MODULO Degenza Breve Chirurgica/Day Surgery Quadrantectomia della mammella M/P01/04 Rev. 1 Pag. 1/2 La quadrantectomia mammaria è una tecnica chirurgica che consente l’asportazione di una porzione limitata di mammella in presenza di una neoplasia. L’obiettivo della quadrantectomia è di migliorare la qualità di vita delle donne evitando una mutilazione estetica e riducendo l’impatto psicologico negativo , senza aumentare il rischio di recidive locali. La tecnica trova indicazione nelle pazienti con mammella di qualunque dimensione affette da : carcinomi in situ suscettibili di chirurgia conservativa. neoplasia fino ad un diametro massimo di 2 cm. neoplasie anche bifocali , con diametro massimo complessivo di 2 cm , purchè incluse nel medesimo quadrante. Una incisione in sede ascellare consentirà a seconda dei casi la esecuzione della procedura di ricerca e prelievo del linfonodo sentinella o , in caso di metastasi ascellari documentate, la dissezione completa del cavo ascellare con asportazione di tutti i linfonodi in esso presenti. MODULO Degenza Breve Chirurgica/Day Surgery Quadrantectomia della mammella M/P01/04 Rev. 1 Pag. 2/2 Per quanto riguarda l’intervento chirurgico e le possibili complicanze ho avuto informazioni complete inerenti a : La tecnica dell’intervento Che la procedura si svolgerà in anestesia generale Il decorso post operatorio (nei primi giorni potrebbe comportare un certo disagio dovuto alla dolenza , all’edema dei tessuti e alla possibile presenza di rialzo termico) Infezioni della ferita chirurgica (incidenza dal 2 al 15%) Rallentata guarigione della ferita condizionata da fattori quali fumo di sigaretta, diabete, terapie antiblastiche, ecc.. La qualità delle cicatrici chirurgiche la cui variabilità da persona a persona non è prevedibile La necessità di apporre, al termine dell’intervento, uno o più drenaggi Il rischio di recidiva locale ( stimato dalla letteratura mondiale come accettabile in una percentuale dal 6 all’8%) Le complicanze specifiche quali: sierosità prolungata nelle settimane dopo l’intervento in caso di dissezione ascellare(10%) parestesie transitorie ,cioè disturbi della sensibilità, della regione toracica o della faccia interna del braccio presenti quasi sempre nel post operatorio e che si risolvono spontaneamente in alcuni mesi ematomi (frequenza dal 3 al 5%) linfedema dell’arto superiore omolaterale alla sede dell’intervento (più frequente in caso di dissezione ascellare) scapola alata (da lesione del nervo toracico lungo) La paziente è inoltre informata in modo chiaro e comprensibile circa tutti i rischi generici e specifici, anche se marginali, riguardanti la preparazione ed esecuzione dell’intervento chirurgico. Consegnato il………………………………………………………. Medico…………………………………………………………. Firmato il …………………………………………………………… Paziente……………………………………………………….