Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del Benessere nella Comunità (secondo il Metodo ecologico-sociale di V. Hudolin) PROMOZIONE DEL BENESSERE GLI STILI DI RELAZIONE E ALTRI DISAGI E NELLA COMUNITÀ I MOMENTI DI SENSIBILIZZAZIONE DECENTRATA SUGLI STILI DI VITA SANI Lunedì 19 novembre venerdì 23 novembre 2012 Giuseppe Corlito Servitore-insegnante Club Alcologico Territoriale “Pace-Carrari” Grosseto 1 Il disagio mentale è insostenibile per il nostro pianeta ! Nei prossimi anni, secondo l’OMS, nel mondo 1 persona su 4 soffrirà di qualche forma di disturbo mentale almeno una volta nella vita In Italia, l'incidenza annuale dei disturbi mentali nella popolazione è circa dell'8%. Entro il 2020 il 25% della popolazione dei paesi più industrializzati sarà gravato da disturbi mentali e solo l'1% sarà preso in carico come paziente, in quanto se tutte queste persone si curassero i bilanci statali crollerebbero. Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 2 DEPRESSIONE (dati PASSI 2007) In Italia 1 su 10 soffre di depressione ( 1:2 M/F) (tra 6 e 15 milioni di italiani), la metà non ha mai chiesto aiuto In Toscana In Toscana il 9% presenta sintomi di depressione A Grosseto il 13% presenta sintomi di depressione Costi diretti e indiretti altissimi (personali,famigliari,sociali) Depressione e stili di vita: stili di vita giovanili (alcol, droghe) e depressione da adulti Depressione, stress, aspettative sociali, stili di vita (es.alcol/depressione) L’OMS ritiene che entro il 2020 la depressione diventerà la II° causa di malattia nei Paesi industrializzati. Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 La depressione è la 4° causa di disabilità al mondo 3 TUTTI NELLA STESSA PIRAMIDE E TUTTI CORRESPONSABILI !!!! Livello di disagio psicologico esistenziale Problemi personali, famigliari, costi sociali diretti e indiretti e impatto ambientale GRAVE PROBLEMÁTICO MODERATO LEGGERO NESSUNO Un pizzico di disagio psico relazionale esistenziale ce lo portiamo dentro tutti ma lo possiamo modificare 4 Problemi/ Disagi correlati all’uso di droghe illegali Sanitari (incidenti stradali, violenze e malattie) Lavorativi (licenziamenti) Giudiziari (incidenti stradali,multe e carcerazione, violenze, omicidi e suicidi) Emozionali, relazionali, esistenziali (in famiglia prima di tutto, ma non solo) Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 5 TUTTI NELLA STESSA PIRAMIDE e TUTTI CORRESPONSABILI!!!! Consumo di droghe Problemi personali, famigliari, costi sociali diretti e indiretti e impatto ambientale GRAVE PROBLEMÁTICO MODERATO LEGGERO NESSUNO Il consumo di droghe è uno stile di vita che si apprende e pertanto si può anche modificare 6 Al centro il Problema o la Persona? • • • • • • • • • Alcol Fumo Droghe Sedentarietà Cattiva alimentazione Gioco d’azzardo Violenza famigliare Disagio psichico, depressione,ansia, Stili di vita non ecosostenibili Pur nella loro specificità le problematiche in oggetto si possono analizzare solo attraverso le loro strette interconnessioni in quanto le persone, ciascuno di noi, siamo altro, rispetto ai problemi che ci portiamo dentro Purtroppo la cultura generale e sanitaria vede soprattutto i problemi nelle persone. Nei linguaggi comuni in ambito sanitario si dice : l’alcolista della stanza 2, il dializzato, la diabetica, il tossicodipendente, lo schizofrenico, il depresso,l’alcolista Ma noi non siamo il problema o i problemi che ci accompagnano nella vita né quando i problemi ci sono, né tanto meno quando i problemi si sono superati Anche il concetto bio medico di “dipendenza” può forse essere meglio sostituito dal concetto ecologico sociale di “legame specifico” 7 Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 8 Come? insieme… Il principio è simile a quello pensato per costruire le racchette da neve: più la base che accoglie il peso è allargata, meno si rischia di affondare con esso. (Mary Marshall, 1998) Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 9 APPROCCI PER L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE (OMS Ginevra 1993) APPROCCI BASATI SULLE CONOSCENZE Partono dalla convinzione che le persone modificano i propri comportamenti quando sono ben informate La conoscenza di per sé non motiva al cambiamento La conoscenza è una precondizione necessaria ma non sufficiente APPROCCI BASATI SULLE CAPACITA’ DI VITA decision making problem solving pensieri critico gestione delle emozioni/stress pensiero creativo comunicazione efficace capacità di relazioni interpersonali Auto-consapevolezza/empatia AUTOSTIMA AUTOEFFICACIA UTILE IL PRIMO … PIÙ IMPORTANTE IL SECONDO! 10 La scelta… ATTITUDINE nostro pensiero su un comportamento NORMA SOCIALE Ciò che gli altri pensano su un comportamento AUTOEFFICACIA CONSAPEVOLEZZA di avere delle capacità e competenze relative alla nostra Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 scelta. 11 CAPACITA’ DI VITA (OMS) Abilità che ci aiutano a star meglio Gestione emozioni Autoconsapevolezza Gestione dello stress Pensiero critico Pensiero creativo Capacità di risolvere problemi Capacità di prendere decisioni Comunicazione efficace Capacità di relazioni interpersonali Empatia Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 12 Capacità di prendere decisioni Ogni scelta presuppone la rinuncia a qualcos’altro... dobbiamo imparare a non rimpiangere ciò che lasciamo se riteniamo migliore ciò che avremo… dobbiamo fare la nostra scelta Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 13 IL DIALOGO INTERIORE “Costruire l’A-B-C delle proprie emozioni” A B SITUAZIONE PENSIERI C EMOZIONI UTILI (PENSIERO POSITIVO): aiutano a raggiungere i propri scopi e provocano reazioni emotive adeguate alla situazione DANNOSI (VIRUS MENTALI): ostacolano il conseguimento dei propri scopi e provocano reazioni emotive esagerate 14 E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio A. Einstein Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 15 Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 16 Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 17 Stili di vita tradizionalmente collegati alla salute ( fumo alimentazione, attività fisica, consumo di alcol e di tabacco e di sostanze illegali) ma anche il gioco e le scommesse e gli stili di relazione Ricaduta sulla salute individuale e familiare e aumento di dalys (anni di vita persi per mortalità precoce/disabilità) Aumento dei costi sociali con conseguenti problemi di non autosufficienza e di sostenibilità del welfare(prevenire per poter destinare le risorse per problemi attualmente non prevenibili) Relazione tra stili di vita e l’impatto ambientale, E l’aumento delle diseguaglianze sul Pianeta Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 18 TUTTI SOTTO LA STESSA PIRAMIDE, SIAMO TUTTI RESPONSABILI !!!! Livello di Stili di vita non ecosostenibili (salute/relazioni,consumi,energia,rifiuti,mobil ità, squilibrio impronta ecologica) Problemi alla salvaguardia del pianeta e della famiglia umana GRAVE PROBLEMÁTICO MODERATO LEGGERO NESSUNO Gli stili di vita non ecosostenibili si sono appresi e allo stesso modo si possono modificare 19 Connessioni solo apparentemente improbabili tra comportamenti personali e impatto globale sul pianeta Se "Il battito d'ali di una farfalla in Brasile può provocare un uragano in Texas". (Lorenz) • • • • • • • • • • • allora probabilmente esiste relazione: Tra fumare una sigaretta e l’inquinamento delle falde acquifere e la riduzione della disponibilità di cibo? Tra mangiare una porzione di carne e l’effetto serra? Tra usare borse di plastica e la riduzione della biodiversità? Tra giocare al gratta e vinci e la disoccupazione? Tra coltivare le emozioni negative (rabbia,invidia,rancore) e le guerre sul pianeta? Tra consumare bevande alcoliche e le diseguaglianze sociali? Tra tenere il termostato in casa a 22° e l’effetto serra? Tra consumo di proteine animali e le possibili guerre future per l’acqua potabile? Tra il modo con cui guidiamo l’automobile e i dissesti idrogeologici? Tra consumo di acqua minerale in bottiglia e formazione del buco dell’ozono? Tra consumo di frutta e verdura ed una più equa distribuzione del cibo sul pianeta? Trasformando le idee, gli atteggiamenti in comportamenti faremo parte della soluzione dei problemi. CAMBIARE COMPORTAMENTO SIGNIFICA ASSUMERE UN PUNTO DI VISTA ECOLOGICO-SOCIALE SUL MONDO E SULLA VITA 20 L’IMPRONTA ECOLOGICA Ci dice quanto territorio (terra e acqua) serve per produrre tutte le risorse che consumiamo e assimilare tutti i rifiuti solidi, liquidi e gassosi. (si misura in “ettari”) NEL MONDO LA MEDIA DI 2,2 ETTARI, MA PURTROPPO NE SONO DISPONIBILI SOLO 1,8 ETTARI A TESTA 21 Dalle nostre scelte, comportamenti, stili di vita, dipende non solo la nostra salute, ma anche la qualità delle relazioni sociali e la sostenibilità della vita sul pianeta. Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 22 LA COMUNITA’ E LE SUE RETI Servizi sociosanitari Rete formale Medici Insegnanti Sacerdoti Assistenti sociali Gruppi di Associazioni Legami di volontariato sociali Auto-aiuto Rete informale Psichiatri C.A.T. Psicologi Rete semiformale Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 23 Chi lavora per la salute ? “ Operatori di salute nella comunità non sono soltanto medici, medici scalzi o altri. Essi sono addestrati per compiti per cui i medici non sono sufficientemente preparati.” ( B.J.Coyaji, OMS, 1982 ) Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 24 PROMOTORI DI SALUTE NELLA COMUNITÀ • Ciascuno di noi può essere un promotore di salute nella propria comunità • Chiediamo a voi di diventarlo ciascuno nella propria comunità (scuola, luogo di lavoro, quartiere, paese, gruppo di amici) • Si può farlo organizzando momenti decentrati di sensibilizzazione in ogni situazione Corlito, Laboratorio, 21.11.2012 25