FRANCESCO PERILLI 1F
L’ANTICO EGITTO
COME NASCE
UN DONO DEL NILO
La valle del Nilo era abitata già 25.000 anni fa, ma con il cambiamento climatico nel
10.000 a.C. crebbe la portata d’acqua del Nilo, favorendo lo sviluppo dell’agricoltura,
grazie alla fanghiglia che lasciava sul suolo (limo) che lo rendeva fertile. Così
l’ambiente una volta desertico adesso era favorevole ad una vita sedentaria.
L’EGITTO DIVISO IN DUE
Per sfruttare meglio le piene del fiume occorreva che
si costruissero argini e canali, tali costruzioni
richiedevano un’organizzazione sociale più
all’avanguardia dei villaggi, per questo gruppi di
insediamenti nella valle del Nilo si unirono creando
basso e alto Egitto; solo nel 3100 a.C. i due regni si
unirono formando uno stato unitario.
L’ANTICO EGITTO
UNA STORIA MILLENARIA
L’ANTICO REGNO
In Egitto il sovrano era il Faraone che veniva
considerato un Dio, è per questo che parliamo di
teocrazia. Il Faraone si occupava di tutto, essendo
proprietario dell’intero regno: amministrava le terre
grazie ai funzionari, conservava le eccedenze
alimentari per i periodi di carestia, ordinava le
spedizioni militari o commerciava per ricevere le
materie prime che mancano all’Egitto. Importante
ruolo del Faraone era quello di far costruire gli
edifici che servivano al culto religioso e al culto dei
morti, e per questo si serviva dei suoi sudditi che
dovevano prestare servizio al Faraone durante le
piene del Nilo poiché non dovevano lavorare i
campi.
Tra questi edifici ci sono le piramidi: le tombe del
faraone che riguardano sia il culto religioso (lì giace
il corpo di una divinità) sia il culto dei morti (è una
tomba).
IL MEDIO REGNO
All’inizio del medio regno il regime faraonico era in crisi, infatti i funzionari
chiedevano sempre più indipendenza e avevano cominciato a ribellarsi al potere del
Faraone. Di questa crisi ne approfittarono gli hyksos, popoli provenienti dall’Asia che
portarono molte tecniche utili, come la lavorazione del bronzo, la coltivazione degli
ulivi e l’impiego del cavallo per i carri da guerra. Il medio regno è stato il periodo più
prospero dell’antico Egitto, insieme all’inizio del nuovo regno, fino all’inizio del lungo
declino avvenuto durante il nuovo regno.
IL NUOVO REGNO
All’inizio del nuovo regno continua il periodo di prosperità della civiltà Egizia, la
popolazione egizia raggiunse la sua massima espansione: fino all’attuale Somalia e alla
Nubia. L’inizio del declino della civiltà Egizia ci fu con Ramses III , perché con lui ci fu
una crisi economica e sociale, dovuta alle guerre combattute in precedenza con gli
Hittiti e con i popoli del mare, e inoltre gli operai addetti alla costruzione delle
necropoli fecero dei veri e propri scioperi, i primi che la storia abbia mai conosciuto.
Con i nuovi faraoni la situazione non migliorò, e questo ha portato alla fine della civiltà
egizia.
I CARATTERI DELLA
CIVILTÀ EGIZIA
Le basi della società egizia
UNA CIVILTÀ ENIGMATICA
Quella egizia è una civiltà enigmatica principalmente a causa della scrittura
geroglifica, la quale è rimasta un mistero fino alle campagne Napoleoniche in Egitto.
Della lingua egizia non si conosceva la chiave di lettura perché in Egitto si stava
diffondendo il cristianesimo, e tutta l’eredità della tradizione precedente venne
respinta, e così gli scribi cominciarono a scomparire, e con loro la scrittura geroglifica.
LA DECODIFICA DEI GEROGLIFICI
Come già detto gli scribi erano gli unici a saper scrivere, ma con il cristianesimo
cominciarono a scomparire, e così anche i geroglifici, almeno fino all’inizio del XIX
secolo, nel periodo della campagna Napoleonica in Egitto, infatti con se portò molti
studiosi dell’epoca tra i quali Jean-François Champollion, che mise a confronto due
steli di granito, una scritta con i geroglifici e una in greco, e grazie a quest’ultima riuscì
a decifrare la lingua egiziana.
I CARATTERI DELLA
CIVILTÀ EGIZIA
L’organizzazione sociale
PIRAMIDE SOCIALE
Come quasi ogni monarchia anche gli
egizi avevano una piramide sociale: al
primo posto c’era il Faraone che era
capo di tutto il regno, poi ci sono i
sacerdoti e i funzionari; quest’ultimi
molto importanti per amministrare un
territorio grande come quello
dell'Egitto, poi c’erano gli scribi che
sono stati così importanti tanto da
creare una casta, via via scendendo
troviamo i soldati, i mercanti e artigiani,
i contadini e gli operai, ed infine gli
schiavi, veri e propri oggetti dei
padroni, che gli potevano far fare quello
che volevano.
I CONTADINI
La terra che i contadini coltivavano non era loro, ma era del faraone. Lavorare la terra
era un lavoro duro e faticoso, anche a causa delle benefiche inondazioni del nilo che
comportavano il ripristino delle dighe e dei canali, inoltre bisognava lavorare in fretta
prima che la terra si seccasse, costringendo anche a lavorare nel fango. Una volta
arrivato il momento del raccolto arrivavano gli ispettori del Faraone che calcolavano la
quota di raccolto da prendere e portare nei magazzini statali, e quella da lasciare sulla
quale si fissavano le imposte. Il prodotto dell’agricoltura erano principalmente cereali,
ma anche alberi da frutto e ulivi erano molto coltivati. Una particolarità del territorio
egizio era la pianta del papiro che veniva utilizzata sia per la carta e sia per le
imbarcazioni. Venivano anche allevati alcuni animali.
I MERCANTI E GLI ARTIGIANI
I mercanti e gli artigiani vivevano meglio dei contadini. Gli artigiani in particolar modo,
perché la loro manodopera specializzata era richiesta nelle decorazioni dei tempi e dei
palazzi e delle tombe; per non parlare delle varie attività utili alla società come : la
lavorazione dei metalli, la tessitura, la falegnameria.
I SOLDATI
L’esercito egiziano era reclutato obbligatoriamente e aveva una funzione
principalmente difensiva, e di garantire un ordine interno. Ma con il passare del tempo
aumentò sempre di più il soldato di professione, che era ben remunerato da un
appezzamento di terra per ogni missione compiuta, ed inoltre erano ereditari sia il
lavoro che l'appezzamento di terra, e pian piano sono diventati una nuova classe di
proprietari terrieri.
GLI SCRIBI
Gli scribi era una figura molto importante per la società egizia, perché erano gli unici a
saper scrivere con i geroglifici, per questo erano chiamati a fare quasi ogni lavoro in
qui bisognava scrivere. Quella degli scribi era una casta, cioè un gruppo sociale chiuso
ed ereditario, proprio per questo quando hanno iniziato a lasciar perdere la scrittura
con i geroglifici nessuno più ha saputo come decifrarla, fino all’epoca napoleonica.
NOBILI E FUNZIONARI
Sulla vetta della piramide c’erano i funzionari seguiti dai nobili. I nobili comandavano
eserciti e amministravano le province e i quarantadue distretti in cui era diviso il
territorio dell’Egitto, e a causa della loro importanza volevano ottenere sempre più
indipendenza dal Faraone, e costituirono una delle cause della crisi dell'Egitto.
I SACERDOTI
I sacerdoti oltre a dedicarsi alla vita religiosa, si dedicavano anche alla vita politica ed
erano anche studiosi. Ogni sacerdote era devoto a un particolare Dio (dato che la
religione egizia era politeista) sotto un sommo sacerdote, che era molto importante
nella vita politica, per questo era molto importante il ceto dei sacerdoti, e inoltre
entrarono molto spesso in conflitto con il faraone essendo anche loro una causa della
crisi dell'Egitto.