Romanticismo e Fichte - Francesco Coniglione

1720-1800
1800-1860
1860-1900
Kant (1724-1804)
Fichte ( 1762-1814)
Hegel (1770-1831)
Schelling (1775 - 1854)
Marx (1818
Schopenhauer (1788
- 1860)
Feuerbach (1804
Kierkegaard (1813-1855)
Comte (1798 - 1857)
1883)
1872)
Eventi storici presenti nel Romanticimo
 Dal
1789 al 1848 unica grande rivoluzione:
Rivoluzione francese; industriale.
 Si afferma il capitalismo in campo economico;
 Nasce la società borghese;
 Nascono delle ideologie: liberismo, democrazia,
socialismo, nazionalismo.
Rivoluzione industriale
1789-1848 trionfo
dell’industria capitalista in
una ristretta area geografica:
Gran Bretagna e Francia.
 Si afferma la libera
concorrenza
 Affermazione della società
civile: sfera dei rapporti
socio-economici distinta ed
autonoma dallo Stato.


Si forma il ceto borghese
che crea una nuova
polarizzazione: il
proletariato – lavoratori
salariati – e la borghesia
capitalista, che detiene i
mezzi di produzione.
Liberalismo
è l’estensione, ai più diversi aspetti della
vita sociale, politica, culturale, del principio del
valore assoluto della libertà individuale.
 Ciò si manifesta nella difesa dell’individuo contro
ogni primato della ragion di stato o degli interessi di
gruppo o collettivi sul singolo.
 Liberalismo
Nazionalismo
Concetto di Nazione
Gruppo di essere umani uniti
da una comunanza di
esperienza storica, culturale
e geografica.




Ogni Nazione ha delle proprie
peculiarità, un proprio destino.
Bisogna riscoprire la propria
storia,
attraverso
la
rivendicazione della lingua e
della religione.
Visione romantica di una
nazione: organismo vivente
comprendente la totalità di un
popolo.
Cosa è il Romanticismo
 Non
esiste una unica definizione di questo termine.
Possiamo tenere conto della distinzione che fece
Benedetto Croce: nel romanticismo vivono due
anime, una teoretica, speculativa, e l’altra pratica,
sentimentale.
Romanticismo teoretico
 Afferma
i diritti della spontaneità, della passione,
della individualità nell’etica e quelli del sentimento
nella religione.
 Fonda la storiografia moderna.
 Lega la conoscenza scientifica e quella filosofica,
introducendo una visione non meccanicistica della
natura; propone lo stretto rapporto fra scienze della
natura e dello spirito.
Romanticismo pratico
 Esso
ha un volto irrequieto, demonico.
 Vi è un eccesso di sentimentalismo che sfocia spesso
nella morbosità e nella debolezza.
 Vaghezza degli ideali.
 Propensione per un misticismo a tratti confuso e
torbido.
L’intellettuale nel romanticismo
dell’intellettuale: esso si fa portatore
di messaggi ideologici.
 La cultura non è più nelle mani dell’aristocrazia, essa
diventa parte integrante del nuovo ceto borghese. Il
ceto intellettuale viene borghesizzato: nuove
professioni – artista, letterato, giornalista – sono le vie
per conseguire una elevazione sociale.
 Politicizzazione
Romanticismo e idealismo
 La
massima incarnazione del Romanticismo è
l’idealismo.
 Nasce con Fichte, ma in realtà già i critici di Kant ne
avevano dato un abbozzo.
 Una problema che emerge con il kantismo è come
bisogna intendere la cosa in sé.
I diversi modi di intendere la parola “Idealismo”
 Nel
linguaggio comune è idealista colui che è attratto
da determinati “valori”, ideali e che sacrifica per essi
la propria vita.
 In filosofia, la parola “idealismo”, in senso lato,
significa privilegiare la dimensione “ideale” su quella
“materiale” della realtà; si afferma il carattere
spirituale della realtà es. platonismo,cristianesimo.
Idealismo in filosofia

Idealismo gnoseologico.
Con esso si intendono tutte
quelle rappresentazioni di
pensiero che finiscono per
ridurre l’oggetto della
conoscenza a idea o
rappresentazione (Cartesio,
Kant, Schopenhauer).
Idealismo romantico o
assoluto è la corrente
filosofica post-kantiana che
si originò in Germania, i
suoi fondatori sono Fichte,
Schelling, Hegel.
 Il Soggetto è l’unica entità
creatrice. Esso è soggettivo
e assoluto.

Tutto è Spirito
 Spirito,
Io, Assoluto ed Infinito sono dei sinonimi, di
un’unica realtà: quella umana, che è attività
conoscitiva, pratica, ma soprattutto è libertà creatrice.
Lo Spirito è fonte creatrice di tutto ciò che esiste.
Se tutto è creazione dello Spirito, cosa è la Natura
o la materia?
 Questo
quesito viene risolto con la dialettica.
Questa concezione afferma che non può esserci il
positivo senza il negativo, la tesi senza antitesi, quindi
lo Spirito per essere tale ha “bisogno” della sua
antitesi che è la Natura.
Un Soggetto senza un oggetto, un io senza un non-io
sarebbero entità vuote.
Spirito e Natura
Spirito è causa della Natura, poiché quest’ultima
esiste solo per l’io ed in funzione dell’io, essendo
semplicemente il materiale o la scena della sua
attività. La Natura esiste non come realtà a sé stante,
ma come momento dialettico necessario della vita
dello Spirito.
 Lo
Caratteristiche dell’idealismo romantico
 Panteistico
spiritualistico (Dio è lo Spirito operante
nel mondo, ossia l’uomo);
 Monismo dialettico: esiste un’unica realtà, lo Spirito,
inteso come una realtà positiva realizzante se
medesimo attraverso il negativo: la natura, il non-io.
Fichte (1762-1814)
Gli elementi teorici distintivi del suo pensiero
La filosofia di Fichte trae ispirazione dalla filosofa kantiana.
Egli ne apprezza il valore ma vuole superare le sue
contraddizioni.
 Egli rifiuta la concezione dogmatica dell’essere, inteso questo
come realtà oggettiva e indipendente dalla coscienza. A questo
propone il concetto di relazione: l’oggetto del sapere è
qualcosa che può manifestarsi soltanto attraverso le forme
spontanee, costitutive del pensiero umano, in altre parole
l’oggetto è sempre in relazione ad un soggetto che lo pensa.
Conseguenza di ciò è voler avere una conoscenza sistematica
della ragione umana, dello spirito umano.

 Concetto
di libertà, intesa come potenzialità di
autorealizzazione della persona che si manifesta per
gradi e culmina nella consapevolezza razionale della
responsabilità dell’uomo, sia nei suoi confronti che
verso il mondo storico-sociale.
 Concetto di atto: alla base della conoscenza filosofia
vi è l’atto. Il principio della filosofia sta nella
decisione di realizzare concretamente la libertà di cui
l’uomo è capace.
Ricostruzione sistematica del sapere
Fichte affronta questo studio nella sua opera più importante
“Fondamenti dell’intera dottrina della scienza” (1794), che
avrà molte altre edizioni.
 Le ipotesi di fondo o principi da cui parte per ricostruire il
sapere sone tre:
Tesi: l’io pone se stesso assolutamente;
Antitesi: L’io assoluto oppone a se stesso un non-io altrettanto
assoluto.
Sintesi: Nell’io assoluto, l’io divisibile si oppone a un non-io
altrettanto divisibile ( per divisibile si intende molteplice e
finito).

La dialettica triadica
Nella tesi si afferma sia l’Io inteso come ragione pura, il cui
tratto caratteristico è la libertà di autodeterminarsi, sia l’Io di
fatto, ossia coscienza concreta. In entrambi L’Io è attività
autocreatice ed infinita.
 Nella antitesi si afferma la natura concreta e condizionata
della ragione umana, la quale è in rapporto ad una realtà (nonio) che viene posta non appena viene posto l’io.
 Nella sintesi l’Io si scopre limitato dal non-io. Qui abbiamo il
realizzarsi della situazione concreta del mondo, ossia una
molteplicità di io finiti che hanno di fronte a sé una
molteplicità di oggetti a loro volta finiti.

Cosa è l’io Infinito, Assoluto
 L’io
infinito è l’insieme degli io finiti nei quali esso si
realizza.
 Esso è anche la meta ideale che si vuole raggiungere.
Gli io finiti sono l’Io infinito quando tendono ad
esserlo. Per Io infinito si intende l’Io libero, ossia
vittorioso sui propri ostacoli e quindi privo di limiti.
Questo può rappresentare per l’uomo solo un ideale
da raggiungere, un obiettivo avvicinabile solo per
approssimazione infinita.
 L’io
infinito si rende tale quando riesce a svincolare
dagli oggetti che esso stesso pone. E pone questi
oggetti perché senza di essi non potrebbe realizzarsi
come attività e libertà (concetto di sforzo).
Conoscenza teoretica e pratica
Nella antitesi abbiamo due diverse opposizioni: un Io che
oppone a se stesso un non-io che è limitato dal’Io; un Io che
pone se stesso come limitato da un non-io.
 Nella prima opposizione abbiamo la conoscenza pratica,
nella seconda la conoscenza teoretica.
 Conoscenza pratica: Agire significa imporre al non-io la
legge dell’Io, ossia foggiare noi stessi e il mondo alla luce dei
liberi progetti razionali. Il carattere morale dell’agire significa
far trionfare lo spirito sulla materia. Il non-io, la natura
vengono così trasformati dall’Io in cultura.

 Conoscenza
teorica: Fichte sostiene che la
rappresentazione sia il prodotto di un’attività del nonio sull’io, tuttavia, poiché il non-io è a sua volta posto
dall’io, l’attività che esso esercita deriva in ultima
analisi proprio dall’io. Per riappropriarsi del proprio
non-io bisogna andare per gradi della conoscenza:
dalla più semplice sensazione alle più alte
speculazioni del filosofo, mediante una progressiva
interiorizzazione dell’oggetto, che alla fine si rivela
opera del soggetto.
Seconda fase del pensiero di Fichte.
altre edizione dell’opera “Dottrina della
scienza”, Fichte, forse per il forte influsso del
misticismo, tende a negare ogni valore al mondo e
allo stesso sapere umano.
 Nella prima fase l’infinito, l’Assoluto, viene
identificato con l’uomo, nella seconda fase l’infinito
viene identificato con Dio.
 Nelle
Dio per Fichte
sapere umano non è più l’Assoluto poiché
quest’ultimo “riposa su se e in se medesimo
assolutamente senza mutamento né oscillazioni,
saldo, completo e chiuso in se stesso”.
 Partito quindi dal riconoscimento dell’Io infinito
come principio di deduzione della natura finita
dell’uomo, è giunto da ultimo a riconoscere il
principio infinito al di là dell’io, nell’Essere o Dio
(L’idealismo si accorda con il cristianesimo).
 Il
Il pensiero politico di Fichte
 Vi
sono tre fasi. La prima fase è il periodo di
ispirazione liberalistica:
Lo Stato nasce solo per contratto tra uomini
(giusnaturalismo). Esso ha il compito di favorire il
perfezionamento etico del singolo. Nel momento in
cui si realizza ciò, lo stato non ha più motivo di
esserci, poiché questo sarebbe ormai superfluo.
L’uomo sarebbe infatti retto solo dalla ragione e della
legge morale.
Nella seconda fase si ammette l’impossibilità di poter
raggiunger tale perfezione, per cui lo stato dovrà lavorare
all’infinito al proprio autosuperamento. In questa fase,
afferma anche che l’individuo è tale solo all’interno di una
collettività.
 Nella terza fase che è riassunta nei “Discorsi alla nazione
tedesca” (1807-1808), Fichte risveglia la coscienza nazionale
del popolo tedesco, laddove questo subisce l’occupazione
napoleonica. Patriottismo, nazionalismo ed educazione sono
gli elementi su cui punterà la sua riflessione.
