Carlo Nanni - UPS PROBLEMI e PROSPETTIVE EDUCATIVI OGGI nanni.unisal.it 1. I SISTEMI EDUCATIVI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALI EUROPEI RISENTONO DEL CONTESTO GENERALE ATTUALE EUROPEO 1.1. A livello strutturale ►la GLOBALIZZAZIONE con le sue ambivalenze tra mondiale e locale, bene generale e bene nazionale, mercato, finanza, produzione … ► la CRISI economica e le politiche di spending review e di ripresa (produzione, occupazione) ► le MIGRAZIONI multietniche e multiculturali, e i problemi della integrazione e dell’inclusione socio-culturale ► le NUOVE TECNOLOGIE INFORMATICHE E ROBOTICHE (incidenza nella produzione e nella cultura) i NUOVI ATTORI MONDIALI: - economici: Cina, India - cultural-politici: risveglio dell’Islam (il califfato dell’ ISIS) 1.2. A livello culturale e vitale ► LA CULTURA DEL DIGITALE (virtuale/reale …. second Life… modello di sviluppo affidato alla razionalità tecnologica)-rischio di «tecnocrazia»; ► i NUOVI VALORI della soggettività (= benessere e autorealizzazione individuale, successo), e della produttività (funzionalità del sapere, efficienza progettuale, efficacia, effettività); ► la CULTURA DEI DIRITTI UMANI (e le sue tre «P» = prevenire, proteggere, promuovere); ► La complessità delle interazioni sociali e i loro riflessi NELL’ETICA E NELLA RELIGIOSITÀ (dalla assenza-insignificanza, all’impegno, alla confessione della fede, all’integralismo e al fondamentalismo terroristico); ► difficoltà per il DIALOGO INTER-CULTURALE e INTERRELIGIOSO 2. LE GRANDI PROSPETTIVE EDUCATIVE DI RISPOSTA A TALI PROVOCAZIONI CONTESTUALI E DI TREND: 1) L’EDUCAZIONE PERMANENTE (intesa come educazione lungo tutta la vita, di tutta la vita, in tutte le situazioni di vita), iniziative di educazione degli adulti ed anziani; disoccupati, o «soggetti a rischio»; disabili, infanzia, extra-comunitari, migranti e rifugiati… 2) LA SOCIETÀ EDUCANTE ● tra pluralismo, autonomia e sussidiarietà gestionale, ● nella prospettiva del “a rete”, dell’ “alleanza”, del “patto educativo” tra: - le agenzie educative (famiglia, scuola, Chiese, sistema della formazione professionale regionale….; - i diversi “soggetti” formativi, inclusi i giovani chiamati al protagonismo della loro e comune formazione), - il governo; - sistema della comunicazione sociale, dello sport, del divertimento. 3) I MODELLI EDUCATIVO-FORMATIVI-SCOLASTICI : ● finalizzati alle competenze funzionali allo sviluppo economico (MODELLO TECNOLOGICO-FUNZIONALISTA: cf Rapporto europeo Cresson) ● finalizzati all’integrazione e sviluppo solidale (MODELLO UMANISTICOSOLIDARISTICO: cfr. Rapporto Unesco Delors, pedagogia «inclusiva» europea…) 4) A LIVELLO «ISTRUTTIVO- DIDATTICO»: ● attenzione alle lingue, all’informatica, all’alternanza scuola-lavoro; ● integrazione europea delle università processo di Bologna ma la ricerca? ● tentativi di cultura della valutazione (e dell’accreditamento)istituzionale e didattica: anche in vista della formazione iniziale, reclutamento, aggiornamento, status istituzionale-economico degli INSEGNANTI… 3. CONDIZIONI DI POSSIBILITÀ PER UNA PEDAGOGIA E UN’EDUCAZIONE UMANISTICO-SOLIDARISTICA EUROPEA: a) a livello GNOSEOLOGICO [= di modo di conoscere]: = la formazione ad un pensiero poliedrico, complesso, “glocale”, dialogico (non “chiuso”, non “unico”, non “anti”); b) a livello EPISTEMOLOGICO [= di modo di ricercare la verità]: = l’interdisciplinarità non solo tra le discipline scientifiche, ma anche tra scienze umane - scienze naturali - nuove tecnologie, tra scienza e saggezza culturale, tra tradizione e innovazione, tra scienza- cultura- fede, tra pensiero e azione, tra macro e micro sociale, tra pedagogia e politica, ecc. c) a livello ANTROPOLOGICO [ = di possibilità umane]: 1) l’intersoggettività “nativa” («In principio era la relazione» - M. Buber) 2) il “dato” della «rete» relazionale dell’esistenza; 3) l’evolutività estesa a tutta la vita; 4) la “differenza” personale nella comune umanità (= uomo donna, individuo comunità…; 5) la indivisibilità, integralità e singolarità dei diritti umani: civili, sociali, soggettivi, comunitari ( ma quale «fondamentazione»?); 6) l’interattività tra ecosistema personale e ecosistema ambientale; 7) l’educazione come “compimento” della generazione “naturale” e di quella culturale- spirituale intergenerazionale; d) a livello ETICO-RELIGIOSO: = impegnarsi per passare ►dalla interdipendenza alla solidarietà; ► da una società assimilativa ad una comunitarietà e cittadinanza multipla (locale, nazionale, europea, internazionale, mondiale,… umana) e dialogale: che ha al suo orizzonte: 1) nei diritti umani come comune contenuto ideale (per quanto da approfondire e da discutere); 2) in stili democratici della condotta (= procedure di comportamento) a tutti i livelli (dal micro al macro sociale) anch’essi da liberare da modalità piuttosto occidentali ; 3) nella capacità etico-religiosa di perdono e di riconciliazione, come atteggiamento e prospettiva d’azione (cfr. Mandela); e) a livello di ISPIRAZIONE RELIGIOSA-CRISTIANA: 1) la comune creaturalità; (=tutti figli di Dio-Padre) 2) la differenza/libertà religiosa e pluralismo inter/intra ecclesiale; 3) la “mistica” cristiana dell’essere “figli nel Figlio”, che si traduce nell’educazione come crescita comune nella differenza generazionale, culturale, di genere, personale, ecc. 4) la famiglia (oltre che cellula sociale di base) “piccola chiesa e sacramento dell’amore di Dio” per i suoi componenti e per tutti ed ognuno, 5) La parrocchia/diocesi /le comunità «luogo teologico» della Chiesa nel mistero del tempo 6) ..per/verso un mondo e una storia che vivono in una prospettiva “utopica” di una “civiltà dell’amore”! Conclusione: due icone «educative» 1. L’icona del figlio che ritrova il padre e insieme si riconoscono e crescono, lottano («figlio e padre simbolico» Dal figlio Edipico (contro il padre) al figlio Icaro che …va per conto suo rispetto alle indicazioni del padre, al figlio narcisso che si perde nella sua ricerca di autorealizzazione consumistica, al figlio Telemaco che stimolato dalla Maestra Atena va alla ricerca del padre , si scoprono (figlio e padre simbolici) ed insieme lottano per la giustizia 2. L’icona della crisi dell’adulto e del suo percorso di ri-generazione La divina commedia di Dante come viaggio pedagogico di chi nella mezza età si trova in una selva oscura, la cui diritta via era smarrita, e aiutato dal Maestro e guida Virgilio, inviato dal cielo, tocca il fondo del negativo, ma poi risale faticosamente, fin arrivando a Colui che muove il cielo e le altre stelle