STORIA I CLASSE LA MESOPOTAMIA: GLI EGIZI Sulle sponde del fiume Nilo, intorno al 3500 a.C. si sviluppò l’antica civiltà degli Egizi che durò fino alla conquista romana del 31 a.C. Le periodiche inondazioni del Nilo (che è il fiume più lungo del mondo) lasciavano sul terreno un fango chiamato LIMO che rendeva i campi più fertili. Intorno al Nilo gli Egizi costruirono canali, argini e dighe. Con il fango essiccato costruirono mattoni per fare le case. Lungo il fiume andavano a caccia e a pesca e raccoglievano la pianta del papiro. Questo serviva per costruire zattere, ceste, stuoie, sandali e fogli su cui scrivere. Il periodo di cui stiamo parlando risale a circa 5000 anni fa e la prima civiltà egizia era divisa in due regni: Basso Egitto e Alto Egitto. Tutti e due i regni erano governati da un re, il primo portava una corona rossa, il secondo una corona bianca. Nel 3000 a.C. NARMER unificò i due regni e divenne il primo grande faraone. In questa I fase del regno (detto regno antico) la capitale fu MELFI . Nella II fase detta medio regno la civiltà egizia fu martoriata da molte guerre interne e da pesanti carestie, la capitale fu spostata a TEBE. Nella III fase, detta nuovo regno, nel 1800 circa a.C. gli Egizi dovettero combattere con tutti i popoli stranieri che avevano mire sul possesso dei loro territori. Riuscirono a sconfiggere tutti e sopravvissero per millenni. La capitale restò sempre TEBE. La società egizia era organizzata come una piramide e nelle parti alte c’erano le persone più importanti, in quelle più basse le persone meno importanti. Sulla sommità c’era il FARAONE che era considerato una divinità, era il figlio del dio Sole: RA e al faraone appartenevano tutte le ricchezze del paese. Al di sotto di lui c’erano i SACERDOTI che risiedevano nei templi e passavano il loro tempo in preghiera e facendo riti religiosi. Un gradino più in basso c’erano gli SCRIBI, coloro che sapevano scrivere, che facevano pagare le tasse e che aiutavano il faraone nell’amministrazione dello stato. Più giù c’erano gli ARTIGIANI che realizzavano tutti gli oggetti artistici del regno. Sotto di loro erano i CONTADINI che lavoravano la terra e aiutavano anche a costruire le piramidi. L’ultimo gradino della piramide sociale era occupata dagli SCHIAVI che erano per lo più prigionieri di guerra e facevano i lavori più pesanti. Si è parlato della scrittura che ebbe un ruolo molto importante nella civiltà egizia. Essa era molto complicata, formata da più di 700 disegni (o simboli) chiamati GEROGLIFLICI. Ogni disegno o simbolo rappresentava una lettera o un gruppo di lettere o un’intera parola. Ogni simbolo poteva avere più significati: ad esempio il disegno di un occhio, poteva indicare la parola occhio, o anche l’azione del vedere. Nessuno riusciva a capire il significato dei geroglifici, se non gli scribi che sapevano usarli e che per farlo avevano studiato per anni ed anni. La scrittura fu realizzata su fogli di papiro o anche su stele di pietra. E’ proprio grazie ad una di queste, la STELE DI ROSETTA, scritta in geroglifici e contemporaneamente anche in greco, che gli egittologi più moderni hanno potuto decifrare i simboli in geroglifico. Circa la religione si è già detto che gli Egizi erano politeisti: i loro dei erano molti e alcuni avevano anche l’aspetto di animali ( lo sciacallo, il gatto, il falco, il coccodrillo ecc.). Gli dei più importanti erano: AMON-RA il dio Sole; OSIRIDE dio della morte; ISIDE dea della maternità; HORUS protettore dei faraoni e ANUBI il dio dei morti. Gli Egizi credevano in una vita oltre la morte e per questo mummificavano i corpi dei defunti. Il corpo veniva svuotato delle interiora (cuore escluso) che venivano conservate vicino al morto in alcuni vasi chiamati CANOPI, poi il corpo veniva ricoperto di sale e fasciato con lunghe bende di lino. Sul viso del morto veniva apposta una maschera d’oro e, trascorsi 70 giorni, la mummia veniva posta nel sarcofago e trasferita nella camera funeraria della piramide. Le piramidi erano le tombe dei faraoni: erano grandissime ( si pensi che una piramide è larga come 8 campi di calcio) e per realizzarle ci volevano migliaia di persone e più di venti anni di lavoro. Avevano molte stanze interne tutte decorate e affrescate dai migliori scribi e artigiani; la stanza più bella era quella destinata al faraone che, accanto al sarcofago, vedeva sistemati tutti gli oggetti più cari che aveva avuto in vita. Da qui, si pensava, che sarebbe partita la barca che avrebbe traghettato, attraverso i cieli, il faraone fino al regno del dio Osiride. (E’ ovvio che ricorrevano alla mummificazione solo le persone ricche dati gli alti costi di tale processo). Nella società egizia era prevista naturalmente la SCUOLA che era frequentata da soli maschi; essa era stata organizzata all’interno dei templi con il maestro in piedi e gli allievi seduti per terra che scrivevano con un pennello su alcune tavolette di argilla. Le materie più importanti erano: i geroglifici, la matematica e tanta ginnastica. Come si è detto le case erano realizzate in mattoni: più grandi e pregiate quelle dei ricchi, più semplici ed umili quelle dei poveri. I vestiti erano di lino: gonne corte per i maschi e tuniche lunghe a pieghe per le donne. Tutti (ambo i sessi) calzavano sandali in papiro e, soprattutto i ricchi, indossavano gioielli realizzati dagli artigiani. Erano molto in uso sia per i maschi che per le femmine il trucco (occhi, guance e labbra), le parrucche ed gli unguenti profumati. Il cibo consisteva per i meno ricchi in: pane di grano, orzo farro, verdure, frutta e birra (quasi mai la carne ed il pesce). Per i ricchi invece carne e pesce erano il pasto quotidiano con un pane arricchito di miele e uvetta e la birra era sostituita da un ottimo vino. NESSUNO mangiava il maiale, considerato un animale impuro. La civiltà egizia durò diversi millenni fino alla conquista da parte dei Romani nel 31 a.C.