“dopo che è stato inviato”, proposizione temporale

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Il participio
Come dice il nome stesso, il participio, modo indefinito della flessione verbale, partecipa di due
nature:

una verbale, in quanto esprime un'azione o un modo di essere

una natura nominale, cioè di un aggettivo o di un sostantivo: infatti può essere usato come
un aggettivo, concordato con un altro termine della frase, oppure come un nome (o meglio,
come un aggettivo sostantivato.
Anche in italiano si possono trovare queste stesse funzioni:
Il piano, elaborato con cura,
ebbe successo
→
Ho cucinato un piatto elaborato
“elaborato” esprime una funzione verbale (che è stato elaborato)
→
“elaborato” ha funzione nominale, e precisamente aggettivale; funge da attributo al nome
“ piatto”
L'elaborato è stato ritenuto sufficiente →
anche in questo caso ha funzione nominale, ma è usato come sostantivo, sinonimo di
“compito”.
A seconda della funzione sintattica che svolge nella frase, il participio può essere:

attributivo, se è un participio nominale con valore di attributo:
una brillante idea
i fatti passati

sostantivato,
una notizia sconvolgente
le cose dette
se è un participio nominale corrispondente a un sostantivo:
il docente
il passato

lo studente
il detto
congiunto, se è un participio verbale che esprime una subordinata implicita di varia natura
(temporale, causale, o concessiva):
→ “dopo che è stato inviato”, proposizione temporale
Inviato
=
→
→
“poiché è stato inviato”, proposizione causale
“nonostante sia stato inviato”, proposizione concessiva
---------------------------------------------In latino i tempi del participio sono tre: presente, perfetto e futuro
Il participio presente
Il participio presente segue la flessione degli aggettivi della II classe ad una uscita e si forma dal
tema di presente, in questo modo:
tema di presente + suffisso -nt- + desinenze della II classe aggettivale
I coniugazione
II coniugazione
III coniugazione
IV coniugazione
ama- + -nt- +s
mone- + -nt- + -s
lege- + -nt- +-s
audi- +ent-+-s
aman-s, amant-is
“che ama, che amava”
monen-s, monent-is “che ammonisce, che ammoniva”
legen-s, legent-is
“che legge, che leggeva”
audien-s, audient-is
“che sente, che sentiva”
Come esempio decliniamo il participio presente di amo, cioè amans, amantis:
N.
G.
D.
Acc.
V.
Abl.
singolare
m./f.
n.
amans
amans
amant-is
amant-is
amant-i
amant-i
amant-em
amans
amans
amans
amant-i (o -e) amant-i(o -e)
plurale
m./f.
amant-es
amant-ium
amant-ibus
amant-es
amant-es
amant-ibus
n.
amant-ia
amant-ium
amant-ibus
amant-ia
amant-ia
amant-ibus
Nota:
Nell'abl. sing. la desinenza -i corrisponde alla funzione di aggettivo, mentre quella in -e alla funzione verbale
Il participio presente indica contemporaneità rispetto al verbo reggente, sia nel presente o nel
passato o nel futuro:
vinco
vinco
pugnans
vici
combattendo
vinsi
vincam
vincerò
Ha forma e valore attivi ed è proprio di tutti i verbi (sia transitivi che intransitivi).
Il participio presente in italiano sta perdendo la sua funzione verbale e si usa abitualmente con il valore nominale di
aggettivo o di nome, per esempio:
Nei quadri degli espressionisti predominano i colori brillanti
(aggettivo)
Un dipendente della nostra azienda è stato licenziato
(nome)
Molti nomi e aggettivi italiani derivano da participi latini (dall'accusativo):
conducente
→ conducens, conducentis(partipio presente di conducere, “condurre”)
deterrente
→ deterrens, deterrentis (participio presente di deterrere, “spaventare”)
docente
→ docens, docentis (participio presente di docere, “insegnare”)
intelligente
→ intellegens, intellegentis (derivato da intellegere, “comprendere”)
mittente
→ mittens, mittentis ( derivato da mittere, “mandare”)
movente
→ movens, moventis (derivato da movere, “muovere”
patente
→ patens, patentis (derivato da patere, “essere manifesto”)
studente
→ studens, studentis (derivato da studere, “dedicarsi a”, “studiare”)
Il participio perfetto
Il participio perfetto segue la flessione degli aggettivi della I classe (-us, -a, -um). Si forma dal tema
di supino, aggiungendo le desinenze degli aggettivi della I classe:
laudat- (um) +-us, -a, -um “lodato/ che è stato lodato”
↓
↓
tema del supino
desinenza della I classe aggettivale
Il participio perfetto presenta le seguenti caratteristiche:

ha sempre valore passivo;

esprime un'azione anteriore rispetto alla proposizione reggente;

segue la flessione degli aggettivi della I classe
In italiano si traduce con:

il corrispondente participio passato: laudatus =”lodato”

una proposizione relativa con il verbo al passivo, in rapporto di anteriorità rispetto alla
reggente: laudatus = “che è stato lodato”
In latino i verbi intransitivi ammettono il participio perfetto nel passivo impersonale:
per esempio: ventum est =”si giunse”
Il participio futuro
Si forma unendo al tema del supino le uscite -urus, -ura, -urum:
laudat-(um) + -ur- +-us, -a,-um “che loderà/che sta per lodare”
↓
↓
↓
tema del supino
suffisso -ur- desinenza della I classe aggettivale
il participio futuro ha le seguenti caratterisitche:

ha sempre valore attivo

esprime un'azione posteriore rispetto alla proposizione reggente

segue la flessione degli aggettivi della I classe.
In italiano si traduce con alcune perifrasi che esprimono:

l'imminenza: laudaturus,-a,-um “che sta per /che è in procinto di lodare”

l'intenzione: laudaturus,-a,-um “che ha l'intenzione di lodare”

la destinazione: laudaturus,-a,um “che è destinato a lodare
L'italiano ha perso l'uso del participio futuro. Tuttavia ci sono in italiano alcuni aggettivi spesso usati come sostantivi
che in origine erano participi futuri latini. Per esempio:
italiano
latino
futuro
futurus,-a,-um “che sarà” (participio futuro di sum)
nascituro
nasciturus,-a,-um “che nascerà” (participio futuro di nascor”
venturo
venturus,-a,-um “che verrà” (participio futuro di venio)
La coniugazione perifrastica attiva
In latino per sottolineare l'imminenza, l'intenzione o la destinazione si usa un costrutto chiamato
perifrastica attiva. Si tratta di una perifrasi che ha questa struttura:
participio futuro + verbo sum
In italiano si traduce con espressioni come “sto per..., sono in procinto di.., mi accingo a..., sono
sul punto di..., ho l'intenzione di..., sono pronto a... “” e simili:
Orationem dicturus sum
Sto per / Ho intenzione di pronunciare un discorso
Uso verbale del participio
Si ha nei costrutti del participio congiunto e dell'ablativo assoluto
Il participio congiunto
E' un participio presente o perfetto unito e concordato, con funzione di apposizione, con un termine
della proposizione e corrispondente ad una proposizione subordinata temporale, causale,
concessiva, ipotetica...Per esempio:
participio con valore temporale:
Plato scribens mortuus est
Platone morì mentre scriveva (scrivendo)
participio con valore causale:
Peccavi tradens sanguinem iustum
Ho peccato perché ho tradito il sangue innocente
participio con valore concessivo:
Ut oculus, sic animus se non videns
alia cernit.
Come l'occhio, così l'animo, pur non vedendo se
stesso, vede le altre cose.
Participio con valore ipotetico:
Nostris neque terra neque mari effugium
Ai nostri non era concesso scampo né per terra né
dabatur victis
per mare, se fossero stati vinti.
L'ablativo assoluto
E' un costrutto sintattico, di solito sciolto (absolutus) da legami grammaticali con la proposizione
reggente, a cui è invece connesso a livello logico.
Corrisponde ad una proposizione subordinata implicita ed è costituito da due termini:

participio (presente o perfetto) in ablativo

un sostantivo o pronome, in ablativo, che può essere accompagnato da un attributo
In italiano può corrispondere ad una frase subordinata esplicita di vario genere: temporale, causale,
concessiva, ipotetica ...
I tempi del participio nell'ablativo assoluto

il participio presente esprime un rapporto di contemporaneità rispetto al verbo della
reggente

il participio perfetto esprime un rapporto di anteriorità rispetto alla reggente
Per esempio.
Tarquinio regnante, Pythagoras in Italiam venit.
Mentre regnava Tarquinio (lett.: regnante Tarquinio), Pitagora venne in Italia.
Locis superioribus occupatis, hostes castra posuerunt.
(Essendo stati) occupati i luoghi più in alto, i nemici si accamparono.
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