IL PEPE FA BENE O FA MALE? Carta d’identità: • Nome: Pepe Nero, Piper Nigrum (fam. Piperaceae). • Tipo di prodotto: Il pepe deriva da una pianta originaria dell'India Sud Occidentale, legnosa, rampicante e perenne, che può arrivare a un'altezza di cinque metri, caratterizzata da mazzetti di piccoli frutti tondi dal profumo intenso. • La fioritura bianca avviene d'estate e le foglie verde scuro sono a forma di cuore. • Zona di produzione: In prevalenza, le zone tropicali di tutto il mondo, con temperature molto miti. Uso: • Esistono diversi tipi di pepe, ma i principali sono il nero, il verde e il bianco. • Tutte queste varietà provengono dalla stessa pianta (il Piper Nigrum), ma si differenziano a seconda degli stadi di maturazione: il pepe nero deriva dalle bacche verdi, lasciate essiccare al sole per circa sette giorni finché non diventano nere; il pepe bianco deriva dalle bacche rossastre cui è stata tolta la buccia; il pepe verde deriva dalle bacche verdi conservate in salamoia. • Un'altra varietà di pepe è quello rosa, diffuso più nella Nouvelle Cuisine francese rispetto a quella italiana: arriva direttamente dal Sud America da una pianta il cui nome scientifico è Schinus Terebenthifolius. Il pepe rosa, dal sapore particolarmente delicato, viene usato soprattutto a scopi decorativi,e, per la maggior parte dei casi, mescolato con gli altri tipi di pepe. • Qualunque sia il tipo di pepe prescelto, è buona norma optare per la versione in grani, al fine di mantenerne intatte le proprietà e il gusto. • Una volta in cucina, si aggiungerà ai piatti secondo la ricetta, ricordando che il pepe nero si può tranquillamente pestare nel mortaio, mentre per quello bianco, più duro, è meglio usare un macinino. • Nella tradizione italiana si incontra molto di frequente il pepe nero, dal gusto più deciso e piccante, in particolare nei piatti di carne e negli insaccati, che vengono pepati sia per insaporirli sia per conservare meglio. • Alcuni poi sostengono che il pepe abbia proprietà antibiotiche, grazie alla presenza di capsidiolo. Nelle salse chiare, per ovvie ragioni estetiche e perché più delicato, viene utilizzato il pepe bianco, mentre quello verde si può accompagnare ai piatti di pesce e di carne bianca come componente di salse, magari a base di panna. Tossicologia del pepe: • In realtà la tossicologia del pepe nero o bianco è limitata. Il pepe contiene sostanze potenzialmente tossiche, ma in realtà innoque alle dosi consumate in una normale alimentazione. Per esempio alcuni terpeni (limonene, pinene, linalolo, filadendrone) del pepe sono potenzialmente cancerogeni. • L'alcaloide piperidina può aumentare i livelli attivi di farmaci che è necessario monitorare attentamente quali l'antiasmatico teofillina e l'antiepilettico fenitoina, ma ovviamente si tratta di indicazioni che non interessano un soggetto sano che mai prenderà questi farmaci, sarà il medico che prescrive questi farmaci ad informare il paziente. • Infine, il pepe nero o bianco stimolano la secrezione gastrica (anche questa caratteristica è comune a molte spezie), e quindi è controindicato, insieme a tutte le altre spezie dotate di questa caratteristica, a chi soffre di ulcera o gastrite.