EGITTO (prima parte) Presentazione a cura della Prof.ssa Maria Grazia Massari Istituto Alberghiero “F.Martini” Montecatini Terme La Valle del Nilo, a partire da 1 milione di anni fa, è stata l'area più popolata di tutta l'Africa. A rendere fecondo il suolo era il Nilo, un fiume che nasce dalle montagne dell'Etiopia e dai grandi laghi dell'Africa equatoriale. Le piene del Nilo, a differenza del Tigri e dell'Eufrate, erano prevedibili e regolari. Ogni anno, nel mese di giugno, il fiume cominciava a gonfiarsi e le acque impregnavano le terre lungo le sponde. A metà luglio cominciava l'inondazione, che copriva le terre per due mesi. Da metà settembre ad ottobre le acque si ritiravano gradualmente. Alla fine dell'inondazione sul terreno rimaneva una fanghiglia scura che gli egizi chiamavano “terra nera”, il limo, costituito da un terriccio finissimo e ricco di sali minerali e di detriti che rendevano assai fertile i terreni. Come facevano le piene a non provocare danni? Grazie alla costruzione di canali l'intervento dell'uomo permetteva di avere acqua anche durante il periodo di siccità. Poco alla volta nella Valle del Nilo sorsero numerosi villaggi, i cui abitanti si dedicavano all'agricoltura, all'allevamento e alle attività artigianali. Come possiamo notare nella mappa iniziale, l'Egitto era diviso in due grandi regni: Alto Egitto, a sud Basso Egitto, a nord Dopo il 3000 a.C. il sovrano del sud, Narmer, unificò il paese e divenne il primo faraone. Lui era venerato come un dio e pose la capitale a Tini. La storia dell'Egitto è divisa in tre momenti: Antico Regno (2700 - 2300 a.C.) Medio Regno (2040 – 1640 a.C.) Nuovo regno (1640 – 1085 a.C) Antico Regno: caratteristiche ed eventi Durante questo periodo si sviluppa la scrittura egizia: i geroglifici. geroglifici La capitale viene spostata e diventa Menfi (oggi coperta dalla città del Cairo). Il sovrano per governare doveva contare sulla collaborazione di diversi collaboratori: il visir, cioè il primo ministro; i governatori, che amministravano i “nomi”, cioè le province; i sacerdoti, che godevano di grandi prestigi e poteri; gli scribi, con il compito di scrivere delle relazioni sugli atti del governo; i guerrieri; gli artigiani; i contadini; gli schiavi, quasi sempre prigionieri di guerra o stranieri. La struttura piramidale della società Medio Regno: caratteristiche ed eventi Dopo un periodo di disordine e carestia, chiamato primo periodo intermedio, la pace fu ristabilita da una dinastia originaria di Tebe, che divenne la nuova capitale. Il dio più venerato era Amon-Ra e in suo onore venne costruito a Karnak questo grandioso tempio. L'Egitto essendo privo di materie prime come legname, pietre dure per le statue, rame e oro, iniziò un periodo di espansione territoriale verso la Libia, la Nubia e il Sinai. Durante il Medio Regno i faraoni fecero costruire diversi monumenti e svilupparono la letteratura. Sono infatti rimaste opere narrative, opere sapienziali e opere scientifiche. Svilupparono, inoltre, lo studio dell'astronomia, della matematica, della geometria e della medicina. Misero a punto un calendario. Molto diffusi erano gli amuleti, come gli scarabei del cuore e l'occhio ugiat. Nuovo Regno: caratteristiche ed eventi Il Medio Regno terminò quando nel 1640 l'Egitto fu invaso dagli Hyksos (cioè “stranieri”). Il periodo del loro dominio è chiamato secondo periodo intermedio. Verso il 1550 a.C. alcuni principi di Tebe riportarono l'ordine e iniziò il Nuovo Regno, con sempre capitale Tebe. Durante questo periodo i faraoni si dedicarono all'espansione militare. I domini egizi non andarono mai oltre la Palestina. In questo periodo si diffuse il culto del dio Amon che venne identificato con Ra, l'antico dio sole. Il potere dei sacerdoti divenne talmente forte che il faraone Amenofi IV impose il monoteismo. Amenofi decise poi di cambiare nome in Ekhnaton e costruì a nuova capitale a Akhetaton. Alla sua morte (1336 a.C.) il Nuovo faraone prese il nome di Tutankhamon, Tutankhamon il quale riportò la capitale a Tebe e istituì nuovamente il politeismo. Tutankhamon riuscì a limitare il potere dei sacerdoti, ma morì all'età di 18 anni. La sua tomba contiene un ricco corredo funerario. La scoperta della tomba risale al novembre del 1922 e si deve agli egittologi britannici Howard Carter e George Carnarvon. La tomba venne alla luce nella cosiddetta Valle dei Re, una necropoli in cui furono sepolti i faraoni del Nuovo Regno (1570-1070). Scampata ai saccheggi, conteneva incredibilmente intatti la mummia del faraone e il suo sfarzoso corredo funebre, un prezioso esempio di arte egizia, talmente ricco che ci vollero circa dieci anni per catalogarne i singoli pezzi. Ricostruzione della camera funeraria La notorietà di Tutankhamon è legata soprattutto al rinvenimento della sua tomba e alla maledizione che si dice si sia abbattuta sui suoi profanatori. Il sigillo che chiudeva ermeticamente il sepolcro del faraone riportava infatti la seguente scritta: «la morte sopraggiungerà su rapide ali per colui che disturba la pace del re». La leggenda di Tutankhamon, il faraone bambino Carter localizzò la tomba e, dopo aver praticato un foro nella parete della camera mortuaria, vi introdusse una torcia; lo spettacolo che si manifestò ai suoi occhi lo lasciò senza fiato. Da quel momento in poi una lunga serie di misteriosi decessi sconvolse la vita di coloro che avevano preso parte alla scoperta, e molti iniziarono a credere che la maledizione di Tutankhamon avesse iniziato a mietere le sue vittime. Il giorno stesso del rinvenimento la città del Cairo fu colpita da un improvviso blackout; lord Carnarvon morì nell'aprile di quell'anno a causa dell'infezione provocata dalla puntura di un insetto sulla sua guancia sinistra, lo stesso punto in cui fu riscontrata una ferita sulla mummia del faraone. Nel 1929 undici tra le persone che avevano partecipato agli scavi archeologici scomparvero misteriosamente o morirono prematuramente. Tutti questi misteriosi-decessi in realtà hanno potuto ricevere una spiegazione razionale; all'epoca delle scoperte di Carter, le scarse precauzioni igieniche prese dagli archeologici nel corso degli scavi rendevano tutt'altro che inconsueto lo svilupparsi di malattie infettive trasmesse da funghi e batteri. Certo è che il prezioso tesoro rinvenuto nella sua tomba e soprattutto la leggenda della sua maledizione hanno contribuito a rendere fascinosa la figura di un faraone il cui regno fu troppo breve per incidere significativamente nel corso della storia egizia.