Studio dei software esistenti per
aiutare le persona con disturbi
dell’ apprendimento
( esempio dislessia, disgrafia, disturbi specifici
di apprendimento )
Dati statistici sulla diffusione negli Stati Uniti
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Per capire l’ impatto che i problemi di dislessia hanno sui bambini e sugli adolescenti può
essere utile dare un’occhiata alle statistiche di diffusione:
Circa 1.5 milioni di ragazzi ricevono aiuti educativi a causa di disabilità di apprendimento, di
questi la maggioranza presenta difficoltà di lettura.( Fonte 24th rapporto annuale al
Congresso sul miglioramento dell’ insegnamento in caso di disabilità del 2002 )
Il 44 % dei genitori che ha notato segnali di disabilità ha lasciato passare un anno prima di
rendersi conto appieno del problema.
L’ abbandono scolastico alle scuole superiori e’ del 27 % in soggetti con disabilità contro
una media nazionale dell’ 11%.
Cos’ e’ una disabilità, una breve panoramica
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Una disabilita’ di apprendimento coinvolge il modo in cui un bambino di
intelligenza media o superiore alla media riceve, elabora o esprime le
informazioni,e dura per tutta la vita. Ha effetti sulle capacita base di
lettura, scrittura o matematiche.
Il Coordinated Campaign for Learning Disabilities ( CCLD ), una
cooperativa di organizzazioni nazionali che si occupano di questo
problema, le definisce come “ un disordine neurobiologico per il quale il
cervello di una persona lavora o è strutturato in modo differente”
Possono essere ereditarie
Sono frequenti tra le femmine come tra i maschi
Non si “guarisce” ma con gli opportuni supporti ed interventi i ragazzi
con difficoltà di apprendimento possono avere successo nella vita e
nell’ apprendimento come gli altri.
Come accorgersene
La maggior parte dei bambini può avere problemi a scuola in una materia specifica o relativi
a specifiche modalità di insegnamento. A volte le disabilità di apprendimento sono confuse
con mancanza di motivazione, immaturità o problemi comportamentali.

A cosa prestare attenzione
Prima infanzia fino all’ inizio della scuola:
inizia a parlare più lentamente
rispetto agli altri bambini
ha difficoltà a trovare la parola giusta durante i discorsi
ha difficolta’ di
categorizzazione delle parole
ha difficoltà con le rime
ha difficoltà ad imparare l’ alfabeto, i giorni della settimana, i colori, le forme e i
numeri
si distrae facilmente

Scuola primaria
ha difficoltà ad imparare i collegamenti tra lettere e suoni
fa frequenti errori nellla sillabazione
èlento nell’ acquiusireabilità nuove
Cosa “non è “ una disabilità di apprendimento

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Non è il disordine dell’ attenzione, come
il ADHD
Non sono ritardi mentali, autismo,
problemi visivi ed uditivi
Non sono cauusati da carenze di
opportunintà educative, come frequenti
cambi di scuola o carenze di istruzioni
nelle capacità di base.
.
•
Definizione del problema e ultimi studi genetici
•
Modo in cui la famiglia affronta il problema,
modalita’ e
•
sostegni
•
Problematiche scolastiche, stereotipi,
stigmatizzazione e labelling
•
Contrapposizione sostenitori software e sostenitori
esercizio di scrittura a mano.
•
Controllo dei software esistenti in altri paesi sensibili
al problema
•
Controllo dei software esistenti in lingua italiana
•
Evidenziazione delle possibili aree necessitanti nuovi
e/o migliori prodotti

Possibile creazione nuovo sito web con
riepilogo risultati ed indicazioni utili per
ragazzi, genitori ed insegnanti
Definizione del problema



La disgrafia è una difficoltà specifica di apprendimento
che riguarda la capacità di scrivere in modo corretto,
chiaro e scorrevole.
Attualmente, in Italia, circa il
5 % della popolazione
scolastica è colpito da questo disturbo, anche se mancano
ancora ricerche statistiche abbastanza ampie da fornire stime
certe.
In buona parte, del resto, il fenomeno resta sommerso, infatti,
mentre un bambino che legge male è ben presto affidato
all’ortofonista, ben poche persone si preoccupano delle difficoltà
di scrittura, per cui talvolta gli insegnanti stessi, in presenza di
scritture maldestre e poco leggibili, si limitano a commentare a
fondo pagina: “scrivi meglio”, “sii più ordinato”, come se si
trattasse soltanto di negligenza da parte dell’alunno.
Purtroppo è frequente che le difficoltà specifiche di apprendimento non vengano individuate
precocemente e il bambino è costretto così a vivere una serie di insuccessi a catena senza che
se ne riesca a comprendere il motivo. Quasi sempre i risultati insoddisfacenti in ambito scolastico
vengono attribuiti allo scarso impegno, al disinteresse verso le varie attività, alla distrazione e
così questi alunni, oltre a sostenere il peso della propria incapacità, se ne sentono anche
responsabili e colpevoli.
L’insuccesso prolungato genera scarsa autostima; dalla mancanza di fiducia nelle proprie
possibilità scaturisce un disagio psicologico che, nel tempo, può strutturarsi e dare origine ad
una elevata demotivazione all’apprendimento e a manifestazioni emotivo - affettive particolari
quali la forte inibizione, l’aggressività, gli atteggiamenti istrionici di disturbo alla classe e, in
alcuni casi, la depressione.
Il soggetto con disturbo di apprendimento vive quindi il proprio problema a tutto tondo e ne
rimane imprigionato fino a che non si fa chiarezza, fino a che non viene elaborata una diagnosi
accurata che permette finalmente di scoprire le carte.
Purtroppo è frequente che le difficoltà specifiche di apprendimento non vengano individuate
precocemente e il bambino è costretto così a vivere una serie di insuccessi a catena senza che
se ne riesca a comprendere il motivo. Quasi sempre i risultati insoddisfacenti in ambito scolastico
vengono attribuiti allo scarso impegno, al disinteresse verso le varie attività, alla distrazione e
così questi alunni, oltre a sostenere il peso della propria incapacità, se ne sentono anche
responsabili e colpevoli.
La disgrafia è una difficoltà di scrittura che riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici.
Il soggetto che presenta disgrafia scrive in modo molto irregolare, la sua mano scorre con fatica sul
piano di scrittura e l’impugnatura della penna è spesso scorretta.
La capacità di utilizzare lo spazio a disposizione è, solitamente, molto ridotta; il soggetto non
possiede adeguati reperi di riferimento, non rispetta i margini del foglio, lascia spazi irregolari tra i
grafemi e tra le parole,non segue la linea di scrittura e procede in “salita” o in “discesa” rispetto al
rigo.
La pressione della mano sul foglio non è adeguatamente regolata;talvolta è troppo forte e il segno
lascia un'impronta marcata anche nelle pagine seguenti del quaderno, talvolta è troppo debole e
svolazzante.
Sono frequenti le inversioni nella direzione del gesto che si evidenziano sia nell’esecuzione dei
singoli grafemi che nella scrittura autonoma, che a volte procede da destra verso sinistra.
Il soggetto disgrafico presenta difficoltà notevoli anche nella copia e nella produzione autonoma di
figure geometriche( tende a “stondare” gli angoli e a non chiudere le forme). Anche il livello di
sviluppo del disegno è spesso inadeguato all’età; la riproduzione di oggetti o la copia di immagini è
molto globale e i particolari risultano poco presenti.
La copia di parole e di frasi è scorretta; sono presenti inversioni nell'attività grafo-motoria ed errori
dovuti a scarsa coordinazione oculo-manuale.
La copia dalla lavagna è poi ancora più difficile, in quanto il soggetto deve portare avanti più
compiti contemporaneamente: distinzione della parola dallo sfondo, spostamento dello sguardo
dalla lavagna al foglio, riproduzione dei grafemi.
Le difficoltà aspecifiche di apprendimento si riferiscono ad una disabilità ad acquisire nuove conoscenze e
competenze, estesa a tutta l’esperienza scolastica e sottesa da varie cause. Secondo il DSM IV questa condizione è
definita come Disturbo di apprendimento non altrimenti specificato.
I disturbi specifici di apprendimento si verificano quando, a test standardizzati di lettura, scrittura e calcolo, il livello
risulta almeno due deviazioni standard inferiore ai risultati prevedibili secondo l’età cronologica del soggetto, le sue
competenze intellettive globali, misurate con test psicometrici standardizzati, e una adeguata esposizione culturaleeducativa. Tali disturbi (denominati dislessia, disortografia e disgrafia, discalculia) sono sottesi da specifiche
disfunzioni neuropsicologiche, isolate o combinate .
Nel DSM IV sono inquadrati nell'Asse I come Disturbi della Lettura, dell'Espressione Scritta e del Calcolo.
Nel corso di questi anni la diffusione degli strumenti informatici ha un po’ modificato la modalità di analisi di questi
bambini. Dalla semplice registrazione degli errori nello svolgimento di un compito scolastico, si è passati alla misura
delle componenti cognitive che sottendono una qualunque abilità scolastica. Si è passati cioè dalla analisi della
lettura, scrittura e calcolo, alla misura della memoria, dell’attenzione e delle abilità percettive.
I modelli
Proviamo ad immaginare le nostre funzione mentali utilizzando l’architettura di un computer, in termini di sistemi di
input, di output, memoria di massa, memoria cache, memoria flash, sistemi di elaborazione e comparazione etc.
Vediamo come le nostre abilità di apprendimento possano essere descritte e analizzate secondo un modello
modulare, isolando le diverse componenti e permettendone quindi una misura. Ognuno di questi oggetti svolge una
funzione specifica che può essere utilizzata dagli altri componenti del cervello. Il non funzionamento di un sistema
interrompe una linea di collaborazione. Tutti i sistemi che lavorano in sinergia con il modulo non funzionante
vengono compromessi. In tale logica si spiega perché lesioni non evidenziabili possano portare ad un nonfunzionamento esteso come avviene in alcune forme di disturbo dell’apprendimento non specifico. O anche aiutano
meglio a capire come si possano avere danni così isolati come in alcuni disturbi specifici di apprendimento. Non più
quindi solo l’analisi dell’errore nella prestazione o una analisi del risultato, ma la misura del funzionamento dei
diversi sistemi che concorrono all’apprendimento
Gli strumenti classici psicometrici utilizzati fino ad oggi nella diagnosi dei disturbi di apprendimento
si sono basati innanzi tutto sulla analisi dell’errore, ovvero della distanza esistente tra la prestazione
in esame e il comportamento medio della popolazione.
Per poter analizzare invece le componenti cognitive è necessario una analisi multi-fattoriale che isoli
le singoli componenti:
Lo schema semplificato mostra le diverse aree che dovrebbero essere oggetto di osservazione per
giungere ad una diagnosi adeguata a sostenere un intervento riabilitativo. Infatti la semplice
esposizione ad un compito e la sua reiterazione sono una modalità di apprendimento utile solo se i
sistemi cognitivi che sostengono quelle funzioni sono integri. In caso di danno ad una delle funzioni,
il sottoporre il bambino ad una ripetizione del compito non produce altro che la riproduzione
dell’errore. L’intervento allora sarà orientato ad utilizzare le funzioni residue meglio strutturate per
sostenere e compensare quella che risulta non efficiente. Isolare il comportamento che sta alla base
del disturbo permette inoltre di mettere in atto quei sistemi di supporto esterno che aiutano il
bambino a non interrompere la sua crescita intellettiva. Un tipico esempio è la sintesi vocale
utilizzata in alcune forme gravi di dislessia. Per ragazzi grandi dislessici è l’unico modo che hanno di
poter studiare, affrancandosi dal lettore umano. Il correttore ortografico presente nei sistemi di
video scrittura, alleggerisce il carico di controllo permettendo al bambino di concentrarsi di più sul
contenuto.
Gli strumenti diagnostici
Attualmente sono in uso una serie di batterie tese a descrivere il funzionamento di un bambino in diversi
ambiti. Sono tutte prove con una ampia popolazione di riferimento e di facile reperibilità. Non richiedono
particolare materiale per essere eseguite e i punteggi sono espressi in misure ponderate e quindi
comparabili, entro certi limiti, tra di loro.
Possono essere classificate in:
a) Valutazione dell’intelligenza generale test psicometrici (WPPSI, WISC R, WAIS R; Scala Stanford Binet) ;
b) Valutazione del livello di apprendimento scolastico: Diverse prove tra cui le più diffuse sono le prove MT di
Cornoldi ed altre.
c) Valutazione di varie funzioni neuropsicologiche
per competenze percettive visuo-spaziali (Progressive Matrices di Raven 47 e 38; Street test, Orientamento di
linee di Benton) e visuo-motorie grafo-spaziali (test di Hilda Santucci e Bender Santucci, test di Frostig,
Figura complessa di Rey);
per abilità di memoria: uditiva (Span di cifre [digit span test], memoria di parole e di frasi[listening span
test]) e visiva (cubi di Corsi, Figura complessa di Rey, test di ritenzione visiva di Benton);
per capacità di attenzione (prova delle Campanelle, Trail Making Test, MFCPR, Stroop test, Continuous
Performance test o CPT);
per abilità motorie (Scala di Oseretzki; Movement ABC);
per dominanza laterale: prove di Zazzo, di Oldfield;
per competenze linguistiche; prove di fluenza verbale, token test, prove multidimensionali di vocabolario di
Boschi, Aprile, Scibetti 1990; (test TVL per valutazione del linguaggio, C.Cianchetti e GS Fancello
per capacità di pianificazione (Labirinti di Porteus, test di Elithorn, Torre di Londra, Winsconsin
Card Test).
d) Valutazione dell’organizzazione emotivo- relazionale.
Il protocollo utilizzato si può così schematizzare:
Valutazione QI non verbale con scala di Leiter-r
Valutazione del linguaggio sia nella componente in entrata che in uscita : PFLI, Frog Story,
parlato spontaneo in situazione conversazionale. Le registrazioni vengono poi analizzate con
l’ausilio di sistemi informatici che ne permettono sia una trascrizione in fonetico che la
valutazione secondo i criteri CHILDES.
Valutazione della lettura in forma tachistoscopica, in campo laterale e in testo lineare. (Sistema
informatico)
Valutazione della comprensione del testo (prove MT)
Prove percettive e discriminative uditive e visive
Prove di memoria (Batteria TEMA Erikson)
Il supporto informatico nella valutazione agisce sia nella fase di somministrazione che in quella di
analisi per quanto riguarda la valutazione della lettura e le prove percettive e discriminative. La
proposta a schermo delle prove visive e da supporto digitale per quelle uditive garantisce la
qualità della somministrazione e la stretta osservanza del setting. I risultati vengono registrati in
forma digitale per mettendo una analisi molto più dettagliata che non nelle modalità classiche.
Le dimensioni delle lettere non sono rispettate, la forma è irregolare, l'impostazione invertita, il gesto
è scarsamente fluido, i legami tra le lettere risultano scorretti. Tutto ciò rende spesso la scrittura
incomprensibile al soggetto stesso, il quale non può quindi neanche individuare e correggere
eventuali errori ortografici.
Anche il ritmo di scrittura risulta alterato; il soggetto scrive con velocità eccessiva o con estrema
lentezza, ma la sua mano esegue movimenti a “scatti”, senza armonia del gesto e con frequenti
interruzioni.
Principali elementi di riconoscimento:
- Posizione e prensione
- Orientamento nello spazio grafico
- Pressione sul foglio
- Direzione del gesto grafico
- Caratteristiche delle produzioni e riproduzioni grafiche
-Caratteristiche dell’esecuzione di copie
Dimensioni dei grafemi
- Unione dei grafemi
- Ritmo grafico
Abilità di base particolarmente compromesse:
- Difficoltà grafo-motorie
- Difficoltà di orientamento e integrazione spazio-temporale
- Difficoltà di coordinazione oculo-manuale e di coordinazione dinamica generale
- Dominanza laterale non adeguatamente acquisita
- Difficoltà nella discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale
Gli strumenti riabilitativi
In questo ambito le nuove tecnologie hanno dato un contributo notevole sia verso il supporto
educativo che riabilitativo.
Nella direzione del supporto educativo un notevole servizio viene svolto dalla Banca del
Software Didattico presso il CNR di Genova
(http://www.itd.ge.cnr.it/bsd/) che cura anche la costruzione di una scheda di supporto per
facilitare il reperimento del programma necessario.
In questa direzione bisogna però fare molta attenzione perché non tutti i programmi
rispettano dei criteri fondamentali per soggetti che hanno un disturbo.
I punti di analisi di un software utilizzabile in ambito educativo- riabilitativo sono:
Controllo della componente grafica; un eccesso di motivi grafici invece di indurre attenzione,
provocano distrazione e difficoltà di evidenziare l’obiettivo del lavoro.
Controllo della velocità di esecuzione: molti bambini hanno bisogno di tempi più lunghi e
hanno reazioni più lente di quelle solitamente presenti in molti giochi.
Adattabilità dei contenuti: non tutti i programmi permettono di intervenire sugli item che lo
compongono, per cui il lavoro risulta particolarmente rigido e quindi poco adatto ad un
training educativo.
I vantaggi sono invece la possibilità per il bambino di reiterare un compito senza ‘reazioni’ di
affaticamento da parte del computer; la precisione della somministrazione e la possibilità di
facilitare ed adattare il compito (variazione del font, sistemi a scelta multipla etc.). Inoltre per
l’educatore il vantaggio non indifferente di poter riciclare i compiti o modificarli senza molte
complessità.
Esistono sul mercato diversi prodotti destinati alla riabilitazione, ma solo pochi hanno un taglio veramente
riabilitativo e solitamente sono inseriti in un protocollo articolato. Nel mio laboratorio abbiamo sviluppato un
motore destinato allo sviluppo delle abilità di lettura completamente aperto, nel senso che le prove cui è
sottoposto il bambino vengono costruite dal terapeuta su misura del bambino, anche se ha a disposizione un
archivio da cui attingere e che condivide con altri operatori. Alcune volte il materiale viene dato a casa come
allenatore, riducendo il tempo di frequenza della nostra struttura da parte del bambino.
Il programma si chiama Reading Readiness ed è distribuito freeware. I diversi moduli che compongono il
programma accompagnano il bambino nella acquisizione della lettura e della scrittura; compito del tearapeuta è
di costruire delle unità che tengono conto della difficoltà del bambino e su queste intervengano.
Un bambino integro dal punto di vista cognitivo, non riceve nessun vantaggio dall’uso di questi programmi, in
quanto le sue strategie sono efficienti e possono lavorare quindi con qualunque metodologia.
Diversamente il bambino con un disturbo specifico cadrà tutte le volte che viene stressata la funzione che non è
efficiente.
Educare
Desidero segnalare ancora la Biblioteca del Software didattico, perché ritengo che sia la banca dati più
organizzata da questo punti di vista.
Sono presenti in Rete diverse risorse destinate alla scuola su server nazionali importanti come
Kataweb e Virgilio che hanno destinato specifiche aree alla scuola sia per la didattica normale che
per quella differenziata.
Sul piano educativo le nuove tecnologie hanno diverse opportunità:
come ausili sostitutivi nella disabilità : ad esempio nella disabilità motoria, nei deficit visivi e
uditivi.
Come allenatori o verificatori: in molti paesi si usano prove standardizzate di valutazione che
vengono proposte su supporto informatico, attivando o meno la autocorrezione.
Come sistemi di supporto allo studio: dizionari, enciclopedie e ricerche sulla rete su temi diversi.
Ne disturbi di apprendimento sono molto usate le possibilità di supporto alla competenza
ortografica (il famoso correttore ortografico), come facilitatori nelle disgrafie (dove ovviamente il
problema disgrafia viene annullato).
Potrei continuare sulle opportunità che offrono le nuove tecnologie informatiche ma credo che il
vero cambiamento avverrà quando non le chiameremo nuove tecnologie e le useremo come
attualmente usiamo la penna Bic ( la prima che ci ha liberato dal calamaio) o la penna
cancellabile.
La sfida di chi produce il software sarà invece sulla facilità di accesso, ancora complessa oggi per
i bambini.
Bibliografia in italiano
M. T.Bozzo, E. Pesenti, S. Siri, M. C. Usai, M. Zanobini, (2000), CEO
Classificazione degli errori ortografici, Erickson, Trento
P. E. Tressoldi, C. Cornoldi, (1991), Batteria per la valutazione della
scrittura e della competenza ortografica nella scuola dell'obbligo, O. S.,
Firenze
Inoltre
G. Sartori, R. Job e P. E. Tressoldi, (1995), Batteria per la valutazione
della dislessia e della disortografia evolutiva, O. S., Firenze
Elenco siti con indicazioni
software freeware
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www.psicopedagogika.it
www.ivana.it
www.qualisoft.org
Studio dei software e relativo
commento
Contatti con CNR Genova Sig.ra
Lucia Ferlina per poter visionare
la loro softwareteca
Confronto percezione del
problema con altre nazioni e
varie
modalita’ di affrontarlo
 .
Controllo software altri paesi,
eventuale partecipazione a Fiera
.
a Genova,
Ted on line, cioe’
tecnologie online. Specifica.
In novembre
.
Altra fiera specifica a
Duesseldorf in Ottobre
Acquisto libro in inglese specifico
online, cioe’ solo scaricabile
previo prepagamento
Lettura, traduzione ed
approfondimento della modalita’ di
download ed eventuale possibilita’ di
traduzione e diffusione in Italia.
02/05/2005
L'INFORMATICA E GLI STRUMENTI DI AIUTO PER LA LETTURA E
LA SCRITTURA di Dott.ssa Vittoria Stucci mailto:[email protected]
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Vogliamo dedicare quest'articolo alla descrizione di alcuni strumenti informatici che possono semplificare lo svolgimento dei compiti di lettura e
scrittura. Tipicamente difficoltà specifiche in queste aree si riscontrano nella “sindrome dislessica”. Non ci dilungheremo sulle premesse teoriche
relative a questa sindrome perché abbiamo già dedicato alcuni articoli a quest'argomento. Chi desidera visionarli può trovare tutti i titoli
nell'area DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) della sezione articoli del nostro sito alla pagina
http://www.leonardoausili.com/art_disappr.htm. In particolare, per una definizione della sindrome ed alcune premesse teoriche è possibile
leggere “Dislessia: una panoramica – alcune strategie” ( http://www.leonardoausili.com/archivio7.htm).
Prima di cominciare la descrizione di questi strumenti, riteniamo utile fare due precisazioni generali.
Anche se quest'articolo è stato realizzato pensando in particolare ad utenti dislessici, non riteniamo corretto focalizzare l'attenzione solo su
questa sindrome perché di fatto gli strumenti che descriveremo di seguito possono agevolare anche coloro che hanno gli stessi problemi
determinati da altre patologie (sensoriali o motorie). Spesso si commette l'errore di associare un particolare tipo di strumento ad una patologia:
ne sono un esempio le telefonate e le e-mail che spesso riceviamo in cui ci viene richiesto un ausilio per un generico utente dislessico senza
specificare quale tipo di problema si vuole affrontare (lettura, scrittura, calcolo, etc). Abbiamo più volte sottolineato anche nei precedenti
articoli che quando si pensa ad un ausilio, cioè uno strumento di aiuto, è fondamentale identificare il problema specifico dell'utente in relazione
ad un'attività che viene realizzata con difficoltà a causa di questo problema. Questi due aspetti sono entrambi fondamentali per la scelta dello
strumento. Ad esempio diverso sarà l'ausilio utile a due persone, entrambe con problemi visivi, se uno vuole leggere i suoi messaggi di posta
elettronica e l'altro invece desidera leggere dei classici della letteratura. Se due utenti hanno entrambi problemi nella scrittura, diverso sarà lo
strumento proposto a colui che vuole scrivere lunghi testi rispetto a quello consigliato ad un individuo che vuole scrivere brevi comunicazioni. I
problemi di lettura o di scrittura possono essere determinati dalla sindrome dislessica, così come da un deficit sensoriale o motorio.
Un secondo aspetto che riteniamo piuttosto importante riguarda la filosofia che in genere guida la scelta dell'ausilio: l'obiettivo è quello di
agevolare il più possibile l'utente nell'esecuzione di un compito. Ad esempio per un soggetto che commette molti errori ortografici è possibile
impostare il correttore automatico di Microsoft Word ed eventualmente personalizzarlo se si conoscono gli errori più frequenti (dal comando di
menu Strumenti, Opzioni Correzione Automatica). Lo scopo è quello di evitare che la persona debba concentrarsi sull'ortografia a discapito dei
contenuti. Qualcuno potrebbe obiettare che in questo modo l'individuo non viene aiutato a riconoscere i suoi errori per poi correggersi,
dimenticando che la finalità dello strumento non è quella di riabilitare una specifica funzione, bensì di agevolare l'utente a portare a termine
una determinata attività aggirando il problema.
E' quindi fondamentale avere sempre ben chiaro il motivo per cui si decide l'adozione di uno strumento.
Ausili per la lettura
Esistono alcuni software che consentono la rilettura di tutti i testi in formato digitale.
Questi programmi, denominati sintesi vocali, vocalizzano, rileggono i testi scritti. In commercio ne esistono
diversi tipi, così come è possibile trovare software freeware su internet.
Alcuni prodotti consentono la rilettura di testo contenuto nella loro finestra di programma ed hanno
l'aspetto di un normale applicativo di videoscrittura.
Ne sono un esempio C.A.R.L.O. II prodotto dalla cooperativa Anastasis. Altri programmi non si limitano a
vocalizzare il testo scritto in una particolare finestra di programma, ma rileggono i testi in tutti gli
applicativi. Ad esempio il software DocReader, prodotto da Technologie & Integratie (Be), vocalizza il testo
in tutti gli applicativi di Windows (presto lo farà anche C.A.R.L.O. II). Questo significa che è possibile
rileggere i testi che compaiono in ogni finestra di programma (file di testo, pagine internet, contenuto di
CD Rom come ad esempio enciclopedie multimediali, libri che si possono scaricare gratuitamente da
internet in formato digitale). Per un approfondimento sull'utilizzo del libro digitale è possibile leggere
l'articolo pubblicato alla pagina http://www.leonardoausili.com/archivio55.htmdel nostro sito dove
sono indicati anche una serie di siti internet dove è possibile prelevare dei libri in lingua italiana o straniera
(esistono ovviamente sintesi vocali che rileggono i testi anche in altre lingue). Molti libri che non hanno più
il vincolo del diritto d'autore sono infatti disponibili in rete.
Un'altra risorsa interessante è il Telebook. Questo servizio è stato reso possibile da una accordo tra
l'istituto Cavazza ed alcune case editrici che hanno messo a disposizione più di 3000 testi in formato
digitale. Per evitare abusi il servizio è stato reso disponibile solo a coloro che hanno una certificazione di
invalidità. Tutte le informazioni sono alla pagina http://www.cavazza.it/telebook/index.php3
Ci sembra inoltre importante segnalare, anche se molti saranno già al
corrente, che il Comitato dei Ministri per la Società dell'informazione ha
approvato alcuni progetti riguardanti il settore istruzione, tra cui la
sperimentazione in 150 scuole di 4 regioni italiane (Lombardia, Lazio,
Toscana e Puglia) dei libri in formato elettronico. Il progetto verrà
realizzato in collaborazione con IBM e Mondadori. E' possibile leggere il
comunicato stampa completo alla pagina
http://www.istruzione.it/prehome/comunicati/2005/0802bis.s
html
.
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Pensando in particolare ai Disturbi Specifici dell'Apprendimento, non tratteremo in quest'articolo strumenti
informatici finalizzati al recupero; abbiamo già descritto alcune attività realizzabili con l'ausilio del PC (in
particolare nella scuola primaria) in alcuni precedenti articoli (
http://www.leonardoausili.com/archivio30.htm,
http://www.leonardoausili.com/archivio31.htm,
http://www.leonardoausili.com/archivio11.htm). In particolare nell'articolo intitolato “L'utilizzo del
computer nei Disturbi Specifici dell'Apprendimento” vengono citati alcuni strumenti utili per il recupero ed
altri maggiormente finalizzati ad aggirare uno specifico problema. Quest'ultimo aspetto verrà ampliato nel
presente articolo. Ci concentreremo dunque sugli strumenti di aiuto che, in particolare nei DSA, facilitano
le operazioni di lettura e scrittura. Questi strumenti possono risultare utili per studenti che hanno necessità
di procedere nei loro apprendimenti scolastici e per adulti che intendono utilizzarli per effettuare attività
lavorative ed extralavorative.
Ausili informatici per la scrittura
In generale è possibile dire che l'utilizzo di una tastiera anche senza particolari adattamenti può essere di
aiuto ad un utenti che hanno difficoltà nella composizione delle parole: in questo caso è infatti necessario
riconoscere come corretta una lettera che si ha davanti agli occhi invece che rievocarla dalla memoria a
lungo termine. Diversi studi sperimentali sulla memoria hanno infatti evidenziato che i compiti di
riconoscimento implicano un minor dispendio di risorse attentive rispetto a quelli di rievocazione.
Eventualmente esistono anche delle tastiere semplificate che, avendo un numero di tasti minore rispetto
alla periferica standard, risultano meno confusive. In commercio ne esistono diversi modelli.
Ad esempio la tastiera Big Keys (versione LX) si presenta simile ad una tastiera standard, ma con i tasti di
dimensioni maggiori ed in numero ridotto. Simile è la tastiera Jumbo Board.
Altri strumenti per velocizzare la scrittura sono i software di previsione di parola che vengono
generalmente utilizzati in iterazione con gli applicativi di videoscrittura (come ad esempio Microsoft Word,
Word Pad, etc) e si presentano come un menu a tendina. Man mano che si scrive una parola sul foglio
elettronico, appaiono dei suggerimenti che possono essere selezionati utilizzando la tastiera o il mouse.
Se ad esempio si digita la lettera A sul menu compariranno le parole ‘Alla' ‘Al' ‘Anche' , etc.
Alcuni programmi di questo tipo commercializzati in Italia sono: Skippy prodotto da Technologie &
Integratie (Be), Prophet prodotto da Ace Centre, Penfriend XP prodotto da Penfriend Ltd (UK), etc.
Se le difficoltà sono tali da rendere veramente difficoltosa la digitazione su tastiera, esistono i programmi
di riconoscimento vocale che consentono di scrivere dettando in un microfono collegato al PC.
Indipendentemente dalle difficoltà di utilizzo della tastiera, questi software possono essere un valido aiuto
per le persone che hanno necessità di scrivere lunghi testi.
Un tempo erano necessarie lunghe sessioni di addestramento iniziale ed il motore del riconoscimento non
permetteva il parlato continuo (era necessario interporre una pausa tra una parola e l'altra). Attualmente,
grazie alla grande diffusione che c'è stata in questi anni, queste difficoltà sono state superate; le ultime
versioni richiedono infatti un addestramento iniziale brevissimo ed è possibile dettare in modo
scorrevole. E' comunque necessario apprendere l'utilizzo del programma che migliora costantemente le
sue prestazioni se l'uso è costante; alla fine di ogni sessione di lavoro vengono infatti salvati nuovi file
vocali.
Un prodotto di questo tipo è Dragon Naturally Speaking prodotto da Scansoft. Esistono diverse versioni del
software che non si differenziano per il motore di riconoscimento, ma per una serie di funzioni accessorie
(ampiezza del vocabolario, possibilità di rilettura del testo scritto, possibilità di creare macro di comandi,
etc).