Questo film mi è piaciuto molto

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Modello 1
Questo film mi è piaciuto molto. E’ vero che magari non è proprio del genere che piace a
me, però devo dire che è ben fatto, interessante e a volte anche emozionante. La storia è
ben raccontata e spiega in modo chiaro e storicamente corretto gli avvenimenti legati
all’azione di Lutero; tra l’altro il regista è imparziale e ci mostra ciò che avviene senza
prendere posizione.
I momenti più emozionanti del film mi sono sembrati il finale, quando i principi tedeschi
di fronte all’imperatore rivendicano coraggiosamente la libertà di culto, la minacciosa
predicazione del monaco cattolico che arriva a bruciarsi la mano e le drammatiche scene
della rivolta dei contadini. Nessun momento del film mi è sembrato noioso. Gli attori
sono senz’altro all’altezza del loro compito: straordinario Joseph Fiennes nei panni del
protagonista, del quale è riuscito a riprodurre benissimo gesti ed espressioni; bravissimi
anche gli attori che hanno interpretato il papa e l’imperatore , mentre il vecchio Peter
Ustinov nella parte di Federico di Sassonia mi è sembrato eccessivamente comico.
Bravissima anche l’attrice che interpreta la moglie di Lutero, assai espressiva ed efficace.
Gli effetti speciali, anche se non erano poi molti, sono certamente ben fatti. Quanto alla
musica, ho apprezzato i meravigliosi e suggestivi brani composti per il film da un
musicista contemporaneo, mentre i canti religiosi si sono rivelati forse un po’ troppo
noiosi. Insomma, un film da vedere e da gustare, e certamente da proporre a dei ragazzi
di scuola media, perché comprendano meglio le vicende della riforma protestante.
Modello 2
Che pizza! Un film inguardabile e insopportabile! Eppure a me piacciono i film storici,
ma questo proprio non lo reggevo. La storia è poco originale, raccontata male e in modo
banale. Dal punto di vista storico ci sono molte scene inventate (tra tutte l’intervento di
Lutero per fermare la rivolta dei contadini) e il personaggio di Lutero non corrisponde
alla realtà, non tanto per l’aspetto fisico, ma soprattutto perché appare come un campione
della libertà, mentre i suoi avversari (dal papa ai cardinali) sono descritti in modo
eccessivamente negativo. Insomma un film davvero di parte e per niente imparziale!
Pochi i momenti che mi hanno emozionato: se proprio devo pronunciarmi, scelgo
l’incontro di Worms, nel quale Lutero si trova in una difficile situazione. Particolarmente
ridicole, perché girate male, mi sono sembrate le scene della rivolta dei contadini (quanta
inutile insistenza sui cadaveri!) e quella in cui il predicatore cattolico si brucia la mano
per terrorizzare il popolo. Gli attori li ho trovati quasi tutti penosi. L’unico che si salva è
il vecchio Peter Ustinov, che almeno mette un po’ di ironia nel personaggio di Federico.
Statico e poco espressivo il Lutero di Joseph Fiennes, addirittura inguardabile l’attrice
che interpreta Caterina (sembrava un personaggio di “Amici”!).
Gli effetti speciali non erano granché, ma non è che questo fosse così importante.
Terribili le musiche contemporanee, un po’ meno noiosi i canti religiosi. Insomma, un
film che certamente è bene non proiettare a una classe di scuola media. E il finale? In
sovrimpressione appaiono alcune frasi in cui si esalta l’incontro di Augusta del 1530
come il momento in cui finalmente trionfa la libertà di culto. Purtroppo, a partire da
quegli anni cattolici e protestanti non faranno altro che ammazzarsi in una serie infinita
di guerre, organizzate per far trionfare in modo violento la propria dottrina religiosa.
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