Dipendenza da droghe - Raffaele Restagno

LICEO SCIENTIFICO SERSALE
DIPENDENZA DA DROGHE
A cura di Restagno Raffaele
Classe V A
Anno scolastico 2011/2012
... Il perché della scelta
Ho preferito sviluppare questo
argomento per riflettere meglio
sulle conseguenze che le droghe
possono comportare negli
individui che ne fanno abuso.
A tal fine è opportuno sviluppare
una coscienza che ci consente di
fare un uso “buono”della vita.
Considerando altresì che la
maggior parte di coloro che
fanno uso di droga sono i
giovani, LONTANO DALLE
DROGHE!!!
INTRODUZIONE
-Il termine “tossicodipendenza”
-L’instaurarsi della dipendenza
-I giovani:la fascia più colpita...
TOSSICODIPENDENZA
La “tossicodipendenza”,detta
comunemente
DRUG ADDICTION
(dal latino “adducere”che significa
condurre,indurre,ridurre in schiavitù)
viene intesa come pattern
comportamentale
maladattativo che si instaura
in seguito all’uso cronico e
compulsivo di sostanze.
L’INSTAURARSI DELLA
DIPENDENZA
L’instaurarsi della
dipendenza
che segue all’abuso di
questa
sostanza,sembra sia dovuto
a
modificazioni dei circuiti
neuronali
e della normale funzione dei
neurotrasmettitori nel
sistema
limbico.
I GIOVANI:LA FASCIA PIU’
COLPITA
La dipendenza da sostanze è un problema
sociale e sanitario molto diffuso. Le fasce
di popolazione più vulnerabili al fenomeno
sono i giovani adolescenti,probabilmente a
causa della maggiore vulnerabilità dei
circuiti neuronali ancora in fase di sviluppo
accompagnata da una maggiore facilità
nell’aver accesso all’acquisto delle
sostanze d’abuso.
Avventuriamoci ora
all’esplorazione di tale problema
che arreca sempre più danni ai
giovani adolescenti!!!
TERMINOLOGIA
- ABUSO DI SOSTANZA(le
droghe in questo caso):
Sebbene sia utilizzato
erroneamente come
sinonimo di
dipendenza,per “abuso”
si intende semplicemente
l’utilizzo sregolato di una
sostanza illecita o di un
farmaco prescritto.
ATTENZIONE!!!
L’uso ripetuto o l’abuso di una sostanza può
portare ad adattamenti neuroplastici che
risultano in due distinti stati anormali:
-la dipendenza (drug dependence)
-addiction (drug addiction)
DRUG DEPENDENCE
Spesso definita come “dipendenza fisica” consiste
nel progressivo adattamento dell’organismo
all’azione farmacologica della sostanza portando
a tolleranza,fenomeno per cui la stessa dose di
sostanza produrrà un effetto minore.
La condizione di dipendenza farmacologica è
facilmente trattabile diminuendo gradualmente la
dose giornaliera di farmaco somministrata fino al
completo ristabilirsi dell’equilibrio originario.
DRUG ADDICTION
il fenomeno dell'addiction (o comportamento additivo)
viene definito come utilizzo cronico e compulsivo di una
sostanza. Il comportamento additivo è caratterizzato da
tolleranza (e quindi dall'insorgere di crisi d'astinenza in
caso di brusca interruzione nell'utilizzo della sostanza),
Craving (desiderio irresistibile di ricercare e assumere la
sostanza) ed è soggetto a ricadute anche dopo lunghi
periodi successivi alla disintossicazione. A differenza del
fenomeno della dipendenza che riguarda svariate
tipologie di farmaci, l'addiction si riscontra
prevalentemente come conseguenza dell'abuso di
psicofarmaci e droghe illecite che devono la loro azione
a influenze sui circuiti del sistema limbico.
Approfondiamo ora quali sono le
sostanze di cui spesso ne viene fatto
abuso
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Cocaina;
Ecstasy;
Morfina;
Eroina;
Marijuana;
Hashish;
Anfetamine e
Metanfetamine.
LA COCAINA
La cocaina è uno stimolante molto potente
che agisce direttamente sul cervello.
La cocaina è stata etichettata come la droga
degli anni Ottanta e Novanta per la sua
popolarità in quel periodo.
In ogni caso la cocaina non è una droga
nuova,ma una delle droghe conosciute da
più tempo.
CARATTERISTICHE DELLA
COCAINA
Ci sono essenzialmente
due forme chimiche in
cui si presenta la
Cocaina:
-il cloridato
- La base libera
IL CLORIDATO
Il cloridato si presenta
come una
polvere,può essere
sciolto in
acqua,iniettato in
vena o inalato
LA BASE LIBERA
La base libera si
presenta invece sotto
forma di scaglie o
tavolette di varia
forma e dimensione,di
colore dal bianco
sporco al marrone.
La base libera viene
normalmente fumata.
COME VIENE UTILIZZATA LA COCAINA
La cocaina può essere
assunta per via orale
attraverso il naso e
per inalazione.
Con l’inalazione,la
sostanza attiva passa
attraverso le mucose
nasali nel sangue.
L’iniezione immette la
droga direttamente
nel sangue e produce
effetti istantanei e più
intensi.
EFFETTI DELLA COCAINA SUL
CERVELLO
Molte ricerche sono state
effettuate per studiare il modo
in cui la cocaina produce i suoi
“piacevoli” effetti e la ragione
per cui provoca la dipendenza.
Un meccanismo è dovuto agli
effetti prodotti sulle strutture
profonde del cervello.
Gli scienziati hanno scoperto
alcune aree del cervello che,se
stimolate,producono una
sensazione di piacere.
Uno dei sistemi neuronali che
sembra maggiormente
stimolato si trova in una
regione in profondità nel
cervello,chiamata AREA
VENTRALE DEL TEGMENTO.
COME AVVIENE IL “PIACERE”
I ricercatori hanno scoperto che lo svolgimento di un’azione
che provoca piacere è accompagnata da un grande
aumento della dopamina rilasciata nella regione del
cervello conosciuta come “nucleus accumbens”(centro
del piacere chiave del cervello).
Nel normale processo di comunicazione,la dopamina è
rilasciata da un neurone nella sinapsi,dove lega con
particolari proteine del neurone vicino e quindi invia un
segnale a tale neurone.
La droga riesce così ad interferire proprio con questo
processo di comunicazione.
L’ECSTASY
La MDMA, più comunemente
nota come Ecstasy è una
metanfetamina dagli spiccati
effetti eccitanti anche se non
propriamente allucinogeni. Si
tratta di un composto sintetico
ottenuto dal safrolo, uno degli
oli essenziali presenti nel
sassofrasso, nella noce
moscata, nella vaniglia, nella
radice di acoro, e in diverse
altre spezie vegetali.
EFFETTI DELL’ECSTASY
•
•
crea effetti psicologici che
possono includere confusione,
depressione, disturbi del sonno,
ansietà e paranoia al momento
della sua assunzione e a volte
anche a distanza di settimane. Gli
effetti fisici possono includere
tensione muscolare, stretta
involontaria e spasmodica dei
denti, nausea, offuscamento della
vista, svenimento, brividi o
sudorazione.
Altri effetti sono aumento del
battito cardiaco e pressione
sanguigna che costituiscono un
rischio particolarmente per
persone con malattie cardiache e
circolatorie. Decessi causati da
MDMA sono stati riportati
Studi epidemiologici indicano che l’uso di MDMA è
cresciuto rapidamente negli ultimi anni tra gli studenti dei
college e fra i giovani che partecipano a questo tipo di
raduni.
Queste immagini del cervello mostrano l'attività
della serotonina lungo un periodo di tempo di
quaranta minuti in un soggetto non facente uso di
MDMA (sopra) e uno facente uso di MDMA (sotto)
Le parti scure nel cervello del soggette facente uso
di MDMA mostrano i danni dovuti a uso costante di
MDMA
LA MORFINA
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La morfina è il più abbondante e
principale alcaloide contenuto
nell'oppio, estratto dalla linfa
essiccata dal profondo taglio delle
capsule immature presenti nel
papavero d’oppio.
Viene utilizzata in medicina come
analgesico per il trattamento del
dolore acuto e cronico. Agisce
rapidamente se somministrata in
via endovenosa o sottocutanea,
per via orale invece si deve
attendere un arco di 20-60 minuti
prima di sentirne l'effetto
analgesico.
EFFETTI DELLA MORFINA
• Aumento della secrezione dell'ormone
adrenocorticotropo che stimola l’ormone della
crescita
• Inibizione degli ormoni sessuali, mancanza di
desiderio sessuale e di mestruazioni nelle donne
e impotenza negli uomini
• Stipsi, per riduzione della motilità intestinale
• Morte per avvelenamento o infarto.
INTOSSICAZIONE
ACUTA(OVERDOSE)
Anche se l'organismo si abitua
gradualmente alla morfina e
derivati, può accadere che la
dose assunta sia troppo
elevata, inducendo uno stato
di intossicazione acuta che è
letale se non viene curato
immediatamente. La sindrome
da overdose è specifica e
inconfondibile, diagnosticabile
dalla presenza dei famosi
sintomi quali la miosi,una
respirazione ridotta o assente
e soprattutto il coma.
L’EROINA
• L'eroina è un derivato
dell'Oppio nota al giorno d'oggi
sotto vari nomi farmacologici
come Diacetilmorfina o
Diamorfina. E' una sostanza
semisintetica ottenuta
dall'alcaloide morfina per
reazione con l'anidride acetica.
La sostanza pura si può
trovare di colore bianco
cristallino,che sarebbe poi il
sale cloridrato diamorfina,
oppure marrone scuro e molto
appiccicosa. Per le sue
proprietà sedative e
antinfiammatorie è stata molto
usata in medicina, ma poi è
stata proibita a causa della sua
dannosità.
EFFETTI DELL’EROINA
Gli effetti dell'eroina sono divisi
in gradi e se la droga è
assunta la prima volta per
endovena l'effetto dura circa
due ore. Nella fase di massimo
effetto, essa deprime il centro
respiratorio nel sistema
nervoso centrale e il soggetto
sotto effetto della droga prova
una potentissima sensazione
di orgasmo in ogni parte del
corpo.
I TRE GRADI
I gradi dal momento di assunzione della sostanza sono i seguenti:
• 1° (immediatamente): si ha confusione mentale generale, senso di
calore frequente anche dopo l'effetto, sudorazione fredda, talora
vomito e nausea, bradicardia, dispnea e analgesia.
• 2° (dopo circa 20 min): i legami associativi sono più lenti, il pensiero
rallenta, ma acquisisce un senso logico; l'umore è depresso e le
percezioni temporali sono alterate: le ore sembrano minuti, i minuti
secondi.
• 3° (dopo circa un'ora): compare il massimo dell'euforia; il corpo
raggiunge un violento stato di benessere diffuso sottoforma di acuto
orgasmo sessuale, piacevole esaltazione interiore talora aumentano
le inibizioni: ci si sente estranei, lontani dagli altri e,
contemporaneamente, ogni tipo di problema tende ad essere
dimenticato.
LA MARIJUANA
Sono innumerevoli in Italia e
all'estero i termini gergali,
regionali o subregionali, che
identificano la marijuana e
l'hashish. Nel gergo comune,
per marijuana si intendono le
infiorescenze delle piante
femminili essiccate e conciate
per essere fumate. I metodi di
assunzione alternativi a quello
tradizionale prevedono ad
esempio l'infusione nel latte,
nel burro o in altri lipidi.
EFFETTI DELLA MARIJUANA
Gli effetti indotti dall'uso di
marijuana sono svariati, hanno
differente intensità a seconda
del soggetto, dalle circostanze
psico-fisiche in cui la si
assume, dalla contemporanea
assunzione di alcool o altre
sostanze psicoattive,
dall'assuefazione del
consumatore e dalla quantità
di principio attivo assunta e
della composizione chimica
della specie presa in esame.
In particolar modo:
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sonnolenza
diminuzione della pressione intraoculare ed endooculare;
attenuazione della reattività fisica e mentale;
temporaneo abbassamento o innalzamento della pressione
sanguigna;
effetto leggermente euforizzante o sedativo;
aumento del battito cardiaco;
rilassamento muscolare;
aumento dell'appetito, soppressione della sensazione di sazietà
(comunemente detta "fame chimica");
se assunta in ingenti quantità, nei soggetti predisposti, può
provocare stati d'ansia;
in soggetti con psicopatologie latenti, in grosse quantità, anche se è
raro, può scatenare queste stesse.
L’HASHISH
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L'hashish è una sostanza
stupefacente derivata dalle
infiorescenze femminili della
pianta di Cannabis (chiamata
comunemente canapa) i cui effetti
sono maggiori rispetto alla
marijuana.
Il nome "Hashish" deriva
dall'arabo e significa"erba",
mentre secondo un'ipotesi che
non gode tuttavia del consenso di
tutti gli studiosi,significa
"assassino“.
Si dice infatti che proprio questa
sostanza venisse data in
assunzione a sicari ed esecutori
per allontanar loro l'ansia e portarli
senza difficoltà a compiere gli
omicidi politici.
EFFETTI DELL’HASHISH
• rilassamento;
• euforia, soprattutto nei casi isolati e saltuari, per
esempio la prima volta;
• forte diminuzione di eventuale nausea;
• attenuazione della reattività fisica;
• disordine nelle percezioni sensoriali e delle
esperienze estatiche;
• temporaneo abbassamento della pressione
sanguigna con effetti pericolosi in soggetti affetti
da problemi cardiaci o con malformazioni
congenite;
e altri ancora...
• distorsione temporanea della memoria, ma che a lungo
termine può portare a patologie quali morbo di Alzheimer
e degenerazione del tessuto cerebrale in soggetti
naturalmente predisposti;
• aumento della fame al calare dell'effetto indotta da
un'errata percezione del cervello del bisogno di sostanze
alimentari;
• secchezza delle fauci e diminuzione della salivazione;
• giramento di testa (nei casi in cui il soggetto non è
abituato a un calo veloce della pressione);
• pupille dilatate e occhi rossi (causato dall'abbassamento
della pressione);
• lieve sonnolenza;
L’AMFETAMINA
L' amfetamina è un farmaco con
proprietà anoressizzanti e
psicostimolanti. Dal punto di vista
farmacologico esso è un agonista
indiretto del sistema
catecolaminergico soprattutto a
livello centrale, poiché è un
substrato del trasportatore della
dopamina con la quale compete
per il trasporto dallo spazio
sinaptico al citoplasma.
Come tutti i farmaci se di essa si fa
un abuso si incorre a molti effetti
collaterali.
In caso di abuso...
- L'abuso dell'anfetamina causa una
grave dipendenza psicologica.
-L'abuso di lunga durata provoca
esaurimento fisico e malnutrizione
estrema fino alla cachessia e alla
morte.
Non a caso si manifestano:
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irrequietezza
loquacità
nausea
sudorazione
tremori
vomito
insonnia
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Allucinazioni
Delirio
Collasso
Convulsioni
Ipertermia
coma
LA METAMFETAMINA
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La metamfetamina è omologa
dell'amfetamina; rispetto
all'anfetamina è un
simpaticomimetico con una
maggiore attività centrale. Ha un
utilizzo limitato come
psicostimolante, ed è soggetto di
abuso soprattutto in alcuni Paesi
(USA, Filippine, ecc). Condivide
con l'anfetamina il meccanismo
d'azione, basato del rilascio delle
catecolamine a livello sinaptico, in
particolare dopamina,
neurotrasmettitore deputato a
stimolare la sensazione di piacere.
EFFETTI A BREVE TERMINE
La metanfetamina è un potente stimolante
e riduce l' appetito, aumentando invece l'
incapacità di dormire. La sensazione è più
breve e intensa se viene iniettata o fumata,
mentre è più lunga e meno intensa se
sniffata o ingerita. Ciò è dovuto dal rilascio
di notevoli quantità di dopamina nelle aree
del cervello che regolano la sensazione di
piacere.
EFFETTI A LUNGO TERMINE
L' utilizzo a lungo termine di metanfetamina provoca
innanzitutto dipendenza. Oltre a questo si può
riscontrare in soggetti che utilizzano abitualmente questa
sostanza la manifestazione di sintomi come
comportamenti violenti, ansia, confusione, insonnia,
paranoia e disturbi della personalità. Nel giro di alcuni
mesi chi utilizza abitualmente questa droga ha effetti
irreversibili sulle cellule cerebrali, soprattutto quelle
produttrici di dopamina, che vengono danneggiate
gravemente. Inoltre si hanno molti altri effetti come
perdita dei denti, dei capelli e deformazione dell'
anatomia del viso. Essendo altamente tossica e
composta utilizzando sostanze altamente dannose può
provocare la morte di chi ne fa uso.
Le possibili cause della
dipendenza
Alla base della dipendenza di droghe,è possibile ricavare molteplici
cause,non solamente personali,ma soprattutto sociali ed
economiche.
• Di fatti Il problema sociale riguarda i punti in cui la collettività nel suo
complesso patisce un danno dalla diffusione dell'uso di droghe.
• Un risvolto di aspetto assai crudo, ma di cui non si può evitare la
considerazione, è che la tossicodipendenza ha dei costi per la
collettività.
• Si parla in stretti termini di denaro pubblico da impiegarsi per
l'assistenza sanitaria alle persone che ne sono affette e di costi di
polizia per sostenere la lotta in armi contro i trafficanti e gli
spacciatori e contro i tossicodipendenti che delinquono.
• Per il controverso caso del tabacco, ad esempio, è opinione diffusa,
ma non unanimistica, che esso sia responsabile di un novero di
patologie letali, in primis quelle cardiologiche, pneumologiche ed
oncologiche. Si sostiene da alcuni, dunque, che le cure da prestare
ai fumatori nel quadro delle garanzie fornite dal sistema sanitario
pubblico, siano costi direttamente legati al tabagismo e dunque
grosso modo indebiti. Gli oppositori denunciano invece che anche i
non fumatori non vanno indenni da patologie, ed anch'essi muoiono,
a volte anche senza ricorrere alla sanità pubblica
STRATEGIE DI CURA
• Le varie forme di disintossicazione e di svezzamento sperimentate
non bastano a liberare la persona dalle catene generate nell'anima
dalle condotte d'abuso. L'intervento terapeutico e quello educativo
soltanto costituiscono la risposta adeguata ai bisogni della persona
in cerca di sé e delle proprie ragioni di vita smarrite.
• La battaglia contro le sostanze, allora, andrà combattuta su tutti i
fronti, a partire da un'assistenza alla persona che può raggiungere
le forme deludenti della sola 'riduzione del danno, ma che non si
ferma alla pura e semplice offerta farmacologica.
La natura complessa del disturbo, per cui intervengono elementi
biologici, psicologici e sociali, postula l'intervento di diverse
discipline,è quello che viene chiamato approccio multimodale.
• Così facendo,il cammino di salvezza del tossicodipendente è
scandito da ripetuti tentativi nel tempo che possono durare anche
venti anni. Il percorso più significativo è quello che conduce a un
Centro di ascolto, dove il ragazzo viene motivato al cambiamento,
grazie al coinvolgimento parallelo della famiglia, poi alla Comunità di
recupero, senza omettere la collaborazione sistematica con i medici
Fonti tratte da internet
(wikipedia)
GRAZIE A TUTTI PER
L’ATTENZIONE