ARGOMENTI D’AGGIORNAMENTO SICUREZZA SCOLASTICA Docente relatore: prof. Loris Noro SiRVeSS Metodo Veloce Per il Calcolo del Rischio D x P = R 1 X 4 = 4 3 X 2 = 6 4 X 4 = 16 3 X 3 = 9 Rischio = Danno x Probabilità Movimentazione carichi VDT Check Frasi rischio Sicurezza in classe Corrosivi & Co Scheda rischi Rischio biologico nelle scuole Le fonti di pericolo biologico dipendono: dal “cattivo stato di manutenzione e igiene dell’edificio; inadeguate ventilazione degli ambienti e manutenzione di apparecchiature e impianti (ad es. impianti di condizionamento e impianti idrici); arredi e tendaggi”. Inoltre per il tipo di attività svolta, “in ambienti promiscui e densamente occupati, il rischio biologico nelle scuole è legato anche alla presenza di coloro che vi studiano o lavorano (insegnanti, studenti, operatori e collaboratori scolastici) ed è principalmente di natura infettiva (da batteri e virus). -> malattie esantematiche – epatite B - TBC A ciò si aggiunge il rischio di contrarre parassitosi, quali pediculosi e scabbia e il rischio allergico (da pollini, acari della polvere, muffe, ecc.)”. Sostanze allergizzanti/irritanti - dermatiti allergiche da contatto (DAC): ad esempio causate da gomma (es. tiurami, tiazoli), olii/combustibili, metalli, piante/fiori (primula, tulipano, lattuga, girasole, carciofo, cicoria ecc.), fungicidi, insetticidi, acaricidi, diserbanti,…. - orticaria: ad esempio causate da cereali + acari contaminanti, polveri, fieno, paglia, verdure/frutta, piante/ fiori , disinfettanti, insetti e larve, … - dermatiti da contatto con sostanze aerodisperse (Airborne Contact Dermatitis o ACD): causate da pesticidi, disinfettanti (benzalconio cloruro, fenoli); - asma allergico: anche in questo caso sono tante le sostanze che possono causarla. - rinite allergica: in particolare la “rinite allergica da cereali e - alveolite allergica estrinseca (AAE) o polmonite da ipersensibilità - sindrome tossica da polveri organiche (Organic dust toxic syndrome ODTS) - patologie cutanee e respiratorie su base irritativa. Consigli in merito alla prevenzione e protezione: - “manutenzione periodica dell’edificio scolastico, degli impianti idrici e di condizionamento; - idoneo dimensionamento delle aule in relazione al numero di studenti (evitare sovraffollamento); - benessere microclimatico (temperatura, umidità relativa, ventilazione idonee); - adeguate e corrette procedure di pulizia degli ambienti e dei servizi igienici con utilizzo di guanti e indumenti protettivi; mascherine in caso di soggetti allergici; - vaccinoprofilassi per insegnanti e studenti; - sorveglianza sanitaria dei soggetti esposti; - controlli periodici delle condizioni igienico-sanitarie dei locali, inclusi controlli della qualità dell’aria indoor e delle superfici; - Si deve porre attenzione al momento dell’assistenza di primo soccorso, che deve essere prestata utilizzando sempre guanti monouso (in lattice o vinile). - formazione e sensibilizzazione del personale docente e non docente, degli allievi e delle famiglie in materia di rischio biologico”. Gestione dei casi di epidemie di malattie infettive Lo sviluppo di epidemie infettive nella scuola è favorita dal fatto che si tratta di una comunità scolastica relativamente chiusa. E’ opportuno che il dirigente scolastico disponga di procedure organizzative che regolino i rapporti con l’ASL in corso di indagine epidemiologica e di profilassi dei contatti. I soggetti che possono coadiuvare il dirigente scolastico in questo situazioni sono, oltre al RSPP, il coordinatore del PS e eventualmente il medico competente, se presente. Una fase particolarmente delicata in caso di epidemia nella scuola è quella della informazione al personale e all’utenza (allievi e loro famiglie), per cui diventa fondamentale instaurare una fattiva collaborazione con i servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle ASL per condividere la modalità di comunicazione. "Si stima – si legge in un comunicato della Dottoressa Giovanna Cantarella, dell'Unità di otorinolaringoiatria della Fondazione Irccs Policlinico di Milano - che il 30 % degli insegnanti soffra di disturbi cronici delle corde vocali, che il 50 % lamenti disturbi occasionali della voce e che solo il 20 % non presenti mai alterazioni della voce ed affaticamento vocale". «si vive in una società - sottolinea la Dottoressa - in cui il rumore di fondo che accompagna le nostre giornate è in costante aumento; per farci sentire siamo costretti ad aumentare il volume della nostra voce per sovrastare il rumore di fondo. Non ci concediamo pause adeguate di riposo vocale; un tempo ad esempio in auto o in treno le corde vocali godevano di momenti di riposo. Adesso anche in tali circostanze trascorriamo molto tempo parlando con il cellulare, spesso sforzando le corde vocali per alzare il volume a causa del rumore di fondo.» L'Oms fissa a 35 decibel il livello massimo di rumore di fondo ammissibile nelle aule scolastiche durante l'attività didattica. All'esterno, nelle aree di ricreazione, può raggiungere, ma non deve superare, i 55 decibel. I problema-rumore riguarda anche palestre e mense. Alcuni numeri: 55 decibel Limite massimo di rumore previsto nelle aree di ricreazione 35 decibel limite massimo del rumore previsto in un'aula 20 decibel il rumore del sussurro 0 decibel la soglia dell'udito 340 m/s la velocità di propagazione del suono nell'aria 25 le parole di un'insegnante incomprensibili agli allievi a causa del rumore di fondo e del riverbero parete di fondo/soffitto in 5 min/med «Condizioni difficili da ottenere nelle aule scolastiche italiane, per la maggior parte collocate in edifici non recenti» «…ci vorrebbe diversa progettazione delle aule, che dovrebbe riguardare soprattutto le pareti di fondo che producono l'eco e il soffitto» 1. Ricorda che le corde vocali sono pliche di tessuti molli che vibrano al passaggio dell’aria proveniente dai polmoni, quindi: • non parlare troppo in fretta, • fai le pause necessarie per riprendere fiato in modo da sostenere la voce con il respiro 2. Parlando le corde vocali tendono a disidratarsi, ricordati di bere acqua (1,5 litri al giorno) 3. Non bere troppo caffè, tè o altre bevande contenenti caffeina: favoriscono la diuresi e la disidratazione 4. Controlla il microclima ambientale: caldo eccessivo e aria troppo secca danneggiano le corde vocali, umidifica l’aria 5. Non alzare la voce, usa altri modi alternativi per richiamare l’attenzione 6. Non cercare di superare con la voce il rumore ambientale: cerca di abbassare il «volume» di disturbo in aula ed evita di parlare a lungo in ambienti rumorosi 7. A scuola usa se possibile un microfono se devi farti sentire da molte persone 8. Non chiamare gli altri da lontano, avvicinati alle persone con cui vuoi comunicare in modo da essere udito facilmente 9. Evita di parlare durante l’esercizio fisico, non avresti abbastanza fiato per sostenere la voce senza sforzo 10. Cerca di avere sane abitudini di vita: niente fumo, alcolici con moderazione, alimentazione ricca di frutta e verdura, pasti regolari e non troppo abbondanti, numero adeguato di ore di riposo MICROCLIMA Effetti AFFATICAMENTO ABBASSAMENTO LIVELLO CONDIZIONI DI ATTENZIONE MICROCLIMATICHE SFAVOREVOLI INFORTUNI COLPO DI CALORE/ ASSIDERAMENTO