Università degli Studi di Milano
Facoltà di Scienze Politiche
corso di Economia del Lavoro
prova finale completa del 04/05/10 – 9 crediti
tempo concesso: 120 minuti
Cognome e nome
Matricola
Corso di studi
Il candidato risponda a tutte le domande di macroeconomia (quindi 1.a-1.b-1.c + 2.a-2.b-2.c – totale massimo
10 punti) e a due su tre dei gruppi di domande di economia del lavoro (quindi per esempio 3.a-3.b-3.c e 5.a5.b-5.c – totale massimo 10 punti a ogni gruppo di domande), facendo uso, ove necessario, dell’opportuno
apparato grafico e analitico. Il candidato scriva in modo leggibile oppure il compito non verrà valutato.
1.a – Lo studente illustri l’equilibrio sul mercato dei beni tra produzione e domanda aggregata, indicando gli
elementi costitutivi di ciascun lato del mercato.
La domanda aggregata è costituita da consumo, investimento, spesa pubblica ed esportazioni nette
(esportazioni – importazioni). Nel breve periodo la produzione si adegua alla domanda attraverso la variazioni
delle scorte.
1.b – Quale ruolo gioca la voce “investimento in scorte”
Permette di rendere sempre verificata ex-posta l’uguaglianza tra domanda e offerta
1.c – Quale teoria può essere formulata sulle determinanti del consumo
Se assumiamo che il consumo sia descrivibile da C  c0  c1 Y  T  stiamo assumendo che esista un livello
di consumo di sussistenza ( c0 ) ed un livello proporzionale al reddito disponibile. Il fattore di proporzionalità
viene normalmente assunto c1  1 , fatto questo che permette di spiegare sia la dinamica del risparmio (in
quanto 1  c1  è la propensione marginale al risparmio), sia la dinamica del moltiplicatore.
2.a – Si rappresenti graficamente la determinazione della produzione di equilibrio
Definita la domanda come Z  C  I  G  c0  c1 Y  T   I  G , essa è una retta nello spazio Z, Y  ,
con intercetta c0  c1T  I  G e pendenza c1 , l’equilibrio corrisponde all’intersezione tra questa retta e la
bisettrice (che a sua volta corrisponde alla retta Z  Y ). Vedi par.3.2 del capitolo 3 del Blanchard.
2.b – Nello stesso grafico si illustrino gli effetti di un aumento della spesa autonoma per investimenti
Un aumento degli investimenti innalza la retta della domanda, facendo crescere la domanda di egual
ammontare. Questo si traduce in adeguamento della produzione (spostamento verso la bisettrice), cui
corrisponde però una situazione in cui la domanda eccede la produzione. La produzione continua così a
crescere, fino al nuovo punto di intersezione tra le due rette. Vedi figura 3.3 pg.71 del Blanchard.
2.c – A partire dalla illustrazione grafica precedente, si illustri ora analiticamente perché questo corrisponde al
principio del moltiplicatore della spesa.
Se assumiamo che la produzione si adegui alla domanda (assunzione plausibile nel breve periodo). avremo
che inizialmente Y  Z 0  I , cui farà però seguito un aumento del consumo pari a
1
Z1  C  c1Y  c1I , e così via, per cui alla fine Y   Z i  I  c1I  c12 I  ...  I
1  c1
3.a – Facendo riferimento alla domanda di fattori di un’impresa che utilizzi tre inputs (lavoro, capitale, energia)
e sia caratterizzata da una generica tecnologia di produzione Y  f L, K , E  si illustri il concetto di elasticità
di sostituzione tra due fattori.
L’elasticità di sostituzione indica di quanto varia il livello ottimale nell’uso di due fattori al variare del loro
L / K 
d L / K  w / r
prezzo relativo. Nel caso di lavoro e capitale  LK  L / K 
Essa ci dice se i fattori sono

w / r  d w / r  L / K
w/r
tra loro sostituti   0 o complementi   0 .
3.b – Cosa succede alla domanda di energia quando aumenta il costo del capitale?
Si combinano due effetti. Per effetto di sostituzione, il capitale è relativamente più costoso, si preferisce usare
il fattore energia (se energia e capitale sono sostituti), ma per effetto di scala la produzione è
complessivamente diventata più costosa, quindi si produrrà meno perché si fanno meno profitti. L’effetto finale
è ambiguo.
3.c – Che differenza esiste tra domanda di lavoro di breve periodo e domanda di lavoro di lungo periodo
La domanda di lavoro di breve periodo considera solo il fattore lavoro come variabile, mentre la domanda di
lavoro di lungo periodo assume piena sostituibilità tra tutti i fattori. Quindi l’elasticità di lungo periodo sarà più
LLP w  LBP LBP K  w
 .
elevata di quella di breve LP

 


Lw
w L  w
K w  L
4.a – Il candidato illustri le ipotesi richieste per la validità del modello di un mercato concorrenziale.
 numerosità elevata degli agenti
 perfetta informazione sulle opportunità disponibili;
 omogeneità degli agenti
 assenza di barriere alla mobilità
 assenza di vincoli di natura istituzionale
4.b – In un semplice modello alla Robinson Crusoe si mostri che la condizione di equilibrio sul mercato dei
beni coincide con quella sul mercato del lavoro.
Dal lato del consumatore si uguaglia il saggio marginale di sostituzione tra tempo libero e consumo al prezzo
U
w
relativo del tempo libero T  . Dal lato della produzione si uguaglia la produttività marginale del lavoro al
UC p
dY w
costo del fattore lavoro
 . Combinando le due condizioni, si ottiene che il punto di scelta ottima si
dL p
ottiene dalla tangenza della curva di indifferenza del consumatore con la funzione di produzione dell’impresa.
4.c – Cosa succede quando varia il prezzo del bene di consumo (per esempio in aumento)? quali meccanismi
di riequilibrio possono attivarsi ?
Se aumenta il prezzo del bene di consumo, si crea un eccesso di offerta sul mercato dei beni (perché i
consumatori riducono la domanda) ed un eccesso di domanda sul mercato del lavoro (perché il lavoro costa
meno in termini relativi). In entrambi i casi si attiverà un meccanismo di aggiustamento di prezzi e salari, che
tenderà a riportare il sistema in equilibrio su entrambi i mercati
5.a – Si definiscano chi sono gli insider e gli outsider per una impresa.
Gli insider sono coloro che hanno potere contrattuale nei confronti dell’impresa, per via o dei costi di
assunzione, di formazione o dei costi di licenziamento. Gli outsider sono lavoratori del tutto analoghi,
disoccupati o occupati presso altre imprese, che vorrebbero poter rimpiazzare gli insider, ma non hanno
potere contrattuale equivalente.
5.b – Con riferimento al modello di Lindbeck e Snower, si mostri cosa determina il divario di salario tra insider
e outsider.
Dato il livello del salario di riserva (per assunzione uguale per tutti),si definisce un salario di rimpiazzo che è
dato dalla somma del salario di riserva e del costo di rimpiazzo (hiring costs + firing costs). Quello è il livello
massimo a cui gli insider possono spingere il salario senza il rischio di essere sostituiti.
5.c – Sempre con riferimento allo stesso modello, cosa succede quando ad un periodo di recessione fa
seguito un periodo di espansione ? quale nome prende questo fenomeno ?
In presenza di insider, ogni espansione della domanda si accompagna ad una crescita dei salari senza
crescita dell’occupazione. Tale fenomeno prende nome di isteresi del mercato del lavoro.