Home page Analisi Classe quinta FRAMMENTI DI TEORIA 1) Concetto di funzione. 2) La funzione è una legge (o una relazione) che associa ad un elemento x di un insieme un solo elemento y f (x) di un altro insieme. Classificazione delle funzioni. ALGEBRICHE RAZIONALI TRASCENDENTI (NON ALGEBRICHE) IRRAZIONALI Trigonometriche y senx Logaritmiche y log x INTERE y x2 3) Si dice algebrica quando la sua equazione ha la forma polinomiale, se non è algebrica si dice trascendente. Si dice razionale quando la variabile x non è sotto il “segno di radice”, se non è razionale si dice irrazionale. Funzione intera. 6) y 2x Funzione razionale. 5) Esponenziali Funzione algebrica. 4) FRATTE INTERE FRATTE x1 1 y x y y x x Si dice intera quando la variabile x si trova solo al numeratore, se non è intera si dice fratta o frazionaria. Campo di esistenza. C.E. o dominio di una funzione è l’insieme X di tutti i valori reali che si possono attribuire alla variabile x per determinare i valori corrispondenti della y . PROF. MAURO LA BARBERA “Frammenti di teoria” 1 7) Campo della variabilità. 8) C.V. o codominio di una funzione è l’insieme Y dove i suoi elementi sono tutte le immagini degli elementi di X . Definizioni di funzioni pari e dispari. La funzione è pari quando è simmetrica rispetto all’asse delle ordinate, ossia f ( x) f ( x) . Un esempio di funzione pari è la parabola di equazione: y x 2 . La funzione è dispari quando è simmetrica rispetto all’origine degli assi, ossia f ( x ) f ( x ) . Un esempio di funzione dispari è la parabola cubica di equazione: y x 3 . PROF. MAURO LA BARBERA “Frammenti di teoria” 2 9) Funzioni Monotone. Classificazione: in senso stretto crescente in senso largo decrescente non decrescente non crescente Definizioni: Funzione monotona crescente x1 , x 2 x1 x 2 f (x1 ) f (x 2 ) Funzione monotona decrescente x1 , x 2 x1 x 2 f (x1 ) f (x 2 ) Funzione monotona non decrescente x1 , x 2 x1 x 2 f (x 1 ) f (x 2 ) Funzione monotona non crescente PROF. MAURO LA BARBERA x1 , x 2 x1 x 2 f (x1 ) f (x 2 ) “Frammenti di teoria” 3 10) Reciproche posizioni tra una retta ed una curva. Per esempio, consideriamo una retta ed una parabola: 1) La parabola è esterna alla retta, viceversa, la retta è esterna alla parabola (non si intersecano). 2) La parabola è secante alla retta, viceversa, la retta è secante alla parabola (si intersecano in due punti distinti). 3) La parabola è tangente alla retta, viceversa, la retta è tangente alla parabola (si intersecano in due punti coincidenti). PROF. MAURO LA BARBERA “Frammenti di teoria” 4 11) Convessità di una curva. Una curva si dice CONVESSA VERSO IL BASSO ( CONCAVA VERSO L’ALTO) in un punto se la tangente passante per quel punto si trova al di sotto della curva 12) Punto di flesso. Il punto di flesso è un punto dove la curva cambia di concavità, la retta che passa per quel punto è una tangente. Punto di flesso 13) Classificazione dei punti di flesso. Flesso ascendente a tangente orizzontale Flesso ascendente a tangente obliqua Flesso discendente a tangente orizzontale Flesso discendente a tangente obliqua 14) Massimi e minimi relativi. Si dice che la funzione f ha in x 0 un punto di massimo [rispettivamente minimo] relativo se esiste un intorno di x 0 tale che per ogni x del dominio in tale intorno si ha che f ( x) f ( x 0 ) [rispettivamente f ( x) f ( x 0 ) ]. PROF. MAURO LA BARBERA “Frammenti di teoria” 5 L’ascissa x 0 , in generale, si chiama estremante. Se è l’ascissa del punto di massimo si dice massimante, invece se è l’ascissa del punto di minimo si dice minimante. 15) Funzione continua in un punto Una funzione si dice continua in un punto di ascissa x 0 se si verifica la seguente uguaglianza: lim xx f ( x) f ( x 0 ) . 0 Ossia quando si verificano le tre condizioni: I. Esiste il valore della funzione nel punto di ascissa x 0 ; II. Esiste il limite finito della funzione per x che tende ad x 0 ; III. Il limite coincide con il valore della funzione nel punto di ascissa x 0 . Cioè: I. f (x 0 ) ; II. lim xx f ( x) lim xx f ( x) lim xx f ( x) ; 0 0 0 III. f ( x 0 ) . 16) Funzione continua in un intervallo Una funzione si dice continua in un intervallo se è continua in tutti i punti dell’intervallo. 17) Punto di discontinuità Si definisce punto di discontinuità quel punto di ascissa x 0 dove la funzione non risulta continua. 18) Classificazione dei punti di discontinuità Si dice di prima specie quando in x 0 esistono finiti i limiti desto e sinistro e sono fra loro distinti, ossia: lim xx f (x) 1 2 lim xx f (x) 0 0 Si dice di seconda specie quando in x 0 o non esiste almeno uno dei due limiti, destro e sinistro, oppure quando almeno uno di questi due limiti vale infinito, in quest’ultima ipotesi si dice che la funzione ha, in x 0 , un punto di infinito. PROF. MAURO LA BARBERA “Frammenti di teoria” 6 Si dice di terza specie, se esiste finito il lim xx f ( x) ma il valore di f ( x) o non esiste in x 0 , oppure esiste ma risulta: f ( x0 ) lim xx f (x) . In questo caso si dice anche che nel punto si presenta per la funzione una discontinuità eliminabile. 0 0 19) Asintoto L’asintoto è una retta che risulta essere tangente ad una curva nel suo punto all’infinito. Se la tangente è parallela all’asse delle ordinate allora l’asintoto si dice verticale, se la tangente è parallela all’asse delle ascisse allora l’asintoto si dice orizzontale, se la tangente risulta essere inclinata rispetto agli assi cartesiani allora l’asintoto si dice obliquo. 20) Asintoto verticale Si dice che la retta di equazione x x o è un asintoto verticale per il grafico della funzione y f ( x) se lim xx f ( x) . 0 21) Asintoto orizzontale Si dice che la retta di equazione y a è un asintoto orizzontale a destra per il grafico della funzione y f ( x) se lim x f ( x) a . Si dice che la retta di equazione y a è un asintoto orizzontale a sinistra per il grafico della funzione y f ( x) se lim x f ( x) a . 22) Asintoto obliquo Si dice che la retta di equazione y mx n è un asintoto obliquo a destra per il grafico della funzione y f ( x) se esistono finiti i seguenti limiti: f ( x) lim x m con m 0 e lim x [f ( x) mx ] n x Si dice che la retta di equazione y mx n è un asintoto obliquo a sinistra per il grafico della funzione y f ( x) se esistono finiti i seguenti limiti: f ( x) lim x m con m 0 e lim x [f ( x) mx ] n x 23) Rapporto incrementale Si dice rapporto incrementale della funzione y f (x) relativo al punto di ascissa x 0 e all’incremento h la quantità: y x f ( x 0 h) f ( x 0 ) h E precisamente si chiama rapporto incrementale destro se h 0 , mentre si dice rapporto incrementale sinistro se h 0 . PROF. MAURO LA BARBERA “Frammenti di teoria” 7 24) Significato geometrico di rapporto incrementale Il rapporto incrementale di una funzione nell’intorno di un suo punto è il coefficiente angolare della retta secante passante per il punto dato e per il punto di ascissa incrementata. 25) Derivata di una funzione Chiamasi derivata della funzione y f (x) nel suo punto di ascissa x 0 il limite, se esiste ed è finito, del rapporto incrementale al tendere a zero dell’incremento h della variabile, ossia: lim h0 f ( x 0 h) f ( x 0 ) . La derivata della funzione h y f (x) nel punto di ascissa x 0 si suole indicare con una qualunque delle seguenti notazioni: y ( x 0 ) , f ( x 0 ) oppure f ( x 0 ) . 26) Significato geometrico della derivata di una funzione La derivata di una funzione in un suo punto è uguale al coefficiente angolare della tangente alla curva in quel punto. Torna su PROF. MAURO LA BARBERA “Frammenti di teoria” 8