TOC Provincia Italiana
SCHEDA TOC marzo 2015
Lo sguardo di S. Teresa a Cristo Crocifisso
Introduzione
S. Teresa ha colto la “bellezza” dello sguardo di Gesù appeso alla Croce, irradiante misericordia e
compassione, per vivere l'orazione quale colloquio “faccia a faccia” con Lui.
Volgere lo sguardo verso Gesù Crocifisso significa orientare tutte le proprie forze, i propri
sentimenti e le proprie scelte verso Colui che sostiene i nostri passi nel pellegrinaggio di liberazione
e redenzione delle nostre anime.
Il pellegrinaggio spirituale del figlio di Dio è quello di scoprirsi sempre più somigliante a Colui che
lo ha creato, partecipando alla propria salvezza mediante la fede in Gesù e nella Sua Parola.
Dal costato di Cristo scaturirà la fonte della nuova vita, l'acqua che purifica ed il sangue che redime
da ogni peccato, perché ogni uomo possa guardare a Colui che hanno trafitto nella certezza di essere
salvato.
In ascolto della Parola
Zc 12,10-14
Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di
consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto.
Gv 19, 25-27
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di
Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla
madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel
momento il discepolo la prese nella sua casa.
Commento
Il cammino di sequela Christi comporta il portare la Croce ogni giorno come partecipazione alle
soffrenze di Gesù, diventando conformi a Lui per risorgere con Lui.
Con questo atteggiamento S. Teresa durante la sua vita ha accolto la sofferenza come dono del
Signore, che la univa più strettamente a Lui e la rendeva simile a Lui.
La Vergine Maria è modello per tutti coloro che come S. Teresa hanno desiderato seguire più da
vicino Cristo fin sotto la croce, rimanendo saldi nella fede anche di fronte alle situazioni più oscure
ed incomprensibili, ma pur sempre illuminate dalla luce della speranza.
Scheda formativa
marzo 2015
1
DALLE OPERE DI SANTA TERESA DI GESU'
Dalla Vita Cap. 9, 1
Parla del modo in cui il Signore cominciò a risvegliare la sua anima, a illuminarla in così fitte tenebre
e a rafforzare le sue virtù affinché non l’offendesse più.
Ormai, dunque, la mia anima era stanca e, anche se lo voleva, le sue cattive abitudini non la
lasciavano riposare. Accadde un giorno che, entrando nell’oratorio, vidi una statua portata lì in attesa
di una certa solennità che si doveva celebrare in casa e per la quale era stata procurata. Era un Cristo
tutto coperto di piaghe, e ispirava tale devozione che, guardandola, mi turbai tutta nel vederlo ridotto
così, perché rappresentava al vivo ciò che egli ebbe a soffrire per noi. Provai tanto rimorso per
l’ingratitudine con cui avevo ripagato quelle piaghe, che pareva mi si spezzasse il cuore, e mi gettai ai
suoi piedi con un profluvio di lacrime, supplicandolo che mi desse infine la forza di non offenderlo
più.
•
Commento
L'incontro di Teresa con Cristo avviene in modo inaspettato...è l'incontro con l'Uomo crocifisso e
piagato per amore suo, che si è offerto personalmente per lei e la sua salvezza.
Questo incontro nella semplicità del quotidiano passaggio davanti alla statua dell'”Ecce Homo”
segnano la svolta della sua conversione interiore alla santità, ricevendo la forza di scalare il monte
della perfezione non più nello scoraggiamento causato dall'orgoglio, ma dalla confidenza nella
misericordia di Colui che ha dato la vita per lei.
Dal Castello interiore
Seste Mansioni Cap. 5, Par. 6
Allora Sua Maestà le potrebbe rispondere come a una certa persona, la quale afflitta per questo stesso
motivo, considerava innanzi a un crocifisso di non aver mai avuto di che dare, né di che lasciare per
Iddio.
Quel crocifisso la consolò, dicendole che Egli le offriva í dolori e i travagli della sua passione,
affinché li considerasse come propri e li presentasse a suo Padre.
Ed ella rimase così ricca e così piena di gioia da non dimenticarsene mai più. Ogni qualvolta
avvertiva il peso della sua miseria, bastava che se ne ricordasse per subito rianimarsi ed uscirne
consolata.
Di queste cose potrei raccontarne varie altre, perché, avendo trattato con molte persone sante e di
orazione, ne conosco parecchie; ma non lo faccio affinché non crediate che si tratti di me.
Il fatto riportato mi è parso assai utile per farvi intendere quanto il Signore si compiaccia che noi ci
sforziamo di conoscerci, procurando continuamente di mirare e rimirare la nostra miseria e povertà,
persuase di non aver nulla che non ci venga da Lui.
Perciò occorre aver coraggio, sia per questo che per le molte altre cose che si presentano quando Dio
tiene l'anima in questo stato. Anzi, se vi è umiltà, occorre più coraggio in questo stato che non negli
altri. Il Signore ci soccorra per Quegli che è!...
Commento
S. Teresa insegna la via dell'umiltà quale condizione per conoscere se stessi e convivere con i propri
limiti e le proprie fragilità. Infatti, nella consapevole finitudine creaturale Gesù si fa spazio, dando
fiducia alla creatura al punto da renderla partecipe della sua missione redentiva come quella di
partecipare ai dolori della Sua Passione.
Cristo crocifisso non rende partecipi di una sofferenza inutile e degradante, ma illumina con
speranza gioiosa tutte le prove e le tribolazioni che vengono a Lui offerte, perchè Lui le carichi su di
sé ed aiuti a portare il giogo d'amore che apre la via per il Cielo.
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Dalle Poesie
Il cammino della Croce n. 19
E' la croce gioia e luce,
vita e via al ciel conduce.
Sulla croce, d'ogni cosa
sta il Signore, sta la gioia pur
se gemi
nel dolore:
essa allieta di sua luce,
essa è via che al ciel conduce.
E' una pianta da cui dolce
frutto pende;
e la Sposa che lo dicembrese nintende.
Piace molto al sommo Duce, essa è via che al ciel conduce.
Essa ombreggia come olivo
questo suolo;
tempra l'olio che distilla
ogni duolo.
Essa l'alma mi seduce,
essa è via che al ciel conduce.
Pianta verde, sogno caro
della Sposa,
sotto cui col suo Diletto
si riposa:
tal croce mi riluce,
essa è via che al ciel conduce.
Per chi il mondo e le sue offerte
fugge e aborre,
per chi gode in Dio ogni bene
sol riporre,
è la croce vita e luce,
essa è via che al ciel conduce.
Dacchè l'unse col suo sangue
il Signore,
v'è gioia nella croce,
v'è l'onore;
essa giubilo produce,
essa è via che al ciel conduce.
Scheda formativa
marzo 2015
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Commento
Ecco dunque la meta del pellegrinaggio spirituale di S. Teresa...dalla conversione all'amore
crocifisso di Gesù, dalla partecipazione ai dolori del Suo Sposo fino alla comunione con il sacrificio
del Cristo che dona gioia e vita a chi si dona totalmente a Lui senza riserve e paure.
S. Teresa indica la via, la verità e la vita che il Cristo le ha mostrato, cioè vivere in intimità con Lui
ogni momento della propria vita per morire e risorgere con Lui per il bene proprio e di tutte le anime
che Lui vorrà salvare.
DOMANDE:
•
•
•
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Vivo la sofferenza come partecipazione alla sofferenza di Cristo che mi conforma a Lui?
Nella prova credo e spero nella Risurrezione di Cristo?
Come vivo i momenti di aridità nella preghiera? Rimango fedele anche quando Gesù non mi fa
sentire la sua consolazione?
Porto la mia croce nella consapevolezza che questa mi unisce di più a Gesù?
PREGHIERA
Sal 139, 1-12
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.
La mia parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.
Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell'aurora
per abitare all'estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano
e la luce intorno a me sia notte»,
nemmeno le tenebre per te sono tenebre
e la notte è luminosa come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.
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