L’obbedienza nella vita consacrata Incontro juniores usmi lazio – 5 febbraio 2017 “Obbedire deriva dal latino "ob-audire". Che significa: ascoltare stando di fronte Il modello: Gesù, l’obbediente Gesù obbedisce perché si sente figlio Gesù obbedisce perché conosce il Padre, ha fiducia in Lui Gesù obbedisce anche nella sofferenza L’obbedienza di Gesù è l’atto supremo della sua vocazione e missione Gv 5, 30: “Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”. Rispondendo alle accuse di chi si scandalizzava che osava chiamare Dio padre, Gesù afferma: 19Gesù 24In riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. 20Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.21Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. 22Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio,23perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 25In verità, in verità io vi dico: viene l'ora - ed è questa - in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.26Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, 27e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo.28Non meravigliatevi di questo: viene l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce29e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. 30Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. Nella lettera ai Filippesi 2, 7-8 leggiamo: “ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce”. E nella Lettera agli Ebrei 5, 8-10: 8Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza da ciò che patì 9e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, 10essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchìsedek. La vita consacrata nella dimensione dell’obbedienza Chi stiamo cercando? Il tuo volto, Signore, io cerco Che cosa cerca il tuo cuore? Per che cosa ti affanni? Stai cercando te stesso o stai cercando il Signore tuo Dio? Stai inseguendo i tuoi desideri o il desiderio di Colui che ha fatto il tuo cuore e lo vuole realizzare come Lui sa e conosce? Stai rincorrendo solo cose che passano o cerchi Colui che non passa? All'ascolto segue l'obbedienza come risposta libera e liberante del nuovo Israele alla proposta del nuovo patto; l'obbedienza è parte della nuova alleanza, anzi il suo distintivo caratteristico. Ne segue che essa può essere compresa compiutamente solo all'interno della logica di amore, d'intimità con Dio, di appartenenza definitiva a Lui che rende finalmente liberi. È in questa via amoris che sboccia il fiore dell'ascolto e dell'obbedienza L’obbedienza è un cammino dinamico. Vita Consecrata, al n. 16 afferma: Attraverso la professione dei consigli, infatti, il consacrato non solo fa di Cristo il senso della propria vita, ma si preoccupa di riprodurre in sé, per quanto possibile, «la forma di vita, che il Figlio di Dio prese quando venne nel mondo». Abbracciando la verginità , egli fa suo l'amore verginale di Cristo e lo confessa al mondo quale Figlio unigenito, uno con il Padre (cfr Gv 10, 30; 14, 11); imitando la sua povertà, lo confessa Figlio che tutto riceve dal Padre e nell'amore tutto gli restituisce (cfr Gv 17, 7.10); aderendo, col sacrificio della propria libertà, al mistero della sua obbedienza filiale, lo confessa infinitamente amato ed amante, come Colui che si compiace solo della volontà del Padre (cfr Gv 4, 34), al quale è perfettamente unito e dal quale in tutto dipende. Con tale immedesimazione «conformativa» al mistero di Cristo, la vita consacrata realizza a titolo speciale quella confessio Trinitatis che caratterizza l'intera vita cristiana, riconoscendo con ammirazione la sublime bellezza di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo e testimoniandone con gioia l'amorevole condiscendenza verso ogni essere umano. E al n. 21 aggiunge: L' obbedienza, praticata ad imitazione di Cristo, il cui cibo era fare la volontà del Padre (cfr Gv 4, 34), manifesta la bellezza liberante di una dipendenza filiale e non servile, ricca di senso di responsabilità e animata dalla reciproca fiducia, che è riflesso nella storia dell'amorosa corrispondenza delle tre Persone divine. La vita consacrata, pertanto, è chiamata ad approfondire continuamente il dono dei consigli evangelici con un amore sempre più sincero e forte in dimensione trinitaria: amore al Cristo, che chiama alla sua intimità; allo Spirito Santo, che dispone l'animo ad accogliere le sue ispirazioni; al Padre , prima origine e scopo supremo della vita consacrata. Essa diventa così confessione e segno della Trinità, il cui mistero viene additato alla Chiesa come modello e sorgente di ogni forma di vita cristiana. L'obbedienza a Dio è cammino di crescita e, perciò, di libertà della persona manifesta la bellezza liberante di una dipendenza filiale e non servile ricca di senso di responsabilità e animata dalla reciproca fiducia L’obbedienza è un cammino alla ricerca di Cristo. APPRENDISTATO NELLA QUOTIDIANITÀ il dinamismo dell’obbedienza A CHI OBBEDIRE? L’obbedienza alla Parola di Dio L’obbedienza alla Chiesa L’obbedienza alla Regola L’obbedienza ai superiori L’obbedienza alla consorelle L’obbedienza ai segni dei tempi COME OBBEDIRE? Soprannaturale Universale Integrale Puntuale Senza restrizione Costanza Allegra LA CRISI DELL’OBBEDIENZA La persona consacrata, quando le viene richiesto di rinunciare alle proprie idee o ai propri progetti, può sperimentare smarrimento e senso di rifiuto dell'autorità, o avvertire dentro di sé « forti grida e lacrime » (Eb 5,7) e l'implorazione che passi l'amaro calice. Ma quello è anche il momento in cui affidarsi al Padre perché si compia la sua volontà e per poter così partecipare attivamente, con tutto se stesso, alla missione di Cristo « per la vita del mondo » (Gv 6,51). IL FRUTTO DELL’OBBEDIENZA Il frutto dell’obbedienza è la pace. Io so di compiere la volontà di Dio e sto in pace. Mi sento amata da Lui e sono serena anche di fronte alle sfide della vita. Altro frutto è l’amore. Se faccio la volontà di Dio ho in me il suo amore. L’obbedienza è la testimonianza che amo veramente il Signore, che lo cerco sopra ogni altra cosa, che vivo per Lui. DOMANDE per i GRUPPI DI STUDIO: Chi cerchiamo? Possiamo dire che stiamo cercando Gesù? Madre Teresa di Calcutta scrive ad un sacerdote che le chiedeva quale fosse il suo carisma: «Le farò avere le nostre costituzioni. Ma soprattutto deve dire alla gente che cosa ci porta qui. Dica loro che non siamo qui per lavoro, ma per Gesù e tutto quello che facciamo, lo facciamo per lui. Siamo anzitutto delle religiose, non assistenti sociali, insegnanti, infermiere o dottoresse; siamo delle suore, delle religiose che servono Gesù nei poveri. Lui curiamo, a lui diamo da mangiare, lui vestiamo, visitiamo e confortiamo nei poveri, nei derelitti, nei malati, negli orfani e nei moribondi. Tutto quello che facciamo è per lui. La nostra vita non ha altra ragione o motivazione». Qual è la vera motivazione della nostra consacrazione? Come la viviamo nel quotidiano? I fondamenti della nostra obbedienza sono l’amore filiale, l’ascolto, la fiducia? O ce ne solo altri? Quali sono gli ostacoli per vivere in questa dimensione dell’obbedienza?