Le Malattie Cardiovascolari
Cosa sono?
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Sono malattie che colpiscono il sistema cardiocircolatorio, nel 45% dei casi provocano la morte.
Si manifesta soprattutto negli uomini in età
compresa fra i 50 e i 55 anni.
Nel mondo ogni anno muoiono circa 16 milioni
di persone e sebbene gli uomini siano a più alto
rischio di malattia cardiovascolare, la
popolazione femminile è più ampia e quindi i
numeri della mortalità femminile sono maggiori.
Aneurisma celebrale
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Con il termine di aneurisma cerebrale si indica
una dilatazione patologica, simile a una sacca, di
un vaso arterioso presente nel cervello. La
presenza di questa piccola protuberanza è assai
pericolosa, perché potrebbe rompersi e causare
un‘emorragia cerebrale, dagli esiti drammatici
per il paziente.
Sintomi
I sintomi di questa malattia, in caso di rottura di
un aneurisma, sono immediati e il più rivelativo
è la cefalea.
Per cefalea o detto anche mal di testa si intende
il dolore provato in qualsiasi parte della testa o
del collo
E’ caratterizzato dalla copresenza di ulteriori
segni: disturbi visivi, nausea e vomito, perdita di
coscienza ecc. L'aneurisma cerebrale è sempre
da considerare una condizione di estrema
emergenza.
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Terapia per la cura
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Quando un aneurisma cerebrale si rompe, la
situazione è critica e il paziente richiede
assistenza medica e un intervento chirurgico
immediato.
Le stesse cure, prestate a questi individui,
possono essere riservate anche a coloro che
hanno aneurismi prossimi alla rottura.Tuttavia,
in tali frangenti, la situazione va valutata caso
per caso: se il rischio di emorragia è elevato
allora si interviene, altrimenti ci si limita
all'osservazione periodica e al controllo dei
sintomi e delle situazioni predisponenti.
La chirurgia :
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degli aneurismi cerebrali richiede un'attenta valutazione
multifattoriale, che soltanto in centri di elevata esperienza,
dotati di tutte le risorse tecnologiche e delle possibili
alternative terapeutiche, può essere effettuata
mantenendo i rischi entro limiti accettabili. In sintesi il
paziente con aneurisma cerebrale dovrebbe poter essere
trattato alternativamente dal neurochirurgo vascolare o
dal neurochirurgo endovascolare/neuroradiologo
interventista con rischi equivalenti. I fattori da valutare ai
fini del trattamento sono le condizioni cliniche del
paziente (scala HH), il tempo trascorso dalla rottura
dell'aneurisma, la conformazione anatomica
dell'aneurisma, la presenza di complicanze (edema
cerebrale, vasospasmo,idrocefalo). Di questi, la presenza di
ematoma cerebrale con effetto massa, la sede anatomica e
la conformazione dell'aneurisma stesso sono tra i fattori
più rilevanti nella scelta del trattamento chirurgico.
Interventi chirurgici
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Approccio endovascolare (coiling): oramai è
sempre più considerato come l’opzione di primo
livello, visto gli ottimi risultati di trattamento
associati alla miniinvasività. Attraverso la via
dell'arteria femorale, tramite un microcatetere
si procede a riempire l’aneurisma rilasciando
"spirali" o “coil” di platino all’interno della sacca
o posizionando uno stent; questo favorirà
l'autotrombizzazione e l'aneurisma sarà così
obliterato e rinforzato senza pericolo di rottura.
Approccio chirurgico extravascolare (clipping): si
procede all'esclusione dell'aneurisma dal circolo
cerebrale mediante l'applicazione di una (o più)
"clip" sul colletto dell'aneurisma, ossia sulla
porzione di impianto dell'aneurisma sulla arteria
di origine.
Prevenzione
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Come per tutte le patologie, la prevenzione dei
fattori di rischio è fondamentale, soprattutto
quando si è a conoscenza di essere predisposti a
un aneurisma cerebrale, a un ictus ecc.
In questi frangenti, il consiglio più importante
che si possa dare è di adottare uno stile di vita
sano, quindi non fumare, non abusare di alcol,
non assumere droghe, mangiare sano, praticare
attività fisica anche moderata.
Se può risultare vitale seguire queste indicazioni
prima della comparsa di un aneurisma cerebrale,
lo è altrettanto dopo.