presidente della Lega Nazionale per la Lotta contro i Tumori Francesco Schittulli. Guidi si è impegnato a
dar seguito a questo progetto di cambiamento e attende che il documento cui è stato dato il nome di
“Carta di Messina” sia formalmente ricevuto dal ministero della Salute.
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02. VINCITORE PREMIO PEZCOLLER ANNUNCIA DI AVERE UN CANCRO
“Negli stessi giorni in cui mi è stata comunicata la bellissima notizia di essere il vincitore del Premio
Pezcoller alla Ricerca Oncologica ho anche saputo che io stesso ho un cancro molto pesante”. Lo ha detto
la scorsa settimana a Trento il ricercatore americano Stanley J. Korsmeyer durante la cerimonia in suo
onore per la consegna del Premio. C'è stato un momento di grande commozione nella Sala dei 500 del
Castello del Buonconsiglio, affollata di autorità e pubblico, a questo annuncio di uno studioso di livello
internazionale nel campo oncologico. “Dopo lo choc iniziale - ha detto Korsmeyer - ho affrontato quattro
mesi di terapia e ora sono lieto di essere qui questa sera, come esempio tangibile di risposta positiva alla
terapia”. “Sono in debito con tutti i pazienti di cancro al polmone che in tutti questi anni hanno consentito
di sperimentare nuove terapie - ha aggiunto il ricercatore del Dana-Farber Cancer Istitute di Boston perché grazie a loro oggi la mia terapia è come un vestito fattomi su misura dal sarto”. Korsmeyer ha
concluso il suo intervento ringraziando la Fondazione Pezcoller e l'AACR (International Award for Cancer
Research), promotori del Premio, perché con la loro opera hanno “migliorato il livello di conoscenze sui
tumori e permesso di porre le premesse per battere questo complesso di molteplici malattie che
chiamiamo cancro”. La scelta di Stanley Korsmeyer come vincitore dell' edizione 2004 del Premio
Pezcoller, considerato una sorta di Nobel per l' Oncologia, è stata fatta dal Comitato scientifico
internazionale come riconoscimento per le scoperte in materia di meccanismi che controllano la morte
programmata delle cellule (apoptosi), aprendo una nuova area nella ricerca sul cancro con la
dimostrazione che le perturbazioni dei meccanismi coinvolti nella regolazione del fenomeno possono
determinare una genesi tumorale. Il lavoro di Stanley Korsmeyer, spiegano le motivazioni del
riconoscimento, ha permesso di dimostrare che alcuni farmaci antiblastici utilizzati in oncologia agiscono
inducendo morte programmata (apoptosi) nelle cellule tumorali. Nato a Beardstown, nell'Illinois, il 6
agosto 1950, Korsmeyer si è laureato in biologia all'Università dell'Illinois, Urbana e poi all' Università dell'
Illinois, Chicago. Dal 1976 al 1979 ha seguito corsi di post-dottorato in medicina all' Università della
California, presso l'Ospedale di S. Francisco e dal 1979 al 1982 si è specializzato in oncologia al National
Cancer Istitute, National Istitutes of Health, Bethesda, Maryland. Fin dal 1985 ha svolto importanti
ricerche e ottenuto significativi risultati circa il meccanismo che controlla la morte programmata delle
cellule (apoptosi), aprendo una nuova area di ricerca sul cancro. Il Pezcoller Foundation-Aacr International
Award for Cancer Research viene dato annualmente ad uno scienziato che abbia fatto una fondamentale
scoperta nel campo dell'oncologia ed il cui lavoro offra prospettive future di ulteriore sviluppo. Il premio è
di 75.000 Euro.
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03. COLON, DIETA A BASE DI CAVOLI E BROCCOLI PER VINCERE IL CANCRO
E’ lunga la lista degli alimenti che proteggono l'organismo dal cancro al colon. Cavoli di ogni specie,
senape, rafano, cavolfiore. Tutto merito dell'Aitc, un componente chimico presente in queste verdure dal
potente effetto protettivo. “Questa sostanza - spiegano i ricercatori dell'Institute of Food Research
britannico - uccide le cellule cancerose e impedisce alla malattia di progredire. Basta mangiare queste
verdure dalle due alle tre volte a settimana”. L'Aitc si produce quando i vegetali vengono cotti, tagliati,
masticati. “Non c'è niente di miracolistico - spiega il coordinatore dello studio Ian Johnson - ma
semplicemente è la dimostrazione di come una dieta mirata possa essere utilizzata come se si trattasse di
farmaci”.
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04. ONCOLOGIA, CORSO DI BURATTINI PER PICCOLI RICOVERATI A CATANIA
Un ciuffo di capelli verde, realizzato con i camici sterili, il corpo fatto in gommapiuma, la faccia buffa che
invita al sorriso, un nome che fa venire l'acquolina in bocca. E' il 'dottor Besciamella', la marionetta che ha
accolto i piccoli pazienti del reparto di ematoncologia pediatrica del policlinico di Catania nel corso degli
incontri di burattino-terapia, promossi dall'assessorato provinciale alle Politiche sociali curati e ideati
dall'associazione 'La casa di creta'. Il progetto, alla sua seconda edizione, si è concluso con una
manifestazione nella ludoteca del reparto di pediatria, alla presenza fra gli altri dell'assessore Francesco
Seminara e del primario del reparto Gino Schilirò. L'iniziativa e' stata articolata in 20 incontri ai quali,
complessivamente, hanno partecipato un centinaio di piccoli pazienti del reparto dagli zero ai 17 anni, che
oltre ad assistere agli spettacoli realizzati con le marionette, hanno liberato la propria fantasia ideando e
costruendo pupazzi con materiale ospedaliero, o realizzando tavole con diverse tecniche di illustrazione e
di pittura.
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05. POSSIBILE DIAGNOSI PRECOCE PER QUELLI DEL POLMONE
E' possibile la diagnosi precoce anche per tumori finora tra i più difficili da riconoscere allo stadio iniziale,
come quelli del polmone. Emerge dallo studio internazionale I-Elcap condotto su 26.000 persone e
coordinato dalla Cornell University di New York. La ricerca ha coinvolto 34 centri, fra i quali l'Istituto
Regina Elena di Roma. I risultati sono stati presentati la scorsa settimana a Palermo, nel convegno della
Società Italiana di Radiologia Medica. Dalla ricerca è emerso che l'82% dei tumori polmonari considerati
nello studio internazionale (pari a 310 su 376) sono stati diagnosticati precocemente (ossia allo stadio I),
con migliori possibilità di cura e di maggiore sopravvivenza per i pazienti. Si tratta di un dato importante,
hanno rilevato gli esperti, considerando che attualmente il 70% dei 13 milioni di tumore del polmone
diagnosticati ogni anno nel mondo riceve una diagnosi tardiva, con una sopravvivenza a 5 anni compresa
fra l'11% e il 14%. Se invece il tumore è diagnosticato al primo stadio la sopravvivenza sale al 70%-83%.
I dati sono stati presentati dal radiologo Salvatore Giunta, del servizio di Radiologia diretto da Marcello
Crecco dell'Istituto Regina Elena di Roma. Nella ricerca i soggetti a rischio di ammalarsi di tumore del
polmone (fumatori di almeno 20 sigarette al giorno per 10 anni o 40 per 5 anni o ex fumatori da meno di
5 anni) sono stati sottoposti ogni anno ad una TAC spirale a strato di un millimetro a bassa dose di
radiazioni. L'esame produce circa 300 immagini che vengono analizzate dal radiologo, con protocolli di
studio che prevedono approfondimenti ulteriori in caso di reperti sospetti, fino alla biopsia e all'intervento
chirurgico. Dopo anni di scetticismo da parte della comunità scientifica sulla possibilità di utilizzare la
radiografia del torace per identificare precocemente il tumore del polmone, i dati dello studio
internazionale invitano all'ottimismo, anche considerando la spesa, stimando in circa 2.500 dollari la spesa
sociale necessaria per ogni anno di vita guadagnata ai pazienti con trend in calo. La diagnosi precoce del
tumore del polmone è allo studio di molti altri programmi nel mondo, fra Stati Uniti, Olanda, Belgio,
Francia e Italia. Sono infine in fase di perfezionamento strumenti informatici più sensibili, che
permetteranno di raggiungere una maggiore precisione per il rilevamento dei noduli polmonari con sistemi
computerizzati automatici
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06. APPELLO DI VERONESI PER MOBILITAZIONE DONNE
Sono 6 mila le donne che ogni anno muoiono in Italia a causa del fumo, un numero pari quasi ai morti
sulle strade: Umberto Veronesi scende in campo e lancia un appello alle donne, chiedendo alle donne
stesse di prendere posizione contro questa strage. All'appello dell'oncologo stanno aderendo già donne
dello spettacolo, della cultura e opinion leader. L'obiettivo è quello di creare un movimento di opinione
femminile e trasversale. “Abbiamo osservato - ha spiegato l'oncologo - che tutti i tumori in Europa creano
meno mortalità. Con una sola eccezione, il tumore polmonare cresce fra le donne. E guardando le
previsioni di crescita per i prossimi 10 anni ci siamo letteralmente terrorizzati. Ciò che vediamo è una
catastrofe annunciata, una esplosione di tumori polmonari nel mondo femminile che sarà uguale alla
dolorosa esperienza degli anni 70-80 fra gli uomini. Siamo solo all'inizio di questo trend e proprio ora
dobbiamo intervenire”. L'idea, ha spiegato ancora Veronesi, è stata quella di mobilitare proprio il mondo
femminile. “L'obiettivo è quello di raccogliere adesioni in modo trasversale anche fra le fumatrici per
allargare a macchia d'olio la lotta al fumo. Ogni anno muoiono 6 mila donne, una cifra quasi uguale ai
morti sulle strade, ma si fa quasi zero per prevenire questa strage, come se fossimo tutti paralizzati
contro questo fenomeno collettivo”. Veronesi giudica questo impegno “un dovere”: “dobbiamo informare
gli altri e richiamare l'attenzione su questa singolare tolleranza psicologica nei confronti del fumo. Per
questo dobbiamo informare. Creare una consapevolezza collettiva”.
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Lo studio
TUMORE DEL COLONRETTO: NESSUN BENEFICIO AGGIUNTIVO ASSOCIATO ALLA
CHEMIOTERAPIA ADIUVANTE INTRAPORTA
Verrà pubblicato domani sul Journal of the National Cancer Institute uno studio condotto da un’equipe
italiana guidata dal dr. Roberto Labianca, degli Ospedali Riuniti di Bergamo, sugli effetti dei diversi tipi di
chemioterapia adiuvante a base di fluorouracile negli individui colpiti da tumore del colonretto. È emerso
che non esistono significative differenze nei tassi di sopravvivenza associate alle diverse modalità di
somministrazione del trattamento. Sia che la chemioterapia venga somministrata in via endovena, che
attraverso un regime combinato, aggiungendo cioè una terapia intraporta, i tassi di sopravvivenza a 5
anni - 78% per quello sistemico e 73% per il regime combinato, sono risultati simili per i tre gruppi così
come i tassi di sopravvivenza liberi dalla malattia. Per esaminare l’efficacia dei diversi tipi di
chemioterapia, tra il 1992 e il 1998 sono stati reclutati 1084 pazienti con carcinoma del colonretto e
sottoposti a intervento chirurgico. Ad alcuni pazienti è stata somministrata la chemioterapia standard a
base di fluorouracile e acido folico, ad altri è stata aggiunta una terapia intraporta per 7 giorni dopo
l’intervento chirurgico. I risultati confermano la validità della terapia classica endovenosa e l’opportunità di
abbandonare la terapia intraporta come trattamento aggiuntivo.
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01. ISTITUZIONE BORSA DI STUDIO IN ONCOLOGIA INTITOLATA AL DR. MAURIZIO ROSSI
L’Associazione lecchese per la lotta contro i tumori indice un concorso per una Borsa di Studio in
Oncologia intitolata al compianto Dr. Maurizio Rossi, già Vice Presidente dell’Associazione. Per partecipare
al concorso è necessario far pervenire domanda (esclusivamente via e-mail all’indirizzo
[email protected]) entro il 30.04.2004.
Requisiti per la partecipazione: Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita successivamente all’anno
accademico 1999/2000; abilitazione all’esercizio della professione; interesse in campo oncologico, in
particolare per i tumori della mammella.
Titoli valutabili: curriculum vitae; voto di Laurea; pubblicazioni; frequenze o tirocini espletati in divisioni di
Oncologia Medica.
L’importo previsto lordo è di € 15.000,00. La durata della Borsa di Studio è di un anno e potrà essere
svolta presso l’Ospedale di Gravedona (CO). Le domande verranno selezionate da una Commissione
composta da quattro medici che fanno parte del Consiglio Direttivo e presieduta dal Presidente
dell’Associazione, avv. Giuseppe Ambrogio
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02. MANAGEMENT IN ONCOLOGIA
Nuovo insegnamento nella formazione universitaria dei medici. La Scuola di Specializzazione in Oncologia
dell'Università di Padova, diretta dal Prof. Alberto Amadori, ha inserito come insegnamento "Il
Management in Oncologia". Scopo della nuova introduzione - la prima in Italia - è rendere più completa la
formazione degli specializzandi integrandola con elementi manageriali, soprattutto alla luce delle nuove
terapie biologiche fortemente impegnative anche sul versante economico.
Per informazioni, contattare la Segreteria al tel 049 8215804. E-mail:[email protected]
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Ricordiamo che la newsletter è aperta al contributo di tutti gli associati. Invitiamo quindi gli
scritti all’AIOM a segnalarci eventuali lavori clinici pubblicati o in fase di pubblicazione, oppure
iniziative del proprio centro che possano interessare anche la comunità degli oncologi.
AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM
Le segnalazioni che ci perverranno delle iniziative locali Aiom verranno pubblicate in questo spazio
VI CONGRESSO NAZIONALE AIOM
Bologna, 21-24 Settembre 2004 – Palazzo dei Congressi
www.aiom.it/Congresso2004/
CORSI AIOM-SIMG SULLA QUALITÀ DI VITA DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
Elenchiamo le prossime date dei corsi organizzati dall’Aiom in collaborazione con la Società italiana di
Medicina Generale. Alcune date sono provvisorie e potrebbero subire modifiche.
Ricordiamo che i coordinatori regionali Aiom sono invitati a portare il loro saluto all’apertura dei corsi.
Rende (CS) – 22 maggio (prof. Salvatore Palazzo)
Chieti – 27 Maggio (prof. Antonio Nuzzo)
Savona – 8 giugno (prof. Ugo Folco)
QUALITA’ IN ONCOLOGIA MEDICA
7° corso nazionale di formazione al management e alla comunicazione efficace nel team
oncologico
Roma 27/28/29 maggio – 17/18/19 giugno – 15/16/17 luglio 2004
A cura di AMOS, Associazione per il Management e la qualità nelle Organizzazioni per la Salute
Segreteria organizzativa: Gamma Congressi – Tel. 0636300769 – [email protected]
Per informazioni e per scaricare la locandina clicca qui (300kb)
XVI PEZCOLLER SYMPOSIUM: “STEM CELLS AND EPIGENESIS IN CANCER”
Trento, 10-12 Giugno 2004
Programma, form di registrazione e tutte le informazioni su www.pezcoller.it
Federica Mandato - Segreteria Fondazione Pezcoller-Trento tel.0461 980250
ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA - 6TH MILAN BREAST CANCER CONFERENCE
Milano 16-18 Giugno 2004
Chair: Prof. Umberto Veronesi e Prof. Aron Goldhirsch
Segreteria organizzativa: Karen Rogerson (CQ Travel) Tel. 02.480491 - [email protected]
Per informazioni: www.breastmilan.com
X INCONTRO ONCOLOGICO PONTINO
Il Tumore del Polmone: dalla Biologia Molecolare alle Linee Guida Aziendali
Latina, 17 e 18 Giugno 2004
Palazzo della Cultura - Sala Conferenze, Via Carlo Alberto
Direttore Dott. Modesto D’Aprile
Il Ministero della Salute ha accordato al Corso sette crediti ECM per medici specialisti in Oncologia Medica,
Malattie dell’Apparato Respiratorio, Medicina Interna
Info su: www.oncologialatina.it
TRATTAMENTO DEL CARCINOMA OVARICO
Avezzano (AQ), 18-19 giugno 2004
Hotel dei Marsi – Via Cavour
Presidente del congresso Francesco Recchia
L’iscrizione al congresso è gratuita.
Segreteria scientifica: Gaetano Saggio – Alisa Cesta – Tel. 0863499249
Segreteria organizzativa: Nonsolomeeting – Tel. 085.295166
Per scaricare il programma clicca qui
GIORNATA ONCO-EMATOLOGICA VARESINA
Mattino: CARCINOMA DEL COLON RETTO
Pomeriggio: LINFOMI NON HODGKIN INDOLENTI
Varese, 25 giugno 2004
Aula Magna – dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale – Università dell’Insubria (Via Dumant, 3)
Direttori del Corso: Giovanni Chelazzi, Graziella Pinotti, Claudio Verusio
Richiesti ECM separati per sessione mattutina e pomeridiana
Segreteria Organizzativa: EPB – Via G. Frua 15 – 20146 Milano – Tel.02.4989818
Email: [email protected]
RUOLO DELL’IMMUNOTERAPIA NEL TRATTAMENTO DEI TUMORI SOLIDI
Avezzano (AQ), 25-26 giugno 2004
Hotel dei Marsi – Via Cavour
Presidente del congresso Francesco Recchia
L’iscrizione al congresso è gratuita.
Segreteria scientifica: Gaetano Saggio – Alisa Cesta – Tel. 0863499249
Segreteria organizzativa: Nonsolomeeting – Tel. 085.295166
Per scaricare il programma clicca qui
Supplemento ad AIOM Notizie – Dir. Resp. Mauro Boldrini - Redazione: Gino Tomasini, Carlo Buffoli
Consulenza scientifica: Alain Gelibter (Divisione Oncologia Medica "A" Istituto Regina Elena di Roma), Laura Milesi (U.O.
Oncologia Medica, Ospedali Riuniti di Bergamo)
Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001
Intermedia: Via Costantino Morin 44 Roma Tel. 06.3723187- Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105
Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione
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