ATTENZIONE
Conoscere i suoi meccanismi
DI CHE COSA
PARLEREMO...
Cos’è l’attenzione, dove si trovano i suoi
correlati neurali?
 I Modelli teorici dell’attenzione.
 Disturbi neurologici e neuropsicologici
dell’attenzione: come si valutano?
o Il neglect: un disturbo dell’attenzione selettiva
spaziale

CHE COS’È L’ATTENZIONE?

L’attenzione è una FUNZIONE COGNITIVA SUPERIORE.
• MEMORIA
•PERCEZIONE
• LINGUAGGIO
• MEMORIA
• FUNZIONI ESECUTIVE
CHE COS’È L’ATTENZIONE?
L’attenzione, a prima vista può essere
associata ad altri processi cognitivi ma ad
un’analisi più approfondita è chiaro che
coinvolge qualcosa di più che la
sensazione e la percezione, sebbene
interagisca con queste facoltà.
L’attenzione può essere infatti indirizzata
non solo verso oggetti esterni ma anche a
processi mentali come quando pensiamo a
qualche ricordo o facciamo calcoli a mente.
DOV’È L’ATTENZIONE?
Lobo
Frontale
CHE COS’È L’ATTENZIONE?
L’attenzione è “ il prendere possesso da parte della
mente, in chiara e vivida forma, di uno dei tanti
oggetti o delle numerose sequenze di pensieri possibili.
Essa comporta il ritrarsi della mente da alcune cose
per poter operare su altre con grande efficienza”
William James
Possiamo controllare il fuoco attenzionale (attenzione volontaria)
 Incapacità della mente di prestare attenzione a più oggetti
simultaneamente (selettività)
 Capacità attentive limitate

Capacità di selezionare dall’ambiente
esterno/interno informazioni rilevanti ed inibire
gli eventuali distrattori.
Possiamo riconoscere due diversi tipi di attenzione con
proprietà e substrati neurali diversi
 Attenzione volontaria o endogena:


Attenzione automatica o esogena:


Capacità di spostare volontariamente l’attenzione su qualcosa
Un evento esterno cattura la nostra attenzione
Covert attention:

L’attenzione opera senza interventi esterni (una persona può
spostare l’attenzione verso un certo oggetto o una
localizzazione spaziale senza muovere gli occhi)


“uno può volontariamente, senza muovere gli occhi, concentrare
l’attenzione su una sensazione proveniente da una parte periferica
del sistema nervoso e allo stesso tempo escludere l’attenzione da
tutte le altre parti” (Helmhotz)
Overt attention:

L’attenzione agisce con interventi esterni (ad es. movimenti
oculari)
COME SI SVILUPPA L’ATTENZIONE?
Secondo i primi teorici, prima si sviluppa
l’attenzione automatica. Solo dopo i 7 anni (lobi
frontali più maturi), allora attenzione volontaria.
In contrasto, altri torici concludono che a cambiare
non è la funzione in sé, ma il livello di sviluppo
cognitivo.
MODELLI TEORICI DELL’ATTENZIONE
 Cocktail
party effect (1953)
 Teorie
della selezione precoce vs
tardiva
 Attenzione come processo a
capacità limitata.
 Modello
(1994)
di VanZomeren e Brouwer