Modulo 2 “Economia e lavoro” 30 gennaio 2016 Capitale, lavoro, istituzioni e società: legami o conflitti di Alberto Lanzavecchia (Università degli studi di Padova) Vorrei dialogare con voi su tre legami (conflitti?) 1. Capitalismo e lavoro 2. Capitalismo, globalizzazione e ambiente 3. Capitale, debito pubblico e beni comuni 1 Capitale e Lavoro Crisi economica del 2007/08 • la più persistente e profonda recessione • Nel 2019 (stime FMI) non avremo ancora raggiunto il livello pre crisi • Il debito pubblico fuori controllo (133% sul PIL, dopo Grecia e Zimbabwe) • Il più elevato tasso di disoccupazione dal 1977 (13,3% nel 2014) • Produttività del lavoro in costante declino PIL 2008=100 In Italia, il crollo della produttività del lavoro è un fatto condiviso da tutti • • • Dal 1997 la produttività in Italia è in declino Quale shock esogeno avviene nel 1997? Il 25 novembre 1996 ITL rientra nello SME (1DM/990ITL) Real labour productivity per person employed 125 120 115 110 105 100 95 90 2000 2001 2002 2003 Italy 2004 2005 Germany 2006 2007 France 2008 2009 Spain 2010 2011 Greece 2012 2013 2014 «Dire che la Spagna, o perfino la Grecia, sono diventati esempi da seguire oppure fari di splendore e crescita e assolutamente inappropriato. Sono tutti paesi che hanno subito delle perdite in termini di Pil, di posti di lavoro, di coesione sociale, addirittura di sovranità nazionale, cosi drammatiche da essere di gran lunga peggiori di quelle che affliggono l’Italia». (Guntram Wolff, Bruegel Institute; la Repubblica, 2014) In un regime di cambi fissi, l’aggiustamento avviene sul Lavoro • La serie storica dell’indice Costo Relativo per Unità prodotta (ULC) offre una rappresentazione grafica delle variazioni di competitività relative tra Stati a parità di cambio (fisso). • Una diminuzione indica un aumento di competitività nei confronti dei partner dell’area euro • L’Italia dal 2011 cerca di riconquistare competitività agendo sul Lavoro… “liberalizzandolo” ULC (T/T-10 [tipslm50] ) 150 140 130 120 110 100 90 80 70 2003 2004 2005 Italy 2006 2007 Germany 2008 France 2009 2010 Spain 2011 Greece 2012 2013 «Il delirio mercantilista tedesco, oltre a lacerare l’Eurozona, la sta mettendo contro gli Stati Uniti» • (Bagnai, 2014:154) Un risultato della competitività: il saldo commerciale estero. Dall’ingresso nell’euro, Italia vs Germania… in A. Bagnai, L’Italia può farcela, Il Saggiatore, 2014 La poltica economia ha dei limiti: il trilemma di «Rodrik» • Trilemma di D. Rodrik: “non si può contemporaneamente conseguire una profonda integrazione economia globale, mantenere una sovranità nazionale, ed operare con politiche democratiche” Integrazione economica globale Sovranità nazionale Politiche democratiche Delega di sovranità monetaria Divorzio Banca di Italia Tesoro 1981 ≪Il rapporto fra democrazia e banca centrale è come un deposito che la politica fa in un luogo di lunga durata a cui affida in custodia valori che ritiene importanti. La stessa politica sa che questi valori saranno meglio tutelati, se affidati a qualcuno che può permetterselo trovandosi al riparo dal processo elettorale≫ Monti, M., 1998, Intervista sull’Italia in Europa, a cura di F. Rampini, Laterza. Cessione di sovranità politica e monetaria Trattato di Maastricht Trattato di Amsterdam (art 127, co. 2) 1993 1999 ≪Alle istituzioni europee interessava che i paesi facessero politiche di risanamento. E hanno accettato l’onere nell’impopolarità essendo più lontane, più al riparo, dal processo elettorale≫ Monti, M., op. cit. Cessione di vigilanza e controllo La Banca centrale europea assume la supervisione sulle banche della zona euro 4/11/2014 ≪Le regole europee sulla libera circolazione dei capitali, l’obiettivo di creare un terreno di competizione comune per i diversi settori bancari, e il credo nell’efficienza di mercati finanziari che si supponeva fossero in grado di auto equilibrarsi, tutto questo ha concorso a rendere estremamente difficile l’implementazione di qualsiasi politica di controllo≫ Constâncio, 2013 [Vice Presidente BCE] Il prossimo passo? La legge elettorale, la forma di governo, quali ulteriori «cessioni di sovranità popolare, la firma del TTIP»? Domani ≪Non dobbiamo sorprenderci che l'Europa abbia bisogno di crisi, e di gravi crisi, per fare passi avanti. I passi avanti dell'Europa sono per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario≫ Monti, 2011 Da quanto precede è chiara una cosa: la nostra Costituzione è stata violata! Lavoro mercificato, strumento di aggiustamento degli squilibri strutturali macroeconomici ≪L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro≫. Art. 1 Da quanto precede è chiara una cosa: la nostra Costituzione è stata violata! (segue) Cessione di sovranità politica Sovranità monetaria alla BCE «La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione» - Art. 1 «La Repubblica consente alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra i popoli» Art. 11 Da quanto precede è chiara una cosa: la nostra Costituzione è stata violata! (segue) Vigilanza sul sistema bancario alla BCE ≪La Repubblica disciplina, coordina e controlla il credito≫ Art. 47 Cittadini, sveglia !!! Il punto, qui e ora, non è l’economia o l’euro: è la democrazia, la Libertà! «Chiedersi quanto costerebbe un litro di benzina uscendo dall’euro non è una domanda molto pertinente. La domanda pertinente è: di quali istituzioni dobbiamo dotarci (o privarci) per riprenderci la democrazia?» (Bagnai, op. cit., 2014:374) Più a fondo: E’ l’eterna lotta tra Capitale e Lavoro; tra interessi particolari e interessi collettivi; tra sfruttamento dell’Oggi, a danno del Domani!! Etica civile, azione per la civitas Il punto non è uscire o no dall’euro, ma «uscire dal proprio guscio per prendersi cura del bene comune e di quei beni comuni che se arricchiti arricchiscono tutti, se impoveriti, impoveriscono tutti» (L. Biagi, Etica civile, 2014:48) 2 Capitalismo, globalizzazione e ambiente Capitale e globalizzazione • Il valore di una attività finanziaria dipende da tre fattori: quanto rende (profitto), quanto cresce (più volumi), quanto è rischiosa (fallimento). • Dato un livello di rischio di una attività, il capitale è investito dove profitto e crescita sono maggiori • Ma governare i profitti non è semplice, se c’è libera concorrenza • Ma per tutti c’è il fattore «crescita» Tutto il sistema capitalistico si base sulla crescita (infinita) Da capitalismo (individui) a PIL (Stato) • Ricordate? Ricavi meno costi = profitti La somma dei profitti = PIL PIL = CONSUMI + INVESTIMENTI + GOVERNO +/-ESTERO • Quindi il modello capitalista impone una crescita del PIL (con buona pace dei cinesi: anche loro sono nel capitalismo ) Le esportazioni sono «la cinghia di trasmissione» tra aeree di produzione e consumo =>Globalizzazione La globalizzazione a sua volta ha delle necessità • Standardizzazione dei prodotti • Logistica e infrastrutture • Carburanti • Ma anche un pre-requisiti politici: Delocalizzare produzione = dipendenza dall’importazione (perdita di sovranità alimentare) = distruzione di know-how diritti umani e tutele ambientali diverse Le esportazioni si basano sulle disuguaglianze Gli accordi sul commercio internazionale allineano le disuguaglianze, al ribasso Ma la ricchezza di una Nazione (e le sue aziende) dipende dalle esportazioni Ma la globalizzazione ha un effetto devastante • «C’è un rapporto causale fra la ricerca di forza lavoro disciplinata e a buon mercato e l’aumento delle emissioni di CO2» (Malm) Trasporti e generazione elettrica basati sui combustibili fossili alimentano i cambiamenti climatici in corso Ma il capitale investito in questi settori è enorme Le società hanno diritti di estrazione per 2795Gton di CO2, ma per il limite «+2°C» non si devono emettere più di 565ton (1/5!!!). Le riserve valgono $ 27000 miliardi (14 volte il PIL Italia), dovrebbero essere svalutate dell’80%... (Carbon Tracker, 2011) Ma il «mercato siamo noi» o noi siamo «schiavi del mercato»? • Meno quantità (di energia, di produzione e trasporto) • Diversa qualità (fonti rinnovabili, meno distanza «netta»), anche in crescita («carbon neutral») • Ma non può essere una scelta del singolo: imposta per legge, perché è un problema collettivo, non individuale Alcuni Paesi dovranno riportare lo standard di vita agli anni ’70, per consentire a miliardi di persone di allinearsi EQUITÀ DISTRIBUTIVA - PIL (+ benessere), ma se il PIL non cresce sostenuto…. 3 Capitalismo, Debito Pubblico e Beni Comuni Il Debito Pubblico in Italia (€ mln, valori nominali) Chi detiene il Debito pubblico? (milioni di euro) Titoli di Stato Mutui/Prestiti/Depositi Banca d'Italia 145.449 4.409 IFM residenti 837.505 271.293 Altri residenti 146.582 21.374 Non residenti 719.939 45.450 1.849.475 342.526 TOTALE Fonte: Banca d’Italia, “Supplementi al Bollettino Statistico. Indicatori monetari e finanziari. Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, 15 Dicembre 2015, n.68, Tavola 5. Il risparmio (disavanzo) dello Stato Italiano INTERESSI Fonte: ISTAT (Saldi caratteristici del conto economico consolidato delle Amministrazioni pubbliche. Anni 1995 - 2014 (in percentuale del Pil) La previsione di Bilancio per gli anni 2015-2017 Cassa L.B. 2016 Compet. Cassa L.B. 2017 Compet. Cassa 445.117 69.638 1.981 516.736 414.559 51.742 1.981 468.282 468.729 69.955 1.906 540.590 438.171 52.065 1.906 492.142 484.424 70.631 1.447 556.502 453.866 52.746 1.447 508.059 444.759 453.943 441.970 450.970 446.287 455.285 Interessi Spese c/capitale SPESE FINALI Rimborso prestiti RISULTATI DIFFERENZIALI 87.410 38.214 570.383 232.620 87.410 40.009 581.362 232.620 89.834 34.350 566.154 227.633 89.834 34.688 575.492 227.633 90.145 33.625 570.057 263.717 90.145 34.028 579.458 263.717 RISPARMIO PUBBLICO - ENTRATE Tributarie Extra-tributarie Alienazioni/ammort. ENTRATE FINALI SPESE Spese correnti (netto int.) L.B. 2015 Compet. SALDO NETTO DA FINANZIARE Netto reg. contabili Entrata Spesa RICORSO AL MERCATO 17.414 - 75.052 6.880 53.647 - 113.080 - 25.564 - 83.350 - 13.555 - 27.421 44.305 303.151 27.421 44.305 362.584 28.141 31.291 256.347 - 50.568 28.141 31.291 314.133 18.623 - 28.585 31.735 280.422 8.818 71.399 28.585 31.735 338.266 Beni comuni ceduti ai privati • E’ chiaro che la riduzione del debito pubblico non può avvenire né con l’avanzo primario… • …Né con la vendita di tutti i beni pubblici di proprietà • Eppure in Italia, come in tutta Europa…. Full video: http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/rubriche/ContentItem9b79c397-b248-4c03-a297-68b4b666e0a5.html Appendice Saldo commerciale netto (€ mln) 100,000 80,000 60,000 40,000 20,000 0 -20,000 -40,000 DE Portugal + Italy + Spain Fonte: Eurostat (Balance of payments by country - quarterly data (BPM6) [bop_c6_q]) 01/03/14 01/03/13 01/03/12 01/03/11 01/03/10 01/03/09 01/03/08 01/03/07 01/03/06 01/03/05 01/03/04 01/03/03 01/03/02 01/03/01 01/03/00 01/03/99 01/03/98 01/03/97 01/03/96 -60,000