Cardiovascolare 2

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La conduzione elettrica nel cuore ne coordina la contrazione
Scheletro fibroso cardiaco
tra atri e ventricoli!!!
Il nodo AV è importante
affinchè:
1. il pda arrivi alle fibre
contrattili ventricolari,
2. si assicura la
contrazione dall’apice
verso la base (muscoli
ventricolari a spirale),
3. la trasmissione del pda
è ritardata permettendo
agli atri di completare
la contrazione prima di
quella ventricolare
È il nodo SA che scandisce i
battiti, la frequenza di scarica
degli altri pacemakers è
inferiore
Elettrocardiogramma
Triangolo di Einthoven
L’ECG si registra usando 2
derivazioni, la terza è inattiva
Un tracciato ECG è la somma dei pda di tutte le cellule cardiache in
un dato istante.
Se la dep è il segnale per la contrazione muscolare, gli eventi elettrici
dell’ECG possono essere associati agli eventi meccanici.
Il cuore è un
organo 3D mentre
l’ECG ne è una
sua
rappresentazione:
per ciò si usano
più derivazioni!
Gli eventi
meccanici del
ciclo cardiaco
iniziano con
ritardo rispetto ai
segnali elettrici
Ripolarizzazione
atri nel
complesso QRS
ECG:
onde e segmenti
Le onde vanno
verso l’alto o il
basso a seconda
del movimento
delle cariche
Tachicardia o bradicardia
Aritmia
Problema
conduzione
AV (no QRS)
Atri e ventricoli non si
contraggono
contemporaneamente
Sistole: contrazione
Diastole: rilasciamento
Quando la pressione nei ventricoli
scende ancora di più le valvole AV si
aprono e il ciclo ricomincia
La pressione nei ventricoli
scende ma è ancora > degli atri
Secondo tono cardiaco
Il sangue scorre secondo
gradiente pressorio
creato dalla contrazione
80% riempimento ventricoli
con valvole AV aperte
20%. Piccolo reflusso nelle
vene per la pressione
generata
Contrazione ventricoli – sangue
spinto verso l’alto – chiusura
valvole AV – primo tono cardiaco.
Contrazione isometrica
isovolumica: tutte le valvole sono
chiuse
Pressione ventricolo > pressione
aorta: valvola aortica aperta.
Il ventricolo non si svuota del tutto
Il ventricolo
si rilascia,
la
pressione
scende, le
valvole
aortiche si
chiudono,
no
variazioni
volume
Contrazione isometrica
isovolumica: tutte le valvole sono
chiuse
Gittata sistolica=
volume sangue prima della contrazione – volume sangue dopo contrazione
Gittata sistolica = EDV – ESV
= 135 mL – 65 ml = 70 mL
La gittata sistolica può variare fino a 100 mL in condizione di esercizio fisico
Gittata cardiaca=
frequenza cardiaca x gittata sistolica
72 battiti/min x 70 mL/battito = circa 5 L/minuto
La gittata cardiaca può variare fino a 30-35 L/minuto in condizione di
esercizio fisico
Vari fattori influenzano la frequenza cardiaca: sistema nervoso e
sistema endocrino
La pressione arteriosa
L’incremento pressorio dovuto
alla contrazione ventricolare è
detto onda sfigmica o polso
L’ampiezza del polso si
affievolisce con la distanza per
l’attrito
Nelle vene la pressione nei vasi è ridotta per l’attrito e il polso scompare.
Per agevolare il flusso venoso alcune vene possiedono valvole
unidirezionali per raggiungere la vena cava
Arteria brachiale
Pressione considerata nella norma: 120/80 mmHg
Attenzione all’ipertensione e all’ipotensione!!!
E se aumenta la gittata cardiaca?
E se aumenta la resistenza periferica?
E se si abbassa la volemia?
La volemia varia nell’arco della giornata; la riduzione della volemia è
operata dai reni, l’incremento della volemia è difficile da attuare perché i
Riassumendo…
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