Quadri e
artisti
la vendemmia:
esperienza
all’Istituto Agrario
Pastori di Brescia
Favole e rime di
nostra invenzione
Cronaca di un’esperienza visita all’Istituto Agrario “Pastori”
-Brescia-
PRESENTAZIONE
Il 2 ottobre 2004 siamo andati a
visitare l’Istituto Agrario“Pastori”
di Brescia.
Il signor Paolo, un insegnante
della scuola che era la nostra
guida, ci ha mostrato i suoi
ragazzi che vendemmiavano
l’uva e poi le cantine.
Paolo ha spiegato come si coltivano le piante di vite, ci fatto
assaggiare l’uva nera e ce l’ha fatta raccogliere; poi ha mostrato le
cantine e ha spiegato come si produce il vino.
LA VITE
La vite è una pianta rampicante
ed ha foglie caduche
Parole per capire
Rampicante
pianta che si sviluppa
“arrampicando” viticci
(cirri, rami modificati)
fissati a pali e sostegni.
Caduche
foglia destinata
naturalmente a cadere
RAMI O
TRALCI
LE PARTI
DELLA VITE
I rami sono lunghi, ma deboli e presentano
nodi più o meno rigonfi.
I tralci per crescere
hanno bisogno di un
tutore , cioè di una serie
di appoggi.
Il signor Paolo ci ha
spiegato che nei vigneti
moderni si usano fili di
ferro tesi tra i pali di
cemento.
I tralci in primavera
vengono legati per
sostenere meglio il peso
dei grappoli maturi
Vai a Giugno
TRONCO
È legnoso,
contorto,
coperto da una
corteccia bruna
che si stacca in
lamine
LE PARTI
DELLA VITE
FOGLIA O PAMPINO
Pagina superiore del
pampino, verde e lucida.
Le fogli della vite, dette anche
PAMPINO sono divise il lobi più
o meno profondi.
Il picciolo è lungo e sottile e si
divide in nervature disposte
come le dita di una mano
aperta
Pagina inferiore del
pampino, verde chiaro e
opaca.
LE PARTI
DELLA VITE
FIORI
FRUTTO E SEME
Sono piccoli e gialloverdi, riuniti in piccole
pannocchie; spuntano in
primavera.
La loro corolla è formata
da cinque piccoli petali
che, quando cadono, si
staccano tutti insieme.
Vai a MAGGIO
Il frutto della vite
è l’uva o meglio
ogni acino d’uva.
L’acino è una
bacca di forma e
dimensioni diverse
attaccate
al raspo o graspo
LE PARTI
DELL’UVA
Vai a OTTOBRE
LA VENDEMMIA
Durante la nostra visita abbiamo visto gli
studenti della scuola Pastori vendemmiare,
cioè raccogliere i grappoli d’uva matura.
Anche noi abbiamo provato a vendemmiare,
tagliando un grappolo d’uva con le cesoie,
un tipo speciale di forbici.
I grappoli si raccolgono a mano. Vanno tagliati quelli migliori,
perfettamente maturi, scartando quelli rovinati o acerbi. I grappoli
vanno sistemati all'interno di cassette non molto grandi, che
possano essere trasportate in cantina senza rovinarsi. Si sta
diffondendo la vendemmia meccanica, che è meno accurata di quella
manuale, ma molto più economica.
IN CANTINA
La nostra visita all’Istituto Pastori è
proseguita nelle cantine.
Qui le cassette piene d’uva sono
state svuotate in una macchina
chiamata in tre modi diversi
DIRASPATRICE
SGRANATRICE
GRASPATRICE
che separa i raspi gettandoli fuori e
macina gli acini.
IN CANTINA
Un grande tubo di gomma collegato alla
diraspatrice porta gli acini e il succo in
enormi botti di acciaio dette VASCHE DI
FERMENTAZIONE
IN CANTINA
Parole per capire
Mosto
Il mosto è costituito
fondamentalmente da acqua
(70-80%), glucosio, fruttosio
e contiene un elevato
numero di sostanze
importanti
Vinacce
Nelle vasche di fermentazione il
MOSTO riposo e fermenta.
La nostra guida ci ha spiegato
che la fermentazione dura tempi
diversi a seconda che si produca
vino rosso, rosato o bianco.
Il mosto viene poi filtrato per
separare il vino dalle vinacce
La vinaccia è il
complesso delle parti
solide dell'uva fresca con
o senza raspi.
E' la materia prima della
grappa.
IN CANTINA
Il liquido filtrato viene messo in tini
più piccoli e conservato.
Il vino deve essere conservato in
cantine fresche e poco illuminate
e quando giungerà a
maturazione verrà imbottigliato.
I “nemici”
del Vigneto
La vite richiede attenzione cure costanti perché ha numerosi nemici
la peronospora
fungo che si
sviluppa sulle
foglie e sugli
acini
caratterizzato
dalla comparsa
di macchie
bianche
la filossera
piccolo insetto
che produce
gravi danni alla
vite perché
attacca foglie e
radici per
succhiare la
linfa
la botrite muffa
grigia che fa
morire il
grappolo
la tignola
farfalla le cui
larve si nutrono
degli acidi d’uva
L’oidio tipo di fungo
La vite teme anche la grandine, gelo invernale, piogge primaverili troppo intense e la siccità.
Vai ad Aprile
Vino in classe
Dopo la visita alla scuola Agraria Pastori, abbiamo deciso di fare il
vino in classe.
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Occorrente:
bottiglia di plastica
uva bianca
uva nera
imbuto
vaschetta
guanti
….forza delle mani
1.
Disporre il materiale occorrente
sulla cattedra
2.
Indossare i guanti e separare gli
acini dai raspi
3.
Mettere l’uva in una ciotola
capiente e pigiare bene con le
mani
4.
Travasare il mosto dalla
vaschetta alla bottiglia
con l’aiuto dell’imbuto
5.
6.
Lasciare riposare il mosto per
alcuni giorni
Il mosto fermenta e le bucce
vengono a galla
Il mosto si è
trasformato
in vino!!
La volpe e
l’uva
Una volpe affamata vide dei
bellissimi grappoli d'uva matura che
pendevano da una vite e cercò di
afferrarli.
I grappoli erano però troppo alti per il
nostro animale che provò e riprovò, ma
in nessun modo riuscì a coglierli.
Allora la volpe, guardando sdegnosa
l'uva, disse:
"Tanto era ancora acerba..." e riprese il
suo cammino affamata come prima.
Esopo
Clicka sulla volpe
La vite in
rima
Anche noi abbiamo inventato delle simpatiche rime sulla vite
L’uva ha il nocciolino e
lo tiene come un pulcino
L’acino ha la buccia
che facilmente si sbuccia
Il tronco dell’uva è resinoso,
ed è anche molto legnoso
Le foglie sono verdine
e sembran manine
I fior di vite son piccolini
e assai carini
La vite è un rampicante
ma non cresce all’istante
Vendemmia fanno i miei nonni
e la fanno, ovvio, senza tonni
I grappoli sono succosi
e molto saporosi
La vite in
rima
...ora rime e vino
L’uva assorbe calore
e lo restituisce col sapore
L’uva è buona
e assai cicciona
Non mi piace il vino
perché è un po’ asprino
Il vino è frizzante
e lo beve il celebrante
L’uva cresce nella natura
e si mangia quando è matura
Il vino è genuino
se ne bevi poco fa benino
L’uva e il vino
nell’arte
Caravaggio
Covili
Arcimboldo
ARCIMBOLDO nasce probabilmente, a
Milano, nel 1527.
Comincia a lavorare come
collaboratore del padre nel Duomo di
Milano. Nel 1562 va a corte
dell'imperatore Ferdinando I a Praga
dove svolge l'incarico di pittore e di
organizzatore di feste e spettacoli per
rallegrare la vita della corte stessa.
Nei primi due anni della sua attività a
corte nasce la prima serie delle
Quattro Stagioni che costituirà la
base del suo modo di dipingere.
Non si sa come sia nato questo
bizzarro modo di dipingere, si sa
invece che entusiasma regnanti e
contemporanei ed è alla base del suo
successo.
autunno
le altre stagioni….
estate
inverno
primavera
Gino Covili è uno di quei
personaggi che si è avvicinato
alla pittura come bisogno di
dare corpo ad un inquieto e
ricco universo interiore. La sua
arte è di una forza primordiale,
segnata da molteplici
riferimenti ad un vissuto che
raccoglie in sé l'eredità di una
cultura orale, tramandata di
generazione in generazione, di
cui Covili è uno degli ultimi e
originali interpreti. Gli oggetti,
le cose, gli animali e le piante
possiedono un'anima ed
esprimono e suscitano
emozioni intensissime,
racchiuse in immagini frutto di
un rispetto che l'uomo e
l'artista Covili sanno esprimere
con rara maestria ed efficacia.
MICHELANGELO MERISI
detto il CARAVAGGIO
(Caravaggio, 1573 - Porto Ercole, 1610)
Caravaggio rappresenta uno dei cardini
fondamentali della pittura italiana ed
europea, la sua arte, profondamente
classica, segna l'inizio della pittura
successiva, sia per il naturalismo nella
scelta dei soggetti, sia per il suo
particolare luminismo, ottenuto da un
gioco di luci che movimenta il dipinto,
sintetizzando con pochi elementi tutta
l'umanità della sua arte, alla quale si
ispirarono i più grandi esponenti della
pittura europea successiva, come Rubens
e Rembrandt.
Il calendario di Bacco
La stagione del vino può essere suddivisa in tre periodi:
 Il primo periodo è quello della Cura che inizia con la potatura
invernale nella seconda metà di Gennaio se il clima non è troppo
rigido, per concludersi nel mese di Luglio.
E' il periodo in cui si prepara, si pulisce, si ordina, si preserva il
vigneto per la stagione della raccolta che inizierà nel mese di
Agosto.
In realtà in alcune zone del nostro Paese la raccolta inizia già nel
mese di Luglio.
 Il secondo periodo, che va dal mese di Agosto a quello di
Novembre, è il periodo della Raccolta e Vendemmia , in cui i
grappoli maturi vengono raccolti e schiacciati.

Il terzo periodo, che va dal mese di Novembre al mese di Gennaio,
è quello del Riposo, in cui il vigneto va preparato, e lasciato
riposare in vista della ripresa della stagione attiva, in Primavera
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Nel vigneto è il tempo del riposo: sia la terra, che la pianta godono il meritato
sonno dopo la dura stagione del lavoro.
Nella seconda metà del mese, in fase di luna calante, comincia la nuova
stagione del vigneto, con la potatura invernale: mentre la pianta riposa è
l'uomo a prepararla per la nuova "annata".
La tradizione popolare dice che la luna calante di Gennaio è la migliore per
potare il vigneto (se non fa troppo freddo), ed ecco alcuni proverbi che
lo confermerebbero:
La luna di gennaio è la luna del vino
Luna di grappoli a Gennaio, luna di racimoli a Febbraio
Chi pota a Gennaio, pota al grappolaio
Chi pota alla mancanza di Gennaio, pota a uva (cioè con la luna calante).
Se il clima di Gennaio è particolarmente rigido meglio rimandare la potatura
a Febbraio per non favorire l'insorgere della batteriosi.
In cantina continua il periodo delle colmature periodiche, bisettimanali, delle
botti cominciata verso il mese di Dicembre.
Le piante segnalano il loro prossimo
risveglio attraverso il pianto, cioè
l'emissione di una linfa trasparente,
più o meno abbondante, dai rami
potati.
I proverbi popolari del rapporto tra
Febbraio e il vigneto dicono:
se per la Candelora il tempo è bello,
molto più vino avremo che vinello.
Se il clima di Gennaio è stato
particolarmente rigido meglio potare
ora, se il clima di Febbraio è troppo
rigido rispetto alla norma, meglio
rimandare ancora la potatura.
In cantina si continua con le colmature
settimanali delle botti.
Le piante stanno per risvegliarsi, bisogna affrettare la fine
dei lavori di preparazione.
Continua la potatura invernale, nelle regioni a clima molto
rigido, si revisionano le impalcature di sostegno dei
filari.
Si procede all'aratura del terreno e si legano i tralci al
filo più basso dell'impalcatura. Si eseguono gli innesti e
si mettono a dimora le "barbatelle" già innestate.
La tradizione popolare dice:
Chi nel Marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia
(cioè chi non lo fa ora non potrà farlo più)
E’ tempo di imbottigliare i vini
bianchi e quelli giovani. L'ideale
è imbottigliare il vino durante
la fase calante della luna di
primavera, che di solito
coincide con la settimana di
Pasqua.
La ripresa dell'attività vegetativa è segnalata dal
germogliamento: la schiusa delle gemme. Le gemme
possono essere di tre tipi: pronte, si apriranno nella
stagione corrente e daranno origine a rami
generalmente sterili; ibernanti, si apriranno l'anno
dopo producendo fiori e frutti; latenti, si apriranno
anche dopo anni, dando origine a rami generalmente
sterili.
In cantina è tempo di effettuare il secondo travaso del
vino conservato nelle tradizionali botti di legno.
E' tempo di preparare il terreno all'attività frenetica legata alle stagioni primaverile ed
estiva.
Bisogna spargere il concime e cominciare l'opera di protezione contro malattie e parassiti,
che attaccano foglie e frutti, meno letali di quelli che attaccano le radici, ma ugualmente
nocivi per la coltura.
Nella tradizione popolare Aprile è un mese molto importante per la vendemmia, ecco i
proverbi:
- Aprile, ogni goccia un barile (cioè, la pioggia di Aprile favorisce un buon raccolto di uva)
- Quando tuona d'Aprile - buon per il barile
e a proposito del fatto che ormai è troppo tardi per potare la vigna:
- Vigna ad April potata - ha mai sete al vignaiol levata
- Se vai a potar d'aprile, contadino, - molt'acqua beverai e poco vino
Verso la fine del mese, a seconda della zona di produzione, possono cominciare a formarsi le
prime foglie e i primi abbozzi di grappoli, questo processo è detto allegagione.
Nella stagione del rigoglio naturale si effettua la
potatura verde che consiste nell'eliminare i
germogli sterili, stando bene attenti a non
eliminare quelli ibernanti che fruttificheranno
l'anno successivo.
Proverbi di maggio per il vigneto:
Tutto Maggio si lega la vite - se Maggio non è
assai lungo - se ne lega anche di Giugno
La pianta apre i suoi fiori al sole e alla calda
stagione.
E' tempo di sminuzzare il terreno tra le viti; si legano i tralci in modo che non
travalichino il filare; si rinnovano i trattamenti contro malattie e parassiti.
La pianta trasforma alcune delle sue infiorescenze in viticci, altre le fa cadere: solo il
15/20% dei fiori si trasformerà in uva.
Ecco i proverbi di giugno per il vigneto:
- Se piove per san Barnabà - l'uva bianca se ne va - se piove mattina e sera - se ne
va la bianca e la nera
- Quando piove il giorno di san Vito - il raccolto dell'uva va fallito
- Se piove per san Vito - il raccolto dell'uva se n'è ito
In cantina è tempo di effettuare il terzo travaso del vino conservato nelle
tradizionali botti di legno di legno.
Si effettuano solo lavori di controllo, eliminando ancora gli
eventuali germogli sterili, e diprevenzione contro malattie e
parassiti.
L'attività del vigneto è al culmine, i frutti stanno per giungere, o
sono già giunti, a completa maturazione, tra poco inizierà il
tempo della raccolta.
I proverbi di luglio ci dicono del vino:
- Se non arde luglio e Agosto - troppo aspro sarà
il mosto
- Per santa Maddalena - se la nocciola è piena - il
fico ben maturo - il gran copioso e duro e il
grappolo serrato - il vino è assicurato
A seconda della zona comincia il tempo della
vendemmia (in alcune zone iniziata
addirittura a fine Luglio), che si estenderà
da Agosto ai primi giorni di Novembre.
Tra Agosto e Settembre si raccolgono le uve a
maturazione precoce (ad esempio il
Moscato), le uve per la produzione di
spumante secco e quella per la produzione di
certi vini passiti.
Dicono i proverbi popolari:
- Di Settembre e di Agosto - bevi vino vecchio e lascia
stare il mosto
- Agosto ci matura grano e mosto
- D'Agosto l'uva fa il mosto
- A san Lorenzo l'uva si tinge
- Agosto matura, Settembre vendemmia
- - Quando piove d'Agosto piove olio miele e mosto
- L'acqua del 24 Agosto rovina olio e mosto
Tra Settembre e Ottobre si vendemmiano la maggioranza delle uve.
Ecco i proverbi settembrini:
- A santa Eufemia comincia la vendemmia
- Da Settembre prima la bianca che di pendere è già stanca (riferito all'uva)
- Se fa bello per san Gorgone - la vendemmia va benone (san Gorgonio è il 6 Settembre)
- La pioggia di Settembre è veleno per l'uva
In cantina è tempo di imbottigliare i vini a media maturazione (che si
consumano il secondo anno dopo la vendemmia), qualche giorno dopo aver effettuato il
travaso, in modo che il vino risulti mondato dai residui depositatisi sul fondo.
Tra Settembre e Ottobre si vendemmiano la
maggioranza delle uve
Tra Ottobre e Novembre si raccolgono le uve a
maturazione tardiva e quelle che si lasciano
appassire sulla pianta per produrre certi tipi di
vino passito.
A proposito di ottobre dicono i proverbi popolari:
- Ottobre, il vino è nelle doghe (cioè nei barili)
- Ottobre: vino e cantina dalla sera alla mattina
Vai alla scuola Pastori
E' arrivato il tempo di preparare il letto
per il sonno invernale: il terreno va
accuratamente e profondamente arato e
concimato.
Comincia il riposo invernale: le piante
verranno rigenerate dall'energia della
terra, la linfa vitale si rinnoverà per fornire
la vitalità necessaria ad affrontare la nuova
stagione che riprenderà in primavera.
Dicono i proverbi di novembre:
- Chi vuol far buon vino zappi e poti a san
Martino
- Più presto se ami il legno - più tardi se ami
il frutto (è preferibile potare ora se si
vuole rafforzare la pianta, potare più tardi
se si vuole rafforzare il frutto)
- A san Martino ogni mosto è vino
- A san Martino si lascia l'acqua e si beve il
vino
Nel vigneto è il tempo del riposo.
In cantina si procede alle colmature delle botti:
dopo la trasformazione del mosto in vino la
botte deve sempre essere piena, per evitare il
contatto del vino stesso con l'aria, per questo si
provvede periodicamente ad aggiungere vino
dello stesso tipo: all'inizio si effettueranno due
o tre colmature alla settimana, per diminuirle
man mano che si approssima la primavera.
E' tempo di effettuare il primo travaso del vino
conservato nelle tradizionali botti di legno.
• Studenti ed insegnanti dell’Istituto Agrario Pastori - Brescia • i colleghi Luisa Ferlinghetti e Fabio Secondi, del plesso di
Botticino Sera per la collaborazione offerta nella produzione del
lavoro. L’ins.te Pierangela Romani per l’aiuto “a distanza”
• le bambine ed i bambini delle classi III°A e V°A
Circolo Didattico Botticino
Brescia
2005
Silvia Pancotti
