Complessità dei sintomi nella schizofrenia Si possono identificare 5 gruppi di sintomi psicotici: Ognuno di essi richiede un trattamento negativo i sintomi negativi comprendono restrizioni dell’espressione emotiva, pensiero, linguaggio, piacere, motivazione e attenzione i sintomi affettivi comprendono depressione e ansia, senso di colpa, tensione e irritabilità ostilità i sintomi ostili comprendono insolenza verbale o fisica, autolesionismo, o altri comportamenti impulsivi positivo affettivo ff tti cognitivo i sintomi positivi comprendono deliri e allucinazioni, nonché linguaggio disorganizzato e comportamento agitato i sintomi cognitivi comprendono incoerenza e deficit nell’elaborazione e nell’apprendimento dell’informazione I FARMACI ANTIPSICOTICI Composti che esplicano attività terapeutica nei confronti dei sintomi psicotici (deliri e allucinazioni: esperienze dispercettive o contenuti ideativi dereistici, cioè non corrispondente alla realtà obiettiva) che si verificano nei pazienti affetti da quel gruppo di condizioni morbose a cui si dà oggi il nome di “schizofrenia”, in alcuni pazienti con sindromi affettive, con patologia cerebrale conclamata (sindromi psicorganiche quali la demenza), nonché in soggetti normali che hanno assunto sostanze psicotomimetiche (purchè questi sintomi non siano secondari ad alterazioni del tono dell’umore: es. deliri di colpa). scaricato da www.sunhope.it 1 Neurolettico/Tranquillante Maggiore/ Antipsicotico • Neurolettico: indica l’associazione con effetti indesiderati neurologici di tipo extrapiramidale (si riteneva che gli effetti collaterali extrapiramidali rappresentassero un fattore prognostico positivo per l’effetto antipsicotico; è invece ipotizzabile che tali effetti siano associati al superamento della dose terapeutica). • Tranquillante maggiore: indica la marcata azione sedativa, che però è correlata a meccanismi biochimici diversi (α1-adrenolitico ed anti-H) da quelli relativi all’azione antipsicotica (D2). Es. la clorpromazina è un NL con marcato effetto sedativo la cui azione antipsicotica si riteneva fosse secondaria alla sedazione: esistono farmaci dotati di un notevole effetto sedativo ma non antipsicotico (es. promazina) e viceversa (es. pimozide). • Antipsicotico: Deliriolitico/Allucinolitico, indipendentemente dal tipo di patologia che causa tali sintomi. Sviluppo dei trattamenti medici per i disturbi psicotici 3 0 ECT 4 0 5 0 6 0 7 0 8 0 9 0 0 0 Aloperidolo Risperidone Flufenazina Clozapina Olanzapina Tioridizina Quetiapina Loxapina Perfenazina Ziprasidone Amisulpride p Clorpromazina Antipsicotici tipici o I Generazione Aripiprazolo Bifeprunox* Antipsicotici atipici o II Generazione Antipsicotici atipici di III generazione * In fase di sviluppo clinico scaricato da www.sunhope.it 2 Storia dei Neurolettici • Il primo farmaco AP, la Clorpromazina, fu sintetizzato in Francia nel 1950 da Paul Charpentier. • Il primo i clinico li i add adoperare d la l clorpromazina l i fù, fù invece, i Laborit L b it che h era alla ricerca di un farmaco che riducesse l’ansia preoperatoria e trovò che la clorpromazina, somministrata per e.v. alla dose di 50-100 mg, induceva in alcuni soggetti sonnolenza, ma nella grande maggioranza una sorta di “indifferenza” nei confronti delle procedure operatorie. Laborit consigliò, quindi, l’uso di tale farmaco nei pazienti psicotici Successivamente ll’uso psicotici. uso della clorpromazina come AP si diffuse ampiamente. • Nello stesso periodo fu introdotta nella pratica clinica anche la reserpina, che inizialmente ebbe una diffusione pari a quella della clorpromazina, che cadde progressivamente in disuso tanto per gli effetti indesiderati quanto per la sua scarsa efficacia clinica. VIE DOPAMINERGICHE Via meso-limbica • SISTEMA MESOLIMBICO: dall’area ventro-tegmentale del mesencefalo al sistema limbico (n. accumbens, tubercolo olfattorio e amigdala ): è importante per i sintomi positivi (D2: effetto antipsicotico deliriolitico/allucinolitico); scaricato da www.sunhope.it 3 Iperattività mesolimbica = sintomi positivi della psicosi VIE DOPAMINERGICHE • SISTEMA MESOMESO CORTICALE: dall’area ventrotegmentale alla neocortex, soprattutto a quella prefrontale. E’ importante per la sintomatologia negativa. scaricato da www.sunhope.it Via meso-corticale 4 deficienza dopaminergica primaria Blocco dei recettori D2 Deficienza dopaminergica secondaria Aumento dei sintomi negativi Via mesocorticale VIE DOPAMINERGICHE Via Nigro-striatale • SISTEMA NIGROSTRIATALE: dalla substantia nigra al caudato-putamen ed è importante per gli effetti collaterali extrapiramidali; scaricato da www.sunhope.it 5 VIE DOPAMINERGICHE • SISTEMA TUBEROTUBERO INFUNDIBOLARE: dal n. arcuato dell’ipotalamo all’eminenza mediana, attraverso i capillari portali dell dell’adenoipofisi. adenoipofisi. E’ importante per gli effetti endocrini (iperprolattinemia); Via Tubero-infundibolare VIE DOPAMINERGICHE Nucleo accumbens Gangli della Base a Substantia b nigra c hypothalamus d Tegmentum scaricato da www.sunhope.it 6 Recettori Dopaminergici (1) • L’azione L azione della DA è legata alla sua interazione con specifici recettori ed alla modulazione di questi ultimi anche da parte di altri neurotrasmettitori. • Sono stati identificati sulla base delle loro differenti caratteristiche farmacologiche e biochimiche 2 tipi di recettori DAergici denominati D1 e D2 : essi possiedono una diversa affinità di legame sia per la stessa DA che per molti altri agonisti ed antagonisti, antagonisti naturali o sintetici. • A tutt’oggi si conoscono 5 tipi diversi di recettori DAergici definiti come D1, D2, D3, D4 e D5. Recettori Dopaminergici (2) • I recettori D1 e D5 possiedono una farmacologia di tipo D1, mentre i recettori D2, D3 e D4 ppossiedono una farmacologia g di tipo p D2. • I recettori tipo D1 attivano la adenilato-ciclasi e attraverso di essa mediano la fosforilazione di una proteina denominata DARRP-32; mentre quelli D2 sono accoppiati a sistemi di trasduzione differenti tra cui l’inibizione della adenilato ciclasi, la soppressione di correnti al Ca++, l’attivazione di quelle al K+ e la modulazione del metabolismo del PI. PI • La trasduzione del segnale dei recettori D3 e D4 non è stata ancora definita. scaricato da www.sunhope.it 7 Recettori DAergici: presinaptici e postsinaptici • I recettori ppostsinaptici p sono localizzati sui dendriti,, sul corpo p cellulare o sulle terminazioni nervose di neuroni di altri sistemi neurotrasmettitoriali (neuroni GABAergici, Colinergici, Glutammatergici, etc.). • I recettori presinaptici sono localizzati nelle terminazioni nervose, sui dendriti e sul corpo cellulare dei neuroni DAergici: tali recettori sono anche chiamati autorecettori ppresinaptici p ed il loro ruolo funzionale è quello di impedire un’eccessiva attività del neurone DAergico. • Esistono dei farmaci DA-agonisti capaci di stimolare preferenzialmente o selettivamente gli autorecettori rispetto ai recettori postsinaptici: queste sostanze inibiscono l’attività dei neuroni DAergici e possono esplicare un’effetto antipsicotico. Classificazione degli antipsicotici 1. Antagonisti del recettore D2: la prima generazione (Antipsicotici tradizionali o tipici) 1. Efficacia contro sintomi positivi 2. EPS, DT, iperprolattinemia 2. Antagonisti del recettore D2/5-HT2A: seconda generazione (Antipsicotici atipici) 1. Ridotta incidenza EPS, DT e iperprolattinemia 2. Più efficaci contro i sintomi negativi 3. Persistenza dei problemi di inadeguata risposta sui sintomi negati i cognitivi negativi, cogniti i e depressi depressivii 4. Diversi effetti collaterali farmaco-specifici (aumento ponderale, diabete, displipidemia, effetti anticolinergici, ipotensione, sedazione, altri) 3. Agonisti parziali del recettore D2/5-HT1A, antagonista 5-HT2A: ultima generazione (Aripiprazolo). scaricato da www.sunhope.it 8 Profilo Recettoriale dei NL M1 1 H1 D2 Meccanismo d’azione dei farmaci antipsicotici di prima generazione M1 α1 H1 – Si legano strettamente ai recettori D2 e si dissociano lentamente – Correlazione positiva tra dose terapeutica e affinità per il recettore D2 – Attività antipsicotica associata con una percentuale di occupazione dei recettori D2 striatali compresa tra 6570% – Effetti EPS con occupazione dei recettori D2 striatali >80% – Il blocco recettoriale è un effetto acuto, ma l’azione antipsicotica si manifesta dopo 15-21 giorni Antipsicotico convenzionale D2 Stahl SM, Essential Psychopharmacology, 2000 scaricato da www.sunhope.it 9 Profilo recettoriale ed effetti collaterali dei NL Antagonismo D2 Alfa (pre- e post-sinapptici) H1 M1 Miglioramento della psicosi Vertigini Ipotensione Sonnolenza Aumento ponderale Sonnolenza Xerostomia Visione offuscata Stipsi Classificazione degli AP Tipici • Fenotiazine: molecole a struttura triciclica • Si possono suddividere a loro volta in 3 sottogruppi in rapporto alla natura della catena laterale legata al nucleo triciclico: 1) Fenotiazine alifatiche 2) Fenotiazine piperidiniche 3) Fenotiazine piperaziniche scaricato da www.sunhope.it 10 1) Fenotiazine alifatiche Sono caratterizzate da: - discreta azione bloccante i recettori d dopaminergici i i i D2 (effetto ( ff AP, EPS); ) - notevole attività antistaminica ed alfa-1 adrenolitica con marcato effetto sedativo e ipotensione posturale; - discreta di t attività tti ità anticolinergica ti li i (muscarinica) ed endocrina. Clorpromazina 2) Fenotiazine piperidiniche Sono caratterizzate da: - minore attività nel bloccare i recettori D2 discreto effetto AP, D2, AP scarsi EPS; - maggiore attività nel bloccare i recettori colinergici muscarinici - marcato effetto sedativo ed p ipotensivante - modesto effetto endocrino Tioridazina scaricato da www.sunhope.it 11 3) Fenotiazine piperaziniche Sono caratterizzate da: - marcata attività bloccante i recettori D2 - minore attività alfa-1 adrenolitica, antistaminica ed anticolinergica rispetto alle fenotiazine alifatiche e piperidiniche Flufenazina, Trifluperazina Classificazione degli AP Tipici • Butirrofenoni : farmaci differenti sul piano strutturale dalle fenotiazine e caratterizzati da: - notevole attività bloccante i recettori D2 - marcato effetto AP ed EPS - scarsa attività alfa-1 adrenolitica ed antistaminica (modesto effetto sedativo ed ipotensivante) g , a causa del - modesto effetto anticolinergico, preponderante effetto procolinergico indiretto a livello della bilancia DA/Ach a livello striatale - modesto effetto endocrino. Aloperidolo scaricato da www.sunhope.it 12 Classificazione degli AP Tipici • Difenilbutilpiperidine: simili ai butirrofenoni sul piano strutturale e caratterizzate da: - scarsa attività come bloccanti i recettori D2 - scarsa attività alfa-1 adrenolitica ed antistaminica - poco attivi come anticolinergici Pimozide Classificazione degli AP Tipici Tioxanteni: simili sul piano strutturale alle fenotiazine: - il tiotixene possiede la catena laterale piperidinica - il clopentixolo edd il flupentixolo hanno la catena laterale piperazinica. scaricato da www.sunhope.it 13 Classificazione degli AP Tipici Dibenzoazepine : composti a struttura triciclica, caratterizzati da: - discreta attività bloccante il recettore D2 - notevole attività alfa-1 adrenolitica ed antistaminica - discreta attività anticolinergica (molto simile alla clorpromazina per l’effetto ipotensivante e sedativo). Clotiapina Classificazione degli AP Tipici Benzamidi : differenti dalle precedenti classi di NL, caratterizzate da: - discreta di t attività tti ità nell bl bloccare solo l i recettori tt i D2 a livello extracerebrale (ipofisario) in quanto attraversano con difficoltà la BEE - notevoli effetti endocrini con cospicua iperprolattinemia, amenorrea, diminuzione della libido e ginecomastia g - poco attivi come alfa-1 adrenolitici, antistaminici ed anticolinergici. Sulpiride scaricato da www.sunhope.it 14 Classi di Farmaci Principi attivi Specialità CLORPROMAZINA LEVOMEPROMAZINA Largactil, Prozin Nozinan Piperidiniche PROPERICIAZINA TIORIDAZINA Neuleptil Melleril, Mellerette Piperaziniche FLUFENAZINA PERFENAZINA TRIFLUOPERAZINA Anatensol, Moditen Trilafon Modalina Butirrofenoni ALOPERIDOLO BROMPERIDOLO PIPAMPERONE TRIFLUOPERIDOLO Haldol, Serenase, Bioperidolo Impromen Piperonil Psicoperidol Difenilbutilpiperidine PIMOZIDE Orap Tioxanteni ZUCLOPENTIXOLO Clopixol Dibenzo-x-azepine CLOTIAPINA Entumin Benzamidi sostituite LEVOSULPIRIDE SULPIRIDE SULTOPRIDE TIAPRIDE Levopraid, Levobren Dobren, Equilid Barnotil Sereprile Fenotiazine Alifatiche Dosi equivalenti ed ambiti di dosaggio terapeutico dei NL Antipsicotico Dose equivalente a 1 mg di aloperidolo Ambito di dosaggio terapeutico giornaliero CLORPROMAZINA LEVOMEPROMAZINA TIORIDAZINA FLUFENAZINA PERFENAZINA TRIFLUOPERAZINA ALOPERIDOLO TRIFLUOPERIDOLO PIMOZIDE ZUCLOPENTIXOLO CLOTIAPINA SULPIRIDE 60 mg 60 mg 50 mg 1 mg 4 mg 3 mg 1 mgg 1 mg 1 mg 8 mg 100 mg 100-800 mg 120-800 120 800 mg 100-800 mg 4-40 mg 12-60 mg 6-50 mg 4-30 mg 4-30 mgg 4-30 mg 4-30 mg 16-120 mg 400-1200 mg scaricato da www.sunhope.it 15 FARMACOCINETICA dei NL • ASSORBIMENTO - Irregolare I l ed d imprevedibile i dibil soprattutto tt tt se per os - Le preparazioni liquide sembrano avere un assorbimento più completo, quelle depot più lento - L’assorbimento della clorpromazina dal tratto gastro-intestinale viene modificato in maniera imprevedibile dal cibo ed è ridotto dagli antiacidi - La maggiore affinità per i recettori muscarinici intestinali può modificare l’assorbimento della tioridazina FARMACOCINETICA dei NL BIODISPONIBILITA’ (1) -Effetto di primo passaggio epatico consistente (↓) -↑in misura notevole se somministrati per via parenterale, anche di 44-10 10 volte per le preparazioni i.m. i m (evitamento dell’effetto di primo passaggio epatico: LP in 15-30 min.) -Per la clorpromazina, la biodisponibilità aumenta soprattutto se somministrata in preparazioni liquide rispetto alle compresse -Volume di distribuzione apparente elevato (da 20 a 150 L/Kg): i NL sono molecole altamente lipofile -Alto legame farmaco-proteico (tra 85 e 95%) -Accumulo nei tessuti a maggior contenuto lipidico e con elevato flusso ematico (es.encefalo, polmoni, barriera placentare): la clorpromazina, l’aloperidolo ed altri NL possono raggiungere nell’encefalo concentrazioni 10 volte superiori a quelle plasmatiche scaricato da www.sunhope.it 16 FARMACOCINETICA dei NL BIODISPONIBILITA’ (2) -I picchi plasmatici sono raggiunti in 2-4 ore (clorpromazina e tioridazina) o in tempi più brevi se la molecola è altamente lipofila (aloperidolo) -Emivita: compresa tra 10 e 40 ore -Steady-state: viene raggiunto dopo 3-10 giorni -Variabilità dei LP tra soggetto e soggetto: LP inferiori a 30 ng/ml di clorpromazina sono in grado di esercitare un’adeguata risposta terapeutica, mentre LP superiori a 759 ng/ml provocano effetti collaterali marcati; LP della Tioridazina relativamente alti (centinaia di ng/ml) forse a causa della relativa idrofilia; LP dell’aloperidolo frequentemente compresi tra 10-15 ng/ml: al di sotto di 4 ng/ml, l’aloperidolo non è in grado di esplicare un’adeguata attività terapeutica in fase acuta o di prevenire le ricadute in fase di mantenimento. FARMACOCINETICA dei NL METABOLISMO Processi ossidativi (enzimi microsomiali epatici P450, sottotipo CYP2D6): reazioni di N-dealchilazione per l’aloperidolo, formazione di sulfossidi per i tioxanteni demetilazione per la clorpromazina tioxanteni, Coniugazione con acido glucuronico per rendere i composti maggiormente idrofili e quindi favorirne l’escrezione urinaria e, in parte minore, biliare Metaboliti: - inattivi (sulfossidi derivati in posizione 5 della tioridazina) - attivi (7-idrossi-clorpromazina, mesoridazina,idrossi-aloperidolo) I LP di clorpromazina e di altre fenotiazine tendono ad essere più bassi nell’assunzione ll’ i cronica i rispetto i tt a quella ll iniziale: i i i l sii è ipotizzato i ti t che h i composti ti a bassa potenza siano in grado di indurre il proprio metabolismo, anche se è possibile che a ciò contribuiscano alterazioni della motilità intestinale Feto, bambino piccolo e anziani presentano una minore capacità di metabolizzare e di eliminare i NL, mentre i bambini tendono a metabolizzarli più rapidamente rispetto agli adulti. scaricato da www.sunhope.it 17 FARMACOCINETICA dei NL ESCREZIONE Quasi interamente per via renale (70-80%), che è molto più rapida di quella dai siti ricchi di lipidi (SNC): relativa lentezza con la quale ricompaiono i sintomi psicotici dopo sospensione del trattamento Eliminazione più lenta per le preparazioni depot: - Flufenazina cloridrato per os: t ½ circa 20 ore - Flufenazina decanoato i.m.: t ½ circa 7-10 giorni g steady-state: 3-4 mesi L’eliminazione della clorpromazina dal plasma comprende una fase di rapida distribuzione (t ½ di circa 2 ore) ed una fase di eliminazione più lenta (t ½ di circa 30 ore) EFFETTI COLLATERALI dei NL 1. EXTRAPIRAMIDALI: PRECOCI (compaiono entro i primi giorni o le prime settimane di terapia): A. SINDROME PARKINSONSIMILE: Triade (tremore, rigidità, acinesia o bradicinesia) Incidenza variabile (5-90%) E’ dovuta al blocco dei recettori DA a livello striatale e conseguente disinibizione dei neuroni colinergici Trattamento: farmaci anticolinergici B. CRISI DISTONICHE ACUTE: Spasmi muscolari ad insorgenza brusca (mm. della testa e del collo, mm.masticatori [TRISMA], mm. orbicolari degli occhi[BLEFAROSPASMO], mm. oculomotori [CRISI OCULOGIRE], mm. del collo [TORCICOLLO SPASMODICO], mm. del tronco [OPISTOTONO, SPASMI IN TORSIONE], mm. masseteri [SUBLUSSAZIONE dell’ARTICOLAZIONE TEMPORO-MANDIBOLARE], più raramente mm. della deglutizione o della fonazione). Incidenza: maggiore nei maschi ed in età giovanile P t Patogenesi: i non chiara; hi probabilmente b bil t da d condizione di i ipoDAergica i DA i acuta, t con effetto ff tt compensatorio t i di aumento t del d l release della DA nei neuroni a monte. Trattamento: anticolinergici e BDZ somministrate per e.v. C. ACATISIA: Sensazione di irrequietezza motoria per cui il soggetto cammina in continuazione, oppure se sta seduto muove continuamente le gambe. Incidenza: 25-75% Patogenesi: incerta (da blocco dei recettori DA meso-corticali). Terapia: non confondere con agitazione psicomotoria; ridurre la dose di NL o passare ad uno di più bassa potenza; usare BDZ e beta-bloccanti (propranololo) scaricato da www.sunhope.it 18 EFFETTI COLLATERALI dei NL 2. EXTRAPIRAMIDALI: TARDIVI (compaiono dopo mesi o anni di terapia): A. DISCINESIA TARDIVA: Consiste in movimenti involontari pprevalentemente a carico del distretto buccolinguo-masticatorio (Rabbit Syndrome), movimenti di sbuffamento, di succhiamento, di protrusione della lingua, etc. Raramente interessa i mm.del tronco e quelli degli arti (movimenti coreoatetosici), i mm. Della fonazione, deglutizione, respirazione, deambulazione. Incidenza: 5-50% Fattori di rischio: >F, età avanzata, presenza di patologia cerebrale conclamata, uso di NL ad alta potenza. Patogenesi: Supersensitività conseguente al blocco dei recettori DA da non uso a livello striatale; probabili anche meccanismi GABAergici e NAergici Trattamento: NO anticolinergici SI GABA-Agonisti, BDZ, VIT.E (per l’attività antiossidante) Sostituzione del NL con clozapina EFFETTI COLLATERALI dei NL 3. CARDIOVASCOLARI: - ipotensione posturale (da effetto alfa-1 ed antistaminico) - tachicardia (riflessa e per azione atropino-simile diretta sul muscolo cardiaco) - parametri ecgrafici con appiattimento dell’onda T ed allungamento del QRS ((azione atropino-simile). p ) 4. SEDAZIONE: - per effetto alfa-1 ed antistaminico 5. 6. AUMENTO DI PESO - parzialmente legato alla sedazione - da effetto antistaminico e Daergico a livello ipotalamico ( lif i ) (polifagia) EFFETTI ENDOCRINI - iperprolattinemia (F: amenorrea e galattorrea; M: riduzione libido e ginecomastia) - alterata funzione erettile e dell’eiaculazione nei M (Fenotiazine) scaricato da www.sunhope.it 19 EFFETTI COLLATERALI dei NL 7. EFFETTI ANTICOLINERGICI - secchezza delle fauci - disturbi dell’accomodazione visiva - ritardo della minzione - anorgasmia 8. EFFETTI CUTANEI - Fotosensibilizzazione con rash cutanei o pigmentazione cutanea, decolorazione cutanea 9. EFFETTI OCULARI - Retinopatia pigmentosa per dosi superiori a 800 mg di tioridazina 10. ITTERO - Da meccanismo allergico idiosincrasico 11. DISTURBI della CRASI EMATICA - Leucocitosi o leucopenia - Eosinofilia - Agranulocitosi (0.08-0.1%) (Fenotiazine) SINDROME MALIGNA da NEUROLETTICI Fattori di rischio: -sesso M -età giovanile -uso di dosi elevate di NL ad alta potenza con rapido incremento delle stesse dosi Incidenza di mortalità: - 20-30% Trattamento: - Sospendere il NL - Correggere lo squilibrio idro-elettrolitico - Agire sulla febbre e sull’ipertensione - Somministrare miorilassanti (dantrolene) ed un agonista DAergico (bromocriptina) scaricato da www.sunhope.it Quadro clinico: - rigidità muscolare m scolare - ipertermia - ipotensione od ipertensione - tachicardia e tachipnea - sudorazione - leucocitosi - aumento CPK sieriche - Fluttuazioni dello stato di coscienza 20 OVERDOSE DA NL Si manifesta (soprattutto per somministrazione di dosi troppo ravvicinate di NL ad emivita lunga: ad es 10 gr di Clorpromazina) con: - una grave sindrome extrapiramidale e - depressione cardiorespiratoria, - iper/ipotermia, - coma. coma Raramente letale, purchè si intervenga tempestivamente (con dantrolene o bromocriptina). Pazienti considerati a rischio per il trattamento con NL Tipo di pazienti • Parkinsoniani e pazienti con disturbi extrapiramidali • Cardiopatici • Epilettici Tipo di rischio • Peggioramento del quadro clinico di base • Pericolo di scatenare o aggravare disturbi del ritmo e della conduzione a causa del passaggio di K dal compartimento extra a quello intracellulare (specie con tioridazina) • Pericolo di scatenare o riattivare crisi epilettiche per ll’abbassamento abbassamento della soglia di convulsività (specie con le fenotiazine) Ittero da stasi. Alterato metabolismo con ridotta eliminazione del farmaco. • Epatopatici • • Anziani • Potenziamento di tutte le attività dei NL per rallentata metabolizzazione e per aumentata sensibilità dei recettori • Donne in gravidanza • Effetto teratogeno nel I trimestre scaricato da www.sunhope.it 21 Trattamenti farmacologici ad azione prolungata • Garantiscono un rilascio continuo nel tempo del farmaco: esempi sono aloperidolo decanoato, zuclopentixolo decanoato, perfenazina enantato, flufenazina decanoato • Sono associati a: – picchi delle concentrazioni plasmatiche inferiori (25-32%), senza alcuna differenza nelle concentrazioni di valle e ridotte fluttuazioni dei livelli plasmatici1 – miglioramento di tollerabilità e aderenza2,3 • C Consentono di monitorare i e di indirizzare i di i i modo in d 4 corretto la scarsa aderenza 1. Eerdekens, et al. Schizo Res 2004; 70:91-100; 2. Kane, et al. Am J Psych 2003; 160:1125-32; 3. Fleischhacker, et al. J Clin Psych 2003; 64:1250-7; 4. Weiden, Glazer. Psychiatric Quarterly 1997; 68:377-92; Panoramica sugli antipsicotici: lo stato dell’arte 1. Antagonisti del recettore D2: la prima generazione (Antipsicotici tradizionali o tipici) 1. Efficacia contro sintomi positivi 1 2. EPS, DT, iperprolattinemia 2. Antagonisti del recettore D2/5-HT2A: seconda generazione (Antipsicotici atipici) 1. Ridotta incidenza EPS, DT e iperprolattinemia 2. Più efficaci contro i sintomi negativi 3. Persistenza dei problemi di inadeguata risposta sui sintomi negativi cognitivi e depressivi negativi, 4. Diversi effetti collaterali farmaco-specifici (aumento ponderale, diabete, displipidemia, effetti anticolinergici, ipotensione, sedazione, altri) 3. Agonisti parziali del recettore D2/5-HT1A, antagonista 5HT2A: ultima generazione (Aripiprazolo). scaricato da www.sunhope.it 22 Struttura chimica degli AA Aripiprazolo N O Cl Risperidone H N CH 3 N N Cl N O N H Ziprasidone Cl O N O N N N O N S F Clozapina Olanzapina Quetiapina O C H3 C H3 N N N N N N S C H3 N N Cl N OH N N S Antipsicotici Atipici: classificazione • Antagonisti D2 altamente selettivi (Benzamidi) • Antidopaminergici non-selettivi e a largo spettro d’azione (Clozapina) • Antipsicotici ad azione bloccante mista 5HT2-D2 (Risperidone) scaricato da www.sunhope.it 23 Antipsicotici Atipici: caratteristiche generali • Ridotta affinità per il recettore D2, rispetto ai tipici; • Maggiore potenza di blocco 5HT2A, rispetto al blocco D2; • Blocco multirecettoriale; p neuroanatomica (attivazione ( oncogeni); g ); • Specificità • Azione presinaptica (sul release della DA, probabile mediazione dei recettori 5HT1A ed Alfa2). Antipsicotici Atipici: occupazione recettoriale alla PET • La clozapina, a dosi terapeutiche, produce una bassa occupazione dei recettori D2 (dal 20 al 70% in media); • Il risperidone, alla dose di 6 mg/die, produce un blocco D2 superiore all’80%; • L’olanzapina , a dosi terapeutiche di 10-20 10 20 mg/die, blocca i D2 in un range del 70-80%. scaricato da www.sunhope.it 24 Antipsicotici Atipici: similitudini • Elevato rapporto di affinità 5HT2/D2 • Elevata potenza Alfa-1 • Profilo P fil multirecettoriale lti tt i l Antipsicotici Atipici: differenze (alta affinità per alcuni recettori) • • • • • D1: clozapina e olanzapina 5HT2c: sertindolo, clozapina, olanzapina, ziprasidone Alfa-2: risperidone H1: clozapina, olanzapina, risperidone, quetiapina Muscarinici: clozapina, olanzapina scaricato da www.sunhope.it 25 Caratteristiche di legame ai recettori della 5-HT • Antagonisti ad alta affinità dei recettori 5-HT2A, agonisti parziali dei recettori 5-HT1A – Gli antagonisti dei recettori di 5-HT2A riducono gli EPS e migliorano i sintomi negativi – L’uso di agonisti parziali dei recettori 5-HT1A si associa a effetti ansiolitici e antidepressivi Dose-equivalenza degli AA rispetto all’Aloperidolo ed al Risperidone Aloperidolo p (1 ( mg) g) Risperidone p (1 ( mg) g) Clozapina 75 mg 75 mg Olanzapina 2,5 mg 5 mg Risperidone 1 mg 1 mg Quetiapina 100 mg 100 mg Ziprasidone 40 mg 40 mg Aripiprazolo 5 mg 5 mg scaricato da www.sunhope.it 26 Antipsicotici atipici • Profilo multirecettoriale complesso M1 1 H1 Principali parametri farmacocinetici degli AA Parametro Clozapina Risperidone Olanzapina Quetiapina Aripiprazolo Ziprasidone 50 71-80 50-60 100 98-100 100 Biodisponibilità i di ibili (%) 27-50 68-82 35-60 60 87 60 Legame farmaco proteico (%) 95 86-90 90 83 ¾99 >99 Tmax (h) 1,1-3,6 1-2 3-7 1,5 3 6-8 (os) 0,5 (i..m.) T1/2 (h) 9,1-17,4 3-21 33 (21-54) 6 50 7 7 1-5 14 2 14 1-3 (os) 1 (i.m.) 1A2, 2D6, 3A4, 2C19 2D6 1A2, 2D6, 3A4 3A4, 2D6 3A4, 2D6 3A4 Interazioni Fumo, caffè, eritromicina, cbz, fnt, cmt, SSRI NL Fluvoxamina, cbz, fumo Fnt, cmt, ketoconazolo, eritromicina, tioridazina Ketoconazolo, Cbz, SSRI, Quinidina Cbz Fattori di interferenza Età, sesso, durata trattamento, dose Etaà avanzata, Insuff. Renale ed epatica Sesso, Insuff. Renale ed epatica, peso Età avanzata, Insuff. epatica Assorbimento (%) Steady-State (g) Metabolismo (enzimi coinvolti) scaricato da www.sunhope.it 27 Antipsicotici atipici: clozapina M1 H1 1 Antipsicotici atipici: Risperidone 5HT2A 1 scaricato da www.sunhope.it 28 5HT2A Antipsicotici atipici: Paliperidone Farmacocinetica del Paliperidone • E’ disponibile sotto forma di compresse a rilascio modificato basate su un sistema osmotico (SISTEMA OROS) che permette una cessione controllata del farmaco ll’ ddelle ll 24 h e non richiede i hi d una tit l i iiniziale i i l ddella ll ddose; nell’arco titolazione • Nelle pompe osmotiche orali, il farmaco è eventualmente miscelato con un eccipiente solubile in acqua (un polimero, un sale inerte) che rappresenta la parte interna del sistema. La parete di rivestimento è costituita da una membrana polimerica insolubile in acqua e semipermeabile rispetto ad essa, nella quale è praticato (con un laser) un piccolissimo foro. Le molecole di acqua diffondono all'interno del sistema attraverso la membrana semipermeabile formandovi una soluzione concentrata. In questo modo, si genera una differenza di concentrazione tale da drenare il farmaco fuori dal foro. scaricato da www.sunhope.it 29 Farmacocinetica del Paliperidone • All'inizio, l'acqua - per osmosi - entra nel sistema fino a raggiungere la pressione idrostatica necessaria alla fuoriuscita del farmaco. Quando questo accade, le molecole di farmaco escono dal foro trascinate dall'acqua; però la matrice contenente il farmaco ne rilascia una quantità corrispondente a quella che fuoriesce, sicché la concentrazione Cs rimane all'incirca costante. Poiché la concentrazione di farmaco è costante, anche la pressione osmotica interna al sistema può ritenersi costante ed in equilibrio con la pressione osmotica esterna, sicché la variazione (pipe) è nulla; conseguentemente, la velocità di fuoriuscita del farmaco segue una cinetica approssimativamente di ordine zero (dq/dt = 0). Successivamente, quando il numero di molecole del farmaco diminuisce oltre un certo valore, la concentrazione prende a diminuire rapidamente e con essa la pressione osmotica interna al sistema: la velocità di fuoriuscita del farmaco segue allora una cinetica di primo ordine. Antipsicotici atipici: Olanzapina M1 H1 scaricato da www.sunhope.it 1 30 Antipsicotici atipici: Quetiapina H1 1 Antipsicotici atipici: Ziprasidone H1 1 2 scaricato da www.sunhope.it 31 Antipsicotici atipici: Asenapina Antipsicotici atipici: Aripiprazolo • Agonista parziale: D2 e 5-HT1a t i t 55-HT2a HT2 • A Antagonista: H1 1 scaricato da www.sunhope.it 32 Aripiprazolo:meccanismo d’azione Razionale per l’uso clinico di un parziale agonista DAergico • Una gestione ottimale della disregolazione DAergica associata alla psicosi : - farebbe diminuire l’attività DAergica nella via mesolimbica - farebbe aumentare l’attività DAergica nella via mesocorticale - non avrebbe alcun effetto sulle vie nigrostriatali o tuberoinfundibolari Profilo farmacologico dell’Aripiprazolo • L’aripiprazolo L aripiprazolo stimola i recettori DAergici nei ratti privati di DA • E’ un parziale agonista dei recettori DAergici di tipo di D2 - agisce da antagonista in condizioni di alta attività DAergica (per es. sintomi psicotici) e da agonista quando la DA è insufficiente (ridotti sintomi extrapiramidali) - è un antagonista t i t moderatamente d t t potente t t dei d i recettori tt i serotoninergici 5HT2A - è un parziale agonista dei recettori serotoninergici 5HT1A scaricato da www.sunhope.it 33 Aripiprazolo: modulatore del sistema DAergico • Aripiprazolo pp è un agonista g pparziale ad alta affinità per il recettore D2 – In condizioni di iperattività dopaminergica • Antagonista funzionale (controllo dei sintomi positivi) – In condizioni di ipoattività dopaminergica • Agonista funzionale (controllo dei sintomi negativi, miglioramento delle funzioni cognitive, basso potenziale di comparsa di EPS) Farmacologia esclusiva di aripiprazolo: implicazioni di tollerabilità • Agonista parziale ad alta affinità per i recettori D2 – Basso potenziale di comparsa di sindrome extrapiramidale e assenza di iperprolattinemia • Nessuna affinità per i recettori muscarinici e moderata affinità per i recettori α1 e H1 – Basso potenziale di comparsa di aumento ponderale e di sonnolenza l (recettori ( i H1 per l’istamina) l’i i ) – Basso potenziale di sviluppo di deficit cognitivo (recettori colinergici muscarinici) – Bassa tendenza allo sviluppo di ipotensione ortostatica (recettori α1-adrenergici) scaricato da www.sunhope.it 34 Effetti collaterali associati con l’impiego di farmaci antipsicotici Anticolinergici Sedazione Ipotensione ortostatica EPS DT Incremento ponderale Effetti collaterali dei farmaci antipsicotici Prolungamento del QTc Aumento delle transaminasi Diabete Tromboembolia Convulsioni Alterazioni della crasi ematica Iperprolattinemia Casey 1996; Hägg et al. 2000; Wirshing et al. 1998 scaricato da www.sunhope.it 35 Iperprolattinemia: potenziali conseguenze cliniche Ciclo mestruale Anovulazione Accorciamento della fase luteinica Oligoamenorrea o amenorrea Seno Tensione mammaria Galattorrea Carcinoma Funzione sessuale Diminuzione della libido Disfunzione orgasmica Densità ossea Diminuzione della densità ossea Halbreich et al. Psychoneuroendocrinology. 2003;28:53–67 Insulina ed antipsicotici 1 • Sia gli AP convenzionale che gli atipici possono aumentare la produzione di insulina anche h se in i modo d differenziato, diff i t in i relazione l i alla struttura chimica ed al profilo recettoriale. p di indurre insulino-resistenza • La capacità da parte degli AP appare secondaria all’effetto diretto dei farmaci sulla funzione della beta cellula pancreatica. scaricato da www.sunhope.it 36 Insulina ed antipsicotici 2 Un’ulteriore ipotesi p è che l’azione sui recettori H1, 5HT2a e 5HT2c e muscarinici inducano uno stato di insulino-resistenza incrementando i livelli di ormoni anti insulina come il cortisolo e l’adrenalina. Baptista 2001, Baptista 2002, Newcomer 2004, Melkersson 2001 Insulinoresistenza Per insulinoresistenza si intende la condizione in cui l’esposizione ad un determinata quantità di insulina, strutturalmente e funzionalmente normale, evoca una risposta biologica inferiore all’attesa. L’ iperinsulinemia è l’espressione plasmatica dell’insulinoresistenza. scaricato da www.sunhope.it 37 Associazione tra schizofrenia e grasso viscerale Thakore JH Int J Obes Relat Metab Disord 2002 Diabete, incremento ponderale e antipsicotici Rischio aumentato in certe condizioni psicotiche Diabete Tipo II Complicazioni Incremento ponderale Clozapina Olanzapina H1 antagonismo Mukhergee et al. 1996; Wirshing et al. 1998; Lean et al. 1990 scaricato da www.sunhope.it 38 Alterazioni metabolismo glucidico e neurolettici Peggioramento del diabete pre-esistente 1 DM II 2 – dopo clorpromazina la prevalenza è aumentata da 4.2% a 17.2% 3 Insorgenza Alterazioni Aumento A t regolazione glucosio 4 rischio i hi non è dimostrato di t t per tutti t tti i farmaci f i5 1) Hiles, 1956; 2) Cooperberg and Eidlow, 1956; Korenyi C, Lowenstein B.Dis Nerv Syst 1968;29:827–8; 3) Thonnard–Neumann E. Am J Psychiatry 1968;124:978–82; 4) Arneson,1964; National Diabetes Data Group. Diabetes 1979;28:1039–57; Erle G et al. Eur J Clin Pharmacol 1977;11:15–8; O'Byrne S, Feely J. Drugs 1990;40:203–19; Pandit MK et al. Ann Intern Med 1993;118:529–39; 5) Keskiner A et al. Psychosomatics 1973;14:176–81; Schwarz L, Munoz R. Am J Psychiatry 1968;125:253–5. Resistenza all’insulina da atipici: possibili meccanismi d’azione Azione sui recettori cerebrali ( (non ddimostrata per nessun neurotrasmettitore)) Aumento di peso corporeo e/o elevato BMI Effetto neuroendocrino centrale (diminuzione di IGF-1 e aumento insulina) Effetto periferico – pancreas (tossicità su cellule ß isole di Langerhans) – meccanismo di trasporto del glucosio (inibizione penetrazione glucosio nelle cellule)) scaricato da www.sunhope.it 39 Clozapina e olanzapina: olanzapina: effetti su glicemia e diabete Anomalie metabolismo glucosio Esacerbazione E b i DM II pre-esistente it t Insorgenza nuovi casi DM II (clozapina 12-36% 1; olanzapina 6-30% 2) Insorgenza chetoacidosi diabetica (DKA) Effetti riportati indipendentemente da aumento peso 1) Hagg S et al. J Clin Psychiatry 1998;59:294–9; Popli AP et al. J Clin Psychiatry 1997;58:108–11; Peterson GA, Byrd SL. Am J Psychiatry 1996;153:737–8; Ai D et al. Postgrad Med J 1998;74:493–4; Kostakoglu AE et al. 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Manifestations of Insulin Resistance: The Deadly Quartet Hypercoagulability ype co gu b y Type 2 diabetes Insulin resistance Hypertension Dyslipidemia Early cardiovascular disease Macrovascular Amputations Stroke Coronary artery disease Microvascular Blindness Renal failure Adapted from Opara JU, Levine JH. South Med J. 1997;90:1162-1168. scaricato da www.sunhope.it 40 Affinità per il recettore H1 dell’istamina come predittore l’aumento ponderale 4 Variazione ponderale (kg/10 sett.) Spearman p ≤ ≤0,72; , ; p<0,01 p , 3 2 1 0 Clozapina 1,2 Olanzapina Quetiapina Aripiprazolo 11 29,7 Risperidone 2 Aloperidolo Ziprasidone 15 1800 43 Riduzione dell’affinità per il recettore H1 (Ki nM) Adattato da Kroeze et al., Neuropsychopharmacology, 2003; 28:519 Antipsicotici e variazioni di peso Clozapina p 100 90 Olanzapina 80 Risperidone % di pazienti 70 Sertindolo 60 Aloperidolo 50 40 30 20 10 0 Invariato o diminuito Aumento <10% Aumento >10% Wirshing et al. 1999 scaricato da www.sunhope.it 41 Antipsicotici e dislipemie La cosidetta “dislipidemia p diabetica” consiste in: - elevati livelli di trigliceridemia - riduzione del colesterolo HDL - pressoché normali livelli di LDL anche se la morfologia delle particelle LDL può essere ancora più piccola e più aterogena. L’aumento dei livelli dei trigliceridi correla con il guadagno ponderale. Change in n Triglyceride Levels (m mg/dL) 350 300 r=.483 < 02 250 p<.02 200 150 100 50 0 -50 -100 -150 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 Weight Increase Osser DN, et al. J Clin Psychiatry. 1999;60(11):767-770. (lb) scaricato da www.sunhope.it 42 Antipsicotici e dislipemie Nei pz in trattamento con AP la trigliceridemia correla spesso con i livelli ematici di glicemia e di insulina mentre la colesterolemia correla con i livelli ematici di glucosio Melkersson 2000 Prevalence of Dyslipidemia in Patients Receiving Antipsychotics 100 % Frequency Olanzapine 60 Risperidone * Conventionals 40 20 0 Total Cholesterol HDL ≥200 mg/dL ≤40 mg/dL LDL ≥160 mg/dL Triglycerides ≥200 mg/dL *p<.05 olanzapine vs conventionals. Eberly, et al. AHA Biostatistical Fact Sheet; 2003. Data on file, Eli Lilly and Company. scaricato da www.sunhope.it 43 Variazione % dei trigliceridi in pazienti che assumono farmaci antipsicotici (West Los Angeles Veterans Affairs Medical Center) 50 * 40 * 30 20 10 0 -10 -20 Clozapina Olanzapina Risperidone Aloperidolo Flupentixolo * p < 0,05 Wirshing 2000 Conseguenze delle dislipidemie Aumentano il rischio di malattia coronarica e di accidenti cerebrovascolari Uno studio del NIH ha dimostrato che valori di trigliceridi >250 mg/dl sono associati i i con un raddoppio dd i del d l rischio i hi di malattia coronarica Wirshing 2000 scaricato da www.sunhope.it 44 Antipsicotici atipici e anomalie metaboliche Incremento ponderale Rischio di diabete Profilo dei lipidi in peggioramento +++ + + Olanzapina +++ + + Risperidone ++ D D Quetiapina ++ D D Aripiprazolo* +/- - - Ziprasidone* +/- - - Farmaco Clozapina + effetto accresciuto; - nessun effetto; D risultati discrepanti *Farmaci più recenti con dati a lungo termine limitati American Diabetes Association et al. Diabetes Care. 2004;27:596-601 La sindrome metabolica Criteri diagnostici - National Cholesterol Education ProgramProgram-Adult Treatment Panel III ► Almeno Al 3 ttra i seguenti ti parametri: ti Glicemia a digiuno >6.1 mmol/l mmol/l (110 mg/dl) Ipertensione arteriosa >135/85 mmHg o trattamento con antipertensivi Trigliceridi plasmatici >1.7 mmol mmol/l /l (150 mg/dl) HDL colesterolo plasmatico <1 <1.03 03 mmol mmol/l /l (40 mg/dl) nell’uomo o <1.29 mmol mmol/l /l (50 mg/dl) nella donna) Circonferenza alla vita >102 cm nell’uomo o >88 cm nella donna scaricato da www.sunhope.it 45 Sinossi Alcuni farmaci antipsicotici possono causare » incremento del peso corporeo » alterazioni del metabolismo glicidico » dislipidemie E’ importante monitorare tutti i 3 aspetti metabolici Wirshing 2000 scaricato da www.sunhope.it 46