Trattamenti dialitici nello scompenso cardiaco Annamaria D’Ostilio Giulianova ALaMMU Sezione interregionale della società italiana di nefrologia Definizione di scompenso cardiaco “Condizione fisiopatologica in cui il cuore non è in grado di pompare una quantità di sangue adeguata alle richieste metaboliche dell’organismo o può essere in grado di farlo solo a discapito di pressioni di riempimento ventricolari elevate”. Braunwald: Hearth failure 1997 NYHA Classification Class Patient Symptoms Class I (Mild) No limitation of physical activity. Ordinary physical activity does not cause undue fatigue, palpitation, or dyspnea (shortness of breath). Class II (Mild) Slight limitation of physical activity. Comfortable at rest, but ordinary physical activity results in fatigue, palpitation, or dyspnea. Class III (Moderate) Marked limitation of physical activity. Comfortable at rest, but less than ordinary activity causes fatigue, palpitation, or dyspnea. Class IV (Severe) Unable to carry out any physical activity without discomfort. Symptoms of cardiac insufficiency at rest. If any physical activity is undertaken, discomfort is increased. Scompenso cardiaco • Prevalenza 1% popolazione generale • 5 – 10% popolazione > 65 anni • Mortalità elevata: 50% sopravvivenza a un anno paz. NYHA IV USA • 650.000 nuovi casi ogni anno • 5,7 milioni di pazienti • 1.106.000 dimissioni ospedaliere • Mortalità 292.214 • 37,2 miliardi $ all’anno di spesa sanitaria ITALIA • 1 milione di pazienti • 170.000 pazienti all’anno • 500 ricoveri al giorno • Causa più frequente di ospedalizzazione nei pazienti con più di 65 anni • 1 – 2% della spesa sanitaria La prevalenza dello scompenso cardiaco raddoppierà nei prossimi 30 anni! Prevalenza scompenso cardiaco Europa Occidentale (milioni) Invecchiamento popolazione Miglior trattamento dell’IMA The Acute Decompensated Heart Failure National Registry (ADHERE) - Frequency of Kidney Disease in 118,465 Admissions1 70% 60% 50% Males Females 40% 30% 20% 10% 0% eCrCl Nml GFR Mild Moderate Severe Renal Failure >90 60–89 30–59 15–29 <15 mL/min Heywood et al. J Am Coll Cardiol. 2005;173A:843-848. Cardiorenal syndromes: definition and classification Ronco C. et al Contrib Nephrol. Basel, Karger, 2010, vol 164, pp 33–38 RIDOTTA FRAZIONE DI EIEZIONE DANNO MIOCARDICO INOTROPI RIDUZIONE VOLEMIA EFFICACE RIDOTTO FLUSSO RENALE CONGESTIONE VENOSA PERIFERICA E POLMONARE ATTIVAZIONE NEURO ORMONALE DIURETICI VASOCOSTRIZIONE ARTERIOLARE RIDUZIONE DEL VFG RITENZIONE Na e H2O Sist nervoso simpatico RAA vasopressina BETA-BLOCCANTI ACE-INIBITORI AT II INIBITORI VASODILATATORI (DOPAMINA) More than 50% of patients have little or no weight loss during hospitalization 51.013 dimissioni da ottobre 2001 a gennaio 2004 (dati registro ADHERE) 35% 33% 30% 24% Patients (%) 25% 20% 15% 15% 10% 13% 7% 6% 5% 3% 2% 0% (<-20) (-20 to -15) (-15 to -10) (-10 to -5) (-5 to 0) Change in Weight (lbs) Fonarrow GC. Rev Cardiovasc Med 2003; 4 Suppl 7: S21-30 (0 to 5) (5 to 10) (>10) Diuretico-Resistenza Meccanismi di resistenza di tipo farmacocinetico (interferenza sulla disponibilità di farmaco ai siti d’azione) Spostamento a destra della curva dose-risposta la concentrazione di diuretico nel lume tubulare è ridotta Cause: - Ridotto assorbimento - Ridotta perfusione renale - Aumento del volume di distribuzione - Alterata secrezione tubulare Cosa fare? Provvedimenti • Aumento dose • Per os e.v. • Boli (2-3 vv/die) • Infusione e.v. continua Refrattarietà alla terapia diuretica Paziente domiciliare • >2-3 Kg/ultimi 7 gg, nonostante buona compliance a restrizione idrica e salina • 250 mg di furosemide per os due volte al dì + antialdosteronico +/- tiazidico Paziente ospedalizzato • Calo ponderale insoddisfacente • diuresi non > 1500 ml/24h, nonostante restrizione sodica e idrica adeguate • Terapia diuretica ottimizzata: 20-40 mg/h di furosemide in continuo + metalazone massimale (10-20 mg) + antialdosteronico Modificato da ACC/AHA 2005 Guideline Update for Diagnosis and Management of Chronic Heart Failure in the Adult. Circulation 2005 L’insufficienza cardiaca viene definita “refrattaria” quando, nonostante la terapia ottimale, persistono: • Sintomi severi (NYHA III-IV); • Segni clinici di ritenzione idrica e/o ipoperfusione periferica; • Evidenza di severa disfunzione cardiaca sistolica e/o diastolica; • Capacità funzionale severamente ridotta in presenza di recente ospedalizzazione per scompenso cardiaco (entro i 6 mesi precedenti). Metra M et al. Eur J Heart Fail 2007; 9: 684-94. Terapia dello SC in funzione dei diversi stadi evolutivi STADIO A Sviluppo di patologia cardiaca strutturale STADIO B Comparsa di sintomi di scompenso cardiaco STADIO C Sintomi di scompenso cardiaco refrattario a riposo STADIO D Pazienti con alto rischio per SC ma senza malattia cardiaca strutturale o sintomi di SC Pazienti con malattia cardiaca strutturale ma senza sintomi di scompenso Pazienti con malattia cardiaca strutturale e sintomi presenti o passati di scompenso Es. pazienti con • ipertensione • card. ischemica • diabete mellito • storia familiare di cardiomiopatie Es. pazienti con • pregresso IMA • disfunzione sistolica ventricolo sinistro • valvulopatie asintomatiche Es. pazienti con • malattia cardiaca strutturale nota • dispnea, faticabilità, ridotta tolleranza allo sforzo Es. Pazienti con •sintomi severi nonostante terapia massimale •frequenti ospedalizzazioni • Terapia Ipertensione • Terapia Dislipidemia • Abolizione del fumo • Riduzione dell’alcool Tutte le misure precedenti Tutte le misure precedenti Tutte le misure A-B-C • ACE-i • B-Bloccanti • ACE-i • B-Bloccanti • Diuretici • Dieta iposodica • ACE-i Scompenso refrattario che necessiti di interventi specializzati • Disp. Ass. Mecc. • Infus. Evinotropi • Ultrafil/dialisi • Trapianto cardiaco Indicazioni all’ultrafiltrazione isolata nello scompenso cardiaco isolato in base alle diverse linee guida American College of Cardiology Foundation /AHA L’ultrafiltrazione rappresenta un’opzione ragionevole nei pazienti con congestione refrattaria non responsivi alla terapia medica (Classe IIa, livello di evidenza B) European Society of Cardiology Nell’insufficienza cardiaca acuta possono essere prese in considerazione l’ultrafiltrazione o la dialisi nel caso di resistenza ai diuretici se coesiste insufficienza renale Heart Failure Society of America Se la congestione non migliora dopo terapia diuretica possono essere prese in considerazione le seguenti alternative: - Aumento del dosaggio dei diuretici dell’ansa - Infusione continua dei diuretici dell’ansa o aggiunta di un secondo diuretico per os (metolazone o spironolattone) -Prendere in considerazione l’ultrafiltrazione (evidenza C) Canadian Cardio-Vascular Society In pazienti selezionati, può essere presa in considerazione, l’ultrafiltrazione Veno-Venosa lenta continua (CRRT) previa consultazione di un nefrologo Rationale for ultrafiltration • UF can be used temporarily: - to improve cardiac output - to restore diuretic responsiveness - to stabilize a patient for more definitive therapy (such valve replacement or heart tx) • In patients with severe CHF not amenable to other therapies, chronic UF therapy is useful: - to keep the patient out of acute HF. Cohn 1996; Blake 1996; Packer 1988 A history of ultrafiltration 1949: Schneierson proposed intermittent peritoneal dialysis for refractive ADHF1 1940 1950 1974: Silverstein described solitary ultrafiltration on 5 ESRD patients via a modified dialysis circuit3 1960 1954: Kolff noted that ultrafiltration could be used for a “reduction of intractable edema”2 1970 1980 1979: Paganini and others reported the practical application of ultrafiltration in a volume-overloaded patient4 1. Schneierson SJ. Am J Med Soc. 1949;298. 2. Kolff et al. Cleve Clin Q. 1954;21. 3. Silverstein et al. N Engl J Med. 1974;291:747-751. 4. Paganini et al. Adv Ren Replace Ther. 1996;3:166-173. Ultrafiltrazione • Extracorporea: - ultrafiltrazione isolata intermittente - CRRT - SLEDD • Intracorporea: - intermittent peritoneal dialysis (IPD), - automated peritoneal dialysis (APD) - continuous ambulatory peritoneal dialysis (CAPD). Distribuzione dell’acqua corporea EDEMA 40 % 15 % Refilling 5% INTRACELLULARE INTERSTIZIALE VASCOLARE Comparto intra-vascolare: unico comparto dal quale rimuovere i liquidi in eccesso Come avviene la rimozione degli edemi Dialisi Refilling Ultrafiltrazione isolata intermittente Sedute giornaliere di durata variabile Assenza di bagno di dialisi Qb 150-200 ml/min; UF 400-600 ml/h Accesso venoso temporaneo (centrale o periferico) o permanente (FAV) Trattamento ospedaliero CONTINUOUS RENAL REPLACEMENT THERAPIES (CRRT) • Slow Continuous Ultrafiltration (SCUF) • Continuous ArterioVenous Hemofiltration (CAVH) • Continuous VenoVenous Hemofiltration (CVVH) • Continuous ArterioVenous Hemodialysis (CAVHD) • Continuous VenoVenous Hemodialysis (CVVHD) • Continuous ArterioVenous Hemodiafiltration (CAVHDF) • Continuous VenoVenous Hemodiafiltration (CVVHDF) • Extended Daily Dialysis (EDD) • Sustained Low Efficiency Dialysis (SLED) (Qb 200 ml/min; Qd 100 ml/min) UF nella CHF: quale metodica? • Sono da preferire le tecniche continue: – per rispettare la capacità di refilling – per minimizzare l’attivazione neuro-ormonale – per evitare cali pressori e danni da ridotta perfusione d’organo (jeopardized organ damage) – per migliorare la tolleranza al trattamento SLEDD – Slow Low Efficient Daily Dialysis E’ una metodica ibrida che sfrutta prevalentemente modalità di depurazione diffusiva con bassi Qb e Qd e con tempi di applicazione che variano dalle 6 alle 18 ore. Il dializzato viene preparato secondo le modalità in uso per le tecniche di HD “ritorno high-tech alle radici della dialisi” Risultati clinici dell’UF • Risoluzione del sovraccarico idrico polmonare e sistemico • Stabilità emodinamica • Correzione dell’iponatremia • Ripresa della diuresi e miglioramento della risposta ai diuretici • Riduzione dei livelli circolanti di neuro-ormoni • Rimozione di mediatori ad attività miocardio-deprimente (citochine, TNF) Risoluzione del sovraccarico idrico polmonare Stabilità emodinamica Miglioramento emodinamico durante UF Effetti dell’UF sulle pressioni di riempimento ventricolare * p < 0.01 vs Baseline Stabilità cardiovascolare durante UF G. Marenzi JACC 2011; 38: 963-968 * p < 0.01 vs Baseline UF vs FUROSEMIDE CHF Urine ipotoniche (Na 50 mmol/lt) CHF + FUROSEMIDE Urine ipotoniche (Na 100 mmol/lt) UF Ultrafiltrato isotonico (Na 150 mmol/lt) Canaud et al. Am J Kidney Dis 1996 Studio EUPHORIA 19 pazienti (39% in classe NYHA IV) ricoverati per riacutizzazione dello SC UF 500 ml/h (Totale 8654±4205 ml rimossi in 2.6±1.2 trattamenti di 8 ore ciascuno) - Miglioramento clinico (NYHA IV: 5% a 1 mese; 11% a 3 mesi) - Miglioramento del profilo neuroumorale - 68% dimessi entro 3 giorni dal ricovero - Nessuna recidiva di ricovero a 1 mese Studio RAPID-CHF --- trattamento standard ___ ultrafiltrazione 40 pz in NYHA III-IV ricoverati per riacutizzazione dello S C, randomizzati a UF primaria vs terapia convenzionale UF 500 ml/h. Trattamenti di 8 h. - Fluidi rimossi dopo 24 h: UF 4650 ml vs tp convenzionale 2838 ml (p=0.001). - Miglioramento significativo dei sintomi di dispnea e scompenso dopo 48 h. Studio UNLOAD 200 pz ricoverati per riacutizzazione dello SC, randomizzati a UF primaria vs terapia diuretica ev UF 241 ml/h per 12.3+12 ore A 48 ore: nel gruppo UF maggiore quantità di fluidi rimossi; minore necessità di farmaci vaso-attivi. A 90 giorni: nel gruppo UF minore incidenza di ri-ospedalizzazione Costanzo et al. J Am Coll Cardiol 2007 Ultrafiltrazione intracorporea peritoneale Utilizzo di soluzioni per dialisi peritoneale in grado di generare una ultrafiltrazione transperitoneale, rimuovendo acqua e sodio, attraverso un processo osmotico o similoncotico in base alla soluzione utilizzata. capillaries intraperitoneal fluid capillaries intraperitoneal fluid PD solutions: osmotic/oncotic agent 3,86% 2,27% 1,36% VIP = intra-peritoneal volume Quali schemi di trattamento? Proposta del Gruppo di Studio DP-SIN Trattamento N° scambi/sedute Soluzioni CAPD 1 scambio/die Glucosio in concentrazione variabile secondo UF ottenuta o icodestrina notturna CAPD 2 scambi/die Glucosio in concentrazione variabile o glucosio + icodestrina notturna APD 3-4 sedute/sett (10 lt) Glucosio in concentrazione variabile, se necessario + icodestrina The role of peritoneal ultrafiltration in the long-term management of treatment-resistant CHF has not been formally evaluated in clinical trials and the published literature is restricted to case series and case reports. R. Mehrotra e P. Kathuria Kid Int (2006) 70, S67–S71 PD for ambulatory UF in refractory CHF Salt and water removal with PD are associated with an improvement in functional status NYHA Class in > 90% of patients R. Mehrotra e P. Kathuria Kid Int (2006) 70, S67–S71 PD for ambulatory UF in refractory CHF The effect on hospitalizations: significant reduction in the number of hospital days per patient R. Mehrotra e P. Kathuria Kid Int (2006) 70, S67–S71 NYHA class 82% • All patients improved their NYHA functional status: 70% 56% 11 pts improved two NYHA classes 6 pts improved one NYHA classes (P < 0.001) within the first 3 months of treatment; • PD is cost-effective compared with the conservative therapy. • PD treatment raised life expectancy of: Sanchez et al NDT 2010 UF-DP vs UF-HD nello scompenso cardiaco VANTAGGI LIMITI • Stabilità emodinamica • UF più “morbide” e conseguente mantenimento della diuresi residua • Non necessità di accesso vascolare con CVC • Non necessità di creare FAV (non sovraccarico emodinamico) • Rimozione di citochine (BNP, ANP, TNF) • Miglior controllo dell’anemia • Trattamento domiciliare • Flessibilità negli orari • Costi contenuti • Necessità di posizionare un catetere peritoneale permanente • E’ richiesta una capacità di autogestione del pz o di un familiare • Rischio peritonite • Non indicata nello scompenso acuto Approccio procedurale SC ACUTO Seduta di UF extracorporea SC CRONICO Catetere di Tenckhoff Inizio di UFP SC + IR HD “It is our feeling a COLLABORATIVE APPROACH incorporating expertise in both clinical hearth failure and extracorporeal therapy is required for UF to become a successful therapy at most istitution”. Clark et al Int J Artif Organs 2005 28 (5):466-76 CRS type 2 (chronic CRS) Vengono utilizzati dializzatori con membrane sintetiche ad elevata permeabilità 1 0.9 Rene Sieving Coefficient 0.8 Normale 0.7 Membrana 0.6 High Flux 0.5 Membrana 0.4 Low Flux 0.3 0.2 0.1 0 100 500 1000 5000 10000 25000 Peso molecolare dei soluti 50000 100000 ULTRAFILTRAZIONE ISOLATA INTERMITTENTE • Sedute giornaliere di durata variabile • Assenza di bagno di dialisi • Rimozione da 1 a 2 litri di ultrafiltrato • Risoluzione di edema polmonare acuto SCUF Ultrafiltrazione CAVH - CVVH Convezione CAVHD - CVVHD Diffusione CAVHDF - CVVHDF Convezione + Diffusione UF nella CHF: quale metodica? C. Ronco, et al. Blood Purification 2004; 22: 150-163 Determinants of ultrafiltration with PD: R. Mehrotra e P. Kathuria Kid Int (2006) 70, S67–S71 Incremental PD resulted in reduced furosemide dosing, reduced LVDd, higher Hb, and better NYHA functional class Nakayama et al L Cardiol 2010 Indicazioni all’UF nello scompenso cardiaco Scompenso Cardiaco grave resistente alla terapia medica (diuretici) Grave iponatriemia non corregibile da terapia farmacologica Terapia periodica in pz non in lista per trapianto cardiaco e con destabilizzazioni cliniche frequenti (“frequent flyers”) In corso di grave scompenso acuto +/- insufficienza renale Terapia temporanea in pz in attesa di intervento cardiochirurgico e con stato di inflazione idro-sodica Congestione con ipotensione persistente specie se associata ad iponatriemia Indicazioni all’UF nello scompenso cardiaco Scompenso Cardiaco grave resistente alla terapia medica (diuretici) Grave iponatriemia non corregibile da terapia farmacologica Terapia periodica in pz non in lista per trapianto cardiaco e con destabilizzazioni cliniche frequenti (“frequent flyers”) In corso di grave scompenso acuto +/- insufficienza renale Terapia temporanea in pz in attesa di intervento cardiochirurgico e con stato di inflazione idro-sodica Congestione con ipotensione persistente specie se associata ad iponatriemia Aumento Neurormoni provoca Diuretico-Resistenza Glomerulo Norepinephrine (and endothelin) diminuiscono il flusso renale e GRF Tubulo prossimale Ang II aumenta il riassorbimento di sodio Dotto Collettore Aldosterone aumenta il riassorbimento di sodio Krämer et al. Am J Med. 1999;106:90 Conclusions CHF programmes should consider UF in hope of seeing: - better functional status, - reduced morbidity and mortality, - better quality of life as well as reduced health care costs. In a multidisciplinary and patient centred rather than speciality-orientated approach the use of PD offers a degree of flexibility in designing the treatment pathway that is best suited for any individual patient. Conclusioni In un approccio multidisciplinare e non specialistico, centrato sul paziente l’UF nello SC consente di: - Migliorare lo stato funzionale Ridurre la morbilità e la mortalità Migliorare la qualità di vita Ridurre i costi In particolare la PD offre un buon grado di flessibilità. Trattamenti dialitici nello scompenso cardiaco Annamaria D’Ostilio Giulianova ALaMMU Sezione interregionale della società italiana di nefrologia A high-sodium diet is associated with acute decompensated heart failure in ambulatory heart failure patients: a prospective follow-up study JoAnne Arcand, Joan Ivanov, Alexa Sasson, Vanessa Floras, Abdul Al-Hesayen, Eduardo R. Azevedo, Susanna Mak, Johane P Allard, and Gary E. Newton Interventi “semplici” consentono probabilmente di ridurre gli effetti negativi della congestione Am J Clin Nutr 2011; 93:332-337 Riduzione dei livelli circolanti di neuro-ormoni Effetti dell’UF sull’attivazione neuro-ormonale M. Guazzi Br Heart J 1994; 72:534-539.