14.09.27. problemi e prospettive dell`educazione oggi.Nomadelfia

Carlo Nanni - UPS
PROBLEMI e PROSPETTIVE
EDUCATIVI
OGGI
nanni.unisal.it
1. I SISTEMI EDUCATIVI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALI EUROPEI RISENTONO DEL CONTESTO GENERALE
ATTUALE EUROPEO
1.1. A livello strutturale
►la GLOBALIZZAZIONE con le sue ambivalenze tra mondiale e locale, bene generale e
bene nazionale, mercato, finanza, produzione …
► la CRISI economica e le politiche di spending review e di ripresa (produzione,
occupazione)
► le MIGRAZIONI multietniche e multiculturali,
e i problemi della integrazione e dell’inclusione socio-culturale
► le NUOVE TECNOLOGIE INFORMATICHE E ROBOTICHE (incidenza nella produzione e
nella cultura)
 i NUOVI ATTORI MONDIALI:
- economici: Cina, India
- cultural-politici: risveglio dell’Islam (il califfato dell’ ISIS)
1.2. A livello culturale e vitale
► LA CULTURA DEL DIGITALE (virtuale/reale …. second Life… modello di sviluppo
affidato alla razionalità tecnologica)-rischio di «tecnocrazia»;
► i NUOVI VALORI della soggettività (= benessere e autorealizzazione individuale,
successo), e della produttività (funzionalità del sapere, efficienza progettuale,
efficacia, effettività);
► la CULTURA DEI DIRITTI UMANI (e le sue tre «P» = prevenire, proteggere,
promuovere);
► La complessità delle interazioni sociali e i loro riflessi NELL’ETICA E NELLA
RELIGIOSITÀ (dalla assenza-insignificanza, all’impegno, alla confessione della fede,
all’integralismo e al fondamentalismo terroristico);
► difficoltà per il DIALOGO INTER-CULTURALE e INTERRELIGIOSO
2. LE GRANDI PROSPETTIVE EDUCATIVE DI
RISPOSTA A TALI PROVOCAZIONI CONTESTUALI E
DI TREND:
1) L’EDUCAZIONE PERMANENTE (intesa come educazione lungo tutta la
vita, di tutta la vita, in tutte le situazioni di vita),
 iniziative di educazione degli adulti ed anziani;
disoccupati, o «soggetti a rischio»;
disabili, infanzia, extra-comunitari, migranti e rifugiati…
2) LA SOCIETÀ EDUCANTE
● tra pluralismo, autonomia e sussidiarietà gestionale,
● nella prospettiva del “a rete”, dell’ “alleanza”, del “patto
educativo” tra:
- le agenzie educative (famiglia, scuola, Chiese, sistema della
formazione professionale regionale….;
- i diversi “soggetti” formativi, inclusi i giovani chiamati al
protagonismo della loro e comune formazione),
- il governo;
- sistema della comunicazione sociale, dello sport, del
divertimento.
3) I MODELLI EDUCATIVO-FORMATIVI-SCOLASTICI :
● finalizzati alle competenze funzionali allo sviluppo economico
(MODELLO TECNOLOGICO-FUNZIONALISTA:  cf Rapporto europeo Cresson)
● finalizzati all’integrazione e sviluppo solidale (MODELLO UMANISTICOSOLIDARISTICO: cfr. Rapporto Unesco Delors,  pedagogia «inclusiva»
europea…)
4) A LIVELLO «ISTRUTTIVO- DIDATTICO»:
● attenzione alle lingue, all’informatica, all’alternanza scuola-lavoro;
● integrazione europea delle università  processo di Bologna
 ma la ricerca?
● tentativi di cultura della valutazione (e dell’accreditamento)istituzionale e
didattica:
anche in vista della formazione iniziale, reclutamento, aggiornamento, status
istituzionale-economico degli INSEGNANTI…
3. CONDIZIONI DI POSSIBILITÀ PER UNA PEDAGOGIA E
UN’EDUCAZIONE UMANISTICO-SOLIDARISTICA EUROPEA:
a) a livello GNOSEOLOGICO [= di modo di conoscere]:
= la formazione ad un pensiero poliedrico, complesso,
“glocale”, dialogico (non “chiuso”, non “unico”, non “anti”);
b) a livello EPISTEMOLOGICO [= di modo di ricercare la
verità]:
= l’interdisciplinarità non solo tra le discipline scientifiche, ma
anche tra scienze umane - scienze naturali - nuove tecnologie,
tra scienza e saggezza culturale, tra tradizione e innovazione,
tra scienza- cultura- fede, tra pensiero e azione, tra macro e
micro sociale, tra pedagogia e politica, ecc.
c) a livello ANTROPOLOGICO [ = di possibilità umane]:
1) l’intersoggettività “nativa” («In principio era la relazione» - M. Buber)
2) il “dato” della «rete» relazionale dell’esistenza;
3) l’evolutività estesa a tutta la vita;
4) la “differenza” personale nella comune umanità (= uomo donna,
individuo comunità…;
5) la indivisibilità, integralità e singolarità dei diritti umani: civili, sociali,
soggettivi, comunitari ( ma quale «fondamentazione»?);
6) l’interattività tra ecosistema personale e ecosistema ambientale;
7) l’educazione come “compimento” della generazione “naturale” e di
quella culturale- spirituale intergenerazionale;
d) a livello ETICO-RELIGIOSO:
= impegnarsi per passare
►dalla interdipendenza alla solidarietà;
► da una società assimilativa ad una comunitarietà e cittadinanza
multipla (locale, nazionale, europea, internazionale, mondiale,…
umana) e dialogale:
che ha al suo orizzonte:
1) nei diritti umani come comune contenuto ideale (per quanto da
approfondire e da discutere);
2) in stili democratici della condotta (= procedure di comportamento)
a tutti i livelli (dal micro al macro sociale) anch’essi da liberare da
modalità piuttosto occidentali ;
3) nella capacità etico-religiosa di perdono e di riconciliazione, come
atteggiamento e prospettiva d’azione (cfr. Mandela);
e) a livello di ISPIRAZIONE RELIGIOSA-CRISTIANA:
1) la comune creaturalità; (=tutti figli di Dio-Padre)
2) la differenza/libertà religiosa e pluralismo inter/intra ecclesiale;
3) la “mistica” cristiana dell’essere “figli nel Figlio”, che si traduce
nell’educazione come crescita comune nella differenza generazionale,
culturale, di genere, personale, ecc.
4) la famiglia (oltre che cellula sociale di base) “piccola chiesa e
sacramento dell’amore di Dio” per i suoi componenti e per tutti ed
ognuno,
5) La parrocchia/diocesi /le comunità «luogo teologico» della Chiesa nel
mistero del tempo
6) ..per/verso un mondo e una storia che vivono in una prospettiva
“utopica” di una “civiltà dell’amore”!
Conclusione: due icone «educative»
1. L’icona del figlio che ritrova il padre e insieme si riconoscono e crescono,
lottano («figlio e padre simbolico»
Dal figlio Edipico (contro il padre) al figlio Icaro che …va per conto suo rispetto
alle indicazioni del padre, al figlio narcisso che si perde nella sua ricerca di
autorealizzazione consumistica, al figlio Telemaco che stimolato dalla Maestra
Atena va alla ricerca del padre , si scoprono (figlio e padre simbolici) ed insieme
lottano per la giustizia
2. L’icona della crisi dell’adulto e del suo percorso di ri-generazione
La divina commedia di Dante come viaggio pedagogico di chi nella
mezza età si trova in una selva oscura, la cui diritta via era smarrita, e
aiutato dal Maestro e guida Virgilio, inviato dal cielo, tocca il fondo del
negativo, ma poi risale faticosamente, fin arrivando a Colui che muove il
cielo e le altre stelle