GLOSSARIO ED ELEMENTI DI ANATOMOFISIOLOGIA LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINO GLOSSARIO Dolore Ipersensibilizzazione periferica/centrale Allodinia Iperalgesia Iperpatia Dolore cronico Dolore acuto GLOSSARIO Dolore neuropatico Dolore fittizio Dolore somatoforme A parità di stimolo, percepisce più dolore un neonato di 31 settimane o un bambino di 3 anni ? Perché ? GLOSSARIO 30’ di… buon lavoro! GLOSSARIO RESTITUZIONE DOLORE Il dolore è un’esperienza sgradevole sensoriale ed emotiva, associata ad un danno tessutale reale o potenziale, o descritta nei termini di tale danno. Ogni individuo impara l’applicazione della parola dolore per il tramite delle esperienze correlate ai traumatismi della prima infanzia IPERSENSIBILIZZAZIONE PERIFERICA Il danno tissutale è in grado, attraverso meccanismi di attivazione a cascata, di amplificare notevolmente la stimolazione del recettore stesso, aumentando pertanto la quota di nocicezione inviata verso le strutture nervose superiori. IPERSENSIBILIZZAZIONE CENTRALE Stimoli che arrivano dalla periferia a livello midollare, non coperti da analgesia e ripetuti, possono a causare una amplificazione dello stimolo nocicettivo, ed a a livello clinico determinare una riduzione della soglia algica ALLODINIA Percezione dolorosa di uno stimolo normalmente innocuo IPERALGESIA Aumento della risposta ad uno stimolo normalmente doloroso, con ridotta soglia di percezione del dolore. • primaria: se il dolore è sentito nella sede dov’è applicato lo stimolo • secondaria: se il dolore è percepito in aree diverse IPERPATIA Risposta abnormemente dolorosa ed esagerata ad uno stimolo, specie se ripetitivo DOLORE CRONICO • Durata > a tre mesi • Perpetuato da fattori non collegati alla causa scatenante • Poco associato a iperattività neurovegetativa • Accompagnato da importante componente emotiva (irritabilità, isolamento, depressione) ed alterazione del ritmo circadiano DOLORE NEUROPATICO Origina da anomalie della trasmissione degli impulsi secondarie a lesioni o disfunzioni del sistema nervoso periferico o centrale. Spesso di cronicizza, e si accompagna a iperalgesia, allodinia e/o ad altre modificazioni della sensibilità DOLORE FITTIZIO “consapevole inganno”, dentro un quadro di disagio rappresenta una “richiesta di aiuto”. E’ un mezzo cosciente per ottenere fini anche inconsci. Vantaggio secondario Discrepanza racconto-obiettività Perdita scolastica DOLORE SOMATOFORME Psicosomatico: espressione fisica di un problema psicologico, mezzo incosciente per uscire dal disagio La chiarezza d’uso dei termini, aiuta nella definizione della diagnosi, nella valutazione e misurazione del dolore e nella proposta di un piano terapeutico MEMENTO A parità di stimolo, percepisce più dolore un neonato di 31 settimane o un bambino di 3 anni ? Perché ? PRINCIPI di ANATOMIA e FISIOLOGIA …come dalla fisiologia si arriva alla terapia… NOCICEZIONE TRASDUZIONE Non è un fenomeno ON-OFF Sensibilizzazione periferica … a livello del recettore una forma di energia viene convertita in impulso nervoso elettrochimico nell’afferente primario. da un PUNTO di VISTA PRATICO … Se viene limitata e inibita la sensibilizzazione periferica, si riduce il dolore percepito Trauma: l’applicazione di ghiaccio previene la sensibilizzazione periferica: la vasocostrizione determinata dal freddo riduce la flogosi e la liberazione di mediatori, limitando così il fenomeno della sensibilizzazione periferica. TRASMISSIONE fibre C dolore sordo terminano in lamina I e II corno posteriore Midollo Spinale primo neurone fibre A dolore pungente terminano in lamina V corno posteriore Midollo Spinale corno posteriore Midollo Spinale centralina di elaborazione SENSIBILIZZAZIONE CENTRALE ... processo attraverso il quale, l’informazione in codice viene trasmessa a quelle strutture del SN centrale deputate alla elaborazione della sensazione dolorosa da un PUNTO di VISTA PRATICO … E’ il razionale della una terapia preventiva (pre-emptive), che usata prima che lo stimolo nocicettivo arrivi a livello midollare, riduce l’entità del dolore e la necessita di farmaci. Ricadute pratiche : • l’uso di piccole dosi di farmaco oppioide prima di iniziare un intervento chirurgico; • l’uso dell’anestesia locale in una sede prima di procedere a incisione e/o procedure diagnostiche terapeutiche in quella stessa sede; • la somministrazione ad orario… TRASMISSIONE sinapsi con le vie efferenti motorie - il riflesso di fuga e sottrazione Secondo neurone Attivazione dei riflessi simpatici ... processo attraverso il quale, l’informazione in codice viene trasmessa a quelle strutture del SN centrale deputate alla elaborazione della sensazione dolorosa TRASMISSIONE Fascio spinotalamico Per la maggior parte fibre che ascendono alle strutture nervose superiori dopo essere passate controlateralmente a livello del midollo spinale. 3° neurone A livello talamico, le fibre prendono sinapsi con fibre che trasmettono l’informazione alla corteccia somatosensoriale. Via proprio spinale polisinaptica (fascio Dorso-laterale) Omolaterale, polisinaptica con connessioni a livello ascendente e discendente con la sostanza gelatinosa di Rolando. Trasmissione delle afferenze a livello della sostanza reticolare del midollo allungato e da qui su tutta la corteccia cerebrale. ... processo attraverso il quale, l’informazione in codice viene trasmessa a quelle strutture del SN centrale deputate alla elaborazione della sensazione dolorosa TRASMISSIONE Le connessioni con i centri superiori (sede delle capacità emotive e cognitive) e della sostanza reticolare condizionano e modulano il percepito. EFFETTO DEL RICORDO NEGATIVO EFFETTO DELLO STRESS ... processo attraverso il quale, l’informazione in codice viene trasmessa a quelle strutture del SN centrale deputate alla elaborazione della sensazione dolorosa da un PUNTO di VISTA PRATICO … La ricaduta clinica : annullare un ricordo negativo (controllando sempre ed in ogni occasione il dolore) e limitare lo stress (con adeguata terapia farmacologica e non farmacologica) limitano la percezione del dolore in ogni situazione e modificano in maniera importante la sofferenza emotiva che l’accompagna. MODULAZIONE Corteccia Le tecniche non farmacologiche aumentano la modulazione inibitoria mesencefalo Bulbo …Attività neurologica di controllo dei neuroni di trasmissione del dolore… - Centrale - Midollare – Periferica … grigio periacqueduttale n. Rafe Magno 2º neurone nocicettore fibra C da un PUNTO di VISTA PRATICO … Le tecniche non farmacologiche aumentano a diversi livelli l’attività di modulazione inibitoria: quindi il loro uso, non disgiunto dalla terapia farmacologica, permette un più efficace controllo del dolore PERCEZIONE Produzione del fenomeno soggettivo DOVE ? … Processo attraverso il quale l’attività dei neuroni nocicettivi di trasmissione produce un fenomeno soggettivo da un PUNTO di VISTA PRATICO … Il risvolto clinico che ne deriva è che una terapia antalgica corretta, non può prescindere da un approccio globale ed individualizzato … il dolore NON è riducibile alla semplice conduzione dello stimolo, ma è il risultato di una complessa interazione fra strutture e fenomeni diversi che continuamente modulano ampiezza e qualità della percezione: è una ESPERIENZA SOMATO – PSICHICA SOGGETTIVA A parità di stimolo, percepisce più dolore un neonato di 31 settimane o un bambino di 3 anni ? Perché ? 1. Il neonato ed il bambino percepiscono il dolore 2. A parità di stimolo, il neonato percepisce più dolore 3. Stimoli dolorosi ripetuti, senza copertura analgesica, determinano modificazioni strutturali e funzionali persistenti del sistema nocicettivo 4. A tutte le età, uno stimolo doloroso lascia traccia nella memoria MEMENTO 5. A tutte le età è possibile la cronicizzazione del dolore 6. Gli effetti negativi del dolore sulla prognosi attuale e futura, sono maggiori in età neonatale-pediatrica rispetto le età successive 7. Una adeguata terapia antalgica, annulla tutti gli effetti negativi del dolore (attuali ed a distanza) MEMENTO