Definizioni Aumento di volume dei linfonodi LINFOADENOPATIE Se l’aumento di volume degli organi linfoidi è dovuto ad un processo patologico neoplastico si parla di LINFOMA Si riscontrano LINFOADENOMEGALIE in: Malattie neoplastiche • Ematologiche: LH, LNH, Leucemie T o B, non linfoidi acute e croniche, istiocitosi maligna • Metastatiche: melanoma, sarcoma di Kaposi, neuroblastoma, seminoma, neoplasie del polmone, mammella, prostata, rene, testa e collo, carcinomi gastrointestinali, endocrinologici Infezioni • Virali: epatite, mononucleosi, citomegalovirus, AIDS, rosolia, herpes • Batteriche: streptococco, stafilococco, salmonella, brucella, tularemia, listeria, pasturella, haemophilus, yersinia, bartonella henselae • micotiche: coccidiomicosi, istoplasmosi • clamidia: linfogranuloma venereo, tracoma • micobatteriche: tubercolosi, lebbra • parassitarie: tripanosomiasi, microfilariasi, toxoplasmosi • spirochetosi: sifilide, lebbra Disordini immunitari • • • • • Artrite reumatoide lupus eritematoso sistemico dermatomiosite malattia da siero reazioni da farmaci: fentoina, idralazina, allopurinolo, impianti di silicone • linfoadenopatia angioimmunoblastica • sindrome di Sjogren • cirrosi biliare primitiva Miscellanea • • • • • • Malattie endocrine: ipertiroidismo tesaurismosi: Gaucher’s, Nieman-Pick sarcoidosi amiloidosi febbre familiare mediterranea malattie linfoproliferative atipiche STORIA • Thomas Hodgkin nel 1832 • Le malattie linfoproliferative maligne presentano una tendenza molto variabile alla disseminazione: quelle che tendono a restare circoscritte come tumori solidi vengono classificate come linfomi maligni • Sono tra le neoplasie più studiate per l’elevata incidenza 40.000 casi anno in USA I Linfomi Si dividono in: Linfomi non Hodgking Linfomi di Hodgking I Linfomi LINFOMI I linfomi di Hodgking sono caratterizzati dalla presenza di cellule di Reed-Sternberg circondate linfociti reattivi, istiociti e granulociti. I linfomi non-Hodgkin non presentano questa caratteristica EPIDEMIOLOGIA Epidemiologia • Incidenza 5-7/100 000 persone/anno • L’incidenza è in lenta ma progressiva diminuzione • Ha una distribuzione per età bimodale con un picco tra 20-29 e un secondo dopo i 60 anni • Più frequente nei maschi • Tende a clasterizzarsi in determinati periodi dell’anno e in determinate zone EpidemiologiaEZIOPATOGENESI EZIOPATOGENESI • Fattori predisponenti : – Fattori infettivi: • EBV (si ritrovano proteine del virus EBNA-1 e LMP-1 in circa il 40% dei pazienti) • HHV-6 – Fattori professionali: esposizione alla lavorazione del legno e a sostanze chimiche • Alterazioni molecolari coinvolte nella patogenesi – LMP-1 si ritiene in grado di attivare numerose molecole quali B-cell grow factor, molecole di adesione e BCL-2 – P53 e c-myc influiscono sulla progressione della malattia