Prima parte - Facoltà di Economia

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Prima parte
1. Quale tra i seguenti individui può essere definito turista?
a. Un individuo che effettua uno spostamento di 10km dal suo luogo di
residenza abituale per recarsi a lavoro e vi fa ritorno nel corso della
stessa giornata;
b. Un individuo che effettua uno spostamento di 200km dal suo luogo
di residenza abituale per motivi diversi dal lavoro e vi fa ritorno dopo
una settimana;
c. Un individuo che effettua uno spostamento di 200km dal suo luogo di
residenza abituale per motivi diversi dal lavoro e vi fa nel corso della
stessa giornata;
d. Un individuo che effettua uno spostamento di 200km dal suo luogo di
residenza abituale per motivi di lavoro e vi fa ritorno dopo una
settimana.
Prima parte
2. Cosa si misura con le presenze turistiche annuali ?
a. Il numero di turisti che sono venuti in vacanza in una data
destinazione nell’arco di un anno;
b. Il numero di pernottamenti effettuati in una data
destinazione dall’insieme dei turisti che vi si sono recati
nell’arco di un anno;
c. Il numero di viaggi (via aerea, navale e terrestre) effettuati
verso una destinazione nell’arco di un anno;
d. Il numero di soggiorni effettuati dall’insieme dei turisti in
una data destinazione, nell’arco di un anno,
indipendentemente dalla durata dei soggiorni stessi.
Prima parte
3. Un individuo che si sposta, per motivi di svago, nella
sua regione, in un comune diverso da quello di
residenza, e pernotta gratis presso un parente è da
considerarsi:
a. Un escursionista, perché non pernotta in strutture
turistiche ricettive;
b. Né un turista, né un escursionista, perché non si sposta
dalla sua regione di residenza;
c. Un turista domestico;
d. Un turista in entrata.
Prima parte
4. Il turismo interno comprende:
a.Il turismo in entrata e il turismo in uscita;
b.Il turismo domestico e il turismo in uscita;
c. Il turismo domestico e il turismo in entrata;
d.Il turismo internazionale e il turismo nazionale.
Prima parte
5. Quando, il ciclo di vita di un prodotto turistico tende al
declino?
a. Quando, al termine della stagione turistica, gli operatori
che fornivano servizi per quella tipologia di prodotto
turistico chiudono l’attività per riposo stagionale;
b. Quando si è fruito di un dato prodotto turistico ed è ora di
rientrare a casa;
c. Quando, per effetto della concorrenza, si è costretti ad
abbassare il prezzo di quel tipo di prodotto;
d. Quando la domanda di quel tipo di prodotto comincia a
calare significativamente.
Prima parte
6. Secondo l’approccio da domanda, il turismo è
identificato come:
a. La domanda di risorse naturali e storico-artistiche
espressa dai turisti;
b.La domanda di beni di mercato espressa dai turisti;
c. L’insieme di attività che concorrono, totalmente o
parzialmente, alla produzione di beni turistici;
d.L’insieme dei beni e servizi consumati dal
consumatore turista.
Prima parte
7. Secondo l’approccio da offerta, il turismo è
identificato come:
a.L’offerta di culturale destinata ai turisti;
b.L’offerta di beni di mercato destinata ai turisti;
c. L’insieme di attività che concorrono, totalmente
o parzialmente, alla produzione di beni turistici;
d.L’insieme dei beni e servizi consumati dal
consumatore turista.
Prima parte
8. Per propensione a fare turismo si intende:
a. La parte del suo reddito che un consumatore destina
al consumo;
b.La parte del suo reddito che un consumatore destina
al risparmio;
c. La parte del suo reddito che un consumatore destina
al turismo;
d.La parte del suo reddito che un consumatore destina
alle attività del tempo libero.
Prima parte
9. Secondo l’ipotesi di omogeneità dei beni:
a. Ogni bene può essere sostituito da altri beni,
indipendentemente dalle caratteristiche che
possiede;
b.Ogni bene è definito dalle caratteristiche che
possiede;
c. Le scelte di un soggetto non dipendono dai beni
consumati da altri soggetti;
d.Una quantità maggiore di un bene fornisce una
maggiore utilità.
Prima parte
10.La domanda totale di un determinato bene
può essere ottenuta come somma
orizzontale delle domande individuali se vale
l’ipotesi di:
a.Indipendenza dei soggetti;
b.Omogeneità dei beni;
c. Razionalità;
d.Utilità marginale decrescente.
Prima parte
11.Per effetto reddito si intende:
a. L’impatto di una variazione di reddito sulla domanda
del consumatore;
b.La tendenza a sostituire i beni il cui prezzo aumenta
con beni il cui prezzo rimane invariato;
c. La tendenza a consumare quantità maggiori dei beni il
cui prezzo diminuisce;
d.L’impatto sul consumo di un bene di variazioni di
reddito reale derivanti da aumenti o diminuzioni del
prezzo del bene stesso.
Prima parte
12.Si parla di esternalità quando:
a.Costi e benefici privati coincidono con costi e
benefici sociali;
b.L’attività di un soggetto ha effetti indesiderati e
non-compesati su altri soggetti;
c. Non è possibile escludere dei soggetti dal
godimento di un beneficio;
d.Le attività dei soggetti sono indipendenti tra loro.
Prima parte
13. Per non rivalità nel consumo si intende:
a. Che il consumo da parte di un soggetto non riduce la
quantità del bene pubblico a disposizine degli altri
soggetti;
b. Che una variabile economica ha un effetto su un’altra
variabile economica senza che tale effetto passi per il
mercato;
c. Che non è possibile escludere parte dei consumatori dai
benefici di un bene pubblico;
d. Che il consumo da parte di un individuo ha effetti sul
consumo da parte di altri individui.
Prima parte
14.Il valore d’uso di una risorsa è rappresentato:
a. L’area demarcata dal vincolo di bilancio del
consumatore;
b.Il prodotto tra il prezzo del bene e la quantità
consumata;
c. L’area sotto la curva di domanda sino alla quantità
consumata, nota come surplus totale del
consumatore;
d.L’area sotto la curva di offerta sino alla quantità di
equilibrio.
Prima parte
15.Attraverso il metodo del costo del viaggio:
a. Si stima il valore di scambio di un bene di mercato
tramite il prezzo del trasporto;
b.Si stima il valore d’uso di una risorsa attraverso
l’effetto che essa produce sul prezzo degli immobili
che si trovano in prossimità della risorsa stessa;
c. Si stima la quantità prodotta di un bene pubblico;
d.Si stima il valore d’uso di una risorsa ceduta a prezzo
nullo utilizzando il fatto che il consumatore sostiene
dei costi per visitarla.
Seconda parte
UTILIZZO DELLE RISORSE
naturali, storiche, culturali, di
divertimento
+
SERVIZI E STRUTTURE
=
PRODOTTI TURISTICI
+
PREZZO + DISTRIBUZIONE + COMUNICAZIONE
=
OFFERTA TURISTICA
Seconda parte
• La scelta ottima del consumatore
q2
y/p2
q2*
q1*
y/p1
q1
Seconda parte
Fig. 4.1
Risorse naturali o
culturali di interesse
turistico
Produzione di beni e
servizi turistici
(-)
(-)
Ambiente locale
Consumi turistici
Esternalità positive
(+) o negative (-)
(+/-)
(+/-)
Economia locale
Società locale
Seconda parte
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