Religione egizia - Giornale Online Liceo G.Brotzu

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Religione egizia
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I principi della religione egizia
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Origine delle divinità
Creazione dell’Universo
I testi sacri
L’Aldilà
Le persone sacre
Gli abitanti dell’antico Egitto non
concepivano alcuna differenza tra azioni
sacre e profane. Ogni azione, non
importa quanto terrena, era concepita
come simbolo terreno di una specifica
attività divina.
Origine delle divinità
Divinità principali
RA
Dio Sole e creatore dell’universo da cui deriva la dea Maat
OSIRIDE Dio-re dell’Egitto, sovrano dell’aldilà e dio della vegetazione
ISIDE
Dea madre e regina, sposa-sorella di Osiride e madre di Horus
SETH
Fratello di Osiride e Iside, dio simbolo del male
HORUS
Dio falco, figlio di Iside e Osiride, regna sull’Egitto
ANUBI
Dio sciacallo, assiste Horus nella pesatura del cuore dei defunti
AMON
Dio Supremo, divinità solare Amon-ra
Animali sacri
GATTO
FALCO
COCCODRILLO
SERPENTE
SCIACALLO
ECC.
Creazione dell’Universo
I miti che riguardano la creazione del
Cosmo sono nati nelle grandi città,
centri religiosi, come Eliopoli,
Ermopoli, Menfi.
Eliopoli
Ermopoli
Menfi
Eliopoli
Lo spirito del Creatore dormiva nelle
profondità del caos. Da Nun (caos) sorse
l’Egitto, dove si posò Atum-ra sotto forma
di Fenice. Diede vita ai gemelli Shu (aria) e
Tefnut. Da essi nascono Nut e Geb, che
vengono saparati da Shu per comando del
Creatore.
Ermopoli
Nella materia primordiale nuotano otto
creature:Nun e Mahet (le acque), Het e
Hanhet (lo spazio), Kek e Hehet (l’oscurità),
Amon e Amanuet (l’ignoto). Fecero nascere
il Sole e Atum. Si fusero in un uovo dal
quale nacque il Creatore.
Menfi
Dal caos (Nun) nasce l’idea di Atum-ra che
prende corpo nel cuore divino Ptah; quindi
l’idea del Creato viene espressa dalla bocca
di Ptah.
IL GATTO
I gatti domestici erano adorati e raffigurati in dipinti,
sculture e incisioni. I gatti erano considerati sacri a tal
punto che se (accidentalmente o non) ne veniva ucciso
uno, lo sfortunato responsabile doveva essere punito con
la morte. In caso d’incendio il gatto era il primo fra tutti i
membri della famiglia a dover essere salvato e quando
l’animale moriva cominciava un lungo periodo di lutto per le
persone ad esso legate. Gli antichi Egizi credevano che
anche per il gatto esistesse l’aldilà perciò anch’essi
venivano mummificati e sepolti con tanto di funerale.
Nell’antica città di Ben Assan in un solo cimitero furono
trovate più di trecentomila piccole mummie.
I Testi Sacri
Vi erano diverse dottrine e scritture che non vennero mai
incorporate in un unico canone. Alcune erano contraddittorie, ma
non era loro il compito di selezionare e scegliere. I testi descrivevano
il processo di trasformazione da uomo ad entità di puro spirito.
Il Libro delle Caverne di impostazione psicologica
Il Libro dei Cancelli di impronta spirituale
Il Libro del Giorno e della Notte di aspetti
cosmologici e astronomici
Il Libro dell’Avvento del Quarto Giorno
conosciuto come Libro dei Morti
Il Libro dei Morti ha origini molto antiche,
forse addirittura precedenti all’inizio
dell’epoca faraonica e contiene le direttive
per un corretto viaggio dell’anima
nell’aldilà.
L’Aldilà
Dagli egiziani la vita dopo la morte era
considerata un premio per la buona condotta
sulla terra. Lo sciacallo Anubi, dio dei morti,
accompagnava il defunto nell’Aldilà e lo
presentava al giudizio divino. Alla presenza di
42 divinità e di Osiride, giudice supremo, si
procedeva alla “pesatura del cuore” del morto,
posto simbolicamente su un piatto di bilancia:
sull’altro piatto era collocata una piuma,
simbolo della dea Maat (la Giustizia). Se il
risultato era positivo il defunto entrava nella
vita dell’Aldilà; se era negativo, veniva divorato
da un mostro terribile.
.
Nel rito funebre, la prima grande operazione era la mummificazione del cadavere
che serviva al defunto per mantenere la conoscenza di se stesso e della propria
identità sino a quando non si fosse identificato con il dio Ra. Il corpo del defunto
veniva inciso su un fianco per estrarre gli organi interni; il cuore, centro vitale, era
lasciato al suo posto. Il cervello veniva estratto attraverso il naso per mezzo di
lunghi uncini ricurvi. Poi, per un lungo periodo, il corpo rimaneva immerso in una
sostanza essiccante, il “natron” e, in seguito, trattato con olii, resine e spezie per
ridare elasticità ai tessuti. La fase successiva era quella della bendatura col lino,
fondamentale per proteggere il cadavere dagli agenti esterni. Gli organi tolti dal
corpo venivano trattati a parte e conservati in quattro vasi detti “canopi”, posti
sotto la protezione di divinità funerarie. Sul luogo di sepoltura, i sacerdoti leggevano
il rituale per celebrare l’”apertura della bocca”: questo rito era considerato
fondamentale per dare al defunto la possibilità di vivere nell’Aldilà. Il latte di fichi, il
pane, la birra e il grano (simbolo di risurrezione) alimentano il corpo dell'anima,
mentre l'acqua, il salnitro e l'incenso alimentano il corpo spirituale.
Le persone sacre
Nella società egizia esistevano tre classi che godevano
di privilegi: i re, i funzionari e i sacerdoti. Il clero
ottenne grandi vantaggi in alcuni periodi e fu anche
molto legato all'evoluzione della monarchia e alla
politica dei faraoni. I sacerdoti occupavano una
posizione importante nella scala sociale, non solo in
quanto celebravano i riti religiosi e dedicavano la loro
vita agli dei, ma anche perché erano grandi proprietari
terrieri, grazie alle donazioni fatte dal faraone ai
templi. Il clero egizio (soprattutto i sacerdoti del dio
Amon) ottenne in alcune epoche notevoli privilegi e
accumulò grandi ricchezze. . Il faraone era il sommo
sacerdote e l'incarnazione vivente del dio. Alla sua
morte veniva divinizzato e i sacerdoti gli portavano
offerte, che spesso consistevano in cibo per il suo
sostentamento nell'aldilà. Il faraone nominava i più
importanti sacerdoti egizi.
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