UNIVERSITÀ CATTOLICA S. CUORE
Facoltà di Medicina e Chirurgia - Corso di Laurea in Medicina
Istituto di Fisica
(Direttore Prof. G. Arcovito)
Laboratorio di Fisica :
STUDIO DELLA SCARICA ELETTRICA DI UN CONDENSATORE E
DETERMINAZIONE DELLA SUA CAPACITA’ ELETTRICA.
Docenti : Dr. Luigi Azario, Prof. Marco De Spirito, Dr. Andrea Fidanzio
INTRODUZIONE
Il condensatore è un dispositivo che può accumulare energia potenziale elettrica. La tipica
struttura di un condensatore è quella costituita da due conduttori isolati, detti piatti o armature,
affacciati tra loro. Un condensatore è carico se le armature portano cariche uguali e di segno opposto. Le
armature del condensatore poiché conduttrici sono allo stesso potenziale elettrico ma tra le due armature
esiste una differenza di potenziale elettrico, V. Si definisce capacità elettrica di un condensatore, C, il
rapporto tra la carica accumulata sulle armature del condensatore, Q, e la differenza di potenziale V:
C
Q
V
L’unità di misura, nel S.I. , della capacità elettrica è il farad (F).
Scopo dell’ esperienza è quello di misurare il valore della capacità di un condensatore analizzando la sua
scarica in funzione del tempo.
TEORIA DELLA MISURA
Lo studio della scarica del condensatore permette di stabilire la relazione che intercorre tra la differenza
di potenziale elettrico ai capi del condensatore e il tempo. Questa relazione dipenderà dai valori della
capacità elettrica del condensatore, C, e dalla resistenza elettrica del circuito, R.
V (t )  V0  e

t
RC
(1)
dove V0 è la differenza di potenziale per t=0. Lo studio di questa equazione ci permetterà di ricavare il
valore di C.
DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA INTERNA DEL VOLMETRO
Lo studio dell’equazione (1) può essere eseguito con uno strumento capace di misurare la differenza di
potenziale elettrico ai capi del condensatore. Uno strumento ideale per la misura delle differenze di
potenziale elettrico dovrebbe avere una resistenza interna infinita. Scopo di questa parte dell’esperienza
è proprio quello di determinare, per lo strumento reale effettivamente utilizzato, il valore di questa
resistenza interna.
Il circuito elettrico da realizzare per questo scopo
R
è il seguente:
+
V0
V
Ri
2
Il blocco racchiuso all’interno del rettangolo tratteggiato rappresenta lo strumento reale pensato come
uno strumento ideale con in parallelo una resistenza interna. Lo studio del circuito permette di stabilire
la seguente relazione
1  1 
1

R
V  RV
V0
i 0 
dove V è la differenza di potenziale elettrico misurata.
Cambiando il valore della resistenza R possiamo misurare diversi valori della differenza di
potenziale V. Quindi se riportiamo su un grafico 1/V in funzione di R possiamo dalla stima
dell’intercetta e della pendenza della retta determinare V0 e Ri .
REALIZZAZIONE DEL CIRCUITO DI MISURA DELLA CAPACITA’ ELETTRICA
I circuiti elettrici da realizzare sono due: uno per caricare il condensatore (n. 1) e uno per studiare la
scarica (n. 2). Durante la carica del condensatore è necessario rispettare le polarità del condensatore
quando viene collegato alla batteria.
Circuito n. 1 : Carica
C
Circuito n. 2 : Scarica
Per studiare la differenza di potenziale ai
C
capi del condensatore in funzione del
tempo risulta conveniente trasformare
+
V
V0
R
i
l’equazione (1) mediante alcuni passaggi
matematici per ottenere la seguente
espressione:
ln(V (t ))  ln(V0  e

t
RC
)  Ln(V0 ) 
t
R C
Come si può vedere se riportiamo su un grafico i valori del logaritmo di V(t) in funzione del tempo
possiamo stimare dell’intercetta e della pendenza della retta, e nota la resistenza R, sia la differenza di
potenziale V0 che la capacità elettrica C.
Per ottenere differenti stime indipendenti della capacità del condensatore possiamo inoltre variare la
resistenza elettrica del circuito inserendo diverse resistenze aggiuntive.
ANALISI DEI GRAFICI
Come abbiamo visto entrambe le misure prevedono l’analisi dei grafici con la determinazione del
parametro angolare e dell’intercetta della retta che meglio approssima i dati sperimentali. I dati, riportati
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con i loro errori, permettono di disegnare le rette di minima e massima pendenza e di stimare quindi una
coppia di parametri angolari e di intercetta. Di ogni retta si stima il valore del parametro angolare e
dell’intercetta. E’ allora possibile stimare i valori del parametro angolare medio, m, e dell’intercetta, c, e
dei loro errori, m e c , mediante le espressioni:
m  m
c  c
mmax  mmin mmax  mmin

2
2
cmax  cmin cmax  cmin

2
2
ANALISI DEGLI ERRORI
Nella determinazione della resistenza interna dello strumento, dallo studio della retta y=m x + c
costruita riportando su di un grafico 1/V in funzione di R, dalla stima dell’intercetta e della pendenza
della retta, otteniamo le seguenti espressioni per V0 e Ri
V0 
1
c
;
Ri 
1
m V0
Ricordando le regole utilizzate per calcolare gli errori nella prima esperienza otteniamo:
V0  V0 
  V0 
c
; Ri  

  Ri
c
V0 
 m
Nella seconda misura relazioni analoghe possono essere ricavate per l’errore da associare alla misura
della capacità elettrica del condensatore.
STRUMENTAZIONE IN DOTAZIONE
1)
2)
3)
4)
5)
6)
1 multimetro digitale (la risoluzione può essere letta sul manuale dello strumento, in
funzione della grandezza che si sta misurando e del fondo scala utilizzato).
1 cronometro digitale (risoluzione 1s)
1 condensatore elettrolitico di capacità incognita
1 serie di resistenze elettriche
1 basetta per il cablaggio dei circuiti elettrici
1 pila da 9 V nominale.
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