Progetto epistemologia ed etica anno accademico 2005

Preparazione al tirocinio
(1° anno di corso)
Bioetica
Etica clinica
Nascita della Bioetica

Alla sua base l’antica
questione del
“PROGRESSO”
CUORE DEL PROBLEMA
 PROGRESSO
INFINITO?
 EVOLUZIONE REGOLATA?
 DA
CHI?
 IN BASE A QUALI CRITERI?
…
PROGRESSO - 1
 CONCEZIONE
DELLA STORIA UNIVERSALE
CHE DESIGNA UN PERCORSO CONTINUO E
LINEARE NEL QUALE LE CONOSCENZE, LE
ACQUISIZIONI E I MEZZI SI ACCUMULANO
SENZA SOSTA E CONCORRONO AL
MIGLIORAMENTO RITENUTO ILLIMITATO,
DELLE CONDIZIONI MATERIALI E MORALI
DELLA VITA UMANA
Antigone di Sofocle (442, a.c.)
“… molte ha la vita forme tremende, eppure
piu’dell’uomo nulla, vedi è tremendo. Va sul mare
canuto nell’umido aspro vento, solcando
turgidezze che s’affondano in gorghi sonori. E la
suprema fra gli dei, la Terra, d’anno in anno
affatica egli d’aratri/sovvertitori e di cavalli preme,
tutta sommovendola…Con l’ingegno che supera
sempre l’immaginabile, ad ogni arte/vigile,
industre, egli si volge al male ora, ora al bene.”
Van Rensselaer Potter (1969-70)

Introduce il termine nel linguaggio scientifico
Pericolo di una “SCIENZA SENZA COSCIENZA”
 BIOETHICS: the science of survival
 BIOETHICS: the bridge to the future


Denuncia dell’ambivalenza del progresso scientifico
Migliora qualità della vita
 Mette in pericolo ecosistema
 Pone nuovi interrogativi

BIO - ETICA
L’umanità ha bisogno urgentemente di una nuova
saggezza che fornisca la “CONOSCENZA DI
COME USARE LA CONOSCENZA” per la
sopravvivenza dell’uomo e per il miglioramento
della qualità della vita. Una SCIENZA DELLA
SOPRAVVIVENZA dev’essere piu’ che una sola
scienza…
…, e perciò propongo il termine “BIOETICA” per
evidenziare i due elementi piu’ importanti per
raggiungere la nuova saggezza di cui abbiamo
disperatamente bisogno: conoscenza biologica e
valori umani.
(V.R. POTTER)
Bioetica (1969-1970)

Nuova disciplina?
Etica medica
 Deontologia
 Medicina legale

Quale il suo statuto
epistemologico?
 Documento di Erice (’91)

Nascita sviluppo Bioetica
Hastings center (D. Callahan, W. Gaylin) 
H.C. Report
 1970: V.R. Potter
 1971: Università di Georgetown (A. Hellegers) 
Kennedy Institute of Ethics  Center for Bioethics
 1969:
 W.
T. REICHS: ENCYCLOPEDIA OF
BIOETHICS (1978 – 1995)
DEFINIZIONE BIOETICA
 STUDIO
SISTEMATICO DELLE DIMENSIONI
MORALI – INCLUSA LA VISIONE MORALE,
LE DECISIONI, LA CONDOTTA, LE LINEE
GUIDA, ECC. – DELLE SCIENZE DELLA
VITA E DELLA SALUTE, CON L’IMPIEGO DI
UNA VARIETA’ DI METODOLOGIE ETICHE
IN UNA IMPOSTAZIONE
INTERDISCIPLINARE
(ENC. of BIOETHICS, 95)
Filoni della bioetica
BIOETICA E
AMBIENTE:
 uomo diventa responsabile
della conservazione
dell’ecosistema che finora
lo aveva protetto

OGM
 Inquinamento
 Utilizzo bellico armi
biologiche e nucleari

BIOETICA E
MEDICINA:
 Sperimentazione
sull’uomo
 Uso sociale della medicina
 Sviluppo delle tecnologie
 Rivoluzione Biologica
 Rivoluzione
Farmacologica

Modelli della Bioetica
 PERSONALISTA
(E. Sgreccia)
 UTILITARISTA (P. Singer)
 LIBERALE (M. Charlesworth)
 CONTRATTUALISTA (T. Engelhardt)
Modelli Bioetica
Situazione in Italia
 LAICO
(M. Mori, S. Maffettone, E. Lecaldano)
 Appoccio
alle questioni “etsi Deus non daretur”
vs
 CATTOLICO
Viafora)
(E. Sgreccia, P. Cattorini, C.
Modelli laico e cattolico
 Divergenze
sul significato di «PERSONA»
 PERSONA
= INDIVIDUO?
 PERSONA = TUTTI GLI APPARTENENTI ALLA
SPECIE UMANA?
 QUALI CARATTERISTICHE PER ESSERE
CONSIDERATI PERSONA? BASTA LA NATURA
UMANA?
 DA QUANDO (E FINO A QUANDO)
CONSIDERARE L’INDIVIDUO PERSONA?
Interrogativi della Bioetica

Quando si inizia ad essere
«PERSONA»?

Quando si finisce di essere
«PERSONA»?
BIOETICA E MEDICINA
Processo di Norimberga (Doctor’s Trial) 1947
 Willobrook State School (1956-70): sperimentato vaccino
antiepatite infettando 7-800 bambini
 Jewish Chronical Hospital (1964): sperimentato vaccino
antitumore su 22 anziani infettati con cellule tumorali
 Tuskagee Syphilis Study (1932-72): studiata evoluzione
naturale della sifilide su 600 braccianti neri  sospeso in
base ad una sentenza di una commissione del Department
of Health, Education and Welfare

“…LA SOCIETA’ NON PUO’ PIU’
PERMETTERE CHE L’EQUILIBRIO
TRA I DIRITTI INDIVIDUALI E IL
PROGRESSO SCIENTIFICO
VENGA DETERMINATO
UNICAMENTE DALLA
COMUNITA’ SCIENTIFICA.”
Medicina, Scienza, Uomo
 Codice
di Norimberga (1947)
 AMA:
 DUDU
 DU
Dichiarazione di Helsinki (1964-2008)
(1948)
genoma umano (UNESCO, ONU, 1998)
 CEDU:
(1950-2010)
 Convenzione
Oviedo (1997)
 Carta di Nizza (2000)
 Protocollo Strasburgo (2005), ….
Medicina e tecnologie
 Negli
ultimi decenni enorme sviluppo delle
tecnoscienze pone nuovi interrogativi
 Concetto
di persona (quando inizia a vivere? Quando
muore? Visione sostanzialista vs funzionalista)
 Fino a quando “prolungare” la vita?
 CURE
/ TRATTAMENTI
 ATTI PROPORZIONATI / SPROPORZIONATI / FUTILI
 ACCANIMENTO TERAPEUTICO / EUTANASIA
Inizio vita





Concetto di «PERSONA»
Statuto dell’embrione
Cellule staminali
PMA
Aborto e metodi
contraccettivi,
contragestativi, abortivi
Fine vita
DAT
 ACCERTAMENTO
MORTE
 TRAPIANTO
D’ORGANI

COME CONCILIARE TRA LORO
 NECESSITA’
DI SVILUPPO DELLE SCIENZE
SPERIMENTALI
 RISPETTO DELLA PERSONA
 NECESSITA’ DI ESPRIMERE “VALUTAZIONI
MORALI”
VALUTAZIONE MORALE
Ognuno di noi le esprime quotidianamente
 Dietro ad ogni scelta, decisione piccola o grande
 È il giudizio rispetto ad una determinata azione

GIUSTA/SBAGLIATA
 BUONA/CATTIVA
 DA FARSI/DA EVITARE


Nelle azioni quotidiane spesso è implicita (qualcuno la
chiama anche opzione fondamentale)
Finalita’ della Bioetica (Erice, ’91)
 Analisi
razionale dei problemi legati alla
biomedicina
 Elaborazione di linee etiche che siano di
orientamento
 Alla condotta personale
 Al diritto
 Alla deontologia
 Identificare “soluzioni etiche” e le motivazioni che
le sostengono
Bioetica (G. Berlinguer)

DI FONTIERA:

CASI LIMITE

QUOTIDIANA

CASI CONCRETI
CASI ETICI
 J.
MEYERS (’62)
 K. A. QUINLAN (’75)
 BABY DOE (’82)
 N. CRUZAN (’90)
 E. ENGLARO (’92  ‘09)
 ….
Principi di Etica clinica
 Necessità
di “giudizio morale” accomuna tutti gli
uomini (domanda è dentro ognuno di noi)
 Problema: le risposte possono essere molto diverse
 Occorre cercare di trovare il modo di “prendere la
migliore decisione possibile, cercando di non
prendere quella sbagliata”
 Come si può fare?
Protagonisti dell’etica clinica

Coloro che
In quella specifica
situazione
 Che coinvolge quelle
persone
 Con quelle specifiche
storie, aspettative, timori e
speranze, …


Devono “prendere delle
decisioni”
I protagonisti non possono
astenersi dal prendere una
decisione, senza avere la
possibilità di astenersi
 Anche non decidere è una
decisione eticamente
rilevante

Principi di Etica clinica
 1978:
Belmont Report (National Commission for
the Protection of Human Subjects of Biomedical
and Behavioral Research)
 1994: Principles of biomedical ethics, (T.L.
Beauchamp, J.F. Childress)
 Tentativi di definire regole generali di
comportamento per il professionista
Principi di Etica clinica – 1
(T.L. Beauchamp – J.F. Childress)
PRINCIPIALISMO
 AUTONOMIA (AUTODETERMINAZIONE)
 BENEFICIALITA’
 NON MALEFICENZA
 GIUSTIZIA
Principi di Etica clinica – 2
(A. R. Jonsen, M. Siegler, S. Toulmin)
METODO CASISTICO
 INDICAZIONI CLINICHE
 PREFERENZE DEL PAZIENTE
 CONTESTO
 QUALITA’ DELLA VITA
1. Motivazione medica



Il primo criterio relativo ad ogni
problema etico in medicina
clinica è quello relativo alle
“INDICAZIONI PRO E
CONTRO UN ATTO MEDICO”
Sono queste indicazioni che
motivano le attività diagnostiche
e terapeutiche proprie della
medicina moderna
Principi di riferimento:
Beneficialità/Non maleficenza
1.1. Motivazione medica
Come l’intervento
medico può aiutare questa
persona?
 “Curerò il malato
secondo la mia capacità,
giammai con la
prospettiva di arrecargli
danno o ingiustizia”
(Giuramento di
Ippocrate)

Strettamente collegata a
scopi, benefici e rischi
della medicina (vedi
documento C.N.B,
2001)
 “Tendere nelle malattie
a due scopi, giovare o
non essere di danno (Le
epidemie, I, xi)

1.2. Motivazione medica


Nello specifico caso
assistenziale gli scopi della
medicina sono strettamente
legati alle preferenze della
persona
Tra diverse alternative possibili
è necessario richiedere alla
persona l’espressione delle
proprie preferenze

Quesiti etici
Che cosa stiamo cercando
di realizzare?
 Il risultato previsto vale lo
sforzo?
 I benefici (per chi?)
giustificano i rischi (per
chi?)

1.3. Motivazione medica
 “La
medicina clinica come scienza
dell’incertezza e arte della probabilità” (William
OSLER)
 Compito centrale del clinico è quello di ridurre
questa incertezza utilizzando le proprie capacità
per raccogliere i dati e, attraverso il
ragionamento clinico, identificare i problemi,
scegliere e attuare gli interventi (tra diverse
alternative possibili), e valutare i risultati ottenuti
1.4. Diversi termini
Direttive anticipate, Living will, Testamento biologico
 Eutanasia attiva-passiva (Eubiosia?)
 Cure, Mezzi, Interventi, Trattamenti (ordinari –
straordinari, proporzionati – sproporzionati, futili)
 Accanimento – abbandono terapeutico
 Appropriatezza delle cure
…

1.5. Mezzi ordinari
 Speranza
di ottenere un ragionevole beneficio
(recupero salute, prevenire morte evitabile): Spes
salutis
 Assenza di impossibilità fisica (o morale) per la loro
utilizzazione da parte dell’individuo: Quaedam
impossibilitas
 Entrambe le condizioni devono essere presenti
(Francisco de Vitoria, XVI secolo)
1.6. Mezzi ordinari
 Impossibilità
fisica
 Impossibilità morale
Se presente uno di questi impedimenti il
mezzo “ordinario” diviene “straordinario”
(Domenico Soto, Domingo Bañez, XVI secolo)
1.7. Motivazione medica
Concetto di “FUTILITA’”
 Secondo Oxford English Dictionary (’89)“incapace di
produrre qualsiasi risultato, che non soddisfa per niente
il fine desiderato per difetto intrinseco”

2.2 Preferenze del paziente

Occorre chiedersi?
la persona è mentalmente capace (e legalmente
competente)?
 come (e da chi) viene valutata questa capacità?
 in caso di incapacità si tratta di una perdita
temporanea o definitiva? Di quali capacità?
 ci sono uno o piu’ tutori (minore)?

2.3 Preferenze del paziente

presupposti per poter esprimere le preferenze
comunicazione veritiera (contenuti in accordo con i
fatti)
 completezza delle informazioni fornite

 Motivazioni,

possibili opzioni, rischi e benefici
comprensione delle informazioni

terminologia, stato fisico ed emotivo
2.4 Preferenze del paziente

possibili “criticità”
 siamo veramente certi che l’ammalato in tutte le
situazioni voglia sapere la verità?
 quale ruolo per i familiari (facilitatori –
ostacolanti)?
 se la persona non aderisce al piano terapeutico
previsto (impostato per il suo “bene”), perché lo fa?
 come gestire il suo possibile rifiuto?
 utilizzo del placebo
…
3. Qualità di vita
tutti gli interventi assistenziali hanno come fine ultimo
quello di “migliorare la qualità della vita delle persone
assistite”
 le indicazioni mediche e le preferenze della persona
hanno come riferimento la qualità di vita della persona
 Prima della malattia
 Attesa con o senza quel determinato trattamento

3.1. Qualità di vita
quali indicatori per definire la qualità di vita di una
persona?
 Limitata? Minima? Al di sotto del livello minimo?
 da chi vengono stabiliti? Chi può definire se il livello di
qualità della mia vita è “migliorato, peggiorato,
invariato” dopo quel determinato intervento?
 come considerare la “valutazione personale”
dell’individuo?

4. Fattori contestuali

Fanno riferimento ai
principi
EQUITA’
GIUSTIZIA
SOCIALITA’
SUSSIDIARITA’
4.1. Aspetti contestuali
Rispetto delle norme sulla privacy e segreto
professionale
 Vincoli esterni

 Interessi
familiari
 Fattori organizzativi
 Imposizioni (L.E.A. , iter diagnostico-terapeutici, …)

Consulenza etica?
Principi di Etica clinica
P. del “DUPLICE EFFETTO” (derivato da teologia
morale)
 “E’ lecito commette/omettere un’azione che comporta un
effetto negativo se:

AZIONE PERSEGUITA E’ BUONA/NEUTRA
 EFFETTO RICERCATO E’ BUONO
 ASSENZA DI ALTERNATIVE
 EFFETTO BUONO DEVE AVERE UN PESO
PROPORZIONALMENTE MAGGIORE

BIBLIOGRAFIA - 1
 Cattorini,
P., Bioetica: Metodo ed elementi di base
per affrontare problemi clinici, ed. Masson,
Milano, II ed. aggiornata, 2000
 Wojtyla, K., I fondamenti dell’ordine etico, CSEO
Biblioteca, Bologna, 1980
 Lucas Lucas, R., Antropologia e problemi bioetici,
Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi), 2001
BIBLIOGRAFIA - 2
Peroni, A., Considerazioni sulla fondazione teoretica
della professione infermieristica, Medicina e morale, n.
2003/6, pp. 1213-1231
 Singer, P., Scritti su una vita etica: le idee che hanno
messo in discussione la nostra morale, Gruppo editoriale
Il Saggiatore, Milano, 2004
 Sgreccia, E., Manuale di Bioetica, Vol. I: fondamenti ed
etica biomedica, Ed. Vita e Pensiero, Milano, III ed, 1999
