comunicato - Emilia Romagna Festival

COMUNICATO STAMPA
EMILIA ROMAGNA FESTIVAL
Itinerari musicali 2008
1° luglio – 11 settembre
Violoncelles, vibrez!
GIOVANNI SOLLIMA
& I VIOLONCELLI DELLA SCALA
Jakob Ludwig, Simone Groppo, Beatrice Pomarico, Gabriele Zanardi, Marcello
Sirotti, Giovanna D'Amato, Sandro Laffranchini, Massimo Polidori
von Biber, Sollima, Dowland, Vivaldi, Hendrix
giovedì 10 luglio - ore 21.15
Corte di Villa Torlonia, Torre Pascoliana - San Mauro Pascoli
Giovedì 10 luglio nella suggestiva cornice della Corte di Villa Torlonia a San
Mauro Pascoli arrriva un appuntamento di grande fascino, in cui la musica di
Vivaldi si mescola a quella di Jimmy Hendrix. Interpreti saranno I Violoncelli della
Scala e Giovanni Sollima, eclettico musicista dallo stile inconfondibile, tra i migliori
violoncellisti della sua generazione e al contempo compositore tra i più attivi nella
vita musicale, italiana e non, dell’ultimo scorcio di secolo.
Giovanni Sollima è un musicista e compositore di livello internazionale che ha
collaborato con maestri riconosciuti quali Giuseppe Sinopoli, Bruno Canino, Jörg
Demus, Martha Argerich. Fra i maggiori interpreti delle sue numerose composizioni,
vi sono direttori quali Riccardo Muti, Gidon Kremer e la Kremerata Baltica nonché
solisti come Yo-Yo Ma, Mario Brunello e Bruno Canino, coreografi e registi (da
Carolyn Carlson a Bob Wilson), cantanti lirici e pop, da Ruggero Raimondi a Elisa. In
questa serata a lui dedicata il violoncello è il protagonista assoluto, grazie anche alla
partecipazione dei violoncellisti del Teatro alla Scala compagine formata dagli
'archi gravi' della celebre Orchestra del teatro milanese. Riprendendo la tradizione
dei "consort" di viole da gamba, il gruppo si dedica alla costruzione di un repertorio
originale: dai capolavori del patrimonio antico a composizioni nuove ed
espressamente dedicate, sino ad originali sperimentazioni stilistiche.
Il programma apre con la musica barocca di von Biber (nella trascrizione che ne ha
fatto lo stesso Sollima) e chiude con il celebre Violoncelles, vibrez! di Sollima,
brano composto nel ’93, eseguito in tutto il mondo dai più grandi interpreti e utilizzato
anche nei contesti più disparati, dalle colonne sonore ai lavori di danza, ai
documentari di ogni genere, fino ad essere remixato da alcuni dj.
In collaborazione con Santarcangelo Festival 2008
Ingresso € 12,00 - Prevendita presso Santarcangelo Festival 2008 (Palazzo Francolini, via
Montevecchi - Santarcangelo di Romagna) biglietteria tel. 0541.626182. Per informazioni tel.
0541.626185, [email protected].
In caso di maltempo Teatro Ermete Novelli, via Cappellini 3 - Rimini
Sponsor
Emilia Romagna - terra con l'anima
Programma
Heinrich Ignaz Franz von Biber
Battàlia (trascr. di Giovanni Sollima)
1. Sonata - Allegro
2. ''Die liederische Gesellschaft von allerley Humor'' hic dissonant ubique, nam enim
sic diversis cantilenis clamore solent
3.Presto
4. Der Mars
5. Presto
6. Aria
7. Die Schlacht
8. Lamento der Verwunden Musquetirer (Lamento del Moschiettere ferito)
Giovanni Sollima
Flagellazione
John Dowland
Lachrimae Antiquae
Antonio Vivaldi/Jimi Hendrix
“Vival – Drix” concerto per due violoncelli e continuo in Sol minore RV531
Allegro
Angel – largo
Allegro - Purple Haze
(Giovanni Sollima, Sandro Laffranchini solisti)
Giovanni Sollima
Violoncelles, vibrez!
(Giovanni Sollima, Massimo Polidori solisti)
Commento
Tra i più promettenti violoncellisti della sua generazione, Giovanni Sollima ha
intrapreso da qualche anno una brillante carriera di compositore. La sua curiosità
creativa, fondata su una solida formazione classica, lo stimola ad addentrarsi in
nuovi ed anticonvenzionali territori nel mondo della composizione contemporanea.
Egli usa indifferentemente elementi musicali tratti dalla tradizione colta che sposa
con abilità a generi diversi e culturalmente lontani come il rock, il jazz, la musica
elettronica, il minimalismo e la musica etnica di origine mediterranea che egli
recupera dalla “sua” Sicilia. Le opere di Sollima tuttavia non sono semplici
“contaminazioni” piuttosto si può parlare di autentiche “ri-creazioni” in cui la sua
capacità artigianale compie una reinvenzione di materiali musicali tra loro distanti
nello spazio e nel tempo. Più che
un compositore “contaminato”, Sollima si potrebbe definire allora un compositore
“sintetico”, poiché nelle sue opere gli elementi di fusione sono tra loro connessi quasi
strutturalmente, in modo da informare l’intera articolazione dell’opera. Bisogna inoltre
soffermarsi su un aspetto tutt’altro che secondario e cioè che il Sollima compositore
non può prescindere dal Sollima violoncellista. Il suono del suo strumento è parte
stessa dell’opera, ne costituisce l’elemento materico, sensibile, ne è “voce” per
elezione. In questa serata
a lui dedicata il violoncello è il protagonista assoluto, grazie anche alla
partecipazione dei violoncellisti del Teatro alla Scala che affronteranno insieme a
Sollima un viaggio musicale che affiancherà autori del Seicento come Biber e
Dowland ad un connubio tanto improbabile quanto eccitante Vivaldi/Jimi Hendrix, ad
opere dello stesso Sollima.
Daniele Navacchia
Gli Artisti
Rock, jazz, electric, minimalismo anglosassone e musica etnica della Sicilia e di tutta l'area me
sono la formula dello stile inconfondibile di Giovanni Sollima, violoncellista e compositore. Figlio
Sollima, pianista e compositore, nasce a Palermo nel 1962, e si diploma in violoncello presso il Co
della sua città con Giovanni Perriera, e in composizione proprio col padre. Si perfeziona al Mo
Salisburgo e alla Musikhochschule di Stoccarda con Antonio Janigro e Milko Kelemen. Intra
giovanissimo una brillante carriera internazionale come violoncellista, collaborando con grand
come Giuseppe Sinopoli, Bruno Canino, Jorg Demus e Martha Argerich. Parallelamente all’attività
la sua curiosità creativa lo spinge ad esplorare ogni possibile genere musicale, nella ricerca di nuo
e nella scoperta di originali mescolanze tra i generi più diversi: dal rock al jazz, dal minimalismo a
etnica della Sicilia e di terre lontane come l’Africa, il Medio Oriente e l’India, sulla base di una
preparazione classica.
Lo stile di Sollima è inconfondibile, si fonda sulla contaminazione di generi pur conservando,
tempo, un timbro di riconoscibilità molto accentuata, dalle sonorità calde e espressive. Fra
interpreti delle sue composizioni, eseguite dal 1992 in tutto il mondo, vi sono direttori come Riccard
la Filarmonica della Scala, Gidon Kremer con la Kremerata Baltica, Yuri Bashmet con I Solisti
solisti come Yo-Yo Ma, Mario Brunello e Bruno Canino; coreografi come Carolyn Carlson e Karole
registi come Bob Wilson e Ruggero Raimondi.
Tra il 1997 e il 1998 si reca a New York, grazie a un premio del Ministero degli Esteri italian
città-simbolo dell’unione fra le culture compie il progetto Aquilarco, un disco prodotto da un’etichetta
Philip Glass (la Point Music), con la partecipazione della voce recitante di Bob Wilson e di un nuo
strumentale, la Giovanni Sollima Band, fondata a New York, formata da elementi dei "Bang-on-a"Steve Reich Ensemble" e dei palermitani "Soni ventorum”, esibendosi su palcoscenici prestig
luoghi simbolo della sperimentazione, come la Brooklyn Academy of Music e la Carnegie Hall.
Aquilarco diviene nel 2000 il tema principale della colonna sonora del film di Marco Tullio Giorda
passi. Nel 2002 scrive la musica dell’opera Ellis Island (Teatro Massimo di Palermo, protagonista
Elisa) e dello spettacolo Ring al Teatro Valle di Roma per il RomaEuropaFestival, dove il testo e la
di Alessandro Baricco. Tale produzione segna l’inizio di una carriera che vede il giovane musicista
tra i migliori violoncellisti della sua generazione e al contempo come compositore tra i più frequen
musicale, italiana e non, dell’ultimo scorcio di secolo. Sollima risulta essere un vero e proprio ‘ar
suono’ dando vita, con il suo violoncello, a musiche pure e originali.
L’ensemble Violoncellisti della Scala si costituisce nel 2003 e nasce dall’idea di proporre l’ascolto
musica contemporanea in un luogo speciale della periferia di Milano: una chiesa costruita da
Muzio negli anni Trenta, al cui interno vi è una installazione al neon di Dan Flavin del 1997, e sul
una riproduzione in alluminio del labirinto della cattedrale di Chartres. L’intreccio di stili, luci ed
tocca momenti diversi della storia recente: quasi un cerchio magico dentro il quale scorgere l’
lavorio del tempo. Riprendendo la tradizione musicale dei ‘consort’ di viole da gamba del XV
Violoncellisti della Scala si presentano in una formazione ad otto violoncelli. Oltre agli impe
compagine del celebre Teatro milanese, l’ensemble porta avanti una propria attività concer
l’obiettivo di costruire un dialogo all’interno della sezione dei violoncelli dell’orchestra, favorendo
interpersonale e stimolando la collaborazione artistica. Inoltre, l’esibizione dal vivo permette di ap
ed arricchire il repertorio, anche grazie alla collaborazione con i maggiori solisti, le inci
partecipazione a festival internazionali. La programmazione musicale del gruppo è dedicata
costruzione di un repertorio originale che comprenda sia composizioni nuove ed espressament
all’ensemble, sia brani d’autore recuperati dal ricco patrimonio antico come da sperimentazion
d’avanguardia, al di fuori dei generi musicali abitualmente frequentati dagli strumenti ‘classici’. I V
della Scala hanno realizzato alcune trasmissioni per Rai Radio3 e compaiono nei concerti delle sta
alla Scala, Musica Insieme a Bologna, il Festival Milanesiana, Festival internazionale di Stresa, S
concerti di Brescia, Camerata musicale Salentina.
Informazioni
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