TRATTAMENTO ANTICOAGULANTE: ALIMENTAZIONE STILE DI

TERAPIA
ANTICOAGULANTE ORALE:
GUIDA PRATICA PER IL
PAZIENTE E I FAMILIARI
Mantova, 01.06. 2013
Cosa sono gli anticoagulanti orali?
I farmaci anticoagulanti orali (AO) sono : Coumadin o
Sintrom
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allungano il tempo necessario per la formazione del
coagulo;
diminuiscono la coagulabilità del sangue rendendolo più
“fluido”;
deprimono in modo controllato e reversibile la
coagulazione del sangue ottenendo così la massima
protezione dagli incidenti tromboembolici con il minimo
rischio di emorragia;
Indispensabili (salvavita), ma possono essere pericolosi e
pertanto devono sempre essere prescritti da un medico.
Come funzionano ?
Il nostro organismo produce le sostanze (fattori) che
determinano la coagulazione del sangue solo se è
presente la vitamina K.
Gli anticoagulanti bloccano l’azione di questa vitamina e
quindi indirettamente rendono il sangue più “fluido”, o
meglio, meno coagulabile.
Poiché gli anticoagulanti hanno “azione contraria” alla
vit.K (sono antagonisti),quest’ultima può essere usata
come antidoto in caso di sovradosaggio del farmaco.
Vitamina K
La vitamina K, necessaria per la coagulazione, in parte è
introdotta con il cibo e in parte è prodotta dalla flora
batterica nel nostro intestino.
Quindi solo eccezionalmente l’apporto di vit.K non è
sufficiente per le normali necessità dell’ organismo.
Quando si usano gli anticoagulanti orali?
Gli AO vengono utilizzati quando si sono formati o
possono formarsi dei trombi (coaguli) nel cuore o nei vasi.
Le condizioni che più frequentemente necessitano della
terapia anticoagulante (TAO) sono:
- la fibrillazione atriale: il cuore non batte in modo
coordinato e si possono formare trombi al suo interno.
- la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare:
presenza di un trombo all’interno di una vena che può poi
raggiunre i vasi polmonari e causare EP
- le protesi valvolari cardiache: possono formarsi dei
coaguli sulla superficie delle valvole che possono staccarsi
e raggiungere i vasi cerebrali causando l’ictus.
Come si misura l’effetto degli anticoagulanti?
Quanto farmaco somministrare?
La caratteristica fondamentale di questo trattamento è
che il farmaco non può essere somministrato a dosi
fisse.Ogni paziente richiede una dose personalizzata di
farmaco per raggiungere e mantenere la fluidità
adeguata: Range terapeutico. Per valutare l’efficacia del
farmaco è indispensabile fare riferimento ad un test di
laboratorio (Tempo di Protrombina con il risultato
espresso in INR). Questo esame si determina in
laboratorio su un prelievo di sangue, oppure con un
coagulometro (coagucheck) che permette al paziente di
gestire la terapia (viaggi,week-end) con prelievo
capillare.
RICORDA
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I farmaci anticoagulanti rendono “fluido” il
sangue.
Occorre misurare l’INR almeno ogni 3-4
settimane.
Maggiore è il valore di INR maggiore è la
“fluidità” del sangue.
Ricorda
Dose insufficiente di farmaco → sangue
troppo denso → rischio trombosi
Dose eccessiva di farmaco → sangue troppo
liquido → rischio emorragia
Dose efficace di farmaco → sangue fluido
→ prevenzione trombosi senza rischio
emorragia
Note pratiche
Inizio della terapia
o
Informare il medico delle patologie recenti e pregresse
(ulcera gastroduodenale, emorragie dopo estrazione
dentarie, epistassi frequenti, ipertensione…)
o
Eseguire un test di gravidanza se la paziente è in età
fertile (possibilità di malformazioni fetali)
o
I controlli dell’INR saranno ravvicinati, anche ogni 2-3
giorni; stabilizzato l’effetto del farmaco i controlli
potranno essere eseguiti ogni 3-4 settimane.
Come si segue la terapia
La quantità (dose) di farmaco da assumere varia da persona a
persona e pertanto è individuata per ogni
paziente tramite
l’INR.
E’ facile dimenticare quanto farmaco assumere giornalmente,
per questo è bene controllare e barrare la dose giornaliera
nell’apposita scheda-calendario.
In caso di dimenticanza seguire ugualmente lo schema
stabilito (non assumere dose doppia il giorno successivo!) e, al
controllo stabilito, comunicare al medico la dimenticanza.
Non esiste alcuna relazione tra la quantità del farmaco e la
gravità della malattia.
La dose prescritta va assunta nel tardo pomeriggio, alla stessa
ora e in unica dose rispettando i tempi prescritti tra un
controllo e l’altro.
Come sospendere la terapia?
Se il medico ritiene che l’uso degli anticoagulanti orali
non sia più utile, il farmaco sarà sospeso senza
problemi e senza la necessità di diminuire
gradualmente la dose.
Non saranno più eseguiti i controlli dell’INR.
A tavola
E’ bene mangiare un po’ di tutto ed in modo equilibrato, rispettando
orari e quantità dei pasti.
Alcune verdure (cavoli, verze, lattuga, spinaci) possono ridurre
l’effetto del farmaco anticoagulante, ma non per questo vanno
abolite dalla dieta: evitare di mangiarne grandi quantità.
Evitare di assumere quantità incongrue di alcool (vino, birra,
superalcolici).
L’alcool infatti aumenta l’effetto anticoagulante e l’abuso provoca
gravi danni al fegato.
Consultare il medico prima di iniziare diete dimagranti o prima di
modificare drasticamente le proprie abitudini alimentari
(vegetariano).
In vacanza
Non esiste alcuna limitazione per quanto
riguarda la possibilità di viaggiare.
Controllare l’INR prima della partenza.
Assicurarsi di portare la quantità di farmaco
necessaria per tutto il periodo della vacanza.
Portare con sé i documenti essenziali perché sia
riconoscibile lo stato di paziente in trattamento
anticoagulante e il valore dell’ INR dell’ ultimo
controllo eseguito.
Sport
I pazienti in TAO non devono modificare le
proprie abitudini di vita: possono, anzi
DEVONO, praticare attività fisica evitando però
gli sport più violenti o attività che possono
procurare ferite.
Le attività sportive rallentano i processi di
invecchiamento e riducono la comparsa di
malattie cardiovascolari e metaboliche.
Cosa fare in caso di….
Ferite, traumi, emorragie
Piccole ferite superficiali - non rappresentano un grave problema:
esercitare una pressione con una garza pulita per alcuni minuti.
Gengivorragie - sono molto frequenti ma non pericolose:
controllare INR ed eventualmente eseguire degli sciacqui con
acido tranexamico per ridurre il sanguinamento.
Epistassi (sangue dal naso) - potrebbe essere frequente, ma mai
pericolosa: sedersi col capo leggermente reclinato in avanti,
comprimere la narice contro il setto nasale e, se l’epistassi non
cessa, controllare l’INR e rivolgersi al medico.
Ematuria (urine rosse) – forse la più frequente complicanza della
TAO. Potrebbe esserne causa o un INR troppo elevato o un
infezione (cistite): informare il medico che predisporrà gli esami
necessari.
Ecchimosi (macchie scure sulla pelle) - compaiono
frequentemente in seguito a traumi, anche piccoli, in
qualsiasi parte del corpo, ma possono manifestarsi
spontaneamente senza alcuna causa apparente. Controllare
l’INR e consultare il medico se necessario.
Mestruazioni abbondanti - nelle donne in età fertile le
mestruazioni possono durare più a lungo o essere più
abbondanti; consultare il medico sull’opportunità o meno
di ridurre l’assunzione del farmaco nel periodo mestruale.
Iniezioni intramuscolari - possono causare ematomi nel
muscolo. E’ pertanto raccomandato limitare la terapia
intramuscolare ai casi strettamente necessari e applicare
del ghiaccio per alcuni minuti.
Melena (feci nere) – sono dovute a sanguinamento
intestinale, Consultare il medico.
Gravidanza e allattamento
La TAO non può essere assunta durante la
gravidanza perché comporta dei rischi per il feto.
In caso di un ritardo mestruale per sospetta gravidanza
eseguire subito il test e, se positivo, sospendere
immediatamente l’assunzione del farmaco. Il medico
consiglierà quali farmaci assumere al posto degli
anticoagulanti per il resto della gravidanza.
Dopo il parto si riprende la TAO e si può allattare al
seno senza recare alcun danno al bambino.
Ricoveri ospedalieri
In caso di ricovero ospedaliero informare il
medico della terapia con AO.
Durante il ricovero la quantità di farmaco da
assumere può variare rispetto a quella abituale.
Dopo la dimissione contattare immediatamente
il medico del centro TAO per informarlo del
ricovero, della terapia prescritta e per fissare la
data per il nuovo controllo dell’INR.
Farmaci
Alcuni farmaci possono aumentare o diminuire l’effetto
anticoagulante.
In particolare è necessario consultare il medico prima
di assumere farmaci antidolorifici, antibiotici,
antimicotici (contro infezioni da funghi), antiulcera,
antidepressivi.
Alcuni farmaci da banco o di erboristeria, acquistabili
senza ricetta medica, possono avere lo stesso effetto. In
questi casi, consultare il farmacista facendogli presente
che si è in terapia anticoagulante.
Quali farmaci utilizzare?
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Antibiotici: tutte le penicilline
(es:Ampicillina, Zimox, Velamox, Augmentin)
Antipiretici: paracetamolo
(es:Tachipirina, Efferalgan)
Antidolorifici, Antinfiammatori: ibuprofene
(es: Brufen, Moment, Cibalgina)
I farmaci a base di acido acetilsalicilico (aspirina)
devono essere assunti solo se prescritti dal medico.
Contraccettivi orali (pillola) espongono ad aumentato
rischio tromboembolico e sono controindicati nelle
pazienti in trattamento anticoagulante.
Il vaccino antinfluenzale non ha dimostrato
interferenze significative con la TAO.
E’ importante quindi…..
Imparare a convivere serenamente con
questa condizione.
Presto i valori si stabilizzeranno e i
prelievi venosi saranno meno frequenti.
GRAZIE