laboratorio evoluzione
Marcello Sala
(LA)MARCHIANI ERRORI
“LE GIRAFFE HANNO ALLUNGATO IL COLLO PER
MANGIARE LE FOGLIE PIU' ALTE.”
Ritenete adeguata questa frase nel presentare l’esempio di
cambiamento evolutivo riportato in tutti i libri di scuola?
Se no, riformulate la frase
Le espressioni seguenti sono state usate
in contesti di formazione e/o
“divulgazione” scientifica
Per ognuna scrivete se è corretta o no e,
nel caso, come può essere sostituita
TESTO
SIGNIFICATO LETTERALE DEL TESTO
“le stesse mutazioni
che garantirono
la sopravvivenza
di quei bambini
dell’era primordiale
non darebbero più loro
il medesimo vantaggio.
Dunque
non avvengono.” (EF)
“L’emergenza delle sfide
del clima e della natura,
si sa, da millenni aguzza
l’ingegno degli esseri
viventi, li spinge a mutare
per sopravvivere. Di solito
si pensa che questa
prerogativa, la capacità
dell’automutazione, sia
esclusiva del mondo
animale. Invece lo fanno
anche le piante.” (AT)
Si afferma che (a causa dei
cambiamenti nell’ambiente)
certe mutazioni non danno più
un vantaggio selettivo
per l’evoluzione umana e questo
causa il loro non avvenire più;
ciò implica che le mutazioni
avvengano in risposta funzionale
alla pressione selettiva
Si afferma che la mutazione è
finalizzata alla sopravvivenza, è
frutto dell’ingegno degli esseri
viventi e avviene da millenni
(cioè da quando esiste l’ingegno
umano). Si ribadisce che si
tratta della capacità di
mutare se stessi.
Si segnala come sia un errore
attribuire questa capacità solo
agli animali, dal momento che
ne sono dotate anche le piante.
Chi l’ha scritto? Divulgatori scientifici sulle pagine della scienza di quotidiani
ALTERNATIVA DISPONIBILE
“le stesse mutazioni
che garantirono
la sopravvivenza
di quei bambini
dell’era primordiale
non darebbero più loro
il medesimo vantaggio”
“L’emergenza delle sfide
del clima e della natura
mette in pericolo la
sopravvivenza delle specie
viventi causandone
l’evoluzione.
Si tratta non di
un prodotto dell’ingegno,
ma di un processo
naturale, perciò riguarda
tutti gli animali e anche
le piante.”
I brani precedenti sono comparsi
nella pagina delle scienze di un grande quotidiano
gli autori sono giornalisti
corrispondenti da capitali estere
(uno è laureato in giurisprudenza)
Problema di fondo:
chi parla o scrive di argomenti scientifici
rivolgendosi a persone non esperte
quanto può essere non esperto?
TESTO
SIGNIFICATO LETTERALE DEL TESTO
ALTERNATIVA DISPONIBILE
“noi uomini che
discendiamo dalle
scimmie”
Afferma che gli uomini hanno come
antenati delle scimmie (quelle attuali
che conosciamo come tali)
“le zampe anteriori
non servivano e
si sono atrofizzate”
Suggerisce una dinamica
lamarckiana: il disuso
fa regredire la struttura
(ma ci si riferisce
alla vita di un individuo o
all’evoluzione di una specie?)
“attraverso le generazioni
sono aumentati individui con
zampe anteriori più corte,
perché avere zampe anteriori
non era un vantaggio”
“l’Homo erectus
ha imparato ad
accendere il fuoco,
ma ci ha messo un
milione di anni”
Attribuisce a una specie
una funzione individuale
come l’apprendimento;
attribuisce a un individuo una
dimensione temporale tipica
dell’evoluzione delle specie
“Nell’evoluzione della
specie Homo erectus,
durata un milione di anni,
è stata acquisita
come tratto culturale
l’abilità di
accendere il fuoco”
Chi l’ha detto? Operatori museali durante visite guidate (esperti per ruolo)
“uomini e scimmie
hanno
antenati comuni”
TESTO
SIGNIFICATO LETTERALE DEL TESTO
ALTERNATIVA DISPONIBILE
“perdiamo i denti
che non usiamo”
Riferito all’individuo
non è corretto;
riferito alla specie manca
la dinamica generazionale
e la dimensione del “tempo
profondo” dell’evoluzione
“l’evoluzione è una
scala: le scimmie si
sono fermate ai primi
gradini”
Anche se fosse corretto
rappresentare l’evoluzione
culturale come una scala, non
lo sarebbe usare la stessa
scala per specie diverse
“se l’evoluzione culturale
è come salire una scala,
in confronto a quella
dell’uomo le scimmie
hanno salito pochi gradini
della loro”
“servire a” richiama un
contesto fine-mezzo e quindi
l’intenzionalità di un
soggetto cosciente
“ che vantaggio dà una
vista frontale?”
“a cosa serve la
vista frontale?”
Chi l’ha detto? Operatori museali durante visite guidate (esperti per ruolo)
“attraverso le generazioni
sono aumentati gli individui
con denti più piccoli o
assenti, perché avere denti
non era un vantaggio”
TESTO
SIGNIFICATO LETTERALE DEL TESTO
“Un carattere adattativamente
utile, come il bipedismo,
viene “inventato” da
una popolazione che
a un certo punto si separa
dalla specie madre” (Hseac)
“... la selezione agirà per
evitare asimmetrie
o distorsioni della
regolazione dello
sviluppo.
Il risultato è che
gli organismi tendono a
riutilizzare ciò che hanno
già a disposizione,
piuttosto che sviluppare
ex novo una struttura.”
(NpC)
ALTERNATIVA DISPONIBILE
Inventare è un’azione attribuibile a un
soggetto (anche collettivo) dotato di
pensiero (cultura), che non può avere per
oggetto un carattere come il bipedismo
che dipende da fattori biologici.
Tuttavia le virgolette segnalano
proprio l’uso metaforico
(trasferimento in altro contesto)
“Agirà per” suggerisce
intenzionalità.
“Gli organismi tendono a”
suggerisce che gli organismi
siano soggetti dotati della
capacità di compiere azioni
come “riutilizzare ciò che
hanno a disposizione” o
“sviluppare una struttura”
che hanno effetti sul
proprio sviluppo o sulla
propria evoluzione
Chi l’ha scritto? Evoluzionisti in testi divulgativi
“... Il processo di selezione
naturale avviene evitando
asimmetrie o distorsioni
della regolazione dello
sviluppo. Il risultato è che
l’evoluzione avviene
con un riutilizzo di
ciò che è già è presente e
non con uno sviluppo ex
novo di una struttura.”
TESTO
“... le pinne ventrali
dei pesci
si trasformarono in
quattro robuste
zampe”
“I pesci che 300
milioni di anni fa
si avventurarono
nell’ambiente
subaereo…”
SIGNIFICATO LETTERALE DEL TESTO
Afferma che le pinne
di ciascun pesce
cambiarono forma
durante la sua vita
fino a diventare zampe
ALTERNATIVA DISPONIBILE
“... in una ‘famiglia’ di pesci,
attraverso le generazioni,
la forma delle pinne ventrali
si modificò progressivamente
fino a diventare quella di zampe”
Afferma che alcuni individui pesci,
dotati di spirito di avventura,
e quindi di coscienza e volontà,
sono andati a vivere
in ambiente terrestre
“300 milioni di anni fa
vivevano
in ambiente terrestre
animali appartenenti alla
‘famiglia’ dei pesci”
Chi l’ha scritto? Autori di libri di testo per le scuole secondarie
“A livello fisiologico i
batteri mettono in atto
una serie di strategie
per eludere il sistema
immunitario dell’ospite
che nel frattempo
cerca di eliminarli”
Attribuisce ai simbionti
la capacità di “mettere in
atto strategie” finalizzate
(“per”) e all’ospite
un’intenzione (“cerca di” ),
che caratterizzano soggetti
dotati di coscienza e volontà
Chi l’ha scritto? Evoluzionista in un manuale per corso universitario
“I processi fisiologici dei
batteri sono tali da eludere
il sistema immunitario
dell’ospite
che nel frattempo
funziona in modo che
l’effetto è quello di eliminarli”
TESTO
SIGNIFICATO LETTERALE DEL TESTO
“se osserviamo l'evoluzione
degli esseri umani,
partendo dall'australopiteco
per arrivare a Homo,
scopriamo che
il volume cerebrale
ha subito una crescita
sorprendentemente
vertiginosa rispetto a
quella corporea. Anziché
mostrare un tasso di crescita
più lento (2/3 o meno) di
quello del corpo,
il cervello si sviluppa
assai più velocemente,
a una velocità quasi doppia
rispetto all'incremento della
dimensione del corpo.”
(BatBal)
Nel contesto di un
confronto allometrico
tra specie
suggerisce che
nello sviluppo
degli individui ominidi
la dimensione cerebrale
cresce molto più
velocemente di
quella del corpo.
Afferma anche che
l’evoluzione umana è
stata lineare e mirata
(“partendo da...
per arrivare a...”)
Chi l’ha scritto? Evoluzionista in un testo divulgativo
ALTERNATIVA DISPONIBILE
“se confrontiamo le specie
di ominidi dall'australopiteco
fino a Homo, scopriamo che
il volume cerebrale medio
mostra variazioni vertiginose
rispetto a quello corporeo.
Passando da una specie
all’altra, anziché mostrare
un tasso di aumento minore
(2/3 o meno) di quello del
corpo, le dimensioni medie
del cervello aumentano
assai di più (quasi il doppio)
rispetto a quelle del corpo.”
TESTO
SIGNIFICATO LETTERALE DEL TESTO
ALTERNATIVA DISPONIBILE
“Gli organismi
hanno adottato
particolari accorgimenti
che permettono la
sopravvivenza della loro
prole nelle particolari
condizioni ambientali in
cui questa si troverà” (JE)
Attribuisce agli
organismi la capacità di
- adottare accorgimenti
- prevedere le
condizioni ambientali
- finalizzare le proprie
azioni sulla base di
previsioni
“Negli organismi
osserviamo
particolari accorgimenti
che permettono la
sopravvivenza della loro
prole nelle particolari
condizioni ambientali in cui
questa si viene a trovare”
“le cellule e l’evoluzione
sono ben consapevoli di
queste eventualità e per
questo hanno predisposto
meccanismi di riparazione
del DNA nel caso in cui
anche un solo filamento
sia danneggiato”
(LW)
Attribuisce a entità
organiche (cellule)
o astratte (evoluzione)
la capacità di
- essere consapevoli
- prevedere
- disporre meccanismi
- agire per fini
“si sono evolute
(attraverso l’evoluzione
si sono affermate)
cellule dotate di
meccanismi di riparazione
del DNA che entrano
in funzione nel caso in cui
anche un solo filamento
sia danneggiato”
Chi l’ha detto? Evoluzionisti in testi divulgativi
TESTO
SIGNIFICATO LETTERALE DEL TESTO
ALTERNATIVA DISPONIBILE
“Non è chiaro perché
l’ATP sia stato scelto
dall’evoluzione come
fonte primaria di
energia utilizzabile”
(LW)
Un’entità astratta
come l’evoluzione è
personificata come
soggetto in grado di
scegliere
“Non è chiaro attraverso
quale percorso evolutivo
l’ATP sia divenuto la fonte
primaria di energia
utilizzabile”
“La natura non è gentile
né feroce.
Non è a favore
né contro la sofferenza.
La natura non è minimamente interessata alla
sofferenza, a meno che
questa non influisca sulla
sopravvivenza del DNA”
(RD)
In un contesto e
in un testo che vuole
smentire ogni
soggettivazione e
personificazione
della natura,
la natura è trattata
linguisticamente come
soggetto personificato
“Non esiste una natura
gentile o feroce, a favore
o contro la sofferenza.
In natura la sofferenza
non ha alcun significato
o conseguenza, a meno che
non influisca sulla
sopravvivenza del DNA”
Chi l’ha detto? Evoluzionisti in testi divulgativi
TESTO
SIGNIFICATO LETTERALE DEL TESTO
“Non c’è dubbio che
maschi e femmine
di molti uccelli
abbiano adottato
i loro colori
per proteggersi;
ed è anche possibile
che soltanto le femmine
di alcune specie
si siano modificate per
questo stesso scopo” (CD)
“Un animale esclusivamente terrestre
alla fine potrà
trasformarsi in
un animale
assolutamente
acquatico“ (CD)
Attribuisce a degli
uccelli l’intenzione
finalizzata di
adottare dei colori
e di modificarsi, e
la capacità di farlo
Attribuisce a
un singolo organismo
un processo evolutivo
e a un animale
la capacità di
mutare forma (che
hanno solo amebe e...)
Chi l’ha scritto? Evoluzionista in testo scientifico
ALTERNATIVA DISPONIBILE
“Non c’è dubbio che
i colori di maschi e
femmine di molti uccelli
abbiano l’effetto
di proteggerli;
è anche possibile che
modificazioni con
tale effetto
si siano verificate
soltanto nelle femmine
di alcune specie”
“Una specie animale
esclusivamente terrestre
alla fine potrà evolvere in
(cambiare forma fino a
quella di) una specie
assolutamente acquatica”
Risposte scritte alla domanda “che cos’è l’evoluzione?”, rappresentative di
quelle fornite da almeno la metà del campione (16 anni, liceo bio-sanitario)
«L’evoluzione è
un cambiamento fondamentale
nel corso della vita.»
«L’evoluzione è un processo
con il quale un organismo
animale o vegetale
cambia quindi si evolve.»
errore tipo “specie/individuo”
!
l’evoluzione è un cambiamento
delle specie viventi
che si realizza
attraverso il succedersi
delle generazioni
è un fenomeno
di natura e di scala
completamente diverse
dallo sviluppo del
singolo organismo
nell’arco della sua esistenza
Risposte scritte alla domanda “che cos’è l’evoluzione?”, rappresentative di quelle fornite da
almeno la metà del campione (16 anni, liceo bio-sanitario)
«… rappresenta dei cambiamenti che
portano una specie a cambiare
delle proprie parti o
delle proprie abitudini
per adattarsi meglio all’ambiente e
per riuscire a sopravvivere.»
errore tipo “finalità”
!
La direzione
del cambiamento
evolutivo
è contingente:
l’evoluzione
non è finalizzata
Risposte scritte alla domanda “che cos’è l’evoluzione?”, rappresentative di quelle fornite da
almeno la metà del campione (16 anni, liceo bio-sanitario)
«… rappresenta dei cambiamenti
che portano una specie a cambiare
delle proprie parti o
delle proprie abitudini
per adattarsi meglio all’ambiente
e per riuscire a sopravvivere.»
errore tipo
“inversione effetto-causa”
!
L’adattamento è
il risultato
non lo scopo
l’effetto
non la causa
(finale)
Risposte scritte alla domanda “che cos’è l’evoluzione?”, rappresentative di quelle fornite da
almeno la metà del campione (16 anni, liceo bio-sanitario)
«… rappresenta dei cambiamenti che
portano una specie a cambiare
delle proprie parti o
delle proprie abitudini
per adattarsi meglio all’ambiente e
per riuscire a sopravvivere.»
errore tipo “intenzionalità”
!
L’evoluzione non
ha uno scopo, non è
finalizzata…
tanto meno in modo
intenzionale e
consapevole
da parte del soggetto
che evolve (la specie)
Che significa adattarsi?
“trasformare qualcosa di sé per adeguarla
alle funzioni che deve svolgere, per raggiungere uno scopo”
La specificità della evoluzione umana ha condotto
alla capacità di rappresentazione, al linguaggio,
alla coscienza, al sentimento, alla intenzionalità
Si è reso possibile un adattamento all’ambiente
modificando l’ambiente (tecnologia, cultura)
che è anche attività individuale intenzionata
L’adattamento da effetto statistico
in quanto riproduzione differenziale degli individui
con caratteristiche vantaggiose
diventa causa finale di un comportamento intenzionale
Il linguaggio veicola questo significato proiettandolo
all’indietro anche sulla descrizione dell’evoluzione biologica
“È interessante notare come sia pressoché inevitabile
che gli evoluzionisti, da Darwin compreso in poi,
adottino un linguaggio antropomorfico e intenzionale
per descrivere l’operato della selezione naturale.
È come se la nostra mente non fosse attrezzata
per farne a meno.”
(Telmo Pievani, Nati per credere, Codice 2008)
“... un fenomeno che sembra quasi universale quando l’uomo
commette l’errore di pensare in modo finalizzato e
trascura la natura sistemica del mondo con cui deve vedersela.
Questo fenomeno è detto, in psicologia, ‘proiezione’. [...]
La coscienza e la finalità sono state caratteristiche dell’uomo
per un milione di anni almeno [...] Ma ciò che mi dà pensiero
è l’aggiunta della tecnica moderna al vecchio sistema [...]
La finalità cosciente ha ora il potere di turbare
gli equilibri del corpo, della società e
del mondo biologico intorno a noi.”
(Gregory Bateson (1968), Finalità cosciente e natura
in Verso un’ecologia della mente, Adelphi 1976)
Risposte scritte alla domanda “che cos’è l’evoluzione?”, rappresentative di quelle fornite da
almeno la metà del campione (16 anni, liceo bio-sanitario)
«L’evoluzione è il cambiamento
delle specie in meglio,
in un certo senso
il progresso delle specie.»
errore tipo “progresso”
!
L’evoluzione
non è un progresso
né un miglioramento,
solo un cambiamento
Dalla pagina della scienza di un grande quotidiano
!
«I pesci vertebrati si adattarono
alle nuovi condizioni sviluppando
le caratteristiche degli animali di
terra, e da pesci divennero anfibi.»
errore tipo “linearità”
L’evoluzione
non è lineare
(= un gruppo sostituisce
il precedente,
che quindi non c’è più)
ma, in generale,
ramificata
(un gruppo si diversifica
da un altro)
Risposte scritte alla domanda “che cos’è l’evoluzione?”, rappresentative di quelle fornite da
almeno la metà del campione (16 anni, liceo bio-sanitario)
«… è un cambiamento in positivo
che permette di migliorare
alcune caratteristiche
di un qualsiasi organismo
per adattarsi all’ambiente.»
errore tipo
+
+
+
“progresso”
“specie/individuo”
“finalità”
“inversione effetto-causa”
“Caro Darwin,
mi ha talmente colpito, in tante circostanze,
la totale incapacità di molte persone intelligenti
di capire chiaramente, o anche solo vagamente,
gli effetti automatici e inevitabili della selezione naturale,
da finire per concludere che il termine stesso
e la tua maniera di illustrarlo,
per quanto riescano chiari e belli a molti di noi, non siano ancora
i più adatti a fare presa sul comune pubblico naturalista.
[…] credo dipenda quasi interamente dal fatto che hai scelto
l'espressione ‘selezione naturale’ e l'hai spesso confrontata,
nei suoi effetti, con la selezione compiuta dall'uomo,
e anche al fatto che spesso personifichi la natura
dicendo che ‘seleziona’, ‘preferisce’ ecc.”
Alfred R. Wallace, 1866
un nome dato a un processo che avviene
e non una entità ontologica
«A questa conservazione delle variazioni favorevoli e
alla eliminazione delle variazioni nocive ho dato il nome di
selezione naturale»
Charles Darwin (1872), L’origine delle specie, VI edizione.
«Questo principio [...] è stato da me denominato
‘selezione naturale’ per indicare la sua analogia con
la selezione operata dall’uomo»
Charles Darwin (1859), L’origine delle specie, I edizione.
«Si può dire, metaforicamente, che la selezione naturale...»
Charles Darwin (1860), L’origine delle specie, II edizione.
«Altri hanno obiettato che la parola ‘selezione’ implica
una scelta cosciente da parte degli animali che si modificano […]
Indubbiamente, il termine ‘selezione naturale’, preso alla lettera,
è un'improprietà […]
È stato detto che io parlo della selezione naturale come di
un potere attivo della Divinità; ma chi solleva obiezioni contro
uno scrittore che dica che l'attrazione di gravità ‘governa’
il movimento dei pianeti?
Chiunque sa che cosa si intende e che cosa è implicito
in queste espressioni metaforiche; ed esse sono
quasi necessarie per ragioni di brevità. […].
Con un po' di abitudine
certe obiezioni superficiali saranno dimenticate.»
Charles Darwin, L’origine delle specie, VI edizione, 1872
«Si può dire che la selezione naturale scruta
di giorno in giorno, di ora in ora, in tutto il mondo,
qualsiasi variazione, anche la più leggera…»
Charles Darwin, L’origine delle specie, 1859
Perché riteniamo che questa metafora non sia pericolosa
per la comprensione dell’evoluzione ?
Quanto più la metafora è “spinta”
tanto più è riconoscibile come tale
perché certe attribuzioni, legittime per l’immagine,
sono prive di senso per la realtà cui si riferisce
 quanto meno la metafora è riconoscibile come tale,
tanto più corre il rischio di essere presa alla lettera
«La scelta, da parte di Darwin,
della parola ‘selezione’
non fu particolarmente fortunata.
Il termine suggerisce che ci sia in natura
qualche agente che, essendo capace di
prevedere il futuro, sceglie ‘il migliore’.»
Ernst Mayr (1991), Un lungo ragionamento
«Nella ricerca scientifica nulla genera più equivoci dell’impiego
di metafore da parte degli studiosi.
E non è soltanto il pubblico comune a risultare confuso,
ma sono gli stessi scienziati a essere
fuorviati nello studio della natura.
L’esempio più noto e significativo è
l’invenzione da parte di Darwin
del termine ‘selezione naturale’.»
Richard Lewontin (2010)
“… oggi sappiamo che la selezione naturale
non è onnipotente né perfezionista.
Non costruisce dal nulla, ma utilizza
il materiale che ha a disposizione, i geni appunto,
organizzandolo in modo diverso per
permettere agli animali di adattarsi al proprio ambiente.
Diciamo che fa quello che può.”
Da un libro per bambini, 2010
L’ “animismo”
“… la vera causa che il fanciullo
cerca di porre a base dei fenomeni
è un’intenzione, che sarà insieme
causa efficiente e ragion d'essere
dell'effetto da spiegare”
Jean Piaget
Ma i bambini parlano e pensano così?
Esempi tratti da conversazioni “autoorganizzate”
(due regole semplici per l’insegnante:
a) non dice mai la sua nel merito
b) non esprime valutazioni giusto/sbagliato
su quello che dicono i bambini)
la conoscenza dell’evoluzione a 8 anni
“Evoluzione e crescita sono due cose diverse,
perché crescita stai nella stessa specie,
invece evoluzione da una cosa diventi un’altra:
l’Australopiteco è diventato l’habilis.”
distinzione di livello tra organismo individuale e specie
(evita l’errore tipo “specie/individuo”)
“... l’Australopiteco e l’habilis vivevano
contemporaneamente”
(evita l’errore tipo “linearità”)
la conoscenza dell’evoluzione a 8 anni
“… se non si era evoluta la Terra, non c’eravamo noi
da quand’era incandescente si è dovuta evolvere
e siamo arrivati noi.”
continuità tra storia della Terra,
storia delle specie viventi e storia umana
“Ci vuole molto, molto tempo.”
pertinenza della scala temporale
“Potevamo evolverci in una maniera tale che
potevamo vivere nel fuoco.”
contingenza
la conoscenza dell’evoluzione a 8 anni
“Non è che c’è una specie di uomo
e poi è finita la vita dell’uomo:
per adesso dal primo essere vivente
c’è stata la vita fino a qui,
adesso possiamo diventare
- che ne so?- elettronici, robot…
però quello ancora non è successo;
allora per evolversi tocca aspettare
del tempo.”
possibilità e imprevedibilità
non preordinato progresso verso
l’uomo attuale
la conoscenza dell’evoluzione a 8 anni
“Un giorno moriremo noi e nascerà un’altra cosa.”
“Io sono d’accordo con Akira, perché c’è un uomo
che stava evolvendosi e muore,
e stava già un po’ evolvendosi
e il figlio è già un po’ di più evoluto.”
morte degli individui per la vita delle specie
“Come dice Marco, la crescita è che cresci,
evoluzione è che cambi di persona,
muore uno e quello che rinasce è un po’ diverso.”
“ … il figlio è già un po’ di più evoluto.”
l'evoluzione è un cambiamento
tra una generazione e la successiva
a 8 anni
nodi essenziali della teoria dell’evoluzione
profondità di pensiero
intuizioni pertinenti
relazioni con la storia, la cultura, la società,
con la propria vita
tra 8 e 16 anni
i ragazzi perdono
la comprensione dell’evoluzione
(della teoria scientifica dell’evoluzione)
Che succede
tra 8 e16 anni?
esposizione a rappresentazioni errate
”La marcia del progresso” dei divulgatori
L’evoluzione degli ominidi
secondo gli scienziati
dal bagno di cultura diffusa
e/o
dalla comunicazione scientifica
(media, contesti educativi)
“Tutti questi travestimenti hanno lo scopo esclusivo di assicurare la
sopravvivenza agli animali che li adottano...
una cavalletta modella il proprio corpo in modo da essere scambiata
per una foglia”
Errori tipo “intenzionalità” + “finalità” + “specie/individuo” +
+ “inversione effetto-causa” + “magia”: gli animali, salvo particolari eccezioni, non possono modellare il proprio corpo)
Ci sono accorgimenti per evitare gli errori comuni?
tipo “specie/individuo:
usare (per metafora?) ciò che
è caratteristica dell’individuo
o che accade nella continuità
del suo processo di sviluppo
(trasformazioni, metamorfosi)
per significare ciò che accade
alle specie nell’evoluzione
attraverso la discontinuità
delle generazioni
Es.
Un animale esclusivamente
terrestre alla fine potrà
trasformarsi in un animale
assolutamente acquatico
- evitare la metafora
- esplicitare la natura
plurale del soggetto
- usare l’espressione
“attraverso le generazioni”
Es.
Una specie animale
esclusivamente terrestre
attraverso le generazioni
potrà evolvere in
(cambiare forma fino a
quella di) una specie
assolutamente acquatica
Ci sono accorgimenti per evitare gli errori comuni?
Tipo “finalità”:
Significare che
il cambiamento evolutivo
è diretto a un fine
da parte di una entità
esterna al processo
Es.
La selezione naturale
lavora per
il perfezionamento di
ciascuna specie vivente
in rapporto alle
sue condizioni di vita…
- evitare di personificare
il soggetto che agisce per quel fine
- evitare la struttura
soggetto-azione-fine per
descrivere un processo naturale
- evitare termini che significano o
implicano un fine (es. “per”)
Es.
Attraverso il processo di “selezione
naturale” ciascuna specie vivente si
perfeziona in rapporto alle sue
condizioni di vita
Ci sono accorgimenti per evitare gli errori comuni?
Tipo
“inversione effetto-causa”:
Significare che l’adattamento
è lo scopo
ovvero la causa (finale)
del processo evolutivo
Es.
La cavalletta cambia colore
per adattarsi all’ambiente
vegetale
La forma della cavalletta
serve per essere scambiata
per una foglia
- non usare le espressioni
“per adattarsi a” “serve a”
- sostituire con “ha l’effetto di”
“è un vantaggio nel”
Es.
Il cambiamento di colore della
cavalletta ha come effetto
l’adattamento all’ambiente
vegetale
La forma della cavalletta ha
il vantaggio di essere scambiata
per una foglia
Ci sono accorgimenti per evitare gli errori comuni?
Tipo “intenzionalità”:
Significare che
il cambiamento evolutivo
è frutto di un’intenzione
consapevole da parte del
soggetto che evolve (la specie)
Es.
A livello fisiologico i batteri
mettono in atto una serie di
strategie per eludere il sistema
immunitario dell’ospite che nel
frattempo cerca di eliminarli
- evitare la struttura
soggetto-azione-fine
riferita all’essere vivente
che subisce cambiamenti
- sostituire con
processo-effetto
Es.
I processi fisiologici dei
batteri sono tali da eludere il
sistema immunitario
dell’ospite che nel frattempo
funziona in modo che l’effetto
è quello di eliminarli
Ci sono accorgimenti per evitare gli errori comuni?
Tipo “progresso” (“linearità”):
Significare che
il cambiamento evolutivo
costituisce un processo lineare
di aumento di qualche valore
positivo
Es.
gli animali superiori, più in alto
nella scala zoologica, sono
muniti di un’architettura più
razionale, praticamente
perfetta sotto tutti i punti di
vista...
(testo per la scuola media)
- evitare termini che
significano progresso
miglioramento superiorità
- al loro posto riferimenti a
storia cambiamento diversità
- esplicitare il contesto
relativamente al quale
il cambiamento ha come
esito un adattamento
Es.
gli animali comparsi più tardi
nella storia evolutiva sono dotati
di architetture diverse,
adatte a diversi ambienti
Correggere le espressioni errate costringe a usare
un linguaggio più difficile?
Una verifica degli esempi fatti mostra che
non è necessario
Che cosa è necessario dunque?
• tenere vigile l’attenzione per accorgersi
quando le vecchie formulazioni si presentano
alla mente spontaneamente (per abitudine culturale)
• richiamare alla mente le nuove formulazioni corrette
• in caso di formulazioni non ancora “archiviate”,
costruirle al momento a partire da alcune “regole”
“È interessante notare come sia pressoché inevitabile
che gli evoluzionisti, da Darwin compreso in poi,
adottino un linguaggio antropomorfico e intenzionale
per descrivere
descrivere l’operato della selezione naturale.
per
È come se la nostra mente non fosse attrezzata
per farne a meno.”
(Telmo Pievani, Nati per credere, Codice 2008)
Struttura semantica della lingua:
verbo in forma attiva o sua nominalizzazione 
 azione di un soggetto 
 la mente non può fare a meno di immaginarlo
“selezionare” implica
un soggetto (simile a noi) che opera la selezione
+ un oggetto su cui viene operata
Ma l’espressione “la selezione naturale”
(la metafora "sfortunata” ) è insostituibile:
è vero?
Possibilità:
 verbi o nominalizzazioni che
non implicano un agente esterno:
“sopravvivenza del più adatto”
“riproduzione differenziata”
Darwin:
“selezione” metafora per
descrivere l’accadere di un processo 
 non “la selezione naturale”
ma “il processo di selezione naturale”
Correggere le espressioni errate costringe a usare
un linguaggio che non attrae il lettore:
gli esempi precedenti confermano?
...
Comunque
se l’attrarre il lettore è funzionale a
fargli conoscere la scienza dell’evoluzione,
si raggiunge lo scopo alterando significativamente
i contenuti scientifici e culturali?
(es. la negazione del finalismo della natura è
la rivoluzione culturale portata da Darwin
che molto gli è costata)
Correggere le espressioni errate costringe a usare
molte più parole:
è vero?
Gli esempi mostrano che non è necessario, comunque
la quantità di parole da usare
giustifica il mantenimento di
una cattiva abitudine di linguaggio?
La fatica necessaria per acquisire
“un po’ di abitudine” nuova a un linguaggio adeguato
non vale forse la pena?
dal momento che...
la sopravvivenza nella nostra cultura
della teoria dell’evoluzione
come è stata costruita
a partire da Darwin
è affidata (anche, molto)
alle nostre parole
soprattutto se siamo in un ruolo di autorità e
non ci rivolgiamo a chi già sa
e condivide le nostre metafore
ma specificamente proprio
a chi non sa ancora
e che sta a noi educare
“Nel lavoro non ho
pretese di scientificità,
anche in quanto non voglio istruire
né tantomeno desidero essere istruito,
mentre desidero intrattenere e
interessare le persone che, come me,
non sanno niente di scienza ma
si divertono a fantasticare e riflettere
(non troppo profondamente)
sui vari fenomeni che li circondano...”
Samuel Butler
“Nello scrivere i miei saggi
seguo una regola fondamentale:
nessun compromesso.
Renderò il linguaggio accessibile
definendo o eliminando
le parole in gergo, ma
non semplificherò i concetti.”
(Il sorriso del Fenicottero)
S.J. Gould
Per chi dei due votiamo?