“Modulo introduttivo” Anno accademico 2016-17 A cura di: Alessandro Hinna Parte II: Modelli di analisi e progettazione organizzativa: elementi di base Analisi dell’organizzazione AMBIENTE SISTEMA ORGANIZZATIVO Strategia Mercato Persone Strumenti Organizzativi Struttura Org.va Sistemi di direzione Settore Tecnologia Socialità Cultura RISULTATI L’IDEA DI CONTINGENZA ORGANIZZATIVA “Se…… allora………” Le caratteristiche principali 1. Il riferimento alla teoria dei sistemi 2. L ’ affermazione che l ’ organizzazione deve adattarsi della situazione alle caratteristiche L’adattamento alle contingenze fit Contingenze Organizzazione misfit alta Performance bassa contingenze e organizzazione sono fenomeni diversi e separati contingenze e organizzazione sono collegati da un imperativo di adattamento, che influisce sulla performance la relazione è asimmetrica al cambiamento nelle variabili contingenti deve corrispondere un cambiamento dell’organizzazione Tecnologia: Woodward (continua) produzione di massa ampiezza del controllo poco qualificata bassa (escluso direttori generali) Qualificata livello di autonomia / autocontrollo basso alto distinzione line / staff netta sfumata formalizzato / sofisticato poco formalizzato / incorporato scritta orale forza lavoro sistema di controllo modalità prevalente di comunicazione clima organizzativo modelli di direzione elevata piccoli lotti / per processo spesso conflittuale MECCANICI generalmente buono ORGANICI Le 4 Scuole contingenti: sintesi Scuola di pensiero (v. indipendente) Autore Livello di analisi Burns & Stalker (1961) Sistema organizzativo Lawrence & Lorch (1967) Sottosistema organizzativo Ambiente Tecnologia Woodword (1958, 1965) Sistema Organizzativo Correlazione indagata Correlazione tra stati ambientali e configurazioni organizzative Correlazione tra stati ambientali e configurazioni organizzative Correlazione tra sistemi di produzione e caratteristiche della struttura organizzativa verticale Perrow (1967) Sistema organizzativo Correlazione tra tipologie di tecnologie e configurazioni organizzative Strategia Chandler (1962) Sistema Organizzativo Correlazione tra strategia assetto organizzativo Dimensione Pugh et al (1968) Individuo e gruppo e Correlazione tra dimensione e livello di specializzazione e professionalizzazione Ambiente: Burns e Stalker La teorizzazione L’organizzazione (sistema di direzione) dipende dal dinamismo dell’ambiente tasso di cambiamento - tecnico - mercato sistema basso meccanico alto sistema organico Ambiente: Burns e Stalker Sistema meccanico e organico Sistema meccanico divisione del lavoro micro divisione del lavoro macro coordinamento formalizzazione responsabilità accentramento stile di direzione controllo comunicazioni base della gerarchia cultura alta input gerarchia alta particolari alto autoritario gerarchico verticali/ordini posizione obbedienza e lealtà Sistema organico bassa output mutuo aggiust. bassa globali basso partecipativo ob. condivisi orizz./istruzioni compet. e info. obiettivi az. e sviluppo Tecnologia: Perrow Problemi non analizzabili Molte eccezioni Poche eccezioni Problemi analizzabili Tecnologia: Perrow Problemi non analizzabili Tecnologie non di routine Poche eccezioni Tecnologie di routine Problemi analizzabili Molte eccezioni Tecnologia: Perrow Problemi non analizzabili Tecnologie non di routine Molte eccezioni Poche eccezioni Tecnologie routine di Problemi analizzabili + Esperienza + Conoscenza J.R. GALBRAITH “Incertezza, complessità e organizzazione” Le ipotesi di partenza 1. la struttura organizzativa è intesa come insieme di elementi che consentono di svolgere compiti con diverso grado di predicibilità (variabile indipendente); 2. al diverso grado di predicibilità dei compiti è correlato il volume delle informazioni da raccogliere e da elaborare per svolgere efficientemente un determinata attività; 3. dato un certo obiettivo di efficienza, la differenza tra le informazioni necessarie per lo svolgimento di una attività e le informazioni disponibili prima di iniziare la stessa definisce il grado di incertezza del compito Le ipotesi di partenza (b) P → In= f ( Ir – Id) P :predicibilità dei compiti; In :incertezza Ir:ampiezza delle informazioni richieste per un efficace svolgimento del compito e, più ingenerale, per un efficace funzionamento del sistema organizzativo; Id:ampiezza delle informazioni già disponibili per un efficace svolgimento del compito e, più ingenerale, per un efficace funzionamento del sistema organizzativo; Le ipotesi di partenza (b) P → In= f ( Ir – Id) P :predicibilità dei compiti; In :incertezza Ir:ampiezza delle informazioni richieste per un efficace svolgimento del compito e, più ingenerale, per un efficace funzionamento del sistema organizzativo; Id:ampiezza delle informazioni già disponibili per un efficace svolgimento del compito e, più ingenerale, per un efficace funzionamento del sistema organizzativo; Complessità informativa e sue determinanti P → In = f ( Ir – Id) Ir = C C = f (n, d, v, c) x (Pe + Pi) “Complessità potenziale” Complessità informativa e sue determinanti COMPLESSITA’ A. Numerosità E. Pressione esterna B. Disomogeneità = C. Variabilità D. Interdipendenza (degli elementi da gestire) X F. Pressione interna (sui risultati) Complessità informativa e sue determinanti Complessità reale = f (n, d, v, c) x (Pe + Pi) Dove: La numerosità (n) rappresenta la dimensione quantitativa dei compiti; la disomogeneità (d) indica il numero di eventi eterogenei e differenti; la variabilità (v) (dimensione diacronica) esprime la possibilità che gli elementi presentino varianti successive nel tempo; il grado di connessione o interdipendenza degli elementi da governare (c), rappresenta il livello di interazione tra gli elementi; la pressione esterna sui risultati (Pe), rappresenta il livello di efficienza imposto dal sistema competitivo; la pressione interna sui risultati (Pi), rappresenta il livello di efficienza imposto dal soggetto economico. La gestione della Complessità Complessità informativa (variabile indipendente) Nulla Bassa Media Alta Altissima Modalità di gestione della complessità informativa (variabile dipendente) Regole, procedure e I capiprogrammi (la gerarchia) Delega su obiettivi Riduzione della complessità Azioni semplici Aumento delle capacità elaborative Azioni complesse La gestione della Complessità AREA DELLE SOLUZIONI SEMPLICI AREA DELLE SOLUZIONI COMPLESSE (4) Sistemi inform. Verticali (5) Relazioni laterali Aumento delle capacità elaborative (1) (3) (2) Regole, Gerarchia Delega procedure su e programmi obiettivi Riduzione della complessità (6) Socializzazione (7) Unità autosufficienti (8) Risorse in eccesso (9) Gestione dell’ambiente H. MINTZBER: “LA PROGETTAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE” H. Mintzberg Schema logico di esposizione 1. Ipotesi di partenza 2. L’idea di configurazione organizzativa a) I meccanismi di coordinamento b) Le parti fondamentali di una organizzazione c) I parametri di progettazione organizzativa d) I fattori contingenti o situazionali 3. Le cinque configurazioni organizzative a) La struttura semplice b) La burocrazia meccanica c) La burocrazia professionale d) La struttura divisionale e) La adhocrazia Le ipotesi di partenza organizzazione = complesso di modalità attraverso le quali viene effettuata la divisione del lavoro in compiti distinti e quindi viene realizzato il coordinamento tra tali compiti assetto organizzativo = struttura + meccanismi operativi elementi essenziali della progettazione organizzativa: meccanismi di coordinamento parti componenti dell’organizzazione esistono delle configurazioni fondamentali per spiegare la maggior parte delle situazioni organizzative L’idea di configurazione organizzativa di H. Mintzberg Parti fondamentali di una organizzazione Meccanismi di coordinamento Parametri di progettazione organizzativa Fattori situazionali o contigenti L’idea di configurazione organizzativa Meccanismi di coordinamento Adattamento reciproco…consegue il coordinamento attraverso il semplice processo della comunicazione informale Supervisione diretta…consegue il coordinamento attraverso una persona che assume la responsabilità del lavoro di altri, dando loro ordini e controllando le loro azioni Standardizzazione dei processi di lavoro…ovvero si specificano e si programmano i contenuti del lavoro (es. istr. montaggio) Standardizzazione degli output…ovvero si specificano i risultati del lavoro (es.dimensioni) Standardizzazione le capacità e le conoscenze…ovvero viene specificato il tipo di formazione richiesto per eseguire il lavoro (es. chirurgo) L’idea di configurazione organizzativa Parti fondamentali di una organizzazione Vertice strategico Staff Tecnostruttura Linea intermedia Nucleo operativo di supporto Le parti fondamentali di una organizzazione Nucleo operativo E’ costituito da quelle persone che svolgono la attività fondamentale di ottenimento dei prodotti e fornitura di servizi • procura gli input • trasforma gli input in output • distribuisce gli output • supporta le funzione input e trasformazione degli output Le parti fondamentali di una organizzazione E’ costituito da quelle persone che hanno la responsabilità globale. Il loro compito è quello di assicurare che l’azienda assolva alla missione o alle esigenze di coloro che la controllano Vertice strategico • supervisione diretta • gestione delle condizioni di confine Nucleo operativo • sviluppo strategia d’azienda Le parti fondamentali di una organizzazione Linea intermedia E’ costituita da quelle persone che non svolgono il lavoro diretto, ma dirigono i terzi impegnati nell’attività diretta. Sono manager che detengono autorità formale • interviene nel flusso di supervisione diretta • opera su problemi • trasferisce problemi • gestisce condizioni di confine • definisce la strategia (ognuno per la sua unità) Le parti fondamentali di una organizzazione Tecnostruttura E’ costituita da quelle persone (analisti) che non coinvolte nel flusso di lavoro, contribuiscono alla organizzazione influenzando il lavoro degli altri: si occupano della standardizzazione della attività ai fini del coordinamento Si possono distinguere in… • analisti del lavoro • analisti di pianificazione e controllo (stand. output) • analisti dei problemi del personale Le parti fondamentali di una organizzazione Staff di supporto E’ costituito da persone fortemente specializzate che forniscono servizi indiretti (es. mensa, uff. legale, pubbliche relazioni, etc. ..) offrendo un supporto esterno al flusso lavorativo L’idea di configurazione organizzativa Parametri di progettazione organizzativa La progettazione delle posizioni individuali (specializzazione delle mansioni verticale e orizzontale, formalizzazione del comportamento, formazione e indottrinamento) La progettazione della macrostruttura (dimensione orizzontale e verticale) I collegamenti laterali (sist. di pianificazione e controllo, soluzione volte a favorire i rapporti tra le persone) Il sistema decisionale ( grado di accentramento e decentramento verticale e orizzontale) L’idea di configurazione organizzativa Fattori situazionali o contigenti L’età, la dimensione dell’azienda e l’epoca di formazione del settore in cui essa opera La tecnologia, intesa come strumenti nel nucleo operativo per trasformare gli input in output L’ambiente, studiato attraverso quattro dimensioni: stabilità, complessità, diversità dei mercati ed ostilità Il potere, considerato in termini di controllo esterno, bisogno di potere dei membri dell’organizzazione, norme sociali, mode organizzative I fattori contingenti A. L’età e la dimensione…. Maggiore è l’età dell’azienda, maggiore è la formalizzazione del comportamento L’organizzazione riflette l’epoca di costituzione del settore Maggiore è la dimensione, più articolata è la sua organizzazione, ovvero maggiore è la divisone del lavoro e la differenziazione delle unità organizzative Maggiore è la dimensione maggiore è la dimensione media delle unità organizzative Maggiore è la dimensione dell ’ azienda, più elevata è la formalizzazione del comportamento I fattori contingenti B. L’ambiente …. Più l’ambiente è dinamico, più l’organizzazione è di tipo organico Più l’ambiente è complesso più l’organizzazione è decentrata Più i mercati dell’azienda sono diversificati, maggiore è la propensione ad articolare l’organizzazione in unità fondate sul mercato (se non ci sono economie di scala elevate) Più l ’ ambiente è ostile, più le aziende sono portate ad accentrare temporaneamente la propria organizzazione Più l ’ ambiente è eterogeneo, più la azienda tende a decentrare selettivamente (costellazioni) Una organizzazione per ogni ambiente.. Ambiente Stabile Dinamico Complesso Decentrata Burocratica (stand. delle capacità) Decentrata Organica (reciproco adattamento) Semplice Accentrata Burocratica (stand. dei processi di lavoro) Accentrata Organica (supervisione diretta) I fattori contingenti C. Le relazioni di potere…. Maggiore è il controllo esterno sull ’ azienda, l’organizzazione è accentrata e formalizzata più Il bisogno di potere dei vertici dell ’ azienda tende a determinare organizzazioni accentrate La moda favorisce l’organizzazione del momento, anche se non appropriata Le cinque configurazioni STRUTTURA SEMPLICE BUROCRAZIA MECCANICA BUROCRAZIA PROFESSIONALE SOLUZIONE DIVISIONALE ADHOCRAZIA Le cinque configurazioni STRUTTURA SEMPLICE BUROCRAZIA MECCANICA BUROCRAZIA PROFESSIONALE SOLUZIONE DIVISIONALE ADHOCRAZIA Struttura semplice Vertice strategico Nucleo operativo Struttura semplice 1) Caratteristiche organizzative: Elevata ampiezza del controllo del vertice strategico Assenza di unità di staff Linea intermedia trascurabile Gerarchia manageriale poco sviluppata Limitata formalizzazione del comportamento Struttura semplice 2) Condizioni Ambienti semplici e dinamici Aziende giovani Piccole dimensioni Primi stadi di vita Crisi Organizzazione carismatica Proprietà = direzione Struttura semplice 3) Problemi: Commistione fra problemi strategici ed operativi Precarietà (dipende da una sola persona) Possibili resistenze ai cambiamenti Basso senso di appartenenza e partecipazione Le cinque configurazioni STRUTTURA SEMPLICE BUROCRAZIA MECCANICA BUROCRAZIA PROFESSIONALE SOLUZIONE DIVISIONALE ADHOCRAZIA Burocrazia meccanica Vertice strategico Staff Tecnostruttura Linea intermedia Nucleo operativo di supporto Burocrazia meccanica 1) Caratteristiche organizzative: Struttura direzionale molto articolata Struttura di supporto molto articolata (la tecnostruttura e lo staff sono focalizzati sul nucleo operativo) Meccanismo di coordinamento principale: standardizzazione processi di lavoro Unità di grandi dimensioni a livello operativo e unità più piccole nella linea intermedia per rispecchiare la lunga gerarchia di autorità Ossessione verso il controllo Compito operativi molto specializzati e di routine Proliferazione di regole Macchina integrata e regolata Accentramento del potere decisionale Burocrazia meccanica 2) Fattori istituzionali Ambienti stabili e semplici Aziende mature Dimensione medio – grande Controllo esterno Burocrazia meccanica 3) Problemi: Resistenza dei lavoratori Possibilità di “imperi privati” Difficoltà di coordinamento Possibilità di un sistema chiuso Rigidità di risposta al vertice strategico Le cinque configurazioni STRUTTURA SEMPLICE BUROCRAZIA MECCANICA BUROCRAZIA PROFESSIONALE SOLUZIONE DIVISIONALE ADHOCRAZIA Burocrazia professionale Vertice strategico Tecnostruttura Linea Staff di supporto intermedia Nucleo operativo Burocrazia professionale 1) Caratteristiche organizzative: Nucleo operativo: parte fondamentale dell ’ organizzazione costituita da specialisti adeguatamente formati Standardizzazione coordinamento Staff di supporto molto sviluppato e principalmente a servizio del nucleo operativo Tecnostruttura e linea intermedia poco strutturata La formazione degli standard avviene all’esterno L’autorità professionale sostituisce l’autorità gerachica Decentramento verticale ed orizzontale come meccanismo principale di Burocrazia professionale 2) Fattori istituzionali Ambiente complesso, ma stabile (fattore situazionale chiave) Passa velocemente attraverso la struttura semplice Sistema tecnico semplice Potere della competenza Burocrazia professionale 3) Problemi: Difficoltà di coordinamento Trasposizione dei fini Difficoltà di elaborare nuovi programmi Cambiamento lento (legato al cambiamento dei professionisti stessi) Le cinque configurazioni STRUTTURA SEMPLICE BUROCRAZIA MECCANICA BUROCRAZIA PROFESSIONALE SOLUZIONE DIVISIONALE ADHOCRAZIA Soluzione divisionale Vertice strategico Tecno- Staff di struttura Linea intermedia Nucleo operativo supporto Soluzione divisionale 1) Caratteristiche organizzative: La Direzione Centrale comprende: Piccolo vertice strategico Una piccola tecnostruttura Uno staff di supporto un po’ più ampio Linea intermedia: parte fondamentale dell’organizzazione Meccanismo di coordinamento principale: standardizzazione degli output Complesso di entità quasi-autonome riunite da una struttura direzionale centrale Scarsa interdipendenza tra le divisioni Forte interdipendenza all’interno delle singole divisioni Obiettivi di tipo operativo (devono prestarsi alle valutazioni quantitative del controllo della performance) Soluzione divisionale 2) Fattori istituzionali Età elevata Grande dimensione Diversità dei mercati Sistema tecnico divisibile tra le varie divisioni Ambienti poco complessi e poco dinamici Soluzione divisionale 3) Problemi: Difficoltà di controllo Concentrazioni molto elevate di potere Gravi “conseguenze sociali” Temporaneità Le cinque configurazioni STRUTTURA SEMPLICE BUROCRAZIA MECCANICA BUROCRAZIA PROFESSIONALE SOLUZIONE DIVISIONALE ADHOCRAZIA Adhocrazia Vertice strategico Linea intermedia Nucleo operativo Adhocrazia 1) Caratteristiche organizzative: Scarsa formalizzazione del comportamento Elevata specializzazione orizzontale delle mansioni Unità funzionali di specialisti Adattamento reciproco come meccanismo di coordinamento Processi informativi e decisionali molto flessibili Potere agli esperti Adhocrazia 2) Fattori istituzionali Ambiente dinamico e complesso Ambiente eterogeneo Cambiamenti molto frequenti nei prodotti (prodotti speciali su commessa) Azienda di giovane età Adhocrazia STRUTTURA AZIENDA DIRETTORE CAPI GRUPPO GERARCHIA ADHOCRAZIA Oltre le 5 configurazioni….. Sviluppo, invecchiamento controllo esterno, stabilità Ostilità Ostilità Ulteriore crescita e diversificazione Professionismo Dinamismo e sperimentazione Consolidamento, economie di scala, contr. esterno Età e successo Minori interdipendenze fra i mercati Complessità e dinamismo delle int. dei mercati