Diapositiva 1

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Interventi assistenziali alla persona con
ictus
 L’ictus è la terza causa di morte in Italia dopo le
malattie cardio-vascolari e le neoplasie, ma
rappresenta la principale causa di invalidità.
 Il cervello per funzionare normalmente deve ricevere
un apporto di sangue ossigenato, quindi se si riduce
tale apporto o se si arresta, il cervello andrà in
sofferenza fino alla morte cellulare.
 Tuttavia un apporto ridotto di ossigeno consente al
cervello di rimanere vitale per un periodo di tempo.
Dr.ssa Giovanna Sardella
Interventi assistenziali alla persona con
ictus
 I fattori di rischio per l’insorgenza dell’ictus sono:
1) L’età (non modificabile)
2) La pressione arteriosa elevata
3) Il diabete
4) L’obesità
5) Le dislipidemie (colesterolo e trigliceridi elevati)
6) Abitudini di vita sbagliate (fumo-eccessivo consumo
di cibi grassi - alcool - ridotta attività fisica)
Dr.ssa Giovanna Sardella
Interventi assistenziali alla persona con
ictus
Cosa deve fare l’OSS? Educazione sanitaria
a. Controllo della pressione arteriosa
b. Controllo dei valori glicemici
c. Dieta ipocalorica ed ipolipidica
d. Attività sportiva
Dr.ssa Giovanna Sardella
Interventi assistenziali alla persona con
ictus
Come riconoscere i sintomi premonitori
Paresi degli arti da un lato (può essere interessato
anche un solo arto)
Disturbo della parola
Sdoppiamento delle immagini
Nausea
Barcollamento o sonnolenza
Cedimento improvviso delle gambe con caduta a terra
(senza perdita di coscienza)
Perdita improvvisa della vista in un occhio
Dr.ssa Giovanna Sardella
Interventi assistenziali alla persona con
ictus
Cosa fare?
Contattare il medico immediatamente
b. Supportare il paziente in ogni suo bisogno
c. Sostenerlo per evitare che cada
d. Rilevare la pressione arteriosa
e. Rilevare il dato glicemico
a.
Dr.ssa Giovanna Sardella
Interventi assistenziali alla persona con
ictus
Differenza fra T.I.A. e ICTUS
Il primo sta ad indicare “transient ischemic attack”,
ovvero, in italiano, attacco ischemico transitorio.
I disturbi sono di durata inferiore alle 24 ore.
Il secondo, in inglese “stroke”, sta ad indicare un
accidente cerebro-vascolare che determina un
disturbo neurologico di durata superiore alle 24 ore e
che è conseguenza di un danneggiamento di un’arteria
o, invece, di un embolo o di un trombo.
Dr.ssa Giovanna Sardella
Interventi assistenziali alla persona con
ictus
 Appare evidente come le ischemie transitorie possono
essere un primo segnale di eventi più seri e con
gestione ad elevato impegno sanitario.
 Quando il paziente ha un ictus deve essere
ospedalizzato, il suo recupero varia in relazione al
primo intervento e a quanto tessuto cerebrale sia stato
danneggiato.
Dr.ssa Giovanna Sardella
Interventi assistenziali alla persona con
ictus
Interventi dell’OSS
1) Provvedere all’igiene della persona
2) Provvedere al cambio della biancheria del letto
3) Eseguire un’accurata igiene del cavo orale
4) Mobilizzare il paziente ogni due ore
5) Sostenerlo in tutte le attività quotidiane
Dr.ssa Giovanna Sardella
Interventi assistenziali alla persona con
ictus
Concludendo possiamo affrontare questa problematica
su due fronti diversi:
Primo
riconoscere precocemente i segni ed i
sintomi che il paziente presenta se, ad esempio, è
ospite in una R.S.U. o è già ospedalizzato
Secondo
assisterlo in ogni attività che riguardi
l’igiene della persona
Terzo
affiancare l’infermiere in ogni procedura che
effettua
Dr.ssa Giovanna Sardella
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