Lutero e lo sviluppo della Riforma in Europa La religiosità dell’autunno del medioevo L’onda lunga del Grande SCisma L’organizzazione delle chiese locali nelle mani di pochi e impreparati uomini La vita del clero è spesso condizionata da interessi particolari e non sempre legittimi Crescono i casi di corruzione all’interno del clero L’autorità del pontefice è percepita sempre più lontana in tante zone della cristianità Le premesse della riforma Germania seconda metà del XV secolo: crescono le pestilenze e parallelamente cresce una religiosità carica di angosce e di attese. Aumenta l’auspicio del ritorno di una chiesa fedele ai modelli evangelici. Le indulgenze Cresce la pratica delle indulgenze. Si cerca di convertire in un obolo pecuniario la pratica di una penitenza in favore della propria anima o in favore di quella di un defunto. La figura di Martin Lutero Nasce nel 1483 in Germania da una famiglia borghese e dalla religiosità intensa. Nel 1505 entra nel noviziato agostiniano di Erfurt, per assolvere ad un voto pronunciato mentre si trovava nel bel mezzo di una tempesta. Nel 1513 diventa docente presso l’Università di Wittemberg I capisaldi del pensiero di Lutero. Il pensiero di Lutero è inizialmente tormentato dalla paura della dannazione eterna. Dopo aver riflettuto sopra un passo dell’Epistola di San Paolo ai Romani (“il giusto vivrà della fede”), Lutero si convince del fatto che possa bastare la fede per salvarsi. Nel consegue… Nessuna opera, per quanto buona, potrà salvare l’anima…nemmeno le indulgenze. Usi e abusi dell’indulgenza L’indulgenza diventa sempre più un modo per fare cassa. Nel 1514 il già vescovo di Magdeburgo Alberto Hohenzollern intende prendere possesso anche della diocesi di Magonza. Per facilitare la sua ambizione decide di “fare una offerta” al papa che stava costruendo la nuova basilica di San Pietro. Chiede un prestito di 21000 ducati ai Fugger che restituisce dietro una massiccia vendita di indulgenze. La reazione di Lutero Lutero rimane scandalizzato dalla pratica delle indulgenze. Il 31 ottobre 1517 formula 95 tesi sull’efficacia delle indulgenze. “Sbagliano pertanto quei predicatori d'indulgenze, i quali dicono che per le indulgenze papali l'uomo è sciolto e salvato da ogni pena.” […] “Se mai può essere concessa ad alcuno la completa remissione di tutte le pene, è certo che essa può esser data solo ai perfettissimi, cioè a pochissimi.” […] Si deve insegnare ai cristiani che il papa, come deve, vorrebbe, anche a costo di vendere - se fosse necessario - la basilica di S. Pietro, dare dei propri soldi a molti di quelli ai quali alcuni predicatori di indulgenze Le tesi si diffondono Nel 1455 viene inventata la stampa a caratteri mobili. Le Tesi di Lutero colpiscono la coscienza di molti cristiani. Le 95 Tesi di Lutero iniziano a diffondersi per mezzo della stampa. La lenta elaborazione del problema a Roma Tra i primi a rendersi conto del problema sollevato da Lutero è Carlo V: il monaco agostiniano sta portando la divisione tra i tedeschi! Solo nel 1520 papa Leone X con la bolla Exsurge Domine condanna il pensiero di Lutero come eretico. Si crea una vera e propria frattura con Roma. Tra il 1517 e il 1520 Lutero scrive tre opere fondamentali per il suo pensiero: Appello alla nobiltà cristiana della nazione tedesca; La cattività babilonese della Chiesa; Della libertà del cristiano; In queste opere si accusa il Papa di non essere interprete infallibile delle Scritture e che non c’è differenza tra clero e laici nella chiesa di Dio. Un primo confronto: la dieta di Worms del 1521 Il primo ad accorgersi del valore del pensiero di Lutero è Carlo V che nel 1521 convoca Lutero di fronte ai principi elettori. Lutero conferma le sue idee! Lutero viene riconosciuto come eretico. Scaduto il salvacondotto chiunque più catturarlo e condannarlo al rogo. Federico di Sassonia e Lutero Dopo l’Editto di Worms Federico III duca di Sassonia cattura Lutero. Tuttavia scopo dell’azione del duca di Sassonia non è condannare Lutero, bensì difenderlo. Perché? Una risposta all’appello alla nobiltà cristiana tedesca… Dal castello di Warburg Lutero inizia a scrivere testi che… Permettono alla nobiltà tedesca di trovare una scusa per ribellarsi all’imperatore. Sembrano giustificare i piccoli nobili cavalieri nel esercizio delle loro prevaricazioni contro conventi e monasteri. Inducono i contadini a sperare in condizioni di vita più dignitose. Le guerre contadine Nel 1525 si diffonde l’idea della necessità di una lotta ai privilegi. Thomas Müntzer si mette alla guida di una armata di contadini che si ribellano all’ordine costituito. Lutero di dissocia dalle insurrezioni. Nel 1525 approva l’annientamento nel sangue della ribellione contadina (battaglia di Frankenhausen) Le ribellioni dei cavalieri 1522: bande alla guida di von Hutten e di von Sickingen con la scusa della predicazione luterana pretendono di impadronirsi delle terre del vescovo di Treviri. Le posizioni si radicalizzano Mentre Lutero è a Warburg i suoi colleghi in Università Filippo Melantone e Andrea Carlostadio imprimono una sterzata radicale al pensiero di Lutero. Si invitano i monaci e i frati a uscire dai conventi. Si abolisce la messa domenicale L’alleanza con i principi 1525: Federico di Sassonia istituisce dei predicatori autorizzati che invia per la Sassonia. Il principe e alcune città libere si rifiutano di applicare le direttive dell’editto di Worms 1526: prima dieta di Spira. I principi applicheranno l’editto “per quanto sarà possibile”. 1529: Seconda dieta di Spira. I luterani protestano che per quanto riguarda gli affari di Dio ognuno deve attenersi alla propria coscienza.