23-8-2014. Nella sua continua esplorazione Curiosity trova sia tracce di scorrimento di acque del passato che forme di erosione che ricordano addirittura ossa umane, come questa roccia che somiglia ad un femore. E alla fine è spuntato anche un osso, non uno qualsiasi, un femore, tra la polvere e le rocce di Marte. Quello che i 'cacciatori di alieni' si sono subito affrettati ad attribuire a un defunto 'indigeno' del pianeta rosso, prova di una forma di vita evoluta, non è altro che una roccia che, a differenza delle altre, mostra una forma che ricorda un preciso elemento anatomico dell'uomo. Compare in una delle ultime immagini scattate da Curiosity, il rover della Nasa impegnato da più di due anni nella ricerca di prove che, in passato, ci fossero le condizioni per la vita. La Nasa si è affrettata a smentire qualsiasi fantasiosa ipotesi riguardo a quel sasso: "I membri del team scientifico pensano che la sua forma sia stata scolpita dall'erosione. Se mai è esistita la vita su Marte, gli scienziati ritengono che si tratti di semplici piccole forme di vita, chiamati microbi. Marte non ha, verosimilmente, mai avuto abbastanza ossigeno nella sua atmosfera o in altri ambienti per mantenere forme di vita più complesse". Niente fossili di omini verdi, dunque. E poi, perché dovrebbero essere così simili a noi, fino ad avere anche ossa come le nostre? La risposta sta nella suggestione indotta dalla pareidolia (l'illusione di riconoscere una forma nota in profili casuali, come nelle nuvole, ombre o macchie) che muove ogni volta tutti quelli che credono o sperano ancora di poter conoscere civiltà aliene così 'a portata di razzo' Da repubblica.it 24-8-2014