periodico di cultura dell’Università del Salento In Corso d’Opera 4. L’esperienza di Luigi A. Santoro tra proposte e provocazioni Paola Martinoa Ufficio integrazione Disabili - Università del Salento a N ove, dieci e undici giugno 2016: sintetizzare in tre giornate (due a Lecce e una a Varsavia) ciò che è stato e che ha fatto Luigi A. Santoro non è stato facile e probabilmente non è stato esaustivo. Ma lo dovevamo fare. Lo dovevamo fare per lasciare un segno nella nostra Università. Per avviare una riflessione e un confronto, per costruire un percorso di valorizzazione del lavoro che lui ha fatto dentro e fuori l’Università sul tema del teatro, dell’integrazione e di tanto altro. Lo abbiamo voluto fare declinando le due giornate leccesi sui temi a lui più cari: il teatro come strumento per l’inclusione sociale, e il teatro e l’integrazione attraverso approcci innovativi. Lo abbiamo fatto con semplicità, raccogliendoci attorno alla sua famiglia, chiamando a testimoniare chi ha lavorato con lui in questi anni e i tanti studenti che lo hanno conosciuto. Abbiamo voluto portare a termine il progetto del laboratorio teatrale con studenti universitari abili e disabili e lo abbiamo fatto cercando di mantenerci nel solco dei suoi insegnamenti. Lo abbiamo anche fatto attraverso il partenariato della nostra Università alla Conferenza organizzata presso l’Istituto Teatrale Zbianiew Raszewski di Varsavia, dimostrando come il suo pensiero non aveva confini geografici. Abbiamo fatto del nostro meglio, ci siamo emozionati e lo abbiamo sentito vicino. Abbiamo capito che anche se è “uscito di scena” è e sarà sempre con noi a guidarci nel percorso quotidiano per l’integrazione. L’integrazione che si fa nei fatti e non con le parole. Aula De Maria - Ateneo. Teatro e integrazione in Luigi A. Santoro. Un approccio innovativo - ph: Elisa Francica