C. Mondino National Neurological Institute University of Pavia ADHD Dal bambino alla diagnosi Matteo Alessio Chiappedi Disclosure • Referente progetto regionale ADHD per IRCCS “C. Mondino” di Pavia • Attività libero-professionale come neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta • Nessun grant da parte di case farmaceutiche o analoghi con interessi nell’ambito dell’ADHD • Incarichi di docenza (Università degli Studi di Pavia, Università Cattolica del Sacro Cuore – Brescia) Struwwelpeter (The Story of Fidgety Philp) Heinrich Hoffman "Let me see if Philip can Be a little gentleman; Let me see if he is able To sit still for once at table." Thus spoke, in earnest tone, The father to his son; And the mother looked very grave To see Philip so misbehave. But Philip he did not mind His father who was so kind. He wriggled And giggled, And then, I declare, Swung backward and forward And tilted his chair, Just like any rocking horse;"Philip! I am getting cross!“ See the naughty, restless child, Growing still more rude and wild , Till his chair falls over quite. Philip screams with all his might, Catches at the cloth, but then That makes matters worse again. Down upon the ground they fall, Glasses, bread, knives forks and all. How Mamma did fret and frown, When she saw them tumbling down! And Papa made such a face! Philip is in sad disgrace. Where is Philip? Where is he? Fairly cover'd up, you see! Cloth and ll are lying on him; He has pull'd down all upon him! What a terrible to-do! Dishes, glasses, snapt in two! Here a knife, and ther fork! Philip, this is naughty work. Table all so bare, and ah! Poor Papa and poor Mamma Look quite cross, and wonder how They shall make their dinner now. ADHD: SVILUPPO DI UN CONCETTO 1846 H. Hoffmann 1902 George Still (Londra) descrive sintomi simili all’ADHD 1932 Kramer & Pollnow (Berlino) descrivono il disturbo ipercinetico 1937 1954 Bradley usa benzedrina per il disturbo ipercinetico Panizzon sintetizza il metilfenidato (MPH) 1962 Lesione & disfunzione cerebrale minima (MBD) 1966 Clements e Peters (USA) caratterizzano il deficit attentivo infantile 1980 Disturbo da deficit di attenzione ± Iperattività (DSM-III) ADD/H± 1987 Disturbo di attenzione con iperattività (DSM-IIIR) ADHD 1992 1994 L’ICD-10 distingue il disturbo ipercinetico HKD Il DSM-IV aggiorna i criteri ADHD/ ADD Disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder -ADHD; DSM-IV) A. Sei o più sintomi di Inattenzione o di iperattività’/Impulsività (presenti da almeno sei mesi) B. Esordio prima dei 7 anni di età. C. Disturbo presente in almeno due contesti (casa, scuola, gioco, etc.) D. Compromissione significativa del funzionamento globale (scolastico, sociale, occupazionale etc Specificare se : prevalentemente inattentivo prevalentemente iperattivo tipo combinato RELIABILITY Freedman et al., Am J Psychiatry 2013 ADHD: Sintomi di Inattenzione 1. Scarsa cura per i dettagli, errori di distrazione 2. Labilità attentiva 3. Sembra non ascoltare quando si parla con lui/lei 4. Non segue le istruzioni, non porta a termine le attività 5. Ha difficoltà ad organizzarsi 6. Evita le attività che richiedono attenzione sostenuta (compiti) 7. Perde gli oggetti 8. È facilmente distraibile da stimoli esterni 9. Si dimentica facilmente cose abituali ADHD: Sintomi di Iperattività/ Impulsività Iperattività 1. Irrequieto, non riesce a star fermo su una sedia 2. In classe si alza spesso quando dovrebbe star seduto 3. Corre o si arrampica quando non dovrebbe 4. Ha difficoltà a giocare tranquillamente 5. Sempre in movimento, come “attivato da un motorino” 6. Parla eccessivamente Impulsività 7. Risponde prima che la domanda sia completata 8. Ha difficoltà ad aspettare il proprio turno 9. Interrompe / si intromette in attività di coetanei o adulti Cambiamenti nel DSM 5 1. Cambiamento nella età di insorgenza dei sintomi da prima dei 7 a prima dei 12 anni (minimo aumento prevalenza / incidenza) 2. Dal concetto di 3 sottotipi al concetto di 3 presentazioni attuali (mancata stabilità del sottotipo) 3. Aggiunta della presentazione inattentiva pura 4. Cambiamento negli esempi relativi ai diversi criteri; in questo modo sono utilizzate le medesime definizioni del DSM IV ma viene incrementata la chiarezza anche per età differenti 5. Rimozione del Disturbo dello Spettro Autistico dai criteri di esclusione 6. Chiarificazione del fatto che le informazioni dovrebbero essere ottenute da almeno due fonti (ad es. genitori e insegnanti per I minori) oltre che dall’osservazione clinica diretta del soggetto 7. Ancora da definire I “cut points” della diagnosi in soggetti adulti 1. Prima visita NPI • Anamnesi - familiare - fisiologica - patologica remota - patologica prossima • Esame obiettivo generale • Esame neurologico 2. Colloquio psicologico clinico Finalizzato a : •rilevare segni precoci del disturbo (caratteristiche del bambino fin dalla nascita, età d’insorgenza del primo sintomo …) •considerare l’evoluzione del disturbo •far emergere il vissuto dei genitori Somministrazione Intervista Kiddie-Sads (Kaufman, Birmaher et all., 2004) Consegna questionario Child Behaviour Checklist ai genitori (Achenbach & Rescorla, 2001) Consegna scale Conners genitori e insegnanti (C. K. Conners, 2008) L’intervista K-SADS-PL ADHD 1 a. Difficoltà a mantenere l’attenzione nei compiti o nel gioco 2 a. Facile distraibilità 1 b. Difficoltà a rimanere seduto 2 b. Impulsività Punteggio soggetto Punteggio Genitori Punteggio riassunt. 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 0123 Se almeno 1 criterio presente con punteggio 3 proseguire 3 a. Commette errori di distrazione 4 a. Non ascolta 5 a. Ha difficoltà a seguire le istruzioni 6 a. Ha difficoltà nell’organizzazione dei compiti 7 a. Rifiuta attività che richiedono attenzione 8 a. Perde oggetti 9 a. Sbadato nelle attività quotidiane 3 i. Irrequietezza 4 i. Corre o si arrampica eccessivamente 5 i. Ha difficoltà a giocare tranquillo 6 i. Agisce come se avesse un “motorino” 7 i. Parla troppo 8 i. Risposte impulsive-interrompe spesso 9 i. Difficoltà nell’aspettare il proprio turno CRITERI Disattenzione (6/9 a) CRITERI Impulsività/Iperattività (6/9 i) PRECOCITA’ (<6-7 aa) DURATA (> 6 mesi): PERVASIVITA’ (2 o più ambiti) CGI-S 01234567 La K-SADS-PL è un'intervista diagnostica per la valutazione dei disturbi psicopatologici (passati e attuali) in bambini e adolescenti secondo i criteri del DSM-III-R e del DSM-IV. Le Scale di Conners’ Le Scale di Conners permettono una valutazione comprensiva dei comportamenti problematici presenti in età evolutiva, in particolare valutano la presenza di: comportamenti oppositivi, difficoltà cognitive e disattenzione, iperattività, ansia, timidezza, perfezionismo, problemi sociali e problemi psicosomatici. Questionario CBCL I questionari Child Behavior CheckList (CBCL) fanno parte del “Sistema di valutazione su base empirica“ di T. Achenbach ASEBA e permettono una descrizione del repertorio comportamentale ed emotivo del bambino attraverso i resoconti forniti da genitori e/o ragazzi, per valutare la presenza di condotte potenzialmente problematiche elencate in scale comportamentali. 3. Valutazione neuropsicologica • Valutazione cognitiva: WISC-IV • Valutazione dell’attenzione: TEST DELLE CAMPANELLE • Disegni: Test di Machover • Test proiettivi WISC-IV La Wechsler Intelligence Scale for Children (WISC) è uno strumento clinico e diagnostico per la valutazione delle abilità intellettuali dei bambini dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi. Profilo tipico del bambino con ADHD alla WISC-IV ADHD Campione: 89 bambini, età 8-13 anni • performance vicine al campione normativo, ma peggiori in Cifrario, Cancellazione, Ragionamento Aritmetico, (se in comorbilità con DSA deficitario anche Riordinamento di lettere e numeri) • caduta in Memoria di Lavoro e Velocità di Elaborazione • punteggi più alti in Comprensione Verbale e Ragionamento Visuo-percettivo Profilo caratterizzato da punti di forza nel ragionamento verbale e visivo e da punti di debolezza nell’attenzione, nella velocità di elaborazione e nelle abilità grafo-motorie. (Tratto da “Fondamenti per l‘ assessment con la WISC IV” di Flanagan, Kaufman, 2009.) Test delle Campanelle Modificato Disegni: Test di Machover 4. Osservazione clinica • Osservazione non strutturata durante la somministrazione delle prove specifiche e durante i colloqui • Attenzione nella relazione interpersonale (grado di partecipazione, rispetto delle norme, adeguatezza all’età…) • Comportamento generale (interesse per l’interlocutore, caratteristiche comportamentali, adattabilità alla situazione, tipologia di eloquio…) • Aspetti formali e contenuti del pensiero • Stato emotivo rilevabile • Stato affettivo rilevabile Criticita’ della diagnosi 1. Discrepanza tra: - risultati alle prove somministrate (es. test cognitivo vs funzioni esecutive) - risultati della valutazione e osservazione clinica -risultati dell’osservazione clinica e punteggi Conners o K-SADS I QUESTIONARI AUTO O ETEROSOMMINISTRATI SOVRASTIMANO O SOTTOSTIMANO LA SINTOMATOLOGIA? 2. NELL’OSSERVAZIONE COMPORTAMENTALE CLASSICA I SINTOMI POSSONO ridursi o non essere osservabili in quanto: Setting strutturato Motivazione al compito nuovo e motivante Possibili frequenti ricompense Attività brevi Rapporto uno a uno Quadro clinico Iperattività motoria Impulsività Inattenzione Difficoltà relazionali Difficoltà scolastiche/apprendimento Bassa autostima Disturbo del comportamento Decorso del Disturbo Demotivazione Solo ADHD Età Distruttività Disturbo relazioni familiari Disturbo oppositivo Difficoltà di apprendimento Bassa Allontanamento dalla scuola autostima Disturbo Scarse Comportamento attitudini sociali dell'umore antisociale Problemi di Comportamento Disturbo di apprendimento provocatorio condotta Abuso di sostanze stupefacenti ADHD PRESCOLARE - Massimo grado di iperattività - Crisi di rabbia (“tempeste affettive”) - Litigiosità, provocatorietà - Assenza di paura, tendenza a incidenti - Comportamenti aggressivi - Disturbo del sonno 26 Difficoltà relazionali •Emarginazione da parte dei coetanei •Scarse amicizie durature •Tendenza all’isolamento •Rapporti con bambini più piccoli o più instabili •Incapacità nel cogliere indici sociali non verbali Difficoltà scolastiche / di apprendimento •Rendimento inferiore alle potenzialità cognitive •Disturbo attentivo •Disturbo nella memoria sequenziale •Stile cognitivo impulsivo •Deficit di controllo delle risorse cognitive •Effetto sul piano emotivo-comportamentale Bassa autostima Demoralizzazione Scarsa fiducia in sé stessi Solitudine Sentimenti abbandonici Inadeguatezza per rimproveri, rifiuto sociale, insuccesso scolastico, ecc. Rischio di un disturbo depressivo, ansioso, comportamentale Disturbi del comportamento Comportamento negativista e provocatorio Crisi di collera Comportamento arrabbiato o rancoroso Comportamento dispettoso o vendicativo Frequenti litigi con gli adulti Incapacità di rispettare le regole Accusare gli altri per i propri errori Sistematica violazione delle regole sociali Aggressioni a persone o animali Distruzione di proprietà Frode o furto Infanzia D.Ansia D.Oppositivo Provocatorio ADHD Adolescenza Età Adulta D.Umore Disturbo Condotta D. Uso Substanze D.Antisociale Personalità Loeber et al. 2000 30 I quadri clinici e neuropsicologici sono infatti interpretabili come alterazioni di 3 componenti cognitive fondamentali sistema attentivo di orientamento sistema attentivo di allerta funzioni esecutive reazione a nuovi stimoli focalizzazione su particolari obiettivi capacità di selezionare la risposta adeguata e di inibire quella errata, di individuare il problema, definire l’obiettivo, formulare e monitorare l’esecuzione di un piano, valutarne il risultato SIMPLIFIED FUNCTIONAL NEUROANATOMY A TRIPLE PATHWAY HYPOTHESIS CORTICO-VENTRAL STRIATAL LOOP DISTURBANCE CORTICO-DORSAL STRIATAL LOOP DISTURBANCE CORTICOCEREBELLAR LOOP DISTURBANCE MOTOR CORTICES OFC ANTERIOR CINGULATE IMPAIRED SIGNAL DELAYED REWARD DELAY AVERSION INHIBITORY DEFICITS EXECUTIVE DEFICITS ADHD TEMPOROSENSORYMOTOR INTEGRATI’N DEFICITS MOTOR ASYNCHRONY DLPFC THALAMUS AMYGDALA VENTRAL STRIATUM DORSAL STRIATUM Nucleus Accumbens Caudate Nucleus NEO CEREBELLUM Large-scale brain systems in ADHD: beyond the prefrontal–striatal model Castellanos & Proal TiCS 2012 Etiopatogenesi