Funzioni continue Prof. V. Scaccianoce 1 Funzione continua in un punto • Una funzione f(x) definita in un intervallo si dice continua in un punto dell’intervallo se, per x tendente a quel punto f(x) converge al suo valore in quel punto f ( x)continua in c lim f ( x) f (c) x c oppure posto x c h lim f (c h) f (c) h 0 Prof. V. Scaccianoce 2 Funzione continua in un punto Quindi deve • Esistere il valore della funzione in quel punto • Esistere il limite della funzione per x tendente a quel punto e coincidere col valore della funzione Prof. V. Scaccianoce 3 Funzione continua in un punto Dalla definizione di limite si può anche dire • Una funzione è continua in un punto c se avvicinandosi x a c la funzione si avvicina a f(c) oppure cade in un ε intorno di f(c) f ( x) : D( f ( x)) (a, b) c (a, b) continua in c def x c f ( x ) f (c ) oppure x c f (c ) f ( x ) f (c ) Prof. V. Scaccianoce 4 Funzione continua a destra o a sinistra di un punto • Una funzione definita in un intervallo (a,b) si dice continua a destra di un punto c dell’intervallo se lim f ( x) f (c) x c • Una funzione definita in un intervallo (a,b) si dice continua a sinistra di un punto c dell’intervallo se lim f ( x) f (c) x c Prof. V. Scaccianoce 5 Esempi • La funzione y=[x] (parte intera di x) per ogni x intero è continua solo a destra • Una funzione definita nell’intervallo (a,b) in a è continua solo a destra, in b solo a sinistra Prof. V. Scaccianoce 6 Teoremi sulle funzioni continue Dalla definizione di continuità e dai teoremi sui limiti segue che • Se 2 funzioni sono continue in un punto c è continua in c – La loro somma – La loro differenza – Il loro prodotto – Il loro quoziente (se la funzione al denominatore non si annulla in c) Prof. V. Scaccianoce 7 Teoremi sulle funzioni continue • Una funzione costante è continua in qualsiasi punto • La variabile x è continua in qualsiasi punto • Le funzioni razionali intere sono continue in qualsiasi punto • Le funzioni razionali fratte sono continue per ogni valore della x che non annulli il denominatore Prof. V. Scaccianoce 8 f(x)=k continua x • La funzione è definita per ogni valore • Esiste il limite per x tendente ad un qualsiasi punto c ed è k infatti • | f(c)-k|=|k-k|=0<ε Prof. V. Scaccianoce 9 f(x)=x continua x • La funzione è definita per ogni valore • Esiste il limite per x tendente ad un qualsiasi punto x0 ed è x0 infatti • | f(c)- c |=| c - c |=0<ε Prof. V. Scaccianoce 10 Teoremi sulle funzioni continue • Le funzioni senx e cosx sono continue per ogni valore della x • La funzione y=ax (a>0) è continua x • La funzione lgax (a>0) è continua x>0 • La funzione y=n√x è continua x>=0 Prof. V. Scaccianoce 11 Esempi 1 lim sen ( x) sen ( ) 6 2 x 6 lim ( x 3 5 x 2 7) 23 5 2 2 7 5 x2 lim 5 x 53 125 x 3 2 x lim 3 2 lg x 3 2 lg 1 2 5 x 1 x 1 13 lim (2tg x cos x) 2tg cos 6 3 3 2 2 x 2 2 3 x 2 3 x 7 25 15 7 17 lim x 5 2x 1 10 1 11 Prof. V. Scaccianoce 12 Continuità in un intervallo • Sia y=f(x) una funzione definita in [a.b] essa è continua in tale intervallo se lo è per ogni punto dell’intervallo (dal punto di vista intuitivo equivale a dire che il diagramma della funzione è “tutto d’un pezzo”) Prof. V. Scaccianoce 13 Teoremi sulla continuità Se una funzione è continua in x0 • Se f(x0)>0 esiste un intorno di x0 in cui f(x) > (Permanenza del segno) • Se una funzione è continua in [a;b] e se f(a)e f(b) hanno segno opposto, allora esiste almeno x0 in cui f(x0)=0 (Esistenza degli zeri) Prof. V. Scaccianoce 14 Teoremi sulla continuità Se una funzione è continua in [a,b] • in tale intervallo assume valore massimo M e minimo m (Weierstrass) • in tale intervallo assume tutti i valori compresi tra il massimo e il minimo(Bolzano-Darboux) • se agli estremi assume valori opposti, si annulla almeno in un punto dell’intervallo Prof. V. Scaccianoce 15 Funzione di funzione • Data la funzione z=g(x) da A a B e si chiama funzione di funzione o funzione composta y=f(z)=f(g(x)) quella funzione che ad ogni valore di z=g(x) associa un determinato valore • Esempio: z=g(x)=2x2+3 è una funzione il cui codominio è z≥3 y=f(z)=lg(z) ha quindi senso e y=lg(2x2+3) è la funzione composta tra f e g, cioè f(g(x)) Prof. V. Scaccianoce 16 Teorema • Se g(x) ammette limite finito l per x che tende a x0 e f(z) è continua in l allora lim f ( g ( x)) f ( lim g ( x)) f (l ) x x0 x x0 Prof. V. Scaccianoce 17 Funzione inversa • Se una funzione y=f(x) è biunivoca ad ogni valore di y corrisponde uno ed un solo valore di x quindi si può parlare di funzione che ad ogni valore della y fa corrispondere un valore x (x=g(y)) tale funzione è chiamata funzione inversa • Esempi y=x2+5 è biunivoca per x≥0 l’inversa è x=√(y-5) • y=lg(x) è monotona la sua inversa è x=ay Prof. V. Scaccianoce 18 Teorema • Se una funzione è continua in un intervallo ed assume i valori m ed M come minimo e massimo, la sua funzione inversa è continua nell’intervallo (m,M) Prof. V. Scaccianoce 19 senx Limiti fondamentali senx lim 1 x 0 x y tgx O x Si dimostra l’esistenza del limite destro senx lim 1 x 0 x x Per x che tende a 0+ senx>0 Poiché senx<x<tgx dividendo per senx>0 1<x/senx<1/cosx invertendo cosx<senx/x<1 poiché cosx e continua e per il teorema del confronto CVD Analogamente si dimostra l’esistenza del limite sinistro senx lim 1 x 0 x Essendo uguali i 2 limiti è dimostrato il limite richiesto Se la variabile è espressa inProf. gradi il limite vale π/180 V. Scaccianoce 20 Limiti fondamentali 1 cos x 1 lim 2 x 0 x 2 DIMOSTRAZIONE 2 1 cos x 1 cos x 1 cos x 1 lim lim 2 2 x 0 x 1 cos x x0 x 1 cos x 2 sen x 1 1 lim 2 x 0 x 1 cos x 2 Prof. V. Scaccianoce 21 Limiti fondamentali x 1 lim 1 e x x e=2,71… ed è la base dei logaritmi neperiani O anche lim 1 x e x 0 1 x Prof. V. Scaccianoce 22 Limiti fondamentali lg a (1 x ) lg a e x 0 x lg( 1 x ) 1 o anche lim x 0 x lim lg a (1 x ) lim lim lg a (1 x ) x lg a lim (1 x ) x lg a e x 0 x 0 x 0 x 1 1 a x 1 lim lg a x 0 x posto a x 1 t ( per cioè ax 1 t x lg a (1 t ) a x 1 t x 0, t 0) lim lim x 0 x 0 x lg a (1 t ) 1 lg e a lg a e Prof. V. Scaccianoce 23 Punti di discontinuità o singolari • 1a specie: se in quel punto esistono finiti i limiti destro e sinistro e sono diversi • La differenza dei 2 limiti si chiama salto • Esempio la funzione f(x)=[x] (parte intera di x) per ogni x intera ha una discontinuità di 1a specie con salto=1 Prof. V. Scaccianoce 24 Punti di discontinuità • 2a specie: quando in quel punto non esiste uno dei 2 limiti destro o sinistro o se esiste è ±∞ • y=sen(1/x) in x=0 ha discontinuità di 2a specie perché in tale punto non esiste limite né destro né sinistro • y=a1/x con a>1 ha in x=0 una discontinuità di 2a specie perché il limite per x che tende a 0 da destra è +∞ Prof. V. Scaccianoce 25 Punti di discontinuità • 3a specie: se esiste il limite finito della funzione il quel punto, ma ivi essa non è definita o, se è definita, il suo valore non è uguale al valore del limite. • In questo caso la discontinuità si dice anche eliminabile • f(x)=sen(x)/x ha in 0 una discontinuità di 3a specie infatti per x=0 esiste il limite, ma la funzione non è definita Prof. V. Scaccianoce 26 Esercizi • Studiare i punti singolari di y=tg(1/x) – La funzione non esiste per x=0 e x=π/2+kπ – Per x=0 non esiste né il limite destro né il sinistro (discontinuità di 2a specie) – Per x=π/2+kπ la funzione vale ±∞ (discontinuità di 2a specie) Prof. V. Scaccianoce 27 Forma indeterminata 0/0 • Se si tratta di una funzione razionale fratta P(x)/Q(x) poiché i polinomi sono funzioni continue il limite per x tendente a c sarà P(c)/Q(c), per il teorema del resto si avrà quindi che sia P(c) che Q(c) sono divisibili per (x-c) si opera quindi la semplificazione in quanto per x che tende a c x non è c e quindi si può dividere 1 x 1 x 1 1 lim lim x 1 2 x 2 2 x 1 2(1 x )(1 x ) x 1 2(1 x) 4 lim 1 x x 1 1 lim lim 1 x 1 x 2 3 x 2 x 1 ( x 1)( x 2) x 1 x 2 lim Se non si tratta di un polinomio fratto, si utilizza il metodo della sostituzione da solo o in combinazione con la fattorizzazione con limiti notevoli arctg ( x) posto y arctg ( x) ( per x 0, y 0) x 0 x y y lim lim cos y 11 1 y 0 tg ( y ) y 0 sen ( y ) lim Prof. V. Scaccianoce 28 Forma indeterminata 0*∞ • In certi casi è sufficiente operare delle semplificazioni dopo aver spostato i fattori in modo da poterli semplificare lim x 4 x 2 2 1 1 lim ( x 2)( x 2) x 2 x2 x2 ( x 2) 2 lim ( x 2) lim ( x 2) ( x 2) 0 x 2 x 2 x2 Se non si tratta di un polinomio fratto, si utilizza il metodo della sostituzione da solo o in combinazione con la fattorizzazione con limiti notevoli 1 sen 2 ( x) sen( x) cos 2 ( x) lim tg ( x) lim x 0 x 0 x cos( x) x sen( x) lim cos x 11 1 x 0 Prof. V. Scaccianoce x 29 Forme indeterminate ∞-∞ • Se si tratta di un polinomio intero P(x) si mette in evidenza il monomio di grado maggiore (è facile costatare che il limite corrisponde al limite di quel solo monomio e quindi è + o - ∞ a seconda del coefficiente e del grado del monomio) • In altri casi, dopo aver individuato i termini a e b che tendono a +∞ e -∞ si razionalizza moltiplicando per la somma algebrica degli stessi termini di cui il 2° cambiato di segno. Prof. V. Scaccianoce 30 Forme indeterminate ∞/∞ • Se si tratta di un polinomio fratto P(x)/Q(x) si mette in evidenza il termine di grado maggiore e si semplifica stando attenti ai segni • È valida la seguente tabella Numeratore > di grado del denominatore den>num x tende a +∞ x tende a -∞ Segni concordi discor di Segni concordi discor di +∞ -∞ +∞ -∞ Se il grado del numeratore è uguale a quello del Scaccianoce denominatore il risultato è Prof. datoV.dal rapporto dei coefficienti di grado massimo x tende a ±∞ 0 31