Associazione Musicale
Ci sono stagioni nella storia sociale italiana destinate a restare nel cuore anche di chi non le ha
conosciute. Una di queste è di certo quel lungo periodo che è racchiuso fra gli anni Sessanta e
Settanta. Anni in cui l'Italia si è resa conto di potercela fare, di aver chiuso i conti con un duro
dopoguerra e iniziava a guardare avanti, sulle note di una musica che segnava il distacco dalla
melodia degli anni Quaranta e Cinquanta e l'arrivo dei ritmi del rock.
È in quel periodo che il boom economico arriva anche in Abruzzo, sotto diverse forme. Arriva
con i primi insediamenti industriali, con lo sviluppo del commercio, con la trasformazione
dell'agricoltura. Ma arriva anche a bordo delle automobili che trasportavano i turisti provenienti
da Roma, da Napoli, dalle grandi città del nord. Quei turisti sceglievano le città gentili della
costa e i centri di montagna, dove poter trascorrere lunghissimi periodi di vacanza in un
ambiente sano, a contatto con la natura. Anni che hanno segnato anche una svolta culturale
per gli abruzzesi, che proprio sulle note delle canzoni passate alla storia, sono entrati in
contatto con famiglie che vivevano un quotidiano del tutto diverso dal loro, spesso in grandi
città, e dunque con una mentalità completamente diversa da quella abruzzese, legata alla
tradizione ed alla famiglia contadina. Il turismo, che in quegli anni ha mosso i primi passi da
«industria», ha avuto un ruolo decisivo nella crescita culturale dell'intera regione. E in questo
contesto un ruolo di traino fu anche quello di Francavilla al Mare, una delle prime città a
scegliere di investire sul turismo, e che ha saputo confermare, seppur con alti e bassi, questa
vocazione. Per questo l'iniziativa pensata dall'associazione Blu Bar è un appuntamento da non
perdere. Ascoltare quelle canzoni nel suggestivo contesto di Francavilla consente di assaggiare
di nuovo quel clima magico. Oggi l'Abruzzo è cambiato, e di pari passo è cambiato il mondo del
turismo. Oggi i «villeggianti» arrivano a bordo di aerei low-cost, parlano diverse lingue,
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appartengono a generazioni diverse. Ma far rivivere anche loro gli anni ruggenti della musica
italiana e straniera è un modo anche per lasciare un buon ricordo nei loro cuori, e invitarli a
tornare il prossimo anno.
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