Parte libera dell`arto inferiore - Accademia di Kriya Yoga di Lisetta

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Parte libera dell'arto inferiore
Lo scheletro dell'arto inferiore è costituito da femore, patella (rotula), tibia e fibula, ossa del tarso
(caviglia), ossa del metatarso e falangi del piede. L'anatomia funzionale dell'arto inferiore è molto
diversa da quella dell'arto superiore, principalmente perchè l'arto inferiore deve scaricare il peso del
corpo a terra.
Femore
Il femore è l'osso più lungo e pesante del corpo. Distalmente, si articola con la tibia della gamba
nell'articolazione del ginocchio. L'epifisi prossimale, rotondeggiante, o testa del femore, si articola con la
pelvi a livello dell'acetabolo. Un legamento stabilizzante (il legamento della testa) si inserisce sulla testa
del femore a livello di una depressione, la fovea capitis o fossetta della testa. Distalmente alla testa, il
collo si unisce al corpo. Il corpo è massiccio e resistente.
Nei punti in cui voluminosi tendini prendono inserzione sul femore si sviluppano i trocanteri. Il grande
trocantere si prioietta lateralmente dal punto in cui il collo si unisce al corpo. Il piccolo trocantere
origina sulla superficie postero-mediale del femore, mentre sulla superficie anteriore del femore una
rilevata linea intertrocanterica segna il limite distale della capsula articolare. Questa linea si continua
sulla superficie posteriore, passando al di sotto dei trocanteri, come cresta intertrocanterica. Sempre
posteriormente, la linea pettinea mediale e la tuberosità glutea laterale, al di sotto della cresta
intertrocanterica, rappresentano, rispettivamente, il punto di inserzione dei muscoli pettineo e grande
gluteo. Una cresta prominente, la linea aspra, decorre al centro della superficie posteriore del corpo
femorale e costiuisce la zona di inserzione dei potenti muscoli che adducono il femore (muscoli
adduttori). Distalmente, la linea aspra si divide in due creste sopracondiloidee, una mediale e una
laterale, che delimitano un'area triangolare, la superficie poplitea. Il ramo sopracondiloideo mediale
termina in un rilievo rugoso, il tubercolo del grande adduttore, al di sopra dell'epicondilo mediale. Il
ramo laterale termina a livello dell'epicondilo laterale. I condili mediale e laterale, lisci e rotondeggianti,
si trovano distamente agli epicondili. I condili si continuano, attraverso la superficie inferiore del femore,
sulla faccia anteriore dove però la fossa intercondiloidea non è presente. Le lisce superici articolari si
fondono dunque a determinare una superficie articolare, la superficie patellare, sulla quale scivola la
patella. Sulla superficie posteriore i due condili sono separati da una profonda fossa inercondiloidea.
Patella
La patella è un voluminoso osso sesamoide che si forma all'interno del muscolo quadricipite femorale,
un muscoolo estensore del ginocchio formato da 4 capi. Tale osso rinforza i tendini del quadricipite e
protegge la superficie anteriore dell'articolazione del ginocchio. La patella una superficie anteriore
convessa e rugosa, un'ampia base superiore e un apice grossolanamente appuntito. La superficie rugosa
e l'ampia base costituiscono il sito di inserzione del tendine del quadricipite (superfici anteriore e
superiore) e del legamento patellare (suprfici anteriore e inferiore). Il legamento patellare si continua
dall'apice della patella alla tibia. La superficie posteriore patellare presenta una superficie articolare
formata da due faccette concave (mediale e laterale) per l'articolazione con i condili mediale e laterale
del femore.
Tibia
La tibia è il voluminoso osso mediale della gamba. I condili mediale e laterale del femore si articolano
con il condili mediale e laterale dell'estremità prossimale della tibia. Il condilo laterale è più prominente
e presenta una faccetta per l'articolazione con la fibula. Una cresta, l'eminenza inercondiloidea, separa i
condili mediale e laterale della tibia. Sull'eminenza inercondiloidea si trovano due tubercoli, mediale e
laterale. La superficie anteriore della tibia presenta, in prossimità dei condili, la tuberosità tibiale,
sporgente e rugosa, che può essere facilmente palpata al di sotto della cute della gamba, e dà inserzione
al robusto legamento patellare. Il margine anteriore inizia distalmente alla tuberosità tibiale e si estende
lungo la superficie tibiale anteriore. La cresta anteriore della tibia può essere palpata attraverso la cute.
Il margine laterale della diafisi è il margine interosseo, sul quale si impianta una guaina di collagene che
si estende fino alla fibula. Distalmente, la tibia si assottiglia, e il margine mediale termina in un
voluminoso processo, il malleolo mediale. La superficie inferiore della tibia forma un'articolazione a
cerniera con l'astragalo, l'osso prossimale della caviglia. Qui la tibia trasferisce il peso del corpo, ricevuto
dal femore a livello del ginocchio, al piede. Il malleolo mediale costituisce il supporto mediale per questa
aricolazione, impedento lo scivolamento laterale della tibia sull'astragalo. La superficie posteriore della
tibia presenta una evidente linea del muscolo soleo, o linea poplitea, che rappresenta la zona di
inserzione di numerosi muscoli della gamba, compresi il popliteo e il soleo.
Fibula
La fibula è un osso sottile parallelo al margine laterale della tibia. La testa della fibula si articola con il
margine laterale della tibia, sulla superficie postero-inferiore del condilo laterale. Il margine mediale del
corpo è unito alla tibia dalla membrana interossea della gamba estesa tra i margini interossei delle due
ossa. Questa membrana aiuta a stabilizzare la posizione dei due segmenti scheletrici e fornisce
un'ulteriore superficie per l'inserzione di muscoli. La fibula non partecipa all'articolazione del ginocchio e
non trasmette il peso alla caviglia e al piede, ma costituisce tuttavia una sede importante per l'inserzione
dei muscoli. Inoltre, lateralmente all'articolazione della caviglia si trova un processo definito malleolo
laterale che fornisce stabilità laterale alla cavilgia, prevenendo lo scivolamento mediale della tibia
attraverso la superficie dell'astragalo.
Ossa del tarso
Il tarso è costituito da sette ossa: astragalo (o talo), calcagno, cuboide, navicolare e tre ossa cuneiformi
(cuneiforme mediale, intermedio e laterale).
L'astragalo trasmette il peso del corpo dalla tibia in avanti verso le dita dei piedi. E' il secondo osso più
voluminoso del piede. L'articolazione tibiale prossimale principale si instaura tra astragalo e tibia.
L'astagalo è accolto fra il malleolo laterale della fibula e il malleolo mediale della tibia. Diversi legamenti
uniscono questo segmento scheletrico alla tibia e alla fibula, stabilizzando ulteriormente l'articolazione
della caviglia.
Il calcagno è l'osso più voluminoso del tarso. Nel mantenimento di una normale stazione eretta. La
maggior parte del peso corpore viene trasmessa dalla tibia all'astragalo, successivamente al calcagno e
infine a terra. Sulla parte posteriore del calcagno si inserisce il tendine d'Achille che origina dai potenti
muscoli del polpaccio.
Ossa metatarsali e falangi
Le ossa metatarsali sono 5 ossa lunghe che fomano il metatarso del piede; prossimalmente si articolano
con le ossa cuneifomi del tarso e con l'osso cuboide del tarso. Distalmente ciascun osso si articola con
una differente falange prossimale. Le falangi, o ossa delle dita, hanno la stessa organizzazione anatomica
di quelle della mano. Sono 14 ossa lunghe: il primo dito, l'alluce, ha due falangi (prossimale e distale), le
altre quattro dita hanno tre falangi (prossimale, intermedia e distale).
Adattato da ANATOMIA UMANA Martini, Timmons, Tallitsch
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