“TINGELTANGEL” di Karl Valentin Uno spettacolo di ROBERTO CAJAFA INTERPRETATO DA LIZ CARMIGNANI, MATTEO DE MICHELI, FRANCESCA FRIGO, MARIO MANTERO, ALFONSO PUGLIESE, GIAN CARLO SESSA ORIENTAMENTO DELLA PERFORMANCE I TINGELTANGEL erano mitici locali fumosi tedeschi ingombri di sedie e tavolini dove si facevano spettacoli comici di teatro – cabaret. Lì Valentin, negli anni ’20, si esibiva di fronte al suo pubblico: tra i suoi fan c’erano Bertold Brecht ed Hermann Hesse. TINGELTANGEL è diventato anche il nome dato alla raccolta di sketch, monologhi, dialoghi e atti unici tratti dal repertorio scritto da Valentin In Italia poco conosciuto, se non da qualche addetto ai lavori o dai comici che hanno saccheggiato idee dalla sua opera, Karl Valentin è un genio dimenticato. Questo è un progetto speciale che vuole ricordarlo attraverso il TINGELTANGEL “Tra Dada e Surrealismo, in un clima tedesco degli anni ’20, la scena darà vita all’indole capricciosa dei personaggi che Valentin ritrae con quell’aria distratta che piace tanto a Bertold Brecht. I suoi ininterrotti monologhi, i suoi esilaranti discorsi a vanvera, i suoi sketch, sono un catalogo di esperimenti falliti, di azioni con fratture insanabili, di riti che si sfasciano”. E’ la verità biologica di questo umorismo che lo rende così inquietante: permeata dalla miseria dell’essere umano, l’allegria appare come una tristezza degenerata; il suo umorismo è una miracolosa mescolanza di povertà e di profondità di spirito. Fra tanto ordinato scompiglio, non c’è nulla di più assennato che perdere il senno. Questo spettacolo vuole entrare nello spirito di quegli anni, ed è dedicato alla memoria di Karl Valentin “Quanto più il comico è grande, quanto più sa tradurre la nostra stupidità in una risata”. Hermann Hesse NOTA DI REGIA “Durante le prove c’erano alcune scene del TINGELTANGEL che non prendevano vita, si sentiva che mancava qualcosa, sicuramente a causa dei problemi dati dalla traduzione dal tedesco all’italiano. Ma Valentin scriveva e interpretava il suo teatro nel dialetto della sua città, Monaco. Allora ho cambiato l’orientamento della regia: non più l’uso della lingua italiana, ma dopo uno studio sui personaggi, di scena in scena, ho individuato con gli interpreti quale dialetto italiano avrebbe potuto rappresentare con più precisione la forza dei caratteri. Ne è nato un panorama linguistico che comprende dialetti del Nord, del centro e del Sud. In questa prospettiva i personaggi sembrano tutti italiani emigrati in Germania, che vivono le situazioni proposte dal testo. Lo spettacolo ha trovato così quel ritmo e quelle sfumature che ci hanno evocato il modo di ridere di quegli anni, facendoci sentire intimamente lo spirito di Valentin”. ORGANIZZAZIONE LO SPETTACOLO DURA UN’ORA E UN QUARTO, ED E’ BASATO ESCLUSIVAMENTE SULL’INTERPRETAZIONE DEGLI ATTORI, E’ QUINDI SENZA SCENOGRAFIA, E SI RAPPRESENTA AL MEGLIO IN UNA SITUAZIONE SCENICA A STRETTO CONTATTO COL PUBBLICO. Roberto Cajafa www.robertocajafa.it E – mail [email protected] - Cell. 349.39.67.139 – Studio 02.70.12.13.96 Attore, regista e autore, inizia la professione nei primi anni 80 al Derby. Partecipa in qualità d'attore a produzioni teatrali, cinematografiche, televisive della RAI e di Emittenti private lavorando con registi tra cui: Nichetti, Tarquini,Corbucci,Bettetini, Massaro, Manfrè, Loris, Squizzato. Recita con Senta Berger, Erland Johsenpson, Paolo Bonacelli, Veronica Castro, Ugo Tognazzi, Piero Mozzarella, Carlo Delle Piane, Enzo Iacchetti, Ezio Greggio. Fonda il Teatro Solubile a Milano e il Teatro Mediterraneo a Cerveteri. Autore DOR dall’83: scrive, dirige e interpreta lavori da lui scritti. Interpreta e dirige spettacoli e conduce seminari lavorando su testi di Sofocle, Aristofane, Andrea Cappellano, Gui, Shakespeare, Molière, V.Hugo, Merimée,Cechov, Dostoevskij, Pirandello, Brecht, T. Williams, Buzzati, Pinter, Allen, Ayckbourn, Laing, Oberski, De Botton, Sepulveda, Benni e Baricco. Dirige un laboratorio teatrale permanente a Milano che dal ’90 è rivolto a sviluppare progetti di messa in scena. Collabora in qualità di regista e attore con Istituti, Musei, Associazioni, Scuole, Fondazioni, Accademie e Società.