LINFOMI NON - HODGKIN EPIDEMIOLOGIA L’incidenza dei linfomi non-Hodgkin nell’adulto è in aumento in tutto il mondo L’incidenza più elevata è stata riscontrata negli Stati Uniti, in Europa ed in Australia mentre l’incidenza più bassa è stata riscontrata in Asia Si manifesta tra la V e la VI decade, colpendo prevalentemente il sesso maschile Il linfoma linfoblastico a cellule convolute ed il linfoma di Burkitt si manifestano generalmente prima dei 15 anni La mortalità, seppur in misura minore rispetto l’incidenza, è aumentata nelle ultime quattro decadi Il linfoma di Burkitt è endemico nell’Africa Tropicale ed in Nuova Guinea I linfomi gastrici hanno un’alta incidenza nel Nord dell’Italia I linfomi del piccolo intestino sono più frequenti in Medio Oriente I linfomi di tipo nasale a cellule T sono più comuni in Asia ed in Perù I linfomi dell’adulto a cellule T sono più frequenti in Giappone e nei Caraibi FATTORI PREDISPONENTI E CAUSALI Immunodeficienze congenite o Atassia-teleangectasia o Sindrome di Wisckott-Aldrich o Sindrome proliferativa Xlinked Immunodeficienze acquisite • Trapianti allogenici d’organo • AIDS Malattie autoimmuni Artrite reumatoide Sindrome di Sjögren Tiroidite di Hashimoto Agenti infettivi Helicobacter pylori Virus di Epstein Barr HTLV-1 Agenti chimici e fisici Pesticidi (es. fenossierbicidi) Solventi (es.benzene) Polveri di legno e di cotone Tinture per capelli Fumo di tabacco Dieta (es. nitriti) Difenildantoina Classificazione correlata al quadro clinico A BASSO GRADO DI AGGRESSIVITA’ AD ALTO GRADO DI AGGRESSIVITA’ PRINCIPALI CARATTERISTICHE CLINICO-PATOLOGICHE DEI LINFOMI AD ALTO E BASSO GRADO DI AGGRESSIVITA’ • • • • • • • Alto Grado Frequente nei pz giovani Frequente presentazione extranodale Decorso clinico aggressivo Sopravvivenza di breve durata se la terapia non è efficace Possibilità di guarigione con poliCT intensiva Quadro istologico distruttivo Presenza di atipia / anaplasia cellulare o o o o Basso Grado Raro nei pz < 30 anni Frequentemente generalizzato Decorso clinico indolente Sopravvivenza relativamente lunga o Non guaribile con la poliCT o Quadro istologico non distruttivo o Assenza di atipia cellulare QUADRO CLINICO o Il 60-80% dei linfomi non-Hodgkin esordisce con una linfoadenomegalia, unica o multipla, tipicamente periferica ( stazioni ascellari, epitrocleari, inguinali, iliache, mesenteriche) o Il rimanente 20-40% esordisce con una localizzazione extranodale ( linfomi della regione cervicofacciale, gastrointetinali, cutanei) o Alla diagnosi l’ epato e la splenomegalia sono presenti nel 20% dei casi, mentre la compromissione midollare nel 10-40% dei casi o La sintomatologia sistemica è più comune nelle forme aggressive e/o in stadio avanzato ed è meno frequente rispetto alla malattia di Hodgkin o I pz con rischio maggiore di coinvolgimento meningeo sono coloro con patologia cutanea, testicolare, dei seni paranasali ed oculare o I sintomi ed i segni con cui le neoplasie linfoidi si manifestano sono correlati alla sede o La sindrome mediastinica è molto meno frequente rispetto al linfoma di Hodgkin ed è spesso correlata alla presenza di un linfoma linfoblastico a cellule T o Frequenti sono le manifestazioni cliniche con ascite ed edema a carico degli arti inferiori secondarie ad ostruzione cavale da linfopatia retroperitoneale o Le complicanze più frequenti sono : le ulcerazioni, i sanguinamenti le stenosi e/o occlusioni del tratto GI; le alterazioni del bilancio idroelettrolitico, l’ematuria, l’oliguria da compromissione dell’emuntorio renale; i versamenti sierosi; i segni di compromissione meningea ITER DIAGNOSTICO Anamnesi Esame obiettivo Esami laboratoristici : emocromo con formula, azotemia, creatinemia, uricemia, bilirubina tot e fraz, AST, ALT, ALP, γGT, sodio, potassio, calcio, QPE, VES, LDH, β2microglobulina, striscio del sangue periferico Biopsia con ago sottile o escissionale per le localizzazioni nodali e cutanee ; per le localizzazioni extranodali si eseguono esami radiologici ed endoscopici al fine di evidenziarne la sede di malattia e prelievi bioptici per la definizione istologica STADIAZIONE ESAMI OBBLIGATORI TC total body con e senza mdc comprensiva di cranio e collo ESAMI IN CIRCSTANZE PARTICOLARI Linfografia dal dorso del piede Ecotomografia addominale RMN PET con 18-FDG Scansione con gallio (soprattutto per il mediastino ) Scansione con tecnezio (soprattutto per lo scheletro ) Biopsia osteomidollare ( creste iliache posterior-superiori ) Rachicentesi Classificazione in stadi secondo Ann Arbor Stadio I Compromissione di una singola regione linfonodale (I) o di un singolo organo o di una sede extralinfonodale (E) Stadio II Compromissione di due o più regioni linfonodali dallo stesso lato del diaframma (II) o interessamento localizzato di un organo o di una sede extralinfonodale associata ad una o più regioni linfonodali dallo stesso lato del diaframma (II E).Il numero delle regioni linfonodali compromesse deve essere possibilmente segnalato. Stadio III Compromissione di una o più regioni linfonodali sopra e sottodiaframmatiche (III) che possono essere associate ad un interessamento localizzato di un organo o di una sede extralinfonodale (III E) o ad interessamento della milza (III S) o di entrambi (III ES) Stadio IV Compromissione diffusa o disseminata di uno o più organi o tessuti extralinfonodali con o senza contemporaneo interessamento di stazioni linfonodali. La sede di compromissione extralinfonodale deve essere ulteriormente definita da simboli Tutti gli stadi vengono sottoclassificati come A o B per indicare l’assenza o la presenza di segni sistemici ( febbre > 38 °C, sudorazione notturna,perdita di peso > 10% del peso corporeo nei 6 mesi precedenti la diagnosi). Il pruritoda solo non viene considerato un segno sistemico. International Prognostic Index :fattori con significato prognostico sfavorevole indipendente Pazienti di tutte le età Pazienti di età < 60 anni • Età > 60 anni • Stadio III o IV • Stadio III e IV • Stadio di validità > 1 sec ECOG • Stadio di validità > 2 sec ECOG • Valori di LDH superiori alla norma • Valori di LDH • Sedi extralinfonodali interessate >1 Terapia Strategia Generale La strategia terapeutica mira alla guarigione nei linfomi diffusi e aggressivi in quanto in questi gruppi di neoplasie è oggi possibile ottenere un’elevata percentuale di remissioni complete durature utilizzando i moderni schemi di poliCT intensiva, compreso il trattamento ad alte dosi con supporto di precursori emopoietici circolanti Nei linfomi a presentazione indolente non sembra attualmente possibile ottenere una guarigione, probabilmente a causa di uno degli oncogeni della farmacoresistenza (bcl-2) ; pertanto il trattamento mira ad un lungo controllo della malattia mediante terapie poco aggressive che in casi selezionati possono essere precedute da periodi di semplice controllo della malattia Linfomi Indolenti STADIO I ◊ Radioterapia ◊ Attesa vigile ◊ CT combinata alla RT ◊ Radioterapia estesa (regionale) come trattamento preventivo sui linfonodi adiacenti ◊ Rituximab, un anticorpo monoclonale contro il recettore CD20, da solo o in combinazionecon la CT ◊ Altri trattamenti come quelli per i pazienti con patologia avanzata Linfomi Indolenti STADIO II, III, IV Per i pazienti asintomatici attenta valutazione con terapia differita Rituximab può essere considerato come I linea di trattamento : L’anticorpo da solo R-F: rituximab + fludarabine. R-CVP: rituximab + cyclophosphamide + vincristine + prednisone. R-CHOP: rituximab + cyclophosphamide + doxorubicin + vincristine + prednisone R-FM: rituximab + fludarabine + mitoxantrone. R-FCM: rituximab + fludarabine + cyclophosphamide + mitoxantrone. Analoghi delle purine : Fludarabine 2-chlorodeoxyadenosine Agenti alchilanti orali ( con o senza steroidi ) : Cyclophosphamide Chlorambucil PoliCT : CVP: cyclophosphamide + vincristine + prednisone C(M)OPP: cyclophosphamide + vincristine + procarbazide + prednisone CHOP: cyclophosphamide + doxorubicin + vincristine + prednisone FND: fludarabine + mitoxantrone ± dexamethasone In corso di valutazione clinica : terapia intensiva con CT con o senza RT ; alte dosi di Radioimmunoterapia seguite da trapianto di midollo autologo allogenico o di cellule periferiche Studi di fase III che confrontano la CT da sola versus la CT seguita da un vaccino antiidiotipo Radioterapia estesa (solo negli stadi III) Linfomi Aggressivi STADIO I CT in combinazione con la RT CT CHOP Linfomi Aggressivi STADIO II,III e IV PoliCT o ACVBP: doxorubicin + cyclophosphamide + vindesine + bleomycin + prednisone. o CHOP: cyclophosphamide + doxorubicin + vincristine + prednisone. o CNOP: cyclophosphamide + mitoxantrone + vincristine + prednisone. o m-BACOD: methotrexate + bleomycin + doxorubicin + cyclophosphamide + vincristine + dexamethasone + leucovorin. . o MACOP-B: methotrexate + doxorubicin + cyclophosphamide + vincristine + prednisone fixed dose + bleomycin + leucovorin. o ProMACE CytaBOM: prednisone + doxorubicin + cyclophosphamide + etoposide + cytarabine + bleomycin + vincristine + methotrexate + leucovorin. o R-CHOP: Rituximab, an anti-CD20 monoclonal antibody, + cyclophosphamide + doxorubicin + vincristine + prednisone