Radici della civiltà – Volume 1 Capitolo 9 Alessandro Magno e la civiltà ellenistica 1 Il Regno macedone A era abitato da contadini e pastori di origine greca, ma considerati barbari dai Greci B era vassallo della Persia, perciò i Greci lo consideravano estraneo alla cultura ellenica C fin dalle sue origini ebbe strettissimi rapporti, culturali e politici, con le città greche D a causa del suo isolamento, non sentì in alcun modo l’influenza della Grecia 2 Il sovrano macedone Filippo II A iniziò una politica espansionistica dopo che la sua richiesta di ammissione dei Macedoni ai giochi olimpici fu rifiutata da Atene B ammirava la civiltà greca e avrebbe voluto essere accolto come «Greco tra i Greci», ma gli fu impedito dalla violenta opposizione di Demostene C venne considerato da Eschine come colui che avrebbe potuto dare ai Greci l’unità nazionale, permettendogli di sconfiggere definitivamente i Persiani D attuò una politica espansionistica che lo portò a occupare città alleate di Atene la cui reazione fu indebolita dalle divisioni interne 3 La falange macedone era caratterizzata da A un corpo di soldati armati di lance particolarmente lunghe B un quadrato di soldati coperti da scudi abbastanza grandi da proteggere tutto il corpo C un corpo di cavalieri armati di lance che erano abbassate nella carica D un quadrato di fanti protetto da una due ali di arcieri 4 L’anfizionia di Delfi era A un’aggregazione di poleis intorno al santuario di una divinità per difenderne il culto B un’alleanza nata con scopi difensivi e trasformatasi in strumento di dominio politico C un’alleanza a carattere economico tra città D una struttura politica sorta per convincere le altre poleis a difendersi dall’espansionismo macedone 5 Nella battaglia di Cheronea si affrontarono A le città dell’anfiziona di Delfi, favorevoli a Filippo II, e Atene contraria alla partecipazione dei Macedoni all’alleanza B Filippo II, sostenuto da alcune città greche contro una vasta alleanza di poleis capeggiate da Tebe e Atene C da una parte Tebe, sostenuta e armata da Filippo II, e, dall’altra parte, Atene alla guida dell’anfiziona di Delfi D Filippo II e i Macedoni, da una parte, e tutte le città greche dall’altra 6 Filippo II A si presentò come un garante della pace, ma obbligò Atene a distruggere la flotta B non approfittò della sua vittoria ed esercitò solo un blando controllo sulle città greche C punì duramente Tebe, che aveva guidato la rivolta, e lasciò piena autonomia alle città che gli erano state fedeli D acconsentì all’indipendenza formale delle poleis, ma lasciò in ogni città un presidio armato Nome……………………………Cognome……….…………………..Classe…………Data……….. 1 ©Zanichelli 2010 Radici della civiltà – Volume 1 Capitolo 9 Alessandro Magno e la civiltà ellenistica 7 La lega di Corinto era A l’ alleanza delle città greche contro Alessandro B l’associazione delle città greche con governi democratici contro Filippo II C l’alleanza militare, guidata da Filippo II, di tutte le città greche, tranne Sparta D un’alleanza economica, per difendere i traffici greci con la Ionia, il cui vero obiettivo era provocare la guerra con i Persiani 8 Nel 355 a.C., subito dopo che Alessandro salì al trono A le città greche lo scelsero come comandante della lega di Corinto B Sparta guidò una rivolta contro i Macedoni, ma fu sconfitta e distrutta C fu attuato il progetto di Filippo di radunare un esercito in grado di invadere la Persia D Tebe si ribellò contro la guarnigione macedone, ma fu distrutta e gli abitanti uccisi o venduti come schiavi 9 L’esercito con cui Alessandro sbarcò in Asia A era formato soprattutto da cavalieri, al contrario di quello persiano B era composto in gran parte da mercenari professionisti, molto preparati militarmente C era formato soprattutto da fanti, più preparati degli avversari che però avevano i carri con le ruote munite di falci D era meno numeroso di quello persiano, ma dotato di un’arma sconosciuta agli avversari: i carri con le ruote munite di falci 10 Sia a Granico che a Isso Alessandro vinse perché A l’esercito persiano era formato da soldati di diverse nazionalità che parlavano lingue diverse e con difficoltà di comunicazione B i suoi carri con le ruote munite di falci fecero strage tra gli avversari C l’esercito persiano era formato soprattutto dalla cavalleria la cui carica si infranse sulle lunghe lance della falange macedone D mentre il grosso del suo esercito sosteneva il peso dello scontro, egli attaccò nel punto in cui si trovava il capo dell’esercito avversario 11 Quando arrivò in Egitto, Alessandro A dovette affrontare il lungo assedio della città di Tiro, che gli resistette per cinque mesi B tagliò con la spada un nodo inestricabile che, secondo la leggenda, sarebbe stato sciolto solo dal conquistatore dell’Asia C fu accolto amichevolmente e dichiarato figlio di Amon e discendente dei faraoni D fu accolto freddamente dagli abitanti che si ritenevano culturalmente superiori 12 Dopo la vittoria di Gaugamela A Alessandro dovete affrontare la resistenza dei satrapi ancora legati a Dario B l’Impero persiano, formato da etnie differenti, si dissolse rapidamente C le popolazioni dell’Impero persiano si sentivano ancora legate al loro re e non riconobbero Alessandro finché Dario non fu ucciso D l’Impero persiano precipitò nel caos rendendo difficili le comunicazioni e i rifornimenti per l’esercito macedone Nome……………………………Cognome……….…………………..Classe…………Data……….. 2 ©Zanichelli 2010 Radici della civiltà – Volume 1 Capitolo 9 Alessandro Magno e la civiltà ellenistica 13 Dopo essere stato sconfitto a Gaugamela, Dario III A fuggì, ma fu ucciso al satrapo Besso; Alessandro catturò Besso e lo fece giustiziare, presentandosi come il successore di Dario B si uccise, per non essere fatto prigioniero e ordinò di uccidere anche la sua famiglia C fuggì verso l’Afghanistan, ma fu raggiunto da un reparto macedone guidato da Besso che lo uccise, suscitando l’ira di Alessandro D aspettò Alessandro nella sala del trono, a Babilonia, dove gli consegnò la corona in cambio della vita per sé e la sua famiglia 14 Una volta divenuto capo di un impero vastissimo, Alessandro si pose come obiettivo A la pacificazione del suo impero e la conciliazione tra le diverse etnie per cui organizzò a Susa un matrimonio collettivo B il controllo di un territorio vastissimo attraverso la forza militare del suo esercito C la repressione delle rivolte tra le popolazioni dell’Impero e all’interno del suo stesso esercito D la conquista dell’India, in modo da avere sotto il suo dominio l’intero mondo conosciuto 15 Per ottenere l’appoggio dei Persiani, Alessandro A attribuì importanti funzioni di comando agli orientali a scapito dei suoi collaboratori macedoni B sposò la figlia di Dario, Rossane, e obbligò i suoi generali a sposare principesse persiane, anche se erano già sposati in patria C favorì la divinizzazione della sua persona, suscitando l’opposizione di alcuni dei suoi compagni D abolì i tributi, che Dario aveva imposto sostituendoli col servizio militare 16 La straordinaria novità della dominazione di Alessandro fu A l’affermazione della superiorità della cultura occidentale su quella orientale B l’estensione del territorio che comprendeva tutto il mondo allora conosciuto C che tutto il potere fosse concentrato esclusivamente nelle sue mani D che mirasse a una fusione tra vincitori e vinti, rispettandone le tradizioni 17 Dopo la morte di Alessandro A il trono passò al suo unico figlio, la reggenza fu assunta dalla moglie Rossane e dal fratellastro Arrideo B ci fu un’aspra lotta per la successione, alla fine della quale l’impero si divise in tre regni guidati dai comandanti dell’esercito macedone C il fratellastro Arrideo si impadronì del trono, ma fu ucciso dai diadochi D i generali macedoni eliminarono tutti i successori legittimi, ma non furono capaci di affrontare la disgregazione dell’Impero 18 La cultura ellenistica fu caratterizata A dalla diffusione di lingua, cultura e forme politiche greche in tutto l’Impero B dalla frammentazione culturale e politica, anche se la lingua rimase un elemento unificante C dalla diffusione della cultura e della lingua greca, ma non della democrazia D dal cosmopolitismo e dall’individualismo, patrimonio di tutta la popolazione Nome……………………………Cognome……….…………………..Classe…………Data……….. 3 ©Zanichelli 2010 Radici della civiltà – Volume 1 Capitolo 9 Alessandro Magno e la civiltà ellenistica 19 Dal punto di vista economico i regni ellenistici A si basarono sull’agricoltura, mentre il commercio ebbe una minore importanza per la mancanza di un’adeguata rete viaria B lasciarono libero corso all’iniziativa privata, senza interventi statali C furono caratterizzati dall’intervento di organismi statali e dallo sviluppo del commercio a scapito dell’agricoltura D furono caratterizzati da una forte imposizione fiscale che finì per impoverire l’economia 20 Per quanto riguarda la religione, l’età ellenistica fu caratterizzata A dalla divinizzazione del sovrano che provocava l’imposizione dall’alto di un’unica religione per tutto il territorio B dalla diffusione dei culti e delle divinità greche, anche se con nomi diversi C dalla chiusura nelle proprie tradizioni religiose per resistere all’omologazione culturale D dalla convivenza di religioni diverse, dalla diffusione di quelle misteriche, e dalla fusione di elementi provenienti da vari culti Nome……………………………Cognome……….…………………..Classe…………Data……….. 4 ©Zanichelli 2010