Il Disturbo di comunicazione
nella disabilità
Vera Stoppioni
Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord
Presidio Ospedaliero di Fano
San Benedetto del Tronto
10 aprile 2016
DISABILITA’  SISTEMA ICD
Disabilità: qualsiasi limitazione o perdita (conseguente
a una menomazione) della capacità di compiere
un’attività nel modo o nell’ampiezza considerati normali
per un essere umano. La disabilità rappresenta
l’oggettivazione della menomazione e come tale riflette
disturbi a livello della persona. La disabilità si riferisce a
capacità funzionali estrinsecate attraverso atti e
comportamenti che per generale consenso costituiscono
aspetti essenziali della vita di ogni giorno. (ICDH)
DISABILITA’  SISTEMA ICF
Disabilità: conseguenza o risultato di una complessa relazione
tra la condizione di salute di un individuo, fattori personali e
fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui vive.
Ogni individuo, date le sue condizioni di salute, può trovarsi in
un ambiente con caratteristiche che possono limitare o
restringere le sue capacità funzionali e di partecipazione
sociale.
L’ICF correla la condizione di salute con l’ambiente.
Promuove un metodo di misurazione della salute, delle capacità
e delle difficoltà nella realizzazione di attività che permette di
individuare gli ostacoli da rimuovere o gli interventi da
effettuare perché l’individuo possa raggiungere il massimo
della propria auto- realizzazione.
DISABILITA’  SISTEMA ICD
MENOMAZIONE
apparato
funzionale
Ogni perdita o
anomalia strutturale
o funzionale, fisica o
psichica
HANDICAP
DISABILITA’
persona
Ogni limitazione della
persona nello
svolgimento di una
attività secondo i
parametri considerati
normali per un essere
umano
interazione
con
l’ambiente
E’ uno svantaggio che
limita o impedisce il
raggiungimento di una
condizione sociale
normale (in relazione
all’età, al sesso, e ai
fattori sociali e culturali)
DISABILITA’  SISTEMA ICF
Condizioni di salute
(disturbo/malattia)
Funzioni e
strutture corporee
Fattori
ambientali
Attività
Partecipazione
Fattori
costituzionali
DISABILITA’  DSM 5
DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO
Largo spettro di categorie diagnostiche.
Si manifestano spesso a livello sintomatologico come
problemi generici della comunicazione.
La loro precoce rilevazione e la diagnosi differenziale sono
decisive per la costruzione di un adeguato piano di
trattamento e terapia.
Costante aumento epidemiologico.
Per favorire l’integrazione e il miglioramento della qualità
della vita è necessario sviluppare la capacità di diagnosi
precoce e di tempestivi piani preventivi e riabilitativi che
comprendono la formazione di tutte le persone che lavorano
in qualunque contesto con il bambino.
DISABILITA’  DSM 5
DISABILITA’ INTELLETTIVA
Disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo)
COMPROMISSIONE GLOBALE
Ritardo globale dello sviluppo
Disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo) NAS
DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE
LIMITAZIONE SPECIFICA MA
Disturbo del linguaggio
Disturbo fonetico-fonologico
NELL’AMBITO DELLA COMUNICAZIONE
Disturbo della fluenza con esordio nell’infanzia (balbuzie)
Disturbo della comunicazione sociale (pragmatica)
Disturbo della comunicazione
DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO
COMPROMISSIONE PERVASIVA
Disturbo dello spettro autistico
DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA’
Disturbo da deficit di attenzione e iperattività
Disturbo da deficit di attenzione e iperattività con altra specificazione COMPROMISSIONE GLOBALE
Disturbo da deficit di attenzione e iperattività senza specificazione
DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
COMPROMISSIONE SPECIFICA
Disturbo specifico di apprendimento
DISTURBI DEL MOVIMENTO
Disturbo dello sviluppo della coordinazione
Disturbo da movimento stereotipato
COMPROMISSIONE SPECIFICA
Disturbi da tic
Disturbo da tic con altra specificazione
Disturbo da tic senza specificazione
ALTRI DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO
Disturbo del neurosviluppo con altra specificazione
DISABILITA’ – DSM 5
DISABILITA’ INTELLETTIVA
Disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo)
Ritardo globale dello sviluppo
Disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo) NAS
La Disabilità intellettiva è caratterizzata da deficit della capacità mentali generali….
I deficit comportano una compromissione del comportamento adattivo….COMPRESA
LA COMUNICAZIONE.
DISABILITA’ – DSM 5
DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE
Disturbo del linguaggio
Disturbo fonetico-fonologico
Disturbo della fluenza con esordio nell’infanzia (balbuzie)
Disturbo della comunicazione sociale (pragmatica)
Disturbo della comunicazione
I disturbi della comunicazione comprendono deficit del linguaggio, dell’eloquio e DELLA
COMUNICAZIONE
DISABILITA’ – DSM 5
DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA’
Disturbo da deficit di attenzione e iperattività
Disturbo da deficit di attenzione e iperattività con altra specificazione
Disturbo da deficit di attenzione e iperattività senza specificazione
Ritardi nello sviluppo del linguaggio, motorio e sociale.
Le relazioni con coetanei sono spesso alterate
LA COMUNICAZIONE RISENTE DELLE DIFFICOLTA’ DI ASCOLTO
DISABILITA’ – DSM 5
DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
Disturbo specifico di apprendimento
DISTURBI DEL MOVIMENTO
Disturbo dello sviluppo della coordinazione
Disturbo da movimento stereotipato
Disturbi da tic
Disturbo da tic con altra specificazione
Disturbo da tic senza specificazione
ALTRI DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO
Disturbo del neurosviluppo con altra specificazione
Anche se in misura minore, essendo disturbi che riguardano domini specifici, spesso
anche in questi disturbi possiamo trovarci di fronte a DIFFICOLTA’ DI
COMUNICAZIONE, soprattutto quando la loro entità è rilevante.
DISABILITA’
DISTURBI DEL MOVIMENTO
Paralisi cerebrali infantili: caratterizzate da un disturbo persistente della postura e
del movimento, dovuto ad alterazioni della funzione cerebrale per cause prenatali,
perinatali o postnatali. Non progressive
Malattie neuromuscolari: patologie legate all’alterazione dell’unità motoria,
costituita dal motoneurone spinale, dal nervo periferico e dalla fibra muscolare.
Hanno origine genetica, sebbene esistano alcune forme acquisite (ad es. la
poliomielite).
Riduzione del tono (ipotonia), della forza (ipostenia) e del trofismo (ipotrofia) dei
muscoli colpiti. Progressive
LA COMUNICAZIONE RISENTE DELLE DIFFICOLTA’ MOTORIE E DI LINGUISTICHE
DISABILITA’ – DSM 5
DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO
Disturbo dello spettro autistico
Criteri diagnostici
a.DEFICIT PERSISTENTI DELLA COMUNICAZIONE e dell’interazione
sociale in molteplici contesti
b.Pattern di comportamento, interessi o attività ristretti, ripetitivi…
c.I sintomi devono essere presenti nel periodo precoce dello sviluppo
DISABILITA’
DISABILITA’ COMPLESSE
DISTURBO
AUTISTICO
DISABILITA’
INTELLETTIVA
DISTURBO
MOTORIO
NEUROLOGICO
DISTURBO
SENSORIALE
DISTURBO
LINGUAGGIO
DISTURBO DI
APPRENDIMENTO
ADHD
+
EPILESSIA
DISTURBO
DEL
MOVIMENTO
DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO I domini diventano DUE:
MAGGIORE SPECIFICITA’
MA
MINORE SENSIBILITA’
1)Deficit sociali/comunicativi
2) interessi ristretti e ripetitivi
Livello di gravità per
ASD
Comunicazione
Sociale
DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO
i
SPECIFICATORI
Gravi deficit della comunicazione
sociale verbale e non verbale con
gravi compromissioni del
funzionamento. Avvio molto
limitato delle interazioni sociali.
Reazioni minime alle aperture
sociali da parte di altri.
inflessibilità di comportamento,
estrema difficoltà nell’affrontare
il cambiamento, o altri
comportamenti ristretti o ripetitivi
interferiscono in modo marcato
con tutte le aree di
funzionamento. Grande
disagio/difficoltà nel modificare
l’oggetto dell’attenzione o
l’azione
Deficit marcati delle abilità di
comunicazione sociale verbale e
non verbale; compromissioni
sociali anche in presenza di
supporto. Avvio limitato delle
interazioni sociali. Reazioni
ridotte o anomale alle aperture
sociali da parte di altri.
Inflessibilità di comportamento,
difficoltà nell’affrontare i
cambiamenti o altri
comportamenti ristretti/ripetitivi
sufficientemente frequenti da
essere evidenti. Interferiscono
con il funzionamento in diversi
contesti. Disagio/difficoltà nel
modificare l’oggetto
dell’attenzione o l’azione
In assenza di supporto i deficit
della comunicazione sociale
causano notevoli
compromissioni. Difficoltà ad
avviare le interazioni sociali.
Chiari esempi di risposte
atipiche alle aperture sociali da
parte di altri.. Interesse ridotto
per le interazioni sociali.
L’inflessibilità di comportamento
causa interferenze significative
con il funzionamento in uno o
più contesti. Difficoltà a passare
da un’attività ad
un’altra.problemi
nell’organizzaione e nella
pianificazione che ostacolano
l’indipendenza.
1. E’ PRESENTE O MENO UNA DIABILITA’
INTELLETTIVA IN ASSOCIAZIONE
2. E’ PRESENTE O MENO UNA
COMPROMISSIONE DEL LINGUAGGIO IN
ASSOCIAZIONE
3. E’ PRESENTE O MENO UNA CONDIZIONE MEDICA
O GENETICA NOTA O UN FATTORE AMBIENTALE IN
ASSOCIAZIONE
4. E’ PRESENTE O MENO UN ALTRO DISTURBO DEL
NEUROSVILUPPO, MENTALE O
COMPORTAMENTALE IN ASSOCIAZIONE
5. E’ PRESENTE CATATONIA
DSM5
Interessi ristretti e
comportamenti
ripetitivi
Cosa CI INTERESSA dell’autismo
NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI
DISABILITA’ COMPLESSA:
DISTURBO DI SPETTRO AUTISTICO
+RITARDO MENTALE
+ DISTURBO LINGUISTICO
+COMPORTAMENTI FORTEMENTE DISADATTIVI
COMPLESSITA’ DELL’INTERVENTO
Comunicazione (Wikipedia)
Comunicazione (dal latino cum=con e munire= legare, costruire e
dal latino communico = mettere in comune, far partecipe) nella sua
prima definizione è l'insieme dei fenomeni che comportano la
distribuzione di informazioni.
Il processo comunicativo si basa su alcuni elementi fondamentali:
-il sistema (animale, uomo, macchina) che trasmette (emittente);
-un canale di comunicazione (necessario per trasferire
l'informazione;
-un contesto di riferimento in cui il processo si sviluppa;
-Il contenuto della comunicazione
-il destinatario del messaggio comunicato (ricevente);
-L’informazione
-Un codice formale mediante il quale viene data una forma
linguistica all’informazione, cioè viene significata
COMUNICAZIONE
contesto di riferimento
emittente
canale di comunicazione
ricevente
codice formale
contenuto
-
informazione
Comunicazione (Paul Watzlavick)
Comunicazione: scambio interattivo fra due o più
partecipanti, dotato di intenzionalità reciproca e di un
certo livello di consapevolezza, in grado di far condividere
un determinato significato sulla base di sistemi simbolici e
convenzionali di significazione e di segnalazione secondo
la cultura di riferimento.
(Paul WatzlavicK)
COMUNICAZIONE
Linguaggio vocale
PRODUZIONE
disprassia
verbale
Strumenti alternativi
SEGNI
disturbo
foneticofonologico
PECS
sordità
COMPRENSIONE
disturbo di
comprensione
SCRITTURA
FUNZIONE
mancanza di
intenzione
Comunicazione (Skinner)
Comportamento Verbale
‘‘Il comportamento viene rinforzato attraverso la mediazione del
comportamento di un’altra persona’’ Cooper, Heron, Hedward 2007
Per Skinner (1957) il comportamento verbale è un comportamento
appreso ed è esteso e mantenuto dagli stessi tipi di variabili
ambientali e dagli stessi principi che controllano tutti gli altri
comportamenti.
Nel 1957 l’analisi comportamentale applicata venne studiata e
sviluppata, e Skinner pubblicò “Verbal Behavior”, che descriveva
un’analisi funzionale del comportamento verbale.
Spiegò che il linguaggio potrebbe essere analizzato in una serie di
unità funzionali.
Comunicazione (Skinner)
Comportamento Verbale
Skinner (1957)
Il linguaggio è un comportamento appreso
-E’ il comportamento che viene rinforzato attraverso la mediazione
del comportamento di un’altra persona
- E’ un comportamento appreso
-NON è sinonimo di “comportamento vocale”
-Implica un’interazione sociale tra una persona che parla ed una che
ascolta
- Si può essere non-vocali ed avere un comportamento verbale
Comunicazione (Skinner)
ABA VB
L’Analisi Comportamentale, è la scienza di base finalizzata a comprendere le
relazioni che intercorrono tra le conseguenze di un comportamento e gli
eventi che lo precedono.
La base di partenza dell’ABA è la contingenza a tre termini:
1) Antecedente
2) Comportamento
3) Conseguenza
L’ABA, nell’insegnamento, prende in considerazione 4 elementi:
La motivazione
Gli antecedenti
Il comportamento
Le conseguenze
Tutto ciò si traduce in un’analisi a 4 elementi
MO – Sd – R – R+
Motivazione – Stimolo Discriminativo – Risposta – Conseguenza (rinforzopunizione-estinzione)
Comunicazione (Skinner)
Comportamento Verbale
COMPORTAMENTO VERBALE VOCALE
Emettere suoni attraverso l'apparato vocale la cui probabilità̀ di
emissione futura è mediata da come rispondono gli altri.
-Parlare
COMPORTAMENTO VERBALE NON VOCALE
Comportamenti non vocali la cui probabilità̀ di emissione futura è
mediata da come rispondono gli altri.
- Scrivere,
- fare gesti o segni,
- indicare,
- usare foto/immagini.
Comunicazione (Skinner)
Comportamento Verbale
Esempi di comportamento che possono essere rinforzati dalla
mediazione di un’altra persona
• Pianto
• PECS
•Linguaggio dei segni
•Parole parlate
•Scrivere, digitare, codice Morse, alzare la mano per attirare
l’attenzione
Comunicazione (Skinner)
Comportamento Verbale (filmini)
Operanti verbali primari
-Echoic: viene emesso quando si ripete il comportamento verbale
di un altro
-Mand: chiedere per avere ciò di cui si ha bisogno o si vuole
-Tact: si nominano cose o azioni con cui si viene a contatto
direttamente tramite i sensi
-Intraverbal: si risponde in maniera diversa al comportamento
verbale di un altro. ES: dire Juventus a chi dice :”chi ha vinto la
partita di ieri?”
-Textual: lettura senza comprensione
-Trascription: scrivere una parola che si è sentita
OPERANTE VERBALE: SR+
Comunicazione (Skinner)
Comportamento Verbale
LINGUAGGIO RECETTIVO (filmino)
Seguire indicazioni ricevute o conformarsi alle richieste degli altri.
Esempio: lanciare una palla dopo che qualcuno chiede di farlo
Comunicazione (Skinner)
Operante verbale
Antecedente
Comportamento
Conseguenza
Mand/richiesta
Motivazione
“succo”
Ottenere il succo
Tact/
Denominazione
Vedere il succo
“succo”
SR+sociale
Ecoico
Sentire “il succo”
“succo”
SR+sociale
Intraverbale
“Nel bicchiere c’è”
“succo”
SR+sociale
Testuale
Parola scritta
“succo”
“succo”
SR+sociale
Comunicazione (Skinner)
OPERANTE
Classe operante di risposte: definita dagli effetti che esse hanno
sull'ambiente, se alterano le probabilità della loro comparsa al
presentarsi della medesima situazione ambientale. Un operante è
una classe di risposte influenzata dalle conseguenze che le stesse
risposte hanno determinato e dall’antecedente.
Comunicazione (Skinner)
Comportamento Verbale
Le Operazioni Motivative
Legate in modo inestricabile al mand.
Tecnicamente (come per Jack Michael,1982) sono una serie di
eventi ambientali che temporaneamente alterano la
valutazione di altri stimoli/eventi come rinforzanti e quindi
evocano tutti comportamenti che in passato hanno generato
questi eventi.
COMUNICAZIONE
Ogni volta che un Disturbo della comunicazione impedisce
un’attività, chi si occupa di quel bambino in quella attività deve
conoscere la natura e la gravità di quel disturbo (forma,
funzione, forma e funzione) e deve condividere con l’equipe che
segue il bambino gli strumenti e le procedure di insegnamento.
Più un disturbo è globale e pervasivo
PIU’ E’NECESSARIA CONDIVISIONE DI OBIETTIVI E DI
STRUMENTI TRA I VARI CONTESTI EDUCATIVI
Avere in cura/avere cura
Avere in cura il bambino significa avere cura
del bambino
degli ambienti in cui vive
Ambienti in cui vive il bambino
Casa famiglia genitori, nonni, fratelli
Scuola insegnanti, educatori, bidelli
Centri pomeridiani educatori, personale ausiliario
Centri sportivi istruttori
Avere cura degli ambienti in cui vive
Fare in modo che gli adulti di riferimento di quell’ambiente diventino capaci
di comunicare con quel bambino, di educarlo/istruirlo/favorirne la
socializzazione attiva
DISABILITA’ - insegnamento
INSEGNAMENTO INDIVIDUALIZZATO
INSEGNAMENTO COLLETTIVO
Facilita l’apprendimento
Permette di avviare apprendimenti
Facilita il consolidamento di apprendimenti
Inutile in situazioni di gravità
Serve per esercitare funzioni sociali
FAVORISCE
OSTACOLI
-Mantenimento dell’attenzione
-Insegnamento di imitazione
-Riduce stimoli sensoriali
-Facilita la comprensione
-Ha facilitazione più vicina
-Difficoltà di attenzione
-Difficoltà di imitazione
-Disturbi sensoriali
-Difficoltà di comprensione
-Difficoltà esecutive
SUPERVISIONE
lavoro
Educatori
Insegnanti
Genitori
istruttori
Terapisti
Grazie dell’attenzione