Possibili impieghi terapeutici dei
derivati della Cannabis
dott. Salvatore Grasso
Associazione per la Cannabis Terapeutica (ACT)
Bologna 14 settembre 2002
“Finora nessun medicinale che
contenga derivati della cannabis è
stato autorizzato in Italia, ma se
verrà
appurata
l´utilità
del
trattamento non ci saranno barriere
o preconcetti né da parte del dicastero della Salute né da parte della Commissione
Unica del farmaco.
Se la sperimentazione documenterà i benefici, gli
organismi preposti, ossia il ministero della Salute e
la CUF, vaglieranno le scoperte e rileveranno le
evidenze scientifiche acquisite ed i possibili
sviluppi della ricerca sugli utilizzi in campo medico
dei cannabinoidi.“
Girolamo Sirchia,
Ministro della Salute
“Sulle sostanze a base di cannabis
servono ricerche approfondite di
efficacia. Senza studi approfonditi c'è
il rischio che le persone diventino
cavie di sperimentazioni senza alcun
vantaggio per chi le usa.
Pur non sottovalutando l'importanza di essere
d'aiuto a queste persone sofferenti, occorre
sapere che esistono in commercio farmaci di
provata efficacia ben più attivi della cannabis”.
Silvio Garattini
Istituto Mario Negri - Milano
Commissione Unica del Farmaco (CUF)
“Non me la sento di scartare che, quando verrà
provato, nella più totale validità scientifica, l’uso
terapeutico della cannabis, la cosa possa
essere considerata.
Allo stato non vi è nulla di scientificamente
accertato che consenta di ritenere praticabile
l’uso terapeutico. Per cui, salvo restando che
sull’argomento il Governo ed il Parlamento
avrebbero il dovere di intervenire (…) il no della
Fnomceo, allo stato attuale, è assolutamente
convinto.”
Giuseppe Del Barone,
Presidente Federazione Nazionale
degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
Uso terapeutico della cannabis:
evidenze disponibili (1)
Patologie per le quali esistono evidenze
incontrovertibili (c.d.evidenze di tipo A):
– trattamento della nausea in chemioterapia
– stimolazione dell’appetito nei pazienti con
sindrome da deperimento da AIDS
British Medical Journal, 2001;323:16
Cannabinoids for control of chemotherapy induced
nausea and vomiting: quantitative systematic review
La rassegna valuta i risultati di oltre 30 studi clinici
controllati (totale 1396 pazienti)
• THC
versus
•
•
•
•
•
•
•
proclorperazina(Stemetil)
metoclopramide (Plasil)
clorpromazina (Talofen)
tietilperazina (Torecan)
aloperidolo (Serenase)
domperidone (Peridon)
alizapride (Limican)
British Medical Journal, 2001;323:16
Cannabinoids for control of chemotherapy induced
nausea and vomiting : quantitative systematic review
• Il beneficio indotto dal trattamento con
cannabinoidi si è dimostrato significativamente
superiore rispetto a quello indotto dal trattamento
con placebo o con farmaci antiemetici
convenzionali.
• La maggioranza dei pazienti, intervistati su quale
farmaco avrebbero preferito per trattare la nausea
e il vomito in occasione di un eventuale futuro
ciclo di chemioterapia, ha dichiarato di preferire i
cannabinoidi.
“In effetti esistono alcuni studi a
sostegno dell'uso dei cannabinoidi
per il controllo della nausea e del
vomito in corso di chemioterapia ma
tuttavia mancano studi comparativi di
controllo che valutino l'effetto di
questi farmaci nei confronti di
sostanze di recente introduzione e di
provata efficacia quali per esempio gli
inibitori della serotonina (*)”
(*) ondasentron (Zofran)
Uso terapeutico della cannabis: evidenze disponibili
STIMOLAZIONE DELL’APPETITO NEI PAZIENTI CON AIDS
• Numerosi studi clinici controllati, condotti con
metodologia rigorosa, hanno mostrato che i
cannabinoidi sono in grado di stimolare l’appetito
nei pazienti con sindrome da deperimento da
AIDS.
• Il meccanismo di tale effetto terapeutico è stato
recentemente chiarito da V.Di Marzo e coll. (*)
• I cannabinoidi non interferiscono con i farmaci
antivirali di comune impiego e anzi ne mitigano
alcuni effetti collaterali.
(*) V.Di Marzo et al. Leptin-regulated endocannabinoids are involved in
maintaining food intake Nature 410, 822 - 825 (2001)
Sulla base di queste incontrovertibili
evidenze l’uso di cannabinoidi è già
autorizzato,
per
queste
specifiche
indicazioni, in molti paesi “extracomunitari”
tra cui gli USA, il Canada, la Svizzera e
Israele nonché in paesi della UE quali la
Germania, la Gran Bretagna, l’Olanda, la
Spagna ed il Belgio.
Uso terapeutico della cannabis: evidenze disponibili
(2)
• Patologie per le quali esistono già promettenti
evidenze preliminari tali da giustificare
sperimentazioni cliniche su larga scala:
– Sclerosi Multipla
– Dolore “cronico”
• dolore neuropatico
• dolore tumorale
• emicrania
–
–
–
–
Traumi cranici / ictus
Malattie autoimmuni (artrite reumatoide, lupus eritematoso, etc.)
Glioblastomi
Sindrome di Tourette
Cannabis e Sclerosi multipla
• Numerosi studi clinici controllati di piccole
dimensioni documentano benefici
sintomatologici nei pazienti con SM trattati con
derivati della Cannabis
• Tali osservazioni hanno recentemente avuto
autorevoli conferme in modelli sperimentali che
ne hanno validato il razionale d’impiego (*)
• Sono attualmente in corso numerosi trials clinici
su ampie popolazioni i cui risultati sono attesi per
il 2003
(*) Baker et al. Cannabinoids control spasticity and tremor in a multiple sclerosis
model. Nature 2000;404:84-87
British Medical Journal, 2001;323:16
Are cannabinoids an effective and safe treatment
option in the management of pain? A qualitative
systematic review
• I cannabinoidi posseggono limitate proprietà
analgesiche, paragonabili a quelle dei cosidetti
“oppiacei minori”.
• Il loro impiego ha promettenti potenzialità in
alcune forme particolari di dolore cronico (dolore
da spasticità muscolare, dolore neuropatico)
scarsamente sensibili agli antidolorifici
convenzionali
Uso terapeutico della cannabis: evidenze disponibili
(3)
• Patologie in cui esistono promettenti evidenze
preliminari meritevoli di ulteriori approfondimenti:
–
–
–
–
–
Epilessia
Glaucoma
Lesioni midollari (tetraplegia, paraplegia)
Terapia dei tumori (tumori della mammella, linfomi, …)
Malattie neurodegenerative
• morbo di Alzheimer, corea di Huntington, morbo di Parkinson
–
–
–
–
Asma bronchiale
Morbo di Crohn
Colite ulcerosa
Depressione
Lettera aperta al ministro Sirchia
LE RICHIESTE DI ACT (ottobre 2001)
1) Istituzione, presso il Ministero della salute, di una
commissione di esperti con il compito di esaminare le
evidenze scientifiche acquisite
2) Immissione nel prontuario farmaceutico dei cannabinoidi di
sintesi già disponibili in commercio in altri paesi
(dronabinol e nabilone).
3) Individuazione di laboratori pubblici e istituti universitari per
la produzione di preparati naturali di cannabis a contenuto
noto di THC, da utilizzare a fini terapeutici e di ricerca
4) Avvio, presso istituti universitari o ospedalieri che ne
abbiano i requisiti, di sperimentazioni con cannabinoidi in
quelle patologie in cui ci sono promettenti evidenze ma non
ancora certezze.
La proposta di legge di ACT
•
•
•
•
•
Istituzione di una commissione di esperti che dovrà stilare un rapporto sullo
stato delle conoscenze medico-scientifiche relative ai cannabinoidi naturali e
di sintesi.
Disciplina delle modalità di prescrizione dei farmaci contenenti i derivati
naturali e sintetici della Cannabis, semplificando le procedure per
l'ottenimento di tali farmaci.
Creazione di coltivazioni di Cannabis per far fronte al fabbisogno terapeutico
nazionale e definizione dei soggetti autorizzati alla coltivazione.
Affermazione del principio dello “stato di necessità medica” secondo cui un
paziente che si sia procurato (acquisto o coltivazione) derivati della Cannabis
per esclusivo uso terapeutico non possa essere soggetto a sanzioni.
Inserimento nella Farmacopea Ufficiale dei derivati sintetici della Cannabis
“dronabinol” e “nabilone”, già in commercio in numerosi Paesi europei ed
extra-europei.
Il testo completo della proposta di legge è disponibile su
http://medicalcannabis.it
Parlamentari che hanno sottoscritto la proposta di ACT:
•
[C 2149]
Verdi : CENTO, ZANELLA
•
[C 2156]
Comunisti Italiani : MAURA COSSUTTA
•
[C 2228]
Forza Italia : BLASI, GIOACCHINO ALFANO, CROSETTO, MARIO PEPE,SARO,
SAVO, TARANTINO, ZORZATO
•
[C 2401] Rifondazione Comunista : VALPIANA, GIORDANO, RUSSO SPENA,
PISAPIA, DEIANA, TITTI DESIMONE, ALFONSO GIANNI, MANTOVANI, MASCIA, VENDOLA
•
[C 2714] Democratici di Sinistra : ZANOTTI, ABBONDANZIERI, AGOSTINI, AMICI,
ANGIONI, BADOLI, BELLINI, BIELLI, BOGI, BOLOGNESI, BOVA, BUFFO, CALZOLAIO,
CAPITELLI, CARBONI, CAZZARO, CENNAMO, CHIANALE, CHIAROMONTE, CIALENTE,
COLUCCINI, CRISCI, DAMERI, DE BRASI, DESIMONE, DI SERIO D'ANTONA, DUCA,
FILIPPESCHI, FINOCCHIARO, FLUVI, FOLENA, FUMAGALLI, GAMBINI , GASPERONI, GIACCO,
GRANDI, GRIGAFFINI, GRILLINI , GUERZONI, LABATE, LOLLI, LUMIA, MANZINI, MARAN ,
MARTELLA, MELANDRI, MONTECCHI, MOTTA, MUSSI, NIEDDU, NIGRA, OLIVERIO, OTTONE ,
PANATTONI, PIGLIONICA, PINOTTI , PISA, POLLASTRINI, QUARTIANI, RAFFAELLA, RAVA,
ROSSIELLO, RUGGHIA, RUZZANTE, SANDRI, SASSO, SCIACCA, SINISCALCHI, TIDEI, TRUPIA,
TURCO, VIANELLO, VIGNI, ZUNINO.
Dichiarazione di Francesco Serpi (Alleanza Sociale)
consigliere regionale Friuli Venezia Giulia
“Inizialmente ero contrario ma dopo aver sentito
l'esposizione del problema sul versante
squisitamente medico, credo che sia giusto dire sì
ad una regolamentazione dell’uso terapeutico dei
derivati della Cannabis.
Solo i paracarri non cambiano idea. “