Richiamati: Il D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421” e ss.mm.ii., che indirizza le azioni del Servizio Sanitario Nazionale verso il rispetto del principio di appropriatezza e la individuazione di percorsi diagnostico terapeutici e linee guida; L’art. 62 bis della l.r. 7 dicembre 2006 n. 41 “Riordino del Servizio Sanitario Regionale”; Osservato che: il trattamento della stenosi aortica critica è rappresentato dal posizionamento di protesi valvolare. L’intervento tradizionale, eseguito a torace aperto e con ricorso alla circolazione extracorporea, da qualche anno ha un’alternativa terapeutica in caso di controindicazioni (comorbilità o altri fattori che aumentino il rischio operatorio) nell’innovativa procedura per via percutanea, trans-catetere (TAVI). Le Linee Guida internazionali prevedono che la procedura TAVI sia effettuata da parte di un apposito heart-team in strutture dotate di cardiochirurgia e di idonee apparecchiature. Considerato che: nella Regione Liguria tali requisiti sono presenti presso l’IRCCS San Martino IST, ove è stato avviato nel 2009 un progetto pilota che ha consentito a 147 pazienti di fruire di questa metodica innovativa, con buoni risultati; l’ARS, di concerto con la rete cardiologica regionale, ha messo a punto il protocollo gestionale utile a definire l’organizzazione con la quale i pazienti afferiscono all’intervento, eseguito presso l’IRCCS S.Martino con la compartecipazione di operatori delle strutture di emodinamica regionali; Preso atto che l’Ars, in ragione delle caratteristiche di innovatività che la procedura ad oggi ancora presenta (con valutazioni ancora in corso presso organismi internazionali di studi HTA riguardo al bilancio complessivo rischi/benefici della procedura) e l’alto costo, così come è stato attuato in varie esperienze nazionali ed internazionali, ha stimato un fabbisogno per la popolazione ligure in circa 50 casi/anno raccomandando un puntuale monitoraggio del percorso dei pazienti, a partire dalle indicazioni all’intervento fino agli outcome; Vista e richiamata la nota dell’Agenzia Regionale Sanitaria, prot n. 2421, del 31/5/2013, “Proposta di adozione di sistema di gestione della procedura di impianto percutaneo di protesi valvolare aortica (TAVI)” con la quale si propone: “di adottare il protocollo gestionale allegato; di indicare nel n.° max. di 50 circa gli interventi da prevedere ogni anno in Liguria, da effettuare nel centro individuato presso IRCCS S.Martino-IST ; di dare mandato alla Direzione aziendale IRCCS S. Martino-IST di adottare il protocollo e istituire entro 3 mesi un database di raccolta dei dati delle procedure effettuate, comprensivo dei dati clinici dei pazienti, ammessi o non ammessi alla procedura, che consenta di monitorare i risultati clinici e quelli del programma gestionale; di trasmettere annualmente all’ARS il relativo report di attività; di rivalutare entro 2 anni, alla luce dei risultati del monitoraggio, l’eventuale necessità di revisione del programma gestionale”. Ritenuto di recepire detta proposta di documento tecnico dell’ARS; Su proposta dell’Assessore alla Salute, Politiche della Sicurezza dei Cittadini DELIBERA 1. Di recepire la “Proposta di adozione di sistema di gestione della procedura di impianto percutaneo di protesi valvolare aortica (TAVI)” dell’Agenzia Regionale Sanitaria e, conseguentemente: di adottare il protocollo “Sistema regionale di gestione dell’Impianto Percutaneo di Protesi Valvolare Aortico (TAVI)” allegato (A) quale parte integrante e necessaria del presente provvedimento; di individuare presso l’IRCCS “AOU San Martino – IST” il centro presso il quale effettuare la procedura “TAVI”; di richiedere alla Direzione aziendale IRCCS S. Martino-IST: a) di adottare il protocollo; b) di istituire entro 3 mesi un database di raccolta dei dati delle procedure effettuate, comprensivo dei dati clinici dei pazienti, ammessi o non ammessi alla procedura, che consenta di monitorare i risultati clinici e quelli del programma gestionale; c) di trasmettere annualmente all’ARS il relativo report di attività; di demandare all’A.R.S. la valutazione entro 2 anni, alla luce dei risultati del monitoraggio e l’eventuale revisione del programma gestionale adottato con il presente provvedimento.